Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Malaysia: differenze tra le versioni

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Alle forze dell'Esercito non mancava l'apporto della polizia, forte di altri 12.000 uomini, ed equipaggiata con veicoli come i nuovi AT-105 Saxon, Shortland, SB401.
 
Questi i corazzati, tutti leggeri e non senza ragione, date le caratteristiche della Malesia. La componente importante dell'esercito malese era forse, sopratuttosoprattutto l'artiglieria. Data la necessità di equipaggiamenti 'leggeri' non mancavano 114 obici someggiabili Mod. 56, e circa 12 pezzi da 140 mm britannici.
 
In tutto quindi vi erano questi equipaggiamenti:
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In definitiva: 1 gruppo con F-5, 2 con A-4, 2 con MB339, 3 scuola con PC-7, 4 da trasporto di cui 1 con C-130, 2 con 14 DCH-4, 1 con 16 aerei vari.
 
La '''Marina''' era forte di 11.000 uomini con un programma di ammodernamento recente, sopratuttosoprattutto per la presenza di due fregate Type 1500 con missili MM.38 Exocet in fase di consegna. Per il resto v'erano anche una fregata classe 'Yarrow', la Rahmat, e la x-brigannica ''Hang Tuah'' della Classe 'Type 41/61'.
 
Le forze leggere erano: 4 motocannoniere 'Spica-M' con missili MM.38 e altre 4 con i più moderni MM.40 già commissionate, 4 motocannoniere 'Perdana' con missili MM.38, 6 navi d'attacco veloce 'Jerong' che avevano solo cannoni Bofors (da 57 e da 40 mm), 22 battelli da pattugliamento 'Kedah', Sabah', Kris', tutti piuttosto grandi e con cannone Bofors da 40 mm.
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La Malaysia ha avuto una notevole evoluzione nella sua RMAF, l'Aviazione Reale. La sua prima linea è stata interessata da ben 6 possibili tipi di aerei nell'arco di pochi anni, e di questi 3 vennero effettivamente adottati.
[[Immagine:FA-18_Hornet_breaking_sound_barrier_(7_July_1999).jpg|300px|right|thumb|F-18 va 'in supersonico']]
Fu senz'altro con notevole sorpresa che la RAMF dichiarò ufficialmente, nel 1988, il suo interesse per il Tornado. Il requisito era comunque per soli 8 aerei+ 4 in opzione: ma il Tornado è un apparecchio molto temibile. Non è un caccia da duello manovrato, ma un bombardiere ognitempo specializzato nel solo tipo di attacco 'stealth' possibile per la sua generazione, quello a volo radente (sotto la cortina radar). Così, nell'aerea dell'estremo oriente, la Malaysia sarebbe stata l'unica, assieme all'Australia con i suoi vecchiotti ma formidabili F-111C, ad avere tali capacità d'attacco, su distanze piuttosto cospicue e con capacità di carico considerevoli. Fino ad allora le macchine più bellicose dei malesi erano gli F-5 e gli A-4PTM e TA-4: cambiare i piccoli Skyhawk con i Tornado, anche se per un solo squadrone avrebbe fatto la differenza, perché non solo nell'aerea nessuna nazione avrebbe potuto vantare un'efficace difesa (eccetto Singapore e Taiwan, ad essere onesti, ma sono casi particolari di Paesi minuscoli armati fino ai denti, sopratuttosoprattutto per la difesa antiaerea), ma anche -eccetto l'Australia- non vi sarebbero stati altri Paesi capaci di 'restituire il colpo' anche se, anche qui va notato che anche la Malaysia non è esattamente una nazione 'estremamente ben difesa' in termini di contraerea.
 
Quindi v'era molto interesse per questo affare, anche perché similmente all'[[w:F-16|F-16]] (e all'F-5 precedente) una volta che uno degli Stati avesse messo in servizio i Tornado allora anche le altre avrebbero avuto avuto la 'necessità percepita' di equipaggiarsi similarmente, sempre che questa fosse davvero una cosa fattibile sia per motivi economici che di flessibilità operativa (sarebbero stati comunque necessari anche caccia intercettori, e i Tornado già pochi avrebbero ben difficilmente potuto suddividersi anche tra IDS e i costosi ADV), che di volontà politica di diffondere tali vettori potenzialmente nucleari tra parecchie nazioni, che fino a pochi anni prima avevano giusto uno o due squadroni di caccia supersonici.
 
