Ceramica a Pisa/Tecniche di produzione ceramica adottate a Pisa: differenze tra le versioni

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La tavolozza delle ingobbiate e graffite è molto povera in quanto nella maggior parte dei casi si tratta di ceramiche monocrome, che sfruttano il contrasto cromatico tra il bianco dell’ingobbio e il rosso del corpo ceramico come decorazione stessa.
In pochi casi, soprattutto tra le graffite “a punta” e più raramente a “fondo ribassato”, le decorazioni sono arricchite con pennellate in verde e/o giallo (in rari casi è usato il bruno che può tendere al viola).
La superficie, dopo essere stata ingobbiata e decorata è coperta con vetrina piombifera. Questa è soprattutto incolore ma non mancano i casi in cui si presentano vetrine gialle o verdi, mentre l’uso di vetrine di colore bruno-violaceo è molto raro. Il colore della copertura vetrosa dipende dall’aggiunta o meno di ossidi di ferro o di rame. Anche l’atmosfera presente nella fornace (ossidante o riducente) contribuscecontribuisce a modificare il risultato finale<ref>Berti 2005, pp. 9, 11.</ref>.
 
=== Il rivestimento ad ingobbio e la graffitura ===