Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-10: differenze tra le versioni

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# la tecnologia, che ebbe dei salti in avanti tanto straordinari in appena 10 anni che si cominciò anche a lavorare su sistemi anti-missili balistici, prima a corto raggio, poi persino intercontinentali.
 
Questi ultimi programmi finirono con il diventare talmente costosi, che persino gli USA lasciarono perdere, rassegnandosi al concetto del MAD (Mutual Assured Destruction) in caso di confronto nucleare con l'URSS su vasta scala, quantomeno a partire dalla metà anni settanta. Per quello che riguarda i missili tattici, questi hanno avuto più successo, sopratuttosoprattutto gli Stinger, ma anche i ben più pesanti HAWK e Patriot, che sono stati pensati per proteggere obiettivi strategici o comunque nelle retrovie, mentre gli Stinger sono diventati armi fondamentali per azioni fin troppo 'di prima linea', con numerosi movimenti di guerriglieri che ne hanno fatto uso in chiave antisovietica in Afghanistan e Angola. La proliferazione di missili SAM portatili, in effetti, è da allora diventata uno dei problemi legati al controllo del potere di guerriglieri e terroristi, specie da quando gli Stinger apparvero anche, a seguito di forniture segrete americane, in mano agli iraniani a metà anni '80.
 
===I missili 'Nike'===
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*Testata: HE o nucleare da 10kt (A), nucleare da 10kt(B)
 
I canadesi cancellarono il loro promettente caccia Avro Arrow per comprare il Bomarc, distruggendo gran parte della loro industria aeronautica: dopo meno di 10 anni i missili vennero radiati solo per essere rimpiazzati dai caccia CF-101, che erano stati scartati nel 1953, col confronto con l'Arrow! Con un costo diverse volte superiore a quello di un caccia F-86 e simile a quello di un F-104, il Bomarc era poderoso, ma anche troppo costoso e sopratuttosoprattutto negli ingaggi a bassa quota non poteva essere realmente valido quanto gli intercettori pilotati, inoltre non aveva molto senso che si schierassero SAM grandi come un caccia se non contro missili balistici: ma negli anni '50 vi era l'impressione esattamente opposta, specie in Canada e UK, ma anche in USA e URSS.
 
===La serie 'T'===
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Il Patriot ha una massa di circa 900 kg, è contenuto in lanciatori quadrinati brandeggiabili collegati ad un radar di tipo 'Phased Array' con capacità sia di ingaggio che di guida dei missili. È possibile ingaggiare fino a 4- 8 bersagli alla volta, vi sono 32 missili su 8 lanciatori e in genere vi sono 100 missili per batteria.
 
La velocità è dell'ordine di mach 6, con una media di oltre mach 3, gittata massima pratica 70 km, ma pare che teoricamente sarebbe possibile arrivare anche a 140. La quota di ingaggio è dichiarata tra 60 e 24000 m. Il PAC-2 ha un sistema di controllo modificato per consentire il tiro contro i missili balistici, cosa dimostrata, non senza polemiche, nel 1991 contro gli Scud e Frog irakeniiracheni. La versione PAC-3 sono missili di piccole dimensioni a gittata ridotta, con una capacità di ingaggio antimissili molto spiccata, ma non senza ritardi e polemiche. Sono stati impiegati nel 2003, abbattendo talvolta aerei alleati come accadde per un Tornado inglese e forse un F-18.
 
