Ceramica a Pisa/Tecniche di produzione ceramica adottate a Pisa: differenze tra le versioni

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A Maiorca queste ceramiche sono state trovate tra i materiali risalenti al XI secolo presso il Testar Desbrull (Rossello Bordoy 1978, p. 321/4201, 4209).</ref> che doveva consentire la vetrificazione con il conseguente fissaggio di colori ed eventuali ornamenti. I recipienti aperti, venivano impilati, separati l’uno dall'altro per mezzo di distanziatori costituiti da tre estremità equidistanti, detti “zampe di gallo”. Il loro impiego è testimoniato dal recupero degli stessi fra gli scarti delle fornaci, ma è provato anche dalle tracce lasciate quasi sempre dai tre piedini nell'area centrale dei vasi o dalla loro fusione con il pezzo ceramico qualora la temperatura di cottura fosse troppo elevata<ref>Berti - Renzi Rizzo 1997, p. 68.</ref>.
 
I decori delle maioliche arcaiche sono stati divisi in motivi principali e motivi secondari.
IQuelli decoriprincipali disono questastesi categoriasul fondo del recipiente e coprono un vasto repertorio che spazia da motivi geometrici a quelli figurativi. I primi raggruppano decori lineari, a graticcio, a reticoli, a raggi, di ispirazione vegetale, etc<ref>Berti - Tongiorgi 1977, pp. 36-89, Figg. 1-32, Tavv. V-XXI; Casini 1938, Tav. XI n. 1, 3, 5; Liverani 1971, Tav. LXVI nn. 9-10; Berti - Renzi Rizzo 1997, pp. 118-123, 130, 132, Tavv. 70-80, 87-89, Figg. 29- 35, 49-54; Tongiorgi – Berti 1971, Fig. 10; Tongiorgi 1964, p. 19, Fig. 3/c, forma 1; Berti - Tongiorgi 1977b, p. 45, Fig. 44; Berti - Cappelli 1994, Tav. 45; Alberti 1990, p. 55/115; Berti - Tongiorgi 1981a, p. 146, n. 34; Berti – Tongirgi 1972, p. 8/n. 5; Batini 1974, p. 47; Frierman 1975, p. 71/n. 190.</ref>.
I motivi figurativi mostrano invece quadrupedi ispirati alla realtà o alla fantasia, pennuti e figure umane quali profili maschili e femminili<ref>Berti – Tongiorgi 1977a, pp. 90-93, Figg. 38-40, Tavv. XV a-c, XVIa-c, XVII a-d. Si rimanda anche a D'Angelo – Tongiorgi 1975, Tav. II-IV; Berti - Renzi Rizzo 1997, pp. 143-145, Tavv. 100-101 (p. 144, 146), Fig. 68 (p. 145).</ref>.
 
Quelli secondari sono disegnati sia sui recipienti privi di tesa sia in quelli che ne sono provvisti. Queste sequenze organizzate in fasce delimitate da una o più filettature per parte che circondano e abbelliscono il motivo decorativo principale. Mentre in prossimità del disegno principale queste decorazioni sono spesso tracciate in bruno, in prossimità dell’orlo del recipiente è più frequente trovarle in verde<ref>Berti - Renzi Rizzo 1997, p. 105.</ref>.
Si distinguono diversi gruppi di sequenze. I più ricorrenti hanno carattere geometrico come, tratti paralleli, linee spezzate che danno forma ad angoli arcuati, segni ad "S", etc. Altri elementi delle sequenze si ispirano al mondo vegetale, ad esempio ramaglie di vario genere abbellite da fogliame<ref>Berti - Renzi Rizzo, pp. 106-112, Tavv. 60-70.</ref>.
 
=== La cronologia della maiolica arcaica ===