Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Bulgaria: differenze tra le versioni

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La guerra scoppiata nel 1914 vide i Bulgari impegnati solo dal 15 ottobre 1915, ma dalla 'parte sbagliata' ovvero delle Potenze centrali, trascinata dall'inimicizia con la Serbia. Il 29 settembre 1918 dovette soccombere con l'armistizio di Tessalonica. In seguito i Bulgari cominciarono ad essere sia ostili ai Russi che agli Occidentali, e di fatto divennero ancora alleati dei Tedeschi con il governo di Vasil Radoslavov. Durante la guerra avevano avuto anche modo di battere in maniera durissima i Britannici che nella Seconda Battaglia di Doiran persero 12.000 soldati contro 2.000 bulgari; durante la Terza Battaglia UK e Grecia vennero ancora battuti con la perdita di oltre 3.000 soldati contro 500 bulgari, e per giunta, nella Battaglia del Muro Rosso i Francesi ebbero 5.700 soldati uccisi su 6.000, il resto catturati. Ma nonostante questo, la Bulgaria aveva al suo interno movimenti fortemente contrari alla guerra e la Bulgaria, nonostante questi successi sul campo, ebbe alla fine del conflitto le dimissioni del governo Radoslavov e ammutinamenti nell'esercito, influenzato anche dalla Rivoluzione Russa. Dopo il Trattato di Neuilly sur-Seine i Bulgari vennero duramente ridimensionati a livello militare, senza un esercito di leva e uno professionale di non oltre 32.000 effettivi, senza artiglieria e bombardieri. Ma all'inizio della II GM i Bulgari furono pronti a riprendere le armi, con una forza militare tutto sommato efficiente.
 
 
Inizialmente, i Bulgari proclamarono la loro neutralità, dopo di che però cambiarono idea quando sperarono di guadagnare territori preziosi, soprattutto quelli con forti minoranze bulgare che però erano nei confini di altre Nazioni, dopo la fine della II Guerra Balcanica, il 1 marzo 1941 aderì al Patto Tripartito sotto il regno di Tzar Boris III. In seguito combatterono contro gli Yugoslavi e Greci con l'obiettivo, pienamente raggiunto, di arrivare fino all'Egeo e occupare la Macedonia. I Bulgari però non parteciparono, differentemente alle tante altre piccole nazioni mittel-europee, all'invasione dell'URSS. Oggi non viene ricordato frequentemente, ma l'Asse aveva allora numerose nazioni estimatrici o Alleate: dalla Finlandia, all'Ungheria, Romania, Bulgaria, le Repubbliche Baltiche ecc. Quando i Tedeschi invasero l'URSS, al contrario, molti Bulgari protestarono apertamente e venne anche cominciato un movimento di guerriglia già nell'agosto del '42, specie dopo le vittorie Alleate che indicavano un cambiamento di rotta negli eventi storici. I Bulgari, tra l'altro, si opposero energicamente a che i loro Ebrei venissero perseguitati, a differenza delle altre nazioni dell'Asse. Nel '43 Boris III morì all'improvviso, nel '44 i Sovietici si approssimarono ai Balcani e il 26 agosto scoppiò una aperta rivolta contro il governo ancora pro-tedesco. I Sovietici non avevano dichiarato guerra ai Bulgari in quanto questi non li avevano invasi. Gliela dichiararono il 5 settembre, ma non incontrarono resistenza, anzi vennero salutati come liberatori. Nel frattempo, il 23 agosto la Romania aveva dichiarato guerra alla Germania cambiando alleanze: la partita per i Balcani era compromessa. L'8 settembre, appena 3 giorni dopo la 'guerra' contro l'URSS e un anno esatto dalla resa italiana, i Bulgari accettarono di dichiarare guerra ai Tedeschi.
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La Bulgaria ha anche offerto, in alcuni esercizi, l'occasione di essere un'efficiente forza OPFOR contro gli americani. Ma dei circa 2.000 T-55 molti sono inefficienti, demoliti o venduti ad altre nazioni. Quando, nei primi anni '90, l'economia era crollata, l'addestramento era ridotto e così gli ufficiali non riuscivano ad addestrare i nuovi soldati in maniera soddisfacente. Ancora nel 2005 il budget era di appena 400 mln di dollari, una cifra che si può comparare per esempio con i 20 mld di euro dell'Italia e ancora di più per Francia, Germania e GB. Nel 2009 le cose sono cambiate e si pensa di spendere 1,3 mld sempre che la crisi economica non flagellerà anche le F.A. che anche così non hanno abbastanza soldi per l'aggiornamento e l'efficienza. Questo è dovuto anche a cattiva gestione e in minor parte, alla corruzione. Proprio il discorso degli aerei da trasporto è stato altamente criticato. Chiaramente, il C-27J è il nuovo 'standard' di riferimento per gli Alleati degli USA che non possano permettersi il C-130J o addirittura il C-17, ma l'aviazione Bulgara, un tempo potente, è adesso disperatamente a corto non di cargo ma di caccia, visto che anche se ammoderati, i MiG-29 sono ai limiti della loro vita utile. Sono state pianificate anche 2-4 corvette 'Gowind', le quali però quasi certamente renderanno impossibile pensare ai nuovi sottomarini con i quali rimpiazzare eventualmente il vecchio 'Romeo' ancora nella flotta. Questo è un esempio delle difficoltà che nazioni molto povere hanno nel seguire anche solo un ruolo da comprimari nelle alleanze con grandi realtà come le potenze NATO. In più, il budget per le spese militari, dell'1,98% nel 2009, dovrebbe calare all'1,89% nel 2010.
 