A parte questa carrellata, da non dimenticare la saga dei missili SAM a corto raggio veicolari: dopo l'avveniristico MAULER, che doveva avere anche una versione navale, si ripiegò sul Chaparral che era basato sui missili Sidewinder. Perottenre un sistema missilistico adeguato si ottenne la licenza di produzione del ROLAND dalla Euromissile, ma solo circa 500 missili vennero realizzati assieme a 27 semoventi su scafo M109 e assegnati alla Guardia Nazionale. Quest'affare comportò, per motivi non facili da comprendere, un fallimento sostanziale del programma, e una spesa di 1 miliardo di dollari che ben poco portò di concreto. Dopo venne prevista la fornitura di missili Rapier, che in effetti vennero impiegati, ma solo per la difesa di alcune basi USA in Europa, in una forma di 'Leasing'. Anche in questo caso si trattava di missili con gittata di circa 6 km e velocità di circa 1.5 mach. Nel frattempo si riammodernò sostanzialmente il Chaparral, che non fu mai un eccezionale semovente antiaereo, ma utilizzando a piene mani la tecnologia disponibile, gli americani lo dotarono di un missile molto superiore rispetto a quello derivato dall'AIM-9D, e simile come cercatore IR all'AIM-9L. Inoltre venne aggiunta una camera termica di osservazione per la ricerca di bersagli aerei anche notturni. Nel mentre, venne provato anche il sistema antiaereo-anticarro ADATS, della Oerlikon, che ottenne 8 successi su 10 nelle prove, superando il Roland e lo Shanine, che non ottennero pià di 6 e 4 successi. L'ADATS era anche il primo missile iperveloce, capace di accelerare rapidamente oltre mach 3, e oltre ad una gittata di 8 km antiaerea era capace anche di fornire una gittata di 6 km controcarro, con una testata più che sufficiente per distruggere praticamante tutti i mezzi dell'epoca, essendo insolitamente una testata di tipo HEAT-Frag, anziché una pura HE-Frag. Ma non se ne fece niente e alla fine, negli anni '90 venne tolto dal servizio anche il Chaparral: dopotutto non c'era più nessuno che minacciava seriamente lo Zio Sam' e di lì a poco anche le batterie di HAWK vennero tolte dal servizio, lasciando solo gli Stinger e i missili Patriot.
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[[Immagine:Loon.jpg|300px|left|thumb|Un Loon esposto in un museo americano]]
[[Immagine:V1FlyingBomb.JPG|200px|right|thumb|L'originale tedesco V-1]] Il Loon è uno dei primi missili cruise, se non il primo, sviluppato dagli USA. Esso era sostanzialmente una versione migliorata della V-1, con un pulsogetto da circa 400 kgs, gittata di circa 400 km, testata di 900 kg, velocità di 685 kmhkm/h. La loro capacità tecnica erano quelle di lanciare attacchi, magari dalle portaerei, sul Giappone ,ma la guerra finì prima.
 
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[[Immagine:Martin MGM-1 Matador.jpg|300px|left|thumb|Matador]] Un missile come il Loon era troppo limitato in velocità e raggio operativo, data la scarsa efficienza e potenza del pulsogetto, per cui venne progettata una generazione di armi del tutto nuova, che si affidava a più costosi turboreattori. Nel 1946 la Martin si aggiudicò il contratto per un missile che doveva volare a circa 965 kmhkm/h per raggi di 320-920 km, poi cancellato nel '49. Ma giù l'anno dopo venne riportato in vita, data l'emergenza coreana. Il [[w:Martin Matador|Martin Matador]] venne realizzato alla metà degli anni '50, armato di una testata nucleare. I primi lanci avvennero nel '51, dopo che venne scelto, tra due diversi tipi di ausili alla navigazione (SHANICLE e MARC) il secondo, usato anche per guidare i cacciabombardieri in Corea sotto forma di radioassistenza MSQ-1. Il servizio operativo fu ritardato da varie difficoltà tecniche, come la tendenza del missile ad autodistruggersi nella picchiata finale sull'obiettivo non essendo capace di reggere la velocità di mach 1.15 che veniva raggiunta: la cosa venne risolta appesantendolo di 90 kg e riducendo la velocità di picchiata a livelli subsonici. Prima ancora che l'accettazione finale avesse luogo nel luglio del '54, il Matador venne inviato in Germania con il 1st e il 69th Group. Bisogna dire che all'epoca il Matador era visto non tanto come missile, ma come bombardiere senza pilota. In effetti, la sua designazione iniziale non era altro che B-61, che la dice lunga in merito, e non solo: per molti versi il Matador somigliava ad un XB-51 'scalato' alle dimensioni di un F-86. Anche il motore, un J-33-A-41 simile a quello del caccia F-80, aiutava l'equivalenza. In effetti era una versione 'povera' del motore originale, che costava un 30% in meno data l'eliminazione di alcuni accessori e materiali 'durevoli' (il missile volava per circa 1 ora, non aveva senso usare un motore destinato a centinaia di ore di funzionamento) che pesava 812 kg a secco, era lungo 4.051 m, diametro 1.252 (era un motore a flusso centrifugo, da qui il diametro simile a quello di un turbofan), e dava una spinta di 2.088 kg di spina continua. La costruzione, per essere il più leggera e resistente possibile, venne per la prima volta (su aerei ad alte prestazioni) eseguite con pannelli di alluminio a nido d'ape, ricavati da pannelli spessi tra 0.06 e 1 mm, prodotti dalla Honeycomb Co. su licenza Martin e incollati con la tecnica dell'autoclave. La testata era di vari tipi, ma per quella nucleare venne proposta la Mk. Mod 0 di cui vennero peraltro prodotte solo 65 unità.
 
