Guida maimonidea/Filosofia e concetti: differenze tra le versioni

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La mezuzah ricorda alla persona la sua devozione a Dio e lo allontana dalle vanità temporali. Lo protegge non contro pericoli esterni ma contro i propri impulsi — quegli stessi impulsi che potrebbero portarlo a trasformare la mezuzah in un amuleto con significati superstiziosi.<ref name="Magic"/>
 
Questa estesa lista di proibizioni offre la migloremigliore illustrazione di come le considerazione filosofiche possano intrecciarsi alla ''halakhah'' nella ''Mishneh Torah''. Maimonide in effetti trasforma l'attività razionale in obbligo halakhico: una persona deve esaminare se i suoi motivi per svolgere o evitare una data azione siano guidati da considerazioni causali naturali che si basano su solida teoria. Petanto il Capitolo 11 di "Leggi sull'Idolatria" va oltre un'innovazione teologica audace; effettua una rivoluzione degli aspetti più fondamentali della vita quotidiana dell'ebreo. Una comunità che accetti queste estese proibizioni dovrà sradicare gran parte della religione popolare che fa uso magico di oggetti rituali e di amuleti — pratiche come credere che i testi del Libro dei Salmi possegga poteri protettivi.<ref name="Magic"/>
 
Non a caso questi ''halakhot'' della ''Mishneh Torah'' sollevarono numerose critiche da parte di vari halakhisti la cui visione del mondo era del tutto opposta a quella di Maimonide e la cui interpretazione di queste proibizioni era conseguentemente differente. R. Solomon ben Aderet (detto ''Rashba'') era tra i maggiori oppositori di Maimonide riguardo alla portata di tali proibizioni; come il suo insegnante Nahmanide, Rashba le interpretava in senso stretto. In un ''responsum'' sull'uso della magia nelle procedure mediche, Rashba usava la sua vasta erudizione per citare passi talmudici in contrasto con l'interpretazione di Maimonide.<ref>''Teshuvot ha-Rabba'', H. Dimitrovsky (cur.), vol. 1, ''Minchat Kenaot'', Gerusalemme, 1990, cp. 21.</ref> Non si può negare che la grande costruzione di Maimonide relativa alle proibizioni della magia impongono una struttura scientifica e filosofica sul materiale talmudico. Come sappiamo, il Talmud è colmo di panacee che non possono resistere allo scrutinio scientifico aristotelico. I saggi stessi a volte agivano d'accordo con considerazioni astrologiche e spesso facevano uso di una serie di tecniche magiche, dagli incantesimi agli amuleti per creare creature fantastiche. Maimonide era ben consapevole delle asserzioni talmudiche contradditorie che rivelano fiducia in una visione astrologica del mondo. Nella sua ''Lettera sull'Astrologia'' che era dedicata a chiarire la sua posizione in materia, egli denuncia le tradizioni astrologiche dichiarandole fondate sulla pseudoscienza dei Caldei, Egizi e Cananei. Le tradizioni razionali dei Greci, Indiani e Persiani rifiutavano tale visione. Quanto alla presenza di opinioni astrologiche nel talmud stesso, Maimonide fa le seguenti affermazioni preventive: