Filosofia dell'informazione/Informatica e Filosofia della scienza: differenze tra le versioni
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Allo stesso modo, Thagard e Verbeurgt, mostrano come la valutazione della teoria, se concepita in termini di probabilità bayesiane, deve essere gestita mediante l'approssimazione computazionale, non attraverso algoritmi esaustivi. Finora, i risultati teorici sulla coerenza e la valutazione scientifica è stata in gran parte negativa, ma servono a delineare i limiti entro cui la modellazione computazionale deve funzionare. Kelly (1996, 2001) ha affrontato il problema di valutazione da una prospettiva formale, suggerendo che la filosofia della scienza dovrebbe mirare a specificare procedure affidabili garantite. Per Kelly, non basta essere in grado di dire quando la teoria è migliore ad un'altra; piuttosto fornire algoritmi giusti, i quali convergeranno su risposte giuste, come in Schulte (2000). Non è chiaro se l'inferenza scientifica in generale è aperta a questo tipo di analisi, poiché la deduzione di teorie che postulano entità teoriche come i quark, i geni e le rappresentazioni mentali sembrano inevitabilmente rischiose.
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Più di venti anni fa, Aaron Sloman(1978) ha pubblicato un libro, ''The Computer Revolution in Philosophy'', ritenendo necessario, per una completa preparazione del filosofo, il sapere informatico. Questo capitolo può terminare con un riassunto di ciò che si ottiene aggiungendo la modellazione computazionale ai già noti strumenti filosofici.
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