*Massa: Al lancio 6.171 kg, di cui 1361 di testata
*Dimensioni: apertura alare 8.5 m, lunghezza 12.09 m, altezza 2.94 m
*Motore: un J33-A-41 da 2088 kgs, con booster di lancio da 25.878 kgs. Carburante: 946 l di JP3
*Prestazioni: circa 1000 kmhkm/h o circa 0.95 mach,gittata 1110 km, tangenza 13.410 m
 
Schierato nel 1954, il missile in sostanza per la navigazione non aveva un sistema inerziale ma era teleguidato da terra. Anche per questo venne poi radiato dal servizio dopo essere stato schierato in Germania e Estrem Oriente, rapidamente sostituito dal Mace.Quanto alle unità in cui ebbe modo di prestare servizio, da ricordare il 38th Missile Wing, costituito nel giugno 1958 ad Han, Germania Occidentale, composta da 3 TMG ovvero Gruppi missili tattici ciascuno con 2 squadroni. Anche in Giappone, Corea e Taiwan ebbe luogo lo schieramento di Matador, ma solo nel primo caso, come anche in Germania, vennero rimpiazzati dai Mace. In ogni caso i Matador ebbero servizio dalla fine del '57 in Giappone, dal '58 a Taiwan e Corea: in quest'ultima nazione non venne mai reso ufficiale lo schieramento di questi missili, ma esso risulta in dotazione al 310th TMS e al 58th, inquadrati nel 58th TMG. Nel '62, con l'arrivo dei razzi nucleari Honest Jhon e dei bombardieri B-57 i Matador vennero demoliti nella base di Osan. I siti di lancio dei missili Matador, come pure dei Mace, erano sistemi ad 'hangar' semiprotetti da esplosioni nucleari, in genere ogni siti di lancio sistemati in shelter sotterranei, con 8 rimesse per missili site sotto il piano del suolo, con un grande piazzale avanti per movimentare le armi in caso di utilizzo.
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*Dimensioni: apertura alare 6.98 m, lunghezza 13.56 m, altezza 2.92 m
*Motore: un J33-A-41 da 2350kgs, con booster di lancio Tiokol da 1339kg e 45.400 kgs.
*Prestazioni: circa 1000 kmhkm/h o circa 0.,95 mach o 1045 kmhkm/h, gittata 1045-2200 km, tangenza 200-12.000 m a seconda dei modelli
 
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===Snark<ref> Gianvanni, Paolo: ''Snark, il primo missile intercontinentale americano'', RID Apr 2007, e dati di wiki.en</ref>===
[[File:Northrop_SM-62_Snark_061218-F-1234P-002.jpg|360px|left|]]
Brasile, 1982. Tra gli alberi dell'Amazzonia viene ritrovato il relitto di un grande aereo rosso brillante, di tipo apparentemente sconosciuto. Infatti non si trattava di un aereo, ma di un missile. A quanto pare, arrivato là per un errore di navigazione, pur essendo stato lanciato dagli USA. Una teoria era anche stata fatta: che quest'ordigno fosse stato usato per azioni di spionaggio, forse sopra Cuba. Ma di questo non ci sono prove concrete, anche perché esso venne perso nel 1956, quando a Cuba c'era ancora Batista. Il prototipo N-69 era andato perso nel dicembre 1956, a causa di un'avaria del sistema di guida e cadendo dopo la fine della riserva di carburante. Lo Snark era un sistema intercontinentale molto ambizioso. A tutt'oggi è il sistema 'cruise' di maggiori dimensioni e autonomia mai entrato in servizio. La sua nascita era stata sotto la sigla SM-62, Strategic Missile mod 62, Snark, ovvero Drago, nato con la Northrop Aircraft Company, che mirava a portare sul bersaglio una testata nucleare. Praticamente si trattava di un bombardiere intercontinentale senza pilota, capace di arrivare a 10.180 km e con una velocità di 960 kmhkm/h; l'USAF aveva richiesto invece una velocità supersonica, tanto che nel marzo del '46 assegnò due programmi di ricerca, uno dei quali per un'arma supersonica da 8.000 km con testata da 2.200 kg, sempre alla Northrop (erano noti come MX-775A Snark e MX-775B Boojum). Fu lo Snark ad essere messo da parte, fino a che Jack Northrop, già in difficoltà per il fallimento e i problemi dei suoi aerei 'tutt'ala', riprese il concetto e lo sviluppò come sistema d'arma in 2 anni con il costo unitario di 80.000 dollari per arma, se però ne venissero stati prodotti 5.000 esemplari, davvero troppi per una qualunque pratica realizzazione. Stranamente, questo significò la caduta in disgrazia del Boojum; nel mentre il Navaho trisonico era in corso di sviluppo. Il 21 dicembre 1950, ad Holloman, venne già provato il simulacro da una rampa di lancoi, seguita da 9 test nei successivi 8 mesi. Il successivo missile operativo doveva essere chiamato 'Super Snark', poi solo Snark; il fatto era che il missile doveva avere 8.800 km di gittata, carico di 3.750 kg e CEP di 450 metri circa, nonché supersonico nell'avvicinamento finale sul bersaglio. Non meno importante di tutto il resto era infatti il sistema di navigazione di tipo 'stellare', ovvero l'antenato del GPS, che sfruttava le stelle del cielo e venne sviluppato a partire dal 1948, a gennaio. Nel '51-52 erano iniziate le prove su di un B-29, e poi, dal '53, su di un jet B-45 che volò sperimentalmente fino al '58 con un totale di 450 ore di volo. Per lo sviluppo venne incaricato il 6555th Guided Missile Wing, che era sito in un luogo famoso della missilistica americana: Cap Canaveral; così si sarebbe introdotto il missile in servizio con il SAC. Già alla fine del maggio del '52, con la Guerra di Corea ancora in corso, venne già consegnato un missile mentre 56 degli uomini del Wing vennero mandati alla Northrop per l'addestramento.
 
