Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-13: differenze tra le versioni

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Lo Sparrow, per quanto dato inizialmente per 'finito' dalla fine degli anni '80, in realtà ha resistito fino ad oggi. Questo per varie ragioni: l'AMRAAM ha avuto molte più difficoltà del previsto, ed è entrato in servizio nel 1991, non nel 1986; il costo è maggiore, e infine l'AMRAAM quasi annulla la capacità di pilotaggio dei piloti, cosa che per esempio, ai 'manici' israeliani non andava giù, tanto da non volere l'introduzione di armi di questa classe nella regione d'operazioni, il tutto ha consentito ai missili Sparrow di evolversi, posta la guida SARH, meno valida per certi aspetti, ma per altri migliore, e alla fine è rimasto un valido concorrente fino ad oggi. Profondamente rinnovato in diverse generazioni, il suo futuro non è più garantito per lungo tempo, ma anche se attualmente non pare sia ancora in produzione, la sua carriera durerà ancora a lungo. Criticato a lungo per costo e mancanza d’efficacia, lo Sparrow è diventato un sistema temibile grazie al costante sviluppo di tecnologie e tattiche migliorate, anche se per il suo pieno riscatto dovette aspettare il 1991. Da allora anche il suo declino, un po’ alla volta, è cominciato: l’F-16ADF, per esempio, lo ha ottenuto per un tempo ridottissimo, ma dopo venne ottimizzato per l’AMRAAM.
 
Nel frattempo è sparito dal servizio il derivato inglese Sky Flash, che non ha avuto molto successo all’export, mentre l’altro figlio dello Sparrow, l’Aspide, è ancora in produzione, così come i ‘cloni’ cinesi sia SAM che AAM (PL-10/12, anche con sistemi di guida radar attiva), ma questa è un’altraun'altra storia.
 
 
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La guerra del 1991 venne combattuta largamente con l'Hellfire, usato per azioni strategiche come la distruzione di due stazioni radar e poi oltre 500 corazzati, anche qualcuno amico. Il 1991 vide la qualificazione per un lanciatore su scafo Hummer e la richiesta per l'AGM-114F. Nel '93 vi fu il contratto per l'Hellfire II, nel mentre appariva l'AGM-114F in servizio. Il Longbow partì dal 1994 con un lancio sperimentale seguito da parecchi altri. Il missile, ancora più costoso del tipo base, è entrato in servizio nel 1998.
 
Nel frattempo le industrie hanno fatto un giro di gestione impressionante: la Rockwell è stata assorbita da Boeing, la Martin Marietta dalla Lockheed-Martin. C'erano due linee di produzione per l'Hellfire, ridotte ad una e infine, nel 1999, la Boeing passò tutto il programma alla L.M., facendosi pagare solo una percentuale per la produzione dei missili, di un programma di cui oramai aveva solo il 20%. Nel frattempo il LONGBOW è stato coprodotto da Northrop-Grumman e L.M.; dei circa 60.000 missili Hellfire, solo un decimo erano Longbow (arco lungo), di cui il 5000imo venne prodotto nel maggio del 2002. Gli ordini erano per 12.900 armi, molte, ma ancora non sufficienti per sostituire tutti gli AGM-114 a guida laser. Quanto al costo, tanto per capire qual è il problema, nel FY 2001 sono stati ordinati 2.200 missili a 282,7 mln (oltre 120.000 per arma), anche se in seguito il costo unitario è sceso leggermente a poco più di 100.000 dollari. L'export per tutte e due le versioni principali del missile è stato piuttosto interessante e ancora di più quando il TRIGAT-LR europeo è fallito, integrando a quel punto l'arma americana nel Tigre. Ora l'unico avversario occidentale è lo SPIKE-LR (prima noto come Dandy). Nel frattempo l'Hellfire è entrato in servizio tra l'altro con l'Australia, Arabia Saudita, Emirati, Giappone, Turchia, Singapore, UK, Taiwan, Norvegia e Svezia, mentre la produzione del missile era di 80 armi al mese, con un massimo senza modifiche di 500 se necessario, onde compensare eventuali conflitti ad alta intensità, come nel 1991, quando vennero tirati oltre 5.000 missili in 42 giorni.
 
Dei missili Hellfire, il tipo base ha sezione di guida con telescopio ottico ('Cassegrain') frontale, nella finestrella, dietro vi è l'autopilota, la carica cava, batteria e razzo. Il missile è 'nudo', trasportato cioè senza contenitore protettivo, al contrario dei missili TOW. La testata da 9,2 kg ha una carica HE da 6,8 kg. Il volo è controllato con attuatori azionati da un serbatoio d'aria toroidale. Il tutto dev'essere tanto robusto perché è necessario usare il missile senza protezioni di sorta. La capacità di manovra è pari ad un massimo di 13 g. Il razzo Thiokol è chiamato TX-657 e ha due versioni, la M109E per l'US Army e la M 120E per l'USN/USMC. Pesa tra le varie versioni 14,2 kg e le dimensioni sono di 58 x 17,5 cm e con propellente XLDB. Ha bassa emissione di fumo e funziona per appena 2-3 secondi, a seconda della temperatura dell'aria. Quanto alle dimensioni, il missile è decisamente grosso, pesante oltre 45 kg e con un diametro di 7 pollici. Il missile è scagliato ad oltre mach 1 e la spoletta si aziona quando l'accelerazione supera i 10 g, a circa 150-300 m dal punto di lancio.