Platone: istruzioni per il mondo delle idee/Simposio: differenze tra le versioni

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[[File:Plato Symposium papyrus.jpg|upright=1.4|thumb|Papiro con frammento manoscritto del ''Simposio'' di Platone]]
Poi [[w:Pausania|Pausania]] afferma che dal momento che [[w:Afrodite|Afrodite]] è duplice, anche Amore è duplice. L'amore celeste (Uranio) è associato ad [[w:Afrodite Urania|Afrodite Urania]], più antica, non ha madre ed è figlia di [[w:Urano|Uranio]]. Invece l'amore volgare (Pandemio) è associato ad [[w:Afrodite Pandemia|Afrodite Pandemia]], più giovane e figlia di [[w:Zeus|Zeus]] e [[w:Dione|Dione]]. Quest'ultima è partecipe sia della donna che dell'uomo, inoltre l'amore Pandemio è quello di uomini di poco conto che amano i corpi più che le anime. Al contrario Afrodite Urania è partecipe solo del maschio e l'amore Uranio è quello degli uomini che amano le anime. Afferma poi che a chi ama sono concesse fare delle cose che sarebbero considerate vergognose se fatte per raggiungere un qualsiasi altro scopo e che al contrario egli viene addirittura lodato per ciò. Tuttavia non è sempre così perchèperché una cosa non è bella o brutta in sè per sè, ma è bella se è fatta bene e brutta se è fatta male. Infatti è brutto l'amore volgare perchèperché non è salda la cosa amata e quindi nemmeno l'inividuo che la ama. É invece bello l'amore celeste perchèperché l'individuo resta costante dato che ama l'anima, la quale resta ben salda.
 
In seguito interviene [[w:Erissimaco|Erissimaco]] il quale avrebbe dovuto parlare dopo [[w:Aristofane|Aristofane]]. Essendo però quest'ultimo "colto dal singhiozzo" gli cede il posto. Erissimaco concorda con Pausania sul fatto che Eros è duplice ma, avendo un punto di vista medico-naturalistico, afferma che Eros è una forza generatrice e che è presente "in tutto quello che è generato dalla terra":
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<ref>[http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFilosofia/TestiPDF/Platone/Simposio.pdf Platone, ''Simposio'', edizione a cura di Patrizio Sanasi].</ref>
 
Arrivato il turno di Aristofane, egli introduce il suo discorso affermando che gli uomini non conoscono veramente la grandezza di Eros, il più benevolo degli dei, perchèperché se così fosse innalzerebbero templi ed altari grandissimi e farebbero maggiori sacrifici. Inizia allora a raccontare un mito antico: in principio l’essere umano era una figura rotonda e doppia. I generi erano tre ed erano maschio (costituito da due metà di genere maschile), femmina (costituito da due metà di genere femminile) e androgino (costituito da una metà femminile e una maschile). Zeus decise di punirli per la loro sfrontatezza e così li divise in due metà e se ciò non fosse bastato avrebbe diviso nuovamente le metà precedenti in ulteriori due metà. Da allora ogni essere uomano è alla ricerca della propria metà e amore è il desiderio e l'aspirazione all'intero.
 
Tuttavia fu il discorso di [[w:Agatone|Agatone]] a riscuotere più successo. Egli ritiene che quelli che hanno parlato prima di lui non abbiano fatto l'elogio di Amore ma abbiano solo celebrato la felicità che procura agli uomini. afferma che Eros è il dio più felice perché è il più buono e il più bello. Inoltre è anche il più giovane perchèperché se ci fosse sempre stato non sarebbero successi episodi di violenza ma ci sarebbero state solo amicizia e pace, proprio come succede ora da quando Eros troneggia su tutti gli altri dèi. Questo dio è delicatissimo e leggiadro perchèperché non cammina sulla terra o sulle teste degli uomini ma sulle cose morbide. La sua sede, infatti,è nel carattere e nell'anima degli dèi e degli uomini, ma non in tutte le anime alla rinfusa:
"se si imbatte in un'anima dal temperamento duro, l'abbandona, se invece dolce, ivi fissa la sua sede".
É poi "flessuoso", riesce infatti ad abbracciarsi ovunque ed ad entrare e poi uscire in ogni anima di nascosto.
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Socrate, l'ultimo convitato a dover parlare, concorda con Agatone sul fatto che bisogna prima delineare chi è Eros, poi le sue opere e afferma di voler dire la verità intorno ad Amore. Così riferisce ciò che Diotima (sacerdotessa di Mantinea) gli ha rivelato.
Eros è sempre amore di qualcosa, proprio come una madre o un padre sono sempre madre e padre di qualcuno, e non lo possiede proprio perché lo desidera, infatti un uomo sano non desidera essere sano e un uomo ricco non desidera essere ricco poichè già lo è.
Eros è un demone, infatti tutti gli dèi sono felici e belli e coloro che sono felici lo sono perchèperché posseggono bontà e bellezza, che è proprio ciò che Eros esidera poichè ne è privo, ma quale dio è privo di belleza e bontà?
Questo demone ha un grande potere:
"Di far capire agli dèi e di trasmettere loro quel che viene dagli uomini e agli uomini quel che viene dagli dèi, di quelli invocazioni e sacrifci, di questi i comandi e i compensi per i sacrifici".
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Eros è filosofo poichè filosofo è colui che si pone in mezzo tra il sapiente e l'ignorante e questo demone per sua natura non è ne l'uno nè l'altro, ma una via di mezzo:
"Anche di tutto questo è causa la sua nascita, perchèperché il padre è sapiente e ricco di risorse, la madre invece non è sapiente e si trova sempre in ristrettezze."
Eros è desideio di avere sempre presso di sé il bene e gli uomini vogliono possedere il bene perchèperché esso porta alla felicità. Eros è per questo anche tendenza all’immortalità attraverso la gravidanza e la generazione perchèperché "la generazione per il mortale è ciò che è sempre eterno ed immortale".
Eros ci eleva attraverso la ricerca del [[w:bello|bello]], iniziando da un corpo bello alla bellezza di tutti i corpi, poi la bellezza dell'anima, la bellezza delle istituzioni e delle leggi, la bellezza delle scienze per finire con la bellezza in sè che porta al bene.