 
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*dimensioni: lunghezza 20,47 m (23,1 m secondo Armi da guerra), apertura alare 12,87 m, superficie 30,6 m<sup>2</sup>
*pesi 8.466 a vuoto, 21.858 kg a pieno carico (ma senza i due booster), 27.200 kg con i booster da 5.500 kg (ma i dati variano a seconda delle fonti).
*Prestazioni dichiarate: 1.016 kmhkm/h max, 843 kmhkm/h di crociera, gittata 10.180 km con due serbatoi subalari ausiliari, CEP 7,4-32 km (!), tangenza 14.230-18.000 m
 
Forse quest'ultima era la caratteristica migliore dell'arma, assieme alla gittata, per evitare che esso fosse un bersaglio troppo facile per i caccia nemici. Per il resto era un sistema vulnerabile e facile da localizzare. Però era ben più ragionevole del Navaho, che grazie alla sua velocità era pressoché inintercettabile (oltre mach 3, come l'SR-71 o il B-70) tranne che forse dai missili SA-2. Ma questo era un sistema con 3 statoreattori e pesava circa il quintuplo dello Snark, è il costo della velocità rispetto all'economia di volo dell'SM-62. Per arrivare alla massima gittata lo Snark impiegava una dozzina d'ore, non peggio di quanto fosse possibile con i bombardieri B-52, ma pur sempre molto. Per arrivare alla stessa gittata il Navaho impiegava 3 ore. Ma l'Atlas e il Titan erano capaci di arrivarci in circa 30 minuti e quindi capaci di colpire a 'sorpresa', oltre che inintercettabili. Alla fine furono loro a superare la concorrenza dei 'cruise', troppo costosi, inaffidabili e vulnerabili per essere una scelta credibile. Ma sopratuttosoprattutto, questo missile, che nelle intenzioni originarie avrebbe tra l'altro dovuto volare a quote estremamente alte, era anche afflitto da un altro problema: non solo era inaffidabile e vulnerabile, ma il suo sistema di navigazione era talmente impreciso, che il miglior lancio eseguito ebbe un'imprecisione di 7,4 km; ma sebbene anche così con una testata multi-megaton avrebbe potuto colpire il bersaglio in maniera molto dura, ma durante i lanci oltre i 3.400 km l'errore giungeva persino a 32 km di distanza dall'obiettivo prescelto, tanto persino per la testata multimegaton dell'SM-62 e grandemente superiore alla precisione all'errore di un missile balistico (anche durante la II GM le V-2 erano mediamente ben più precise delle V-1, come interessante parallelismo). Visto e considerato tutto, lo Snark, per quanto meno ambizioso del Navaho, fu un insuccesso di dimensioni solo leggermente inferiori, con spese ingenti per un'arma diventata operativa per 4 mesi appena.
 
