Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cecoslovacchia-2: differenze tra le versioni

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Dal 1936 l'Avia, allora del gruppo Skoda, decise di costruire una nuova fabbrica per i caccia, ma il piano non ebbe attuazione piena per via delle conseguenze dell'accordo di Monaco. Dopo non restò che fare manutenzione agli aerei sia cecoslovacchi, che tedeschi e poi anche inglesi nell'immediato dopoguerra, come gli Spitfire. (chiamati S-89).
 
Toccò aspettare il 1952 per costruire finalmente aerei su licenza, gli Yak-11, realizzati in ben 707 esemplari, poi toccò all'Aeroaereo Ae-45 ammodernato, ovvero l'Ae-145 prodotto in 370 esemplari fino al 1961. 360 furono gli L-200 Morava, sempre bimotori leggeri. Venne anche costruito nel 1956-57 l'Av-14, ovvero l'Il-14 costruito su licenza. Ma ancora, tutto questo non era soddisfacente per le capacità della nuova fabbrica, e nel 1966, sotto la direzione di Ladislav Smerck, si progettò un bimotore a turbina, non pressurizzato, ad ala alta e con il muso caratteristico degli aerei cecoslovacchi (ovvero assai appuntito e lungo): l'L-410.
 
Questo fu possibile anche perché la Motorlet produsse un motore progettato dall'Università di Brno, l'M-601 da 550 hp, poi nel '68 arrivò una versione da 740 hp. La capacità era di 15-17 passeggeri, per cui era grossomodo della stessa categoria del C-212 Aviocar spagnolo. Dovette essere però impiegato il motore PW PT-6A/27 da 715 hp, nell'attesa della versione sufficientemente potente (quella da 740 hp), e con eliche Hamilton Standard da 2,3 m di diametro.