Storia della letteratura italiana/Francesco Petrarca: differenze tra le versioni

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Oltre allo studio, Petrarca ha un'intensa vita mondana. Compone le sue prime poesie, grazie alle quali inizia a farsi conoscere. Ad Avignone entra al servizio di due importanti presuli dei Colonna, una potente famiglia romana: dapprima del vescovo Giacomo e poi del cardinale Giovanni. Sempre negli stessi anni prende gli ordini minori, una scelta dettata soprattutto dalle opportunità di carriera che la nuova condizione gli consente. La vita di Petrarca si divide quindi tra Avignone e il borgo di Valchiusa, con frequenti viaggi in Europa: i Colonna gli consentono infatti grande libertà di movimento e azione. Petrarca si dedica con sempre maggiore passione agli studi umanistici, componendo opere sia in latino sia in volgare. Rinviene inoltre volumi contenenti classici latini e greci.
 
Il 6 aprile 1327, secondo la ricostruzione fatta dallo stesso Petrarca, incontra Laura nella chiesa di Santa Chiara ad Avignone, donna che amerà per tutta la vita. Gli anni trenta sono caratterizzati da vari viaggi per l'Europa, durante i quali accresce il suo prestigio come poeta. Sono però anche gli anni della crisi interiore, che fa culminare con la salita al Monte Ventoso (in Provenza) nel 1336. L'anno successivo è per la prima volta a Roma. Nel 19371337 gli nasce un primo figlio naturale, Giovanni, e acquista una casa a Valchiusa, dove risiede e si dedica agli studi umanistici. Nel 1341, a Napoli, Petrarca è sottoposto a un pubblico esame di poesia alla presenza del re Roberto d'Angiò, in seguito al quale viene incoronato poeta al Campidoglio di Roma. L'alloro gli viene imposto dal senatore Orso dell'Anguillara
 
Nel 1343 il fratello Gherardo decide di diventare monaco e si ritira nella Certosa di Montrieux. Per il poeta riaffiora la crisi spirituale: anch'egli si sente attratto dagli ordini sacri, ma allo stesso tempo sa di essere incapace di una scelta così definitiva. Il 6 aprile 1348, mentre si trova a Parma, apprende inoltre che Laura è morta di peste. Si avvicina al tribuno Cola di Rienzo, di cui condivide gli ideali di una restaurazione democratica e classica. In seguito però si allontanerà dalle sue scelte politiche.