Storia della filosofia/Ottocento: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Filosofia&oldid=102016708
 
mNessun oggetto della modifica
 
Riga 1:
{{Storia della filosofia|volume=4}}
 
==== L'Idealismo: la filosofia come totalità ====
L'uso della scienza come razionalizzazione della società umana per l'idealismo tedesco si attua con Hegel concependo tutto il corso della storia culminante nella filosofia. La filosofia, dice Hegel, è la «considerazione pensante degli oggetti»<ref>Hegel, ''Enciclopedia'' par.2</ref> che invece di esaminare isolatamente gli oggetti della conoscenza con gli strumenti analitici dell'intelletto, come fanno le scienze naturali, li studia come momenti dialettici della realtà totale. La verità è nell'intero, nella totalità e la filosofia come sapere di questa totalità è la meta finale dello Spirito<ref>Hegel, ''Fenomenologia dello spirito'', Prefazione</ref> che tramite essa diviene cosciente della sua identità con il tutto.<ref>Hegel, ''Enciclopedia'' par. 574</ref>
 
Riga 8:
Per Hegel invece, che rovesciò la prospettiva criticista, la filosofia esaurisce in sé tutta la realtà, diventando fine a sé stessa. Essa non rimanda più a qualcos'altro, non apre al mondo o all'esperienza, ma la chiude. «La nottola di Minerva si alza in volo sul far della sera», dice Hegel, nel senso che la filosofia, simboleggiata dalla civetta, consiste nel riflettere su quel che è già avvenuto, quando il soggetto sarà confermato nella sua realtà dall'oggetto e questo esisterà come tale perché c'è un soggetto che lo considera e lo interpreta. Ogni filosofia ''a priori'' che voglia anticipare la realtà o fungerle da avvio è perciò da lui giudicata astratta e irrazionale, perché non giustificata, e avrebbe valore soltanto nell'ottica della storia della filosofia come un momento di autoriflessione dello Spirito.
 
==== Il Positivismo: la filosofia come unificazione del sapere ====
Lo sviluppo della varie scienze nel XIX secolo nei più svariati settori faceva nascere l'esigenza, già presente nell'idealismo, di una concezione unificante, di un ''sapere del sapere'' che è appunto il compito che il positivismo, caratterizzato dalla fiducia nel progresso scientifico e dal tentativo di applicare il metodo scientifico a tutte le sfere della conoscenza e della vita umana, assegna alla filosofia.
 
Riga 15:
Così anche per Spencer la filosofia è «conoscenza completamente unificata».<ref>Spencer,''Primi principi'', par.37</ref>
 
==== La critica della filosofia come sistema ====
Durante il periodo post-idealista nel XIX secolo l'idea metafisica di un sistema filosofico, unificatore di tutto il sapere, si scontra con i numerosi fattori di dissolvimento di un astratto ideale di un sapere globale in grado di realizzare, come pensava Platone, «l'uso del sapere a vantaggio dell'uomo».<ref>Platone,''Eutidemo'', 288e sgg.</ref>