E proprio per questo nella stessa RMAF vi erano due fazioni: chi sosteneva (sopratuttosoprattutto gli ufficiali) un caccia da superiorità aerea che poteva essere l'F-16 o il Mirage 2000, meno diffuso in Oriente rispetto all'aereo americano (e poi, come paragonarli tra di loro in maniera corretta, visto che sono praticamente del tutto differenti tecnicamente e in parte anche concettualmente?); e chi come i comandanti e i politici avevano attenzione per i Tornado, che quindi avevano un sostegno politico maggiore, che per il momento sembrò avere avuto la meglio.
 
Invece l'11 maggio 1990 l'interesse per il Tornado venne ufficialmente sconfessato con una comunicazione diretta alla Gran Bretagna (che era la nazione di riferimento per il cacciabombardiere trinazionale) e il Tornado, forse non senza qualche sospiro di sollievo, era stato scartato per le scelte future della RMAF, dopo che un requisito simile lo aveva visto per un certo tempo favorito anche in Corea. Costi operativi, mancanza di reali esigenze per aerei tanto sofisticati e un cambiamento sopratuttosoprattutto da parte dei politici che dopo avere 'creato' il programma malese per i Tornado lo hanno distrutto due anni dopo per ragioni non facili a tutt'oggi da comprendere.
 
Per rimpiazzare gli anzianti Skyhawk erano a quel punto da definire che tipo di aerei fossero necessari: i
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Gli '''[[w:F-18|F/A-18]]''' anzitutto: Il 1 luglio 1993 il Ministero della Difesa malese annunciò che la Tentara Udara Diraja Malaysia (TUDM/Royal Malaysian Air Force) aveva scelto sia il MiG-29 e l'F-18. La 'lettera di offerta e accettazione' venne firmata il dicembre successivo. Come annunciato, si trattava solo di F-18D: ovvero dei tipi biposto di seconda generazione. È stato molto speculato sul motivo di questa scelta: si pensava per esempio che si trattasse di un ordine pilota per altre 30-35 macchine monoposto. Ma non erano questi gli intendimenti.
 
E' invece emerso un qualcosa di inatteso, anche se non più di tanto (similmente a quanto fatto dai Marines, per esempio). Gli Hornet, dopotutto, erano stati perfettamente a loro agio (raggio d'azione a parte) come eccellenti macchine d'attacco durante Desert Storm; e questo pur essendo armati e agili a sufficienza per combattere contro caccia moderni, sono aerei che riescono a competere con i caccia sovietici di ultima generazione come agilità ad alto AoA e bassa velocità e pur essendo lenti come velocità di punta, sono dotati di eccellente accelerazione e velocità di salita. La loro configurazione bimotore li ha resi anche parecchio resistenti ai missili IR irakeni che invece hanno causato danni considerevoli agli AV-8 Harrier. Ma è sopratuttosoprattutto l'avionica che fa la differenza: già il radar APG-65, multimodale con capacità aria-superficie e aria-aria con raggio di 150 km e capacità di tracciare 10 bersagli aerei contemporaneamente, era un sistema eccellente: ma questi nuovi F-18 erano equipaggiati con l'APG-73 che ne è l'evoluzione.
 