Insomma, alla fine, nel confronto tra i discendenti della V-1 e della V-2, vinsero questi ultimi. Lo stesso accadde del resto tra i missili Regulus della Marina, sconfitti dai balistici (ma non intercontinentali, date le dimensioni) del tipo Polaris. Si provò anche a fare lo stesso con gli aerei, ma il programma Skybolt venne annullato proprio quando, dopo uno sviluppo tribolato, stava andando meglio. I discendenti dei missili Hound Dog (o se si vuole, delle V-1 aviolanciate dagli He-111) sono così sopravvissuti e prosperano fino ad oggi.
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===ATAMCS<ref>Nativi, Andrea: ''ATACMS'', RID 3/09</ref>===
[[Immagine:Atacms mlrs 01.jpg|300px|left|]]
Questo tozzo missile è nato nell'ambito del sistema ASSAULT BREAKER, relativo alla messa a punto di tecnologie avanzate (come le submunizioni intelligenti Skeet), sopratuttosoprattutto dal DARPA, un programma iniziato nel '78 con lo scopo di colpire le forze corazzate del Patto di Varsavia in caso di una loro eventuale avanzata, cosa che avrebbe quasi di sicuro contemplato in alternativa le armi nucleari tattiche. Ma se si migliorava la precisione, allora l'intelligenza poteva rimpiazzare la forza bruta impiegando solo una frazione dell'energia altrimenti richiesta. Così nacquero armi intelligenti sempre più sofisticate e miniaturizzate, con lo scopo di portarne letteralmente a grappoli sul campo di battaglia e anche nelle immediate retrovie, per fermare i gruppi di manovra (OMG) sovietici. Inizialmente, nel caso del sistema missilistico in parola, si usò la sigla CSWS, che vuol dire 'arma di supporto di Corpo d'Armata. Questo significava anche sostituire il sistema Lance, non da molto entrato in linea ma pur sempre di qualcosa obsoleto, per esempio aveva ancora il motore a razzo con propellenti liquidi, efficienti ma con problemi di stoccaggio. Questo missile, inteso sopratuttosoprattutto come arma nucleare tattica, sarebbe stato poi ritirato nel 1991-94 per via di una decisione post-guerra fredda del presidente Bush padre. Ma all'epoca di questo non si parlava proprio, anzi il confronto stava aumentando d'intensità. Era una situazione difficile: gli USA dovevano ancora riprendersi dalla sconfitta in Vietnam, che anche moralmente aveva lasciato profondi segni nelle forze di terra (vedi l'efficace 'Gunny' con C.Eastwood), mentre i Sovietici dovevano ancora fare l'esperienza dell'Afghanistan, non meno deprimente e quindi erano in una situazione di vantaggio. Per superare l'impasse, gli americani si diedero convintamente alla loro migliore risorsa, la tecnologia avanzata. Al missile balistico tattico erano interessati anche i capi dell'USAF con il sistema CSW, ovviamente qui non si parlava di una vera arma balistica, ma più genericamente di un missile convenzionale. Nel 1983, per economizzare, venne fuori il programma JTACMS, ovvero il missile avanzato tattico comune (Joint) con i primi contratti a Luglio per la Martin-Marietta, Vought e Boeing che presentarono poi le loro proposte. Dopo che l'USAF, obiettivamente piuttosto incompatibile, si ritirò da questo programma, l'US Army poté avere mano libera nell'imporre le proprie specifiche esigenze e battezzò l'arma come ATACMS. Una specie di grosso razzo MLRS con un sistema di guida inerziale e maggiore gittata. Dicembre 1985, inizio dell'attività di sviluppo pieno e nel marzo 1986 vittoria della LTV (Vought), con un primo contratto presto emesso per 180 milioni di dollari. Con questo programma venivano messi da parte i tipi pensati come il T-16 (un Patriot modificato) e il T-22 della LTV (un Lance aggiornato), rispettivamente da 100 e 120 km con 20 munizioni 'intelligenti'. Essendo adesso non più di tipo aeroportabile, questo missile t'attacco venne opportunamente 'cresciuto' dimensionalmente, e si trovò senza troppa sorpresa che il lanciatore dell'MLRS, appena entrato in servizio, fosse il migliore sistema per lanciare anche quest'ordigno. Solo che ogni pod da 6 razzi calibro 227 mm (peso: 308 kg l'uno) avrebbe dovuto in alternativa essere sostituito da uno o due missili tattici. Alla fine venne scelta una configurazione con un missile per sezione, provvisto di una testata da 454 kg (come il Lance con i tipi 'convenzionali'). Il primo lancio avvenne a White Sands nell'aprile 1988. Gennaio 1989, arriva il contratto di produzione a basso ritmo (praticamente di preserie) per 66 missili del cosiddetto Block 1, che già a marzo iniziarono i lanci sperimentali. Seguirono altri missili e altri esperimenti, in particolare nel febbraio 1990 vennero ordinati altri 104 ordigni. Buona parte venne tirata nei lanci sperimentali, in tutto 25, ma siccome erano risultati positivi a novembre, in piena crisi del Golfo, venne avviata la produzione a pieno ritmo. Il debuttoL'esordio però non avvenne con i reparti in prima linea (ovvero Germania e Corea del Sud) ma nel Golfo, in Desert Storm. Seguirono un gran numero di Block 1 che in tutto raggiunsero ben 1.647 esemplari fino al luglio del '97 per il solo US Army. Ma altri vennero esportati, come si vedrà. Nel 1998 fu la volta del Block 1A ad entrare in servizio, sperimentato dal 1995 con un lancio avvenuto anche da una nave. Prima 70 missili, poi 179, poi ancora altri con i successivi contratti.
 
