Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Polonia: differenze tra le versioni

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Così si è arrivati al 1990, quando la Sily Powitrzne Rzeczypospolitej Polskiej avevano tre Corpi di Difesa Aerea e un Corpo Aereo. In tutto si trattava di 19 reggimenti e 7 squadroni indipendenti: le più consistenti dopo quelle sovietiche. Il personale era molto numeroso, ancora nel 1995 si trattava di 53.500 uomini e 40.000 dopo le riforme del 1999, mentre gli aerei da combattimento, circa 500-600 nel 1990, scendevano a 352 nel 1995 e a 230 nel 1999. Nel frattempo, dal 1 luglio 1990 l'aviazione polacca divenne Wojska Lotnicze i Obrony Powioetrznej, oppure, per la dizione occidentale, Polish Air Force.
 
Vi furono parecchie riduzioni negli anni sucessivisuccessivi, iniziando con i Lim-6 nei primi anni '90, così come le versioni più vecchie dei MiG-21, poi nel '99 fu la volta dei MiG-23, uno dei quali, a suo tempo (1989), fece parlare di sé in quanto, dopo il decollo, venne abbandonato dal pilota per una sospetta avaria irreversibile, ma continuò a volare per quasi 1.000 km cadendo poi in una casa in Olanda (e purtroppo uccidendo un ragazzo diciottenne). Non vennero comprati nuovi aerei da combattimento, solo un pugno di IRYDA da addestramento ,poi restituiti, e i MiG-29 ex- Cechi (1995), e poi ex-tedeschi (rispettivamente una dozzina e 23). Solo con i Su-22 si è mantenuta la forza di dissuasione, anche se ovviamente sono macchine quanto meno da aggiornare.
 
Attualmente l'aviazione è alle dipendenze del Comando delle Forze aeree di Varsavia. Essa ha due divisioni, quella dello S.M. dell'Aeronautica e la Divisione addestramento.