Semiotica e design/Valorizzazione: differenze tra le versioni

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==Critiche==
Il quadrato di Floch negli anni ha trovato largo impiego nelle applicazioni della semiotica alla comunicazione, al marketing e al design, probabilmente a causa della sua semplicità d'uso e alla possibilità di impiego come strumento metaprogettuale. Tuttavia, non è esente da critiche. La più importante è che riduce la complessità dei valori che sono investiti in un oggetto a soli quattro processi di valorizzazione, occultandone la complessità e la ricchezza. Per questo motivo va impiegato con cautela e non può sostituire una analisi dei reali valori in gioco.
Un secondo problema è la schematicità un po' artificiosa che deriva dalla sua natura di costruzione intellettuale, Come ammette lo stesso Floch<ref>{{Cita|Jean-Marie Floch 2000}}</ref>, le etichette impiegate sono ambigue: ''utopico'' potrebbe essere sostituito con ''esistenziale'', "identitario"; il termine ''ludico'' copre tutti i fenomeni estetici. Il fatto che il sistema sia costruito, ovvero entro una certa misura arbitrario, ha tuttavia un obiettivo condivisibile: evidenziare la componente funzionale dei processi di Design.
 
==Note==