Storia della filosofia/Età greco-romana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{storia della filosofia|volume=1}}
 
Con la caduta dell'Egitto dei Tolomei sotto il controllo di Roma termina l'Ellenismo e anche la filosofia greca si avvia verso la sua ultima fase. I filosofi riscoprono le teorie dei loro predecessori e dalla ripresa del pensiero platonico, unito alla lettura di Aristotele, si sviluppa il neoplatonismo, la principale corrente filosofica di questi secoli, che avrà notevole influenza anche sul nascente pensiero cristiano.
 
== Contesto storico ==
Line 18 ⟶ 20:
[[File:Roman Empire with dioceses in 400 AD.png|thumb|upright=3|center|L'impero romano alla morte di Teodosio (cliccare sull'immagine per ingrandirla)]]
 
I due imperi ebbero una storia differente. L'Occidente, con capitale Ravenna, venne via via indebolito dalle invasioni barbariche. Nel 476 il generale Odoacre depose l'imperatore Romolo Augustolo, all'epoca ancora adolescente, provocando la caduta dell'impero romano d'Occidente. L'impero d'Oriente, invece, sarebbe sopravvissuto per quasi un millennio, fino al 1453. La fine della filosofia greca viene posta nel 529, quando l'imperatore Giustiniano fece chiudere l'Accademia platonica di Atene e costrinse il suo ultimo scolarca, Damascio, a fuggire in Persia alla corte di Cosroe I.
 
== L'ultima fase della filosofia greca ==
Line 26 ⟶ 28:
 
{{quote|le filosofie del primo ellenismo sono grandi fedi laiche nell'uomo e nella sua possibilità di raggiungere, da solo, il fine supremo, che per il Greco era sostanzialmente l'«eudaimonia», [...] la felicità. Per contro, nell'età imperiale, queste convinzioni lentamente si sfaldano e dal magma eclettico prodotto dal mescolarsi delle idee delle varie scuole [...] riemergono a poco a poco proprio quelle concezioni legate alla platonica «seconda navigazione», penetrano in vario modo in quasi tutte le scuole e diventano, infine, il minimo comun denominatore fra di esse.}}
 
 
== Note ==