 
==Situazione attuale==
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'''Carri''': 590, di cui 160-400 T-55 di cui 160 T-55AM2 ammodernati) e 160 T-72 (altri 270 in riserva), mezzi recupero TV-62M e ricognitori NBC Maritza.
 
'''Corazzati''': 1.250 APC e IFV; 50 BMP-23 più 50 in riserva ( 93 in tutto), 20 BMP-1P e 80 in riserva (oppure 80 in tutto) , 150 BTR-60PB e 700 in riserva (oppure 433 in tutto), 150 MT-LB e 800 in riserva (oppure 817) 100 IFV tra cui 7 M1117, 360 mezzi da ricognizione (tra cui 12 BRDM-2 e 300 Mercedes-Benz G, ordinate in 600 esemplari, e 52 Hummer), 24 controcarri (24 BRDM-2 con AT-5)
 
'''Armi leggere''': AR-M1 (AK-47 modificato), AKS-74U, Dragunov, RPD, RPK, Uzi, pistole Makarov, Arcus 98, lanciarazzi RPG-7, cannoni SR SPG-9DNM, lanciagranate Mk 19, fucili M82 e mitragliatrici M2 da 12,7 mm.
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'''Artiglierie''': 529 trainate, 1.600 semoventi: centinaia di mortai calibro 60, 81, 82, 120 mm; 100 BM-21 e 250 in riserva (oppure 221 in tutto), 247 mortai semoventi 2S12 Tundzha da 120 mm, vari 2S12 da 82 mm, 68 SU-100 (in riserva), 506 2S1 da 122 mm, 359 semoventi 2S11 da 120 (?) mm. Artiglierie trainate 190 D-20 da 152 mm, 73 M-46 da 130 mm, 70 M-30 da 122 mm.
 
'''Armi c.c.''': missili AT-2, AT-3, AT-4, AT-5, AT-7, AT-7, AT-10 , 126 MT-12 controcarri e 16 BS-3, sempre da 100 mm, ma a canna liscia.
 
 
'''Armi a.a.''': 350 cannoni e 208 lanciatori SAM (più quelli portatili): SA-7, SA-14, SA-16 (Gimlet), SA-18 (Grouse). Sistemi medi e pesanti tra cui 18 lanciatori SA-2, 30 per SA-3, 26 per SA-4 (in riserva), 10 per SA-5, 20 per SA-6, 24 per SA-8, 50 per SA-9 (in riserva), 2 batterie e 10 lanciatori complessivi per SA-10, 20 veicoli SA-13. Dozzine di cannoni ZSU-57-2, 27 ZSU-23-4, 128 ZU-23, 90 S-60 da 57 mm, dozzine di ZPU-4 da 14,5 mm.
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'''Equipaggiamenti ritirati''': 200 T-62, per lo più venduti a nazioