Crittografia/Cifrario di Beale: differenze tra le versioni

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Inoltre, la storia presenta diverse incongruenze e si basa quasi interamente su prove di circostanza e dicerie. Molti crittografi hanno anche dichiarato che i due crittogrammi restanti hanno caratteristiche statistiche che suggeriscono il fatto che non si tratti realmente della crittografia di un testo inglese. Alcuni hanno anche dibattuto sul perché Beale avrebbe dovuto prendersi la briga di scrivere tre differenti testi cifrati (con almeno due chiavi, se non cifrari) per quello che essenzialmente sarebbe un messaggio unico. È spesso stato detto, in diverse maniere, che l'intera storia appare troppo implausibile per essere vera. Ulteriori dubbi vengono dal fatto che alcuni hanno osservato che l'uso anacronistico di alcuni termini inglesi (per esempio le parole "stampede" e "improvise", non riscontrate prima degli anni 40 del XIX secolo) nelle lettere indicano che le stesse non siano state composte prima di quel periodo e non nei primi anni 20 come affermato dalla storia. Un altro punto interessante, a detta di alcuni, è che proprio il secondo messaggio, quello contenente le informazioni sulla consistenza del tesoro, è stato l'unico a essere decifrato. Secondo questi, questa coincidenza potrebbe essere un gesto deliberato atto a incoraggiare la decifrazione degli altri due testi, solo per scoprire alla fine che si tratta di una burla.
Un'ultima perplessità, di natura tecnica, la riserva il terzo cifrario: piuttosto breve, specialmente considerando che dovrebbe contenere le informazioni dei parenti di trenta individui. Alcuni hanno suggerito che possa essere un cifrario valido, ma contenente in realtà nessuna informazione rilevante, dimostrandosi semplicemente, una volta decrittato, un messaggio burla di qualche tipo.
Nonostante tutto, ci sono stati molti tentativi di risolvere i cifrari rimanenti; la maggior parte delle volte sono stati usati altri testi storici come chiave (per esempio, la Magna Carta, vari libri della Bibbia, la Costituzione degli Stati Uniti e la Virginia Royal Charter). Risolvere il cifrario può dipendere dal caso (come, per esempio, sbagliando l'intepretazioneinterpretazione di una chiave, sempre che gli ultimi due messaggi siano basati sul cifrario di un libro) quindi anche i migliori criptoanalisti che hanno provato a risolverlo non sono approdati a nulla. C'è anche da considerare il fatto che Beale potrebbe avere usato un documento scritto da sè stesso per ciascuna o entrambe le chiavi rendendo quindi inutile ogni tentativo.
 
=== Esistenza di Thomas J. Beale ===