Carmina (Catullo)/03: differenze tra le versioni

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==Analisi stilistica==
* Il genere della poesia: [[w:Poesia lirica|lirico]].
 
* La metrica della poesia: [[w:Endecasillabo falecio|Endecasillabi faleci]].
* Le figure retoriche della poesia: tutto il componimento appare segnato dall'[[w:Allitterazione|allitterazione]] delle consonanti nasali, in particolare della ''m''; [[w:Figura etimologica|figura etimologica]] ai vv. 1-2, ''Veneres... venustiorum''; [[w:Anafora|anafora]] ai vv.3-4, ''Passer... passer''; [[w:Epifora|epifora]] ai vv. 3-4, ''meae puellae''; [[w:Omoteleuto|omoteleuto]] al verso 9, ''huc... illuc''; [[w:Onomatopea|onomatopea]] al v. 10, ''pipibiat''; [[w:Allitterazione|allitterazione]] al v. 11 della lettera ''t''; [[w:Paronomasia|paronomasia]] al v. 13, ''male... malae''; [[w:Poliptoto|poliptoto]] ai vv. 13-14, ''bella... bellum''; forte [[w:Enjambement|enjambement]] fra i vv. 13-14, ''tenebrae/ Orci'', espressione che costituisce una [[w:Metonimia|metonimia]], in quanto da Ennio in poi nel linguaggio aulico l'espressione designa gli Inferi.
 
Nel verso 11 bella vineviene da bellus diminutivo di bonus, passato attraverso l'avverbio bene e il suo aggettivo-diminutivo ben<o>lus [[w:assimilazione|assimilazione]].
* Le figure retoriche della poesia: "Veneres... venustiorum" costituiscono una [[w:Figura etimologica|figura etimologica]]; ai vv.3-4 "passer... passer" è un'[[w:Anafora|anafora]]; nel v.3 "meae puellae" è un' [[w:epifora|epifora]]; c'è un [[w:Omoteleuto|omoteleuto]] nel verso 9; nel v. 10 "pipibiat" è un'[[w:Onomatopea|onomatopea]]; nel v. 11 c'è un'[[w:Allitterazione|allitterazione]] della lettera "t"; c'è un [[w:Poliptoto|poliptoto]] nel v. 13.
* Il linguaggio del poeta: familiare e colloquiale, per la presenza di onomatopee, diminutivi e vezzeggiativi affettuosi, termini appartenenti al lessico quotidiano, costrutti sintattici tipici del linguaggio parlato, anche se qua e là il poeta inserisce delle formule solenni e patetiche.
Nel verso 13-14 è presente un [[w:enjambement|enjambement]].
Nel verso 13-14 è presente tenebre orci che indica gli inferi [[w:metonimia|metonimia]].
Nel verso 11 bella vine da bellus diminutivo di bonus, passato attraverso l'avverbio bene e il suo aggettivo-diminutivo ben<o>lus [[w:assimilazione|assimilazione]].
Al verso 13-14 male...malae [[w:paranomasia|paranomasia]]
Al verso 16 tra male e miselle c'è un' [[w:allitterazione|allitterazione]] della M
 
* Il linguaggio del poeta: alto.
 
==Sintesi della poesia==