La religione greca/Le religioni dei misteri/Pitagora e il Pitagorismo: differenze tra le versioni
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{{nota|allineamento = destra|larghezza = 250px|contenuto=[[File:Kapitolinischer Pythagoras.jpg|center|80px]]<div style="text-align:center ">'''Il ''bíos pythagorikós'''''</div>Le 39 regole pitagoriche riportate da Giamblico nel ''Protrettico'' (XXI)<br><small>Traduzione di Maria Timpanaro Cardini in ''Pitagorici antichi'', Milano, Bompiani, 2010, pp.919 e sgg.</small><br>1. avviandoti al tempio inchinati, né t'occupare, con parole e con atti, d'altra faccenda lungo il cammino.<br>2. non devi entrare nel tempio e nemmeno solo inchinarti occasionalmente nel tuo cammino, neppure se ti trovi a passare proprio davanti alle sue porte.<br>3. sacrifica e inchinati scalzo.<br>4. evita le vie maestre, cammina per i sentieri.<br>5.
=====La figura "storica" di Pitagora=====
{{quote|Il primo che fece uso del termine "filosofia" e che chiamò se stesso "filosofo" è stato Pitagora, discutendo a Sicione con Leonte, tiranno di Sicione o di Fliunte, secondo quanto afferma Eraclide Pontico nell'opera ''Sull'inanimata'': nessuno infatti è sapiente tranne Dio.|Diogene Laerzio, ''Vite e dottrine dei più celebri filosofi'', I, 12; traduzione a cura di Giovanni Reale, Milano, Bompiani, 2006, pp.16-17|Φιλοσοφίαν δὲ πρῶτος ὠνόμασε Πυθαγόρας καὶ ἑαυτὸν φιλόσοφον, ἐν Σικυῶνι διαλεγόμενος Λέοντι τῷ Σικυωνίων τυράννῳ ἢ Φλιασίων, καθά φησιν Ἡρακλείδης ὁ Ποντικὸς ἐν τῇ Περὶ τῆς ἄπνου• μηδένα γὰρ εἶναι σοφὸν [ἄνθρωπον] ἀλλ' ἢ θεόν.|lingua=grc}}
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