In sostanza, quello che venne pensato per i Tornado ed che uscì dalla porta, è rientrato dalla finestra: al posto di 8 Tornado sono stati comprati altrettanti F-18 tutti in versione biposto; il che più che aiutare per l'addestramento, è sopratuttosoprattutto per missioni a lungo raggio e attacco, come anche d'intercettazione. L'Hornet ha finito quindi per ricoprire ruoli simili a quelli del Tornado IDS, anche se con velocità, carico e raggio minori, oltre che minore stabilità (ma ancora sufficiente) nel volo a bassa quota. In cambio è un aereo di concezione più recente e semplice (p.es. ala fissa), capace di operare come caccia da superiorità aerea e intercettazione. Se aiutato da aerocisterne (comunque necessarie anche per i Tornado, come visto in Desert Storm) è quindi un apparecchio del tutto valido per ogni compito. Oltre al radar APG-73 erano forniti motori del tipo potenziato, gli F404-GE-402 EPE. Il primo (serial number M45-01) è stato consegnato il 19 marzo 1997 e per settembre tutto era compiuto. L'introduzione di un aereo tanto costoso e sofisticato in così pochi esemplari creava comunque esigenze con economie tutt'altro che favorevoli in termini di manutenzione, supporto e addestramento. Altri 12 aerei erano in effetti previsti ma per il momento l'ordine venne cancellato. Gli Hornet servivano e servono col '''N.18 Sqn''' di Butterworth, la base ex-RAAF.
[[Immagine:F14_and_Royal_Malaysian_Air_Force_Mig29.jpg|upright=1.4|left|thumb|Un MiG-29N in compagnia di un F-14 americano]]
L'altra 'metà del cielo' è frutto della Guerra fredda, o meglio della sua fine. La Malaysia si mise in contatto con la MAPO russa e ordinò 18 '''[[w:MiG-29|MiG-29N]]''' di cui 2 erano biposto -NUB. La scelta è stata fatta direttamente grazie al Primo Ministro Dato Seri Mahathir Mohamad. La competizione con gli aerei americani è stata importante: per ricacciare indietro la minaccia russa gli americani si mobilitarono massivamente, con tanto di Dipartimento di Stato in supporto della già potente MDD: questo tra l'altro consentì di ridurre il costo unitario ad 'appena' 30 milioni di dollari per ciascun Hornet, e ad offrirli con i motori e radar più moderni (indisponibili anche per le macchine USA): ma ancora questo non fu sufficiente per accaparrarsi tutta la 'torta', perché i russi erano in grado di offrire i loro MiG-29 ad appena 20 milioni l'uno. Non soltanto questo, ma parte del pagamento (tale era la necessità di esportare dei Russi) era accettata sotto forma di olio di palma, e infine mentre gli F-18 erano nuovi, ma disponibili non prima di 3 anni, i MiG esistevano già e potevano essere consegnati in appena 12 mesi.
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Per cui quando il 7 giugno 1994 venne annunciata la compera dei MiG venne fatto un affare tutt'altro che marginale per l'ancora primitiva aviazione malese, che così ebbe il meglio da parte di entrambi gli offerenti. Infatti, non solo gli americani si sono trovati nella condizione di dover offrire i loro migliori Hornet a prezzi ridotti, ma anche i russi hanno accettato di dare fondo alle loro capacità tecnologiche per un contratto che avrebbe significato circa 400 milioni di dollari nelle casse della disastrata industria aeronautica russa del dopo Guerra Fredda. Orbene, i MiG-29 erano della versione B (la prima prodotta in serie) ma degli ultimi lotti, quindi nettamente superiori rispetto a quelli esportati in Irak, e di qualcosa superiori anche rispetto a quelli del Patto di Varsavia. Con le modifiche successive (inizialmente si era parlato anche dei nuovi MiG-29M, ma questo era un errore, forse voluto: non erano ancora né pronti né approvati per l'export) avrebbero avuto anche:
*estensione della vita operativa della cellula, che dalle originarie 2.500 ore previste (migliori delle 1.500 previste, per esempio, per i MiG-23, ma pur sempre poche rispetto agli aerei occidentali moderni) passavano a 4.000, che si può considerare all'altezza dei prodotti occidentali (con molto apprezzabili ricadute nella possibilità addestrative: con una cellula di scarsa durata o si limita l'addestramento o ci si rassegna a ridurre la vita operativa di una macchina ad una decine d'anni, salvo costose revisioni generali)
*motori portati, come MTBF (tempo tra le revisioni, che per i turbojet militari costano anche mezzo milione per motore, quindi i bireattori sono decisamente costosi: anche per questo l'F-16 ha avuto sopratuttosoprattutto inizialmente la meglio contro l'F-18) da 300-500 a 780 ore (quasi al livello dei migliori tipi occidentali; del resto già nella LW i motori erano validi, avendo una durata di 500 ore prima delle revisioni, e a queste arrivavano in condizioni migliori dei motori dei Tornado; la seconda serie, leggermente depotenziata per salvarne la durata in tempo di pace, aveva 750 ore di durata); 2 serbatoi subalari in aggiunta a quello ventrale da 1.500 l, il che portava l'autonomia a 2.900 km (uguale a quella di un F-18 monoposto, per non dire del biposto con abitacolo aggiuntivo a scapito dei serbatoi)
*Graduazione, strumenti, etichette in misure anglosassoni e lingua inglese (problemi non semplicissimi da risolvere); sistema allarme vocale ALMAZ-UP , sistema di limitazione automatica dell'angolo d'attacco EKRAN-03ME pure in lingua inglese; trasponder SO-69M per usare le frequenze internazionali; dopo (da fare in Malaysia): Tacan, ILS, sistema radio emergenza settato su frequenze internazionali; IFF di tipo occidentale; sonda per il rifornimento in volo (che assieme ai serbatoi alari o in sostituzione di questi aiuta a curare in maniera drastica uno dei problemi maggiori del MiG, il raggio d'azione).
 
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L'Emergenza Malese, degli anni 40-60, è stata la prova maggiore in cui l'arcipelago ha dovuto sostenere gli effetti di una dura e spietata lotta tra l'influenza comunista indonesiana e quella degli Occindentali, preoccupati dall'effetto 'Domino' dell'espansione dei regimi comunisti nella regione. Prima c'erano state le incursioni giapponesi quando questa nazione non era un'entità politica come l'attuale, ma una Federazione di Stati sotto protezione inglese.
 
La Prima emergenza Malese è stata quella del '48-60, di cui si parlerà in separata sede. La missione di pace nel Congo del '60-62 è stata tale da coinvolgere complessivamente 1.947 effettivi in ambito ONU. Seguì la guerriglia comunista del Sarawak del '63-90, che ha mirato a formare uno stato indipendente tra Sabah, Sarawak e Brunei, ma nel 1990 il movimento di lotta NKCP siglò una pace che è stata poi fortunatamente rispettata anche in seguito. La fase del Confronto con l'Indonesia, nel '63-66, fu un'altra pare importante dell'attrito tra la federazione Malese e quella Indonesiana, sopratuttosoprattutto in Borneo e a Sarawak, ma nel '65 Sukarno venne deposto e dopo di allora le cose cominciarono a calmarsi, fino a che si arrivò alla pace nel '66. Tuttavia, un'altra guerriglia insurrezionale comunista si ebbe al confine con la Thailandia tra il 1967 e il 1989, terminata il 2 dicembre del 1989 con un trattato di pace sia con i Thailandesi che con i Malaysiani, da parte dei guerriglieri comunisti. Nel frattempo i Malesi erano anche impegnati sul confine Irak-Iran tra il 1988 e il 1991 come parte dell'UNIIMOG per sorvegliare il cessate il fuoco; mentre in Namibia si registrò un'altra missione analoga nel 1989-90 (un btg sotto comando UNTAG) dal 1991 vi è una missione di pace con vari osservatori per aiutare il processo di distensione tra Marocco e Polisario. In Angola, tra il 1991-95 vi è stata una missione in ambito ONU (UNAVEM II) per rinforzarei il cessate il fuoco del dopoguerra, un'altra missione ancora ha visto l'UNIKOM a sorvegliare il confine tra Irak e Kuwait nel 1992-03, vi sono state anche missioni come l'UNTAC in CAmbogia, contingenti in Bosnia negli anni '90 per un totale di circa 8.000 truppe fino al 1998; la Liberia 1993-97, Somalia (UNOSOM II) dove nella battaglia di Mogadiscio si ebbe un soldato ucciso e 7 feriti; ancora importanti le missioni in Mozambico, Pakistan (per i rifugiati dopo l'invasione USA del 2001), Sabah, Filippine, Timor Est, Congo e infine (ma l'elenco non è del tutto completo) in Libano dal 2007. In tutto vi sono stati 18 morti malaysiani durante tutte queste missioni ONU.
 
Nei primi anni '90 la Malaysia cercò di aumentare in maniera decisa le sue F.A. e modernizzarle, ma nel '97 vi fu lo stop dovuto alla crisi delle Tigri Asiatiche, poi si ricominciò nella ripresta economica e nel 2000 venne anche annunciata una ricalibrazione delle F.A. in maniera da affrontare nuovi tipi di minacce, specie i conflitti a bassa intensità (per la verità già una 'specialità' ben conosciuta, tra guerriglie domestiche e impegni ONU), e le dispute di territori con i vicini tutt'attorno, cosa facile quando si è circondati da tante isole e relative acque costiere, la cui priorità di sfruttamento ovviamente è spesso anche più importante dato che molte isole sono disabitate o comunque estremamente inospitali.
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Nata come Straits Settlement Naval Volunteer Reserve a Singapore, ebbe poi una branca aperta anche a Penang; lo sloop HMS Laburnum era la nave comando della piccola forza, a Telok. Sarebbe stata affondata nel febbraio de' 42, con i Giapponesi all'offensiva contro Singapore. Finita la guerra, all'inizio della quale aveva 1.450 effettivi, la RNM, reduce dalle battaglie del Pacifico e ridotta a 600 effettivi, venne sciolta nel 1947.
 
Nel dopoguerra venne tuttavia presto riattivata, il 24 dicembre 1948, quando un'altra emergenza stava diventando reale: l'infiltrazione dei guerriglieri comunisti. Inizialmente era basata a Woodlands, a Singapore, nella base Malaya, e pattugliava gli stretti e le coste per impedire i rifornimenti in mare. Prima ebbe una fregata classe 'River', la HMS Test, che davvero onorò il suo nome essendo non solo la prima, ma anche la principale nave addestrativa. Per il resto vennero incorporati l'HMS Laburnum, che era un posamine giapponese, una LST, la Pelandok, bateli da pseca come l'HMS Panglima e la nave recupero siluri Simbang, più piccole lance portuali. Nell'agosto del '52 la Regina Elisabetta II diede il titolo di Reale alla Marina malese in quanto essa aveva ben figurato nella nuova emergenza, lungi peraltro dal concludersi. L'indipendenza malese si ebbe il 31 agosto 1957 e la British ROyal Malayan Navy divenne della federazione malese il 12 luglio 1958. Ora la definizione 'reale' era in riferimento al Comandante supremo Yang di Pertuan Agong. Aveva all'epoca una piccola flotta con un LCT, due dragamine classe 'Ham', un posamine costiero e 7 ML (lance a motore) ex-RN. Il 16 settembre 1963 divenne definitivamente la Royal Malaysian Navy, quando la Malaysia, come stato indipendente, era stata formata. A quel punto iniziò un processo di rafforzamento con l'acquisto di 18 navi classe 'Keris' della Vosper, pattugliatori che rimasero l'ossatura della Marina per parecchi anni; si trattava di unità di appena 31 m con motori Maybach diesel che imprimevano 27 nodi di velocità. Nulal di eccezionale, e così per le capacità di combattimento bisognò aspettare 4 cannoniere 'Brave' da 50 nodi, con motori a turbina. Seguirono le unità classe 'Perkasa', sempre dalla Vosper, nel '67, con 3 RR Proteus Marine e due motori ausiliari, armate con 4 silur ida 533 mm, un 40 mm Bofors e un'arma da 20 mm. La velocità arrivava a ben 54 nodi, circa 100 kmhkm/h, forse le navi militari più veloci di sempre, grazie alle turbine a gas. Al 1964 venne trasferita la HMS Loch Insh, classe 'Loch', che era una corvetta da circa 1.200 t, diventata la KD Hang Tuah, rimasta in servizio fino agli anni '70.
 
Finito il tempo del confronto tra Indonesia e Malaysia, attorno al '66, venne anche il tempo di 'malaysizzare' i vertici di aviazione e marina, che erano probabilmente occupati da ufficiali inglesi. Non fu facile trovare dei sostituti all'altezza delal situazione, e alla fine, per la Marina, trovarono il contrammiraglio Datuk K. Thanabalasingam che pure aveva appena 31 anni. Si dimostrò nondimeno una persona in gamba, che cominciò la trasformazione della Marina in una forza navale d'altura, almeno in parte. Negli anni '770 vennero comprate la fregata HMS Mermaid al posto della Hang Tuah, e che divenne la 'nuova' nave con questo stesso nome; era una nave da 2.300 t con cannoni binati da 102 mm e venne usata sopratuttosoprattutto per compiti addestrativi. La KD Rahmat era un'altra unità da 2.300 t, che arrivò nel 1972. Essa fu la prima nave missilistica della flotta, sia pure armata con un modesto sistema Sea Cat. Finì la sua carriera nel 2004. Poi arrivarono anche 4 'Combattante II' e 4 'Spica M' dalla Svezia, armate con missili Exocet. Seguirono due OPV da 1.300 t sudcoreani e alcune LST americane della II GM: KD Sri Langkawi (A1500), ex-USS Hunterdon County (LST-838), KD Sri Banggi (A1501),ex-USS Henry County (LST-834) e KD Rajah Jarom (A1502), ex-USS Sedgwick County (LST-1123). Queste navi verranno invece sostituite da una delle ennesime unità 'Newport' (la più popolare delle classi di navi anfibie, data la sua diffusione come 'usato' in un gran numero di marine), la KD Sri Indera Pura (A1505), ex- LST-1192; più due navi da 4.300 t e 100 m, la KD Sri Indera Sakti (A1503), KD Mahawangsa (A1504).
 