Il tozzo ATACMS è un missile che ricorda non poco il corrispettivo sovietico più vicino, l'SS-21. HA un radome anteriore, la testata di guida INS, la spoletta, la testata e poi il sistema di controllo, il razzo e i sistemi di controllo, ovvero le alette e i deflettori del getto. In tutto, è un ordigno più corto e più pesante del Lance, fisicamente a forma di una grossa bottiglia, arrivano a circa 1.670 kg. Il suo motore è della Aerojet, già produttrice di quello dell'MLRS, lungo 2,25 m e pesante 800 kg per un diametro di 61 cm. È un sistema potente, migliorato successivamente, ma la novità è stata il sistema di guida, un INS con tre giroscopi laser più autopilota. Tirabile tra i 25 e i 165 km, è stato poi sostituito nella produzione dalla versione a gittata maggiore, che praticamente eguaglia quella del missile SS-1 Scud B con circa 300 km (minima di 100 km) e un nuovo sistema di guida per mantenere e anche migliorare la precisione, grazie ad una delle migliori risorse americane, il GPS, che ha un'antenna ricevente sul lato della testata. Il sistema di guida è semi-balistico con la possibilità di manovrare sia con le deviazioni del getto che con le alette e ha avuto vari miglioramenti per ottimizzare le prestazioni dopo il 1992. La testata trasporta normalmente, nel Block 1, un totale di ben 970 APAM, grosse granate anti-personale simili ad una palla da tennis del tipo M-74, dal peso di 590 grammi per 6 cm di diametro. Dentro hanno una carica HE con un involucro in tungsteno per la frammentazione, più due ordigni incendiari, tutti racchiusi nella sfera d'acciaio in due pezzi, con spoletta M219 (percentuale di affidabilità stimata del 98%) e raggio letale per personale allo scoperto di 15 m. La sezione del missile con le armi si apre in volo con l'uso di una carica di demolizione di tipo HEAT. Il Block 1A si differenzia per la riduzione a 300 ordigni di questo tipo in cambio di una maggiore gittata. IL Block 1A QRU ha invece una testata unitaria del tipo WDU-18/B, la stessa dello SLAM e di tipo semi-perforante da 221 kg; dopo 280 di queste armi si è passati al tipo di missile T2K con la stessa testata ma una spoletta 'intelligente' per la penetrazione di obiettivi induriti con attacchi pressoché verticali, il che consente di arrivare a 650 m.sec/s (circa mach 2), mentre si parla della prossima testata unitaria che sarebbe la WDU-40 dello SLAM-ER e del Tomawhak Block III, caratterizzata da uno strato di titanio di protezione, che all'atto dell'esplosione aggiunge capacità di frammentazione e incendiaria al missile.
 
In definitiva, tornando alla descrizione dei missili, il Block 1 è il missile ATACMS M39 da 1.673 kg, con un carico di 560 kg (la testata con 970 APAM), mentre il Block 1A ha un carico ridotto a 160 kg per 300 km; poi è apparso il Block 1A migliorato con GPS e il CEP, pare, sia ridotto così da 250 a 150 m. La QRU è nata come risposta per le esigenze emerse durante la guerra del '99. Questo perché così si riducevano i problemi delle bombe inesplose, che con le testate cluster sono sempre un problema. Questo nuovo ordigno ha una portata di 75-270 km con una precisione aumentata a 10 metri appena. Già nel 2001 è stato lanciato a White Sands, seguito presto dal modello M57 con la spoletta intelligente, per impieghi vari (dall'esplosione in aria alla penetrazione nel terreno) con una precisione aumentata al punto da risultare inferiore ai 9 metri. Oramai, quindi, si è passati da un concetto di missile-contenitore per attacchi di saturazione, ad un'arma molto più precisa e capace di attaccare in sicurezza anche vicino alle proprie truppe o a bersagli civili, sempre più presenti (o forse, sempre più considerati) nelle moderne guerre. I lanci di prova sono cominciati nel 2008. Un tipo ulteriormente migliorato sarà ricavato in futuro dalle armi presenti (oltre 1.500) e di nuova produzione. I missili ATACMS sono ordinati al ritmo di circa 100 per anno.
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L'ATACMS è stato ordinato da pochi clienti all'export. Tra questi i ricchi Emirati Arabi, che ne hanno voluti 202, la metà con testata multipla e l'altra metà con quella singola. La produzione rispetta i tempi prefissati ed è automatizzata al punto che la fabbrica impiega solo 36 addetti. Ci sono state molte varianti dell'ATACMS, visto come un vettore per ordigni sempre più intelligenti. Si era parlato dell'Assault Breaker e a questo si ispirava certo il Block 2, con un programma del 1995 per i mini-missili BAT. Nonostante i 180 milioni di dollari spesi, tale programma venne cancellato nel 2002. Dotato di una testata costituita da 13 di questi mini-missili, a guida duale (acustica -per 'sentire' i carri e i veicoli- e IR), prima studiati per un altro programma fallito (l'AGM-137), pesava 1.450 kg e portava il suo carico di 268 kg a 145 km come massimo, oppure con la versione con appena sei missili, a circa 300 km. Ebbe una quindicina di lanci di prova, per giunta coronati da successo, ma il programma per 1.200 armi vennero poi cancellati: le orde di carri armati sovietici erano oramai solo sui libri di storia. Nondimeno vi sono diverse decine di questi missili in riserva, dato che in tutto circa 70 sono stati prodotti. C'erano poi piani per il Block 3, con testata da penetrazione Mk-4 (del missile SLBM Trident, realizzata in oltre 5.000 esemplari dal 1976), ma al posto della testata W-76 aveva 120 kg di esplosivo convenzionale per un peso di 230 kg totali. La gittata sarebbe stata tra 130 e 200 km, con attacco quasi verticale e da notare bene, dopo 50 secondi la sezione anteriore si separava dal missile vettore, che quindi era un bistadio. Non si trattò di pura speculazione perché un piccolo numero di questi ordigni è stato davvero prodotto e consegnato, ma si tratta di pochissime unità. Il loro scopo era l'attacco a bersagli particolarmente 'duri'. Per non farsi mancare nulla l'ATACMS era previsto ad un certo punto, abbastanza comprensibilmente, anche in versione nucleare, ma non se n'é fatto nulla, così come il tipo aviolanciato ALCAM, che era stato studiato nel '91 e che ricalcava la filosofia dello Skybolt di 30 anni prima (pure cancellato). Il TACARM era invece un vero missile antiradar con il sensore dell'HARM, ma nemmeno questo programma del '92 ha avuto seguito. Quanto all'USN, il suo interesse è stato sul NATACMS, sperimentato nel 1995 da un lanciatore M270 terrestre, e dal 1996 da un lanciatore Mk.41 VLS (ma basato a terra). Tuttavia il fatto che il missile richiedesse un pozzo di lancio specifico in quanto leggermente più grande del dovuto (ma non di molto, visto che il diametro max è di 61 cm contro i 53,3 del BGM-109 agevolmente ospitato) finì per portare l'USN via dalla sua idea iniziale, benché il primo test a bordo di una nave avesse colpito un bersaglio a 135 km. Si pensò piuttosto ad un missile SM-2 adattato, che venne pure usato con successo, ma solo per essere cancellato a sua volta nel 2004. Così l'USN sarebbe nuovamente interessata al missile, ospitabile tra l'altro in sei esemplari nei pozzi degli SSBN 'Ohio'. A questo infine si aggiunge l'idea di aumentare la gittata fino a 500 km e diminuire l'effetto schegge con i famosi esplosivi 'densi' che in effetti, sono più sicuri per evitare danni collaterali ad obiettivi lontani.
 
Quanto al lanciatore, è sempre l'M-270 per la versione terrestre, con la meccanica dell'M2 Bradley, peso di 25 t, motore da 500 hp e 617 l di carburante, protezione NBC e balistica (in lega d'alluminio). I battaglioni hanno 18 mezzi in tre batterie, un terzo di lanciatori in meno dell'organico degli anni '80-90. I rifornimenti logistici avvengono con gli autocarri HEMTT che hanno a bordo 4 pod con il missile o 6 razzi, per un totale di 2 mezzi per lanciarazzi. I veicoli sono in servizio dal 1983 ma hanno ricevuto importanti migliorie, specie negli anni '90, mentre il tempo di apprestamento una volta fermi per lanciare l'arma è sceso da 5 a circa 1,5 minuti, con un tempo di ricarica di circa 2,5 minuti e apparati GPS e sistemi di collegamento radio. Dopo anni si è concretizzato anche il lanciatore C-130 compatibile, un autocarro M142 HIMARS, presentato nel 1993 eed debuttatoesordito 10 anni dopo contro l'IrakIraq. Questo mezzo ha un peso di 13,7 t e trasporta la metà del carico dell'M270. L'ultima versione però torna ad essere corazzata, con un aspetto simile, per esempio, ai sistemi FIROS o agli ASTROS.
 
Quanto all'uso in guerra, nel 1991 debuttaronoesordirono in combattimento sia gli ATACMS che i ben più noti MLRS, entrambi con effetti devastanti sulle truppe irakeneirachene, facilmente individuabili nel piatto deserto, privo di copertura naturale. In tutto vennero tirati 32 missili, il primo dei quali contro una batteria di SA-2, mentre la produzione era accelerata con la consegna di 105 unità durante la guerra. Dal 2003 le cose sono state anche più impegnative: ben 44 missili a testata unitaria QRU (di cui 43 con successo) sono stati lanciati, ma sopratuttosoprattutto sono stati usati fino al settembre 2008 (senza contare eventuali lanci successivi) altri 537 ordigni, con un'affidabilità del 98%, da parte di 73 lanciatori M270A1 e 3 HIMARS. Si tratta di un impegno impressionante e si potrà ben apprezzare l'importanza di un missile del genere, così preciso, letale e di lunga gittata. Ideale per distruggere per esempio le difese antiaeree nemiche, come già intuito con l'uso di testate a submunizioni da parte di Israele e dell'US Army sui missili Lance. Le azioni di Iraqi Freedom, l'invasione americana del 2003, comportarono il lancio di oltre 400 missili da parte del solo V Corpo d'Armata, anche ben dentro il territorio irakenoiracheno, dato che 300 km di gittata massima sono in effetti un valore strategico piuttosto che tattico.
 
L'ATACMS ha anche qualche limite, a dire il vero. La sua testata non è di tipo HEAT, curiosamente e in antitesi con l'MLRS che invece ha le bomblets a doppio impiego (pur pesando appena 227 gr) del tipo M77, il che significa che non ha risultati validi contro truppe corazzate, mentre l'MLRS non ha una gittata sufficiente per fare lo stesso tipo di lavoro, specie nei primi modelli da circa 32 km di raggio. Il valore minimo della gittata è di almeno 25 km, ma i tipi a lungo raggio in realtà arrivano ad almeno 75 km, un valore piuttosto importante. Il costo è di 750.000-900.000 dollari per colpo, non propriamente trascurabile e simile a quello di un BGM-109 dalla minore velocità ma dalla maggiore gittata massima. L'export è andato a UAE, Grecia, Turchia, Barhein e Corea del Sud. Si può considerare piuttosto strana tale cerchia di clienti: se è piuttosto naturale che Grecia e Turchia siano equipaggiate entrambe con missili analoghi (ci si può chiedere piuttosto perché fornirglieli, data la tensione tra le due nazioni), se la Corea è 'minacciata' dai vicini del Nord, colpisce che proprio due staterelli del Golfo abbiano avuto l'autorizzazione all'uso di tali armi, date le tante preoccupazioni sulla proliferazione missilistica. Forse la spiegazione ufficiale è la minaccia dell'Iran. In altri casi, invece, e segnatamente in Europa (eccetto per l'appunto l'asse Greco-turco) l'ATACMS non ha avuto altro che interesse, ma non ordini da parte delle pur numerose forze armate con l'MLRS, tra cui i 22 o 24 lanciatori del 3° Rgt 'Volturno', poi assegnati al 5° 'Superga' dell'Esercito Italiano, che hanno aggiornato piuttosto i razzi normali. Quanto alla concorrenza, i missili ATACMS hanno almeno un competitore. L'MLRS ha razzi pesanti e prestanti, ma inizialmente concepiti come 'ammazzamosche giganti' contro le colonne corazzate, ergo con una testata pesante e capace di saturare senza fare distinzioni aree di ettari per ciascun razzo (tanto da essere un sistema piuttosto pericoloso visto che poi almeno il 5% e anche più delle munizioni restava inesploso, ovvero circa 300-400 per salva completa di 12 razzi: un vero campo minato). Attualmente la miniaturizzazione dei sistemi ha prodotto un razzo ben più intelligente, il GLMRS, ovvero il tipo 'guidato' con sistema di guida con GPS, capace di ottenere, data la maturità della tecnologia, una sorprendente precisione e di raggiungere, con un volo maggiormente ottimizzato, ben 85 km con il dimezzamento della testata ad appena 90 kg, di tipo HE unitaria (originariamente la testata pesava più della metà dell'arma). Ovviamente è un razzo impiegato in Afghanistan, per esempio dal British Army, e si dimostra un eccellente rimpiazzo dell'aviazione e sopratuttosoprattutto degli elicotteri armati, ben più lenti nel portarsi dove occorre (per 85 km gli servirebbero 20 minuti circa) e vulnerabili al fuoco nemico, oltre che alle avverse condizioni meteo o alle quote troppo elevate, magari in associazione a climi caldi, che depotenziano molto le turbine e la propulsione in generale di tali mezzi. Si puà dire che i razzi d'artiglieria guidati e gli UAV armati sono diventati il vero mezzo d'appoggio per le truppe e il campo di battaglia: un lanciatore MLRS può colpire anche 12 diversi obiettivi con altrettanti razzi senza quasi rischi per le truppe 'amiche', il che dà l'idea di come i concetti come il CAS siano da aggiornare drasticamente.