Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Italia 4: differenze tra le versioni

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Quanto ai minisommergibili, ai CA seguirono i CB, e poi i CC e CM da 34 m. Erano navi piuttosto tozze, almeno le prime serie. Gli unici successi furono quelli d'aver sorpreso e affondato due sommergibili russi nel Mar nero. I CC e CM non entrarono in produzione.
 
Un discorso a parte meritano i tre sottomarini ( noti come AS, sottomarino assalto) costruiti ai cantieri del silurificio di Napoli Baia su progetto di Eugenio Minisini e intuizione del Maggior Generale del genio navale Pericle Ferretti (per altro padre del ML, ovvero lo snorkel italiano, progetto abbandonato all'inizio degli anni '30, prima che i problemi fossero definitivamente risolti, dopo essere stato montato su diversi sommergibili costieri classe Sirena). Questi sottomarini erano di due modelli, il primo, formato dagli AS 1 e AS 2 (soprannominati Sandokan e Yanez), varati per le prove alla fine del 1941. Erano battelli dotati di moteremotore unico, di un tipo progettato da Ferretti e basato su un inefficace sistema per renderlo indipendente dall'atmosfera esterna e basato su un motore aeronautico a quattro tempi Isotta Fraschini “Asso“ da 350 CV alimentato ad alcool al 97 % e ossigeno conservato allo stato liquido in bombole ad alta pressione. L'alcol avrebbe depurato i gas di scarico, emessi poi in mare con un complesso sistema di compensazione della pressione (e lasciando una leggera scia di bolle, poco visibile ma non invisibile). Questi battelli dislocavano solo 13 tonnellate circa, e viaggiavano fino a 15 nodi, con due eliche contro rotanti che, stranamente, erano traenti e non spingenti. Avevano un armamento di 2 siluri (non ricaricabili, ovvimenteovviamente) sganciabili ad impulso e di 450 mm, potevano immergersi fino a 25 metri di profondità (quindi molto poco nelle trasparenti acque del Mediterraneo), e tendevano ad emergere quando lanciavano i siluri. Erano armi tecnicamente innovative ed avanzate, ma inadatte all'impiego militare; anche se si pensò di montarle su un caccia torpedineiretorpediniere lanciatore e rilasciarle in rpossimitàprossimità di un bersaglio pagante (avevano infatti una ridottissima autonomia). Dei prototipi di studio, viziati dai problemi al motore, non molto efficenteefficiente nella inusuale configurazione scelta, che continuava a guastarsi e richiedeva che nell'equipaggio di soli 3-4 uomini ben due fossero motoristi di grande esperienza, visto che anche nei più brevi viaggi si potevano verificare numerose piccole (e facilmente riparabili) avarie. Il AS 3 (soprannominato Kamamuri) invece ebbe un diverso apparato motore (oltre a numerosissime altre modifiche, che ne fanno una classe a parte; si trattava di un Diesel di potenza tutto sommato modesta i cui gas di scarico usati per diluire l’ossigeno liquido, venivano direttamente espulsi in mare, mentre il loro residui, arricchiti di ossigeno, venivano direttamente iniettati nei cilindri. Una soluzione tentata anche da sovietici e tedeschi, e poi da altri dopo la guerra, e molto rischiosa (un minimo errore riempiva il sottomarino di letali gas di scarico). Per migliorare il motore e ridurre i rischi Ferretti mise a punto una miscela comburente, in un primo tempo a base di ossigeno allo stato liquido, oltre al gasolio e successivamente diluendolo nell’elio che è un gas neutro. Il motore garantiva, sulla carta, ben 40 Cv per litro di cilindrata, con un peso di tre Kg per CV. La velocità saliva a 20 nodi (ovviamente in immersione), mentre i tubi lancia siluri (sempre leggeri da 450 mm) erano posteriori ma interni. Varato nel 1943 stava eseguendo i collaudi a sud di Napoli l'8 settembre 1943, quando sparì, forse affondato dalle unità alleate lì riunite per lo sbarco di Salerno. Pur essendo un mezzo molto più efficace dei prototipi precedenti non era ancora bellicamente efficenteefficiente ed era impegnabile solo per una guerriglia sottocosta o per missioni macchinose di messa in mare da un caccia torpediniere come quelle previste per i suoi predecessori. I collaudi non erano ancora completati e non si può determinare se questo battello, leggerissimo, fosse un buon sistema d'arma o no. I primi due AS furono recuperati dagli americani nel 1943, dopo essersi auto affondati, ed abbondantemente studiati, segno sia di un certo interesse, sia che le soluzioni costruttive (mai copiate oltre oceano) divennero presto superate da altre per certi versi più convenzionali, ma molto più sicure.
 
Due grandi sottomarini vennero poi realizzati, erano gli ultimi tra quelli effettivamente messi in servizio: il ROMOLO e REMO.