Negli anni '80 un acquisto insolito si ebbe con 4 'Mahameru', ovvero i 'Lerici' italiani aumentati a 610 t di stazza; per compiti oceanici vennero comprate le KD Perantau e Mutiara.
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Attivati dal 1 ottobre 1980, sono due squadroni con QG a Lumut, nel Perka, e altre basi come Semporna, a Sabah. Non si sa quanti siano, ma si presume che possano arrivare a circa mille effettivi in due unità, basate a Lumut e a Semporna, oltre che una compagnia a Teluk Sepanggar dove è in allestimento un centro addestrativo. Operativamente è organizzata in diversi squadroni di almeno 3 compagnie, la più piccola unità è il plotone con 7 elementi. In ciascuno squadrone vi sono vari elementi specializzati e un team di 'intelligence' è anche presente.
 
La storia del PASKAL inizia già nel '75, quando l'unità non esisteva, ma la Marina espresse il suo interesse per un reggimento addestrato per la guerra marittima moderna, sopratuttosoprattutto in compiti di protezione delle basi navali e delle altre importanti infrastrutture, tra cui la base principale nota allora come KD Malaya. Inizialmente c'erano 30 soldati ufficiali mandati al Centro addestramento dell'Esercito per la guerra non convenzionale (Pusat Latihan Peperangan Khas) a Sg Udang, e vennero anche aiutati dagli ex-nemici, gli Indonesiani del KOPASKA, nonché da britannici e americani (SEAL).
 
Tra i compiti della nuova unità, la protezione delle isole contese (le Spratly), delle oltre 30 piattaforme offshore e anti-pirateria, ma in caso di guerra vi sarebbero anche attacchi ai porti, ricognizioni, penetrazioni nelle basi e nei territori, demolizioni subacquee (ponti, navi) ecc. Un'unità molto pericolosa, quindi, capace di muoversi in mare e con elicotteri.
 
L'addestramento, tre mesi, è a Lumut. Tutti i partecipanti devono essere più giovani di 30 anni e con buona salute, poi vengono mandati al centro di Sungai Udang per addestramento paracadutista e infine vi sono i corsi specializzati, incluso quello medico, comunicazioni, esplosivi ecc. I soldati devono essere in grado di eseguire ogni tre mesi dei test fisici abbastanza impegnativi, specie considerando il caldo umido della zona: per chi ha meno di 24 anni è richiesta la corsa di 7,8 km in meno di 24 minuti, una prestazione da atleta, visto che significa almeno 20 kmhkm/h di velocità media; 1,5 km nuotati in meno di 25 minuti in una piscina, 6,4 km nuotati in mare aperto con la dotazione di missione, in meno di 120 minuti, 1,5 km in stile libero in meno di 31 minuti, missioni parà diurne e notturne, sopravvivenza in mare anche con mani e piedi legati, immersioni fino ad almeno 7 metri. Poi vi sono i vari corsi di addestramento, da quello di preselezione, a quello parà, combattimento subacqueo, e cc. ecc. I corsi avanzati sono vari, dalle missioni di infiltrazione, alle tecniche HALO-HAHO, combattimento anche senza armi (Taekwondo), sniper, intelligence ecc. ecc. L'addestramento è tenuto spesso con l'SBS, SEAL e KOPASKA.
 
Per questo ed altri motivi, già il 26 agosto 1991 il PASKAL venne dichiarato la principale unità antinterrorismo della Malaysia.