Semiotica e design/Valorizzazione: differenze tra le versioni

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==I processi di valorizzazione==
Secondo Floch, i processi di valorizzazione a disposizione del Design sono quattro:
* ''Valorizzazione pratica'' : si ha questo processo quando i valori trasmessi dall'oggetto di Design riguardano il ''fare'' dell'utente; si tratta di ''valori d'uso''; in altri termini, l'oggetto mi permette di fare qualcosa, modifica il mio fare secondo la modalità del potere (''poter fare''); in questo senso molte persone tendono a preferire una certa marca di laptop perché in questo modo possono assumere l'identità del professionista;
* ''Valorizzazione utopica'' : si ha questo processo quando i valori trasmessi dall'oggetto di Design riguardano l' ''essere'' dell'utente, la sua identità; si tratta di ''valori di base''; in altri termini, l'oggetto mi permette di fare qualcosa, modifica il mio essere secondo la modalità del potere (''poter essere''); questo processo di valorizzazione implica un lavoro sull'identità dell'utente; un buon esempio è costituito dall'opposizione /Maschile/ Vs. /Femminile/; per esempio, possiamo parlare di valorizzazione utopica quando un utente preferisce la ''Harley Davidson'' a un motoveicolo elettrico, in quanto la prima gli permette di assumere l'identità del ''biker'';
* ''Valorizzazione ludica'' : si ha questo processo quando il processo di valorizzazione non riguarda il ''fare'' dell'utente, ovvero quando vi è una assenza di valorizzazione pratica. I valori selezionati da questo processo riguardano l'estetica dell'oggetto. Un esempio può essere l'opposizione /Serio/ Vs. /Giocoso/; possiamo considerare lo spremiagrumi ''Juicy Salif'', di Philippe Starck, o la ''Sedia per visite brevissime'' di Bruno Munari come esempi estremi in cui l'oggetto è in parte disfunzionale<ref>{{Cita|Mattozzi 2010}}</ref>;
* ''Valorizzazione critica'' : in questo caso abbiamo l'assenza di valorizzazione utopica. La costante insisterà su rapporti: ad esempio, qualità/prezzo, costi/benefici; ad esempio, il mio utente potrà preferire una marca di vestiti a una seconda perché la prima è più economica; oppure una creazione sartoriale che promette di durare più a lungo, sebbene sia più costosa;
Poiché i processi di valorizzazione rendono conto dei valori effettivamente trasferiti dall'oggetto all'utente, essi non sono mutuamente esclusivi: sta al design conciliare, ad esempio, praticità ed estetica. L'operazione è sempre possibile perché il frutto del Design è un oggetto complesso, analizzabile, le cui componenti semplici possono farsi portatrici di valori antitetici.
Un'altra caratteristica dei processi di valorizzazione consiste nel fatto che essi non sonovanno considerati come quattro dimensioni indipendenti, ma sono tra loro intimamente legatilegate. Se ci facciamo caso, il fare è legato all'identità: so usare il bisturi, dunque sono un chirugo; inoltre, una valorizzazione estetica puòha avereindubbiamente effetto indirettamente sull'identità dell'utente (edonista, connaisseur, buongustaio), così come; la valorizzazione pratica o la sua assenza è senz'altro presupposta dalla relazione costi/benefici (valorizzazione critica). Per chiarire meglio le relazioni logiche tra diversi processi di valorizzazione, è opportuno guardare al modo in cui Floch line ha costruiticostruito come unil sistema coerente.
 
==Il sistema della valorizzazione==
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* {{Cita libro|titolo=Visual Identities|anno=2000|autore=[[Jean-Marie Floch]]|cid=Jean-Marie Floch 2000|editore=Continuum, The Tower Building, 11 York Road, London SEI 7NX 370 Lexington Avenue, New York, NY 10017-6503}}
* {{cita libro|autore=[[Louis_Trolle_Hjelmslev|Hjelmslev, Louis]]|titolo=I fondamenti della teoria del linguaggio|anno=1968|editore=Einaudi|città=Torino|cid=Hjelmslev 1968|ISBN=88-06-59848-1|curatore1=Lepschy, Giulio}}
* {{Cita libro|titolo=Visual Identities|anno=2000|autore=[[Jean-Marie Floch]]|cid=Jean-Marie Floch 2000|editore=Continuum, The Tower Building, 11 York Road, London SEI 7NX 370 Lexington Avenue, New York, NY 10017-6503}}
* {{cita pubblicazione| autore= Mattozzi, Alvise| anno= 201o | titolo= A Model for the Semiotic Analysis of Objects.| pubblicazione= Design Semiotics in Use | cid= Mattozzi 2010 | pp= 40-68 | lingua= EN}}
 
{{Avanzamento|75%|28 dicembre 2018}}