Le religioni della Mesopotamia/Il culto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 297909 di Sannita (discussione)
m fix
Riga 55:
Inoltre, tutto il cosmo, quindi anche il mondo degli uomini, i loro ruoli nella società, la loro storia, le loro attività, sono impregnati e determinati dalla presenza o, alternativamente, dall'assenza dei ''[[Le religioni della Mesopotamia/Sumer e Accad/I Sumeri/Il vocabolario del sacro#Me (ME (cuneiforme).jpg): la nozione della sacralità dell'ordine cosmico|Me]]'' (cuneiforme: [[File:ME (cuneiforme).jpg|20px]]), ciò che rende conforme a ciò che deve essere. Esistere, vivere in armonia con i ''Me'' significa operare "correttamente", essere nel "bene", svolgere il proprio destino e quindi risultare distanti dal "male" e dal "disordine".
 
Ogni cosa, presenza, essenza dell'universo, quindi anche l'uomo, è iscritta anche nella ''Tavola dei Destini'' (in lingua accadica: ''ṭup šīmātu'', ''ṭuppi šīmāti''; sumerico: DUB.NAM.(TAR).MEŠ) consistente in una tavola (accadico: ''ţuppu''; sumerico: DUB, cuneiforme: [[File:DUB (Cuneiforme).JPG|25px]]) scritta in cuneiforme e contenente il "destino" (''šīmtu'', in sumerico: NAM, anche NAM.TAR, cuneiforme: [[File:Nam-tar.JPG|30px]]), quindi, il futuro dell'intero Cosmo e di ogni suo componente, garantendone il corretto svolgimento.
 
Creato per servire gli dèi, i quali non solo gli hanno donato l'intelligenza ma anche la civiltà, segnato sulla ''Tavola dei Destini'' e costantemente sollecitato a rispettare i ''Me'', ovvero a rendere tutto conforme a ciò che "deve essere", quindi a esprime un costante culto agli dèi, pena il disordine, la sofferenza, la morte, all'uomo non resta che impetrare il favore divino, quindi un proprio destino favorevole, evitando le punizioni degli dèi.