Ceramica a Pisa/Tecniche di produzione ceramica adottate a Pisa: differenze tra le versioni

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I motivi figurativi mostrano invece quadrupedi ispirati alla realtà o alla fantasia, pennuti e figure umane quali profili maschili e femminili<ref>Berti – Tongiorgi 1977a, pp. 90-93, Figg. 38-40, Tavv. XV a-c, XVIa-c, XVII a-d. Si rimanda anche a D'Angelo – Tongiorgi 1975, Tav. II-IV; Berti - Renzi Rizzo 1997, pp. 143-145, Tavv. 100-101 (p. 144, 146), Fig. 68 (p. 145).</ref>.
 
I decori secondari, nelle forme aperte, sono disegnati sia sui recipienti privi di tesa sia in quelli che ne sono provvisti. Questi sono sequenze organizzate in fasce delimitate da una o più filettature per parte che circondano e abbelliscono il motivo decorativo principale. In prossimità deldi disegno principalequest'ultimo le decorazioni sono spesso tracciate in bruno, mentre in prossimità dell’orlo è più frequente trovarle in verde<ref>Berti - Renzi Rizzo 1997, p. 105.</ref>.
Si distinguono diversi gruppi di sequenze. Le più ricorrenti hanno carattere geometrico come, tratti paralleli, linee spezzate che danno forma ad angoli arcuati, segni ad "S", etc. Altri elementi delle sequenze si ispirano al mondo vegetale, ad esempio ramaglie di vario genere abbellite da fogliame<ref>Berti - Renzi Rizzo, pp. 106-112, Tavv. 60-70.</ref>.
Nelle forme chiuse si individuano tre tipi di sequenze: orizzontali, verticali e sequenze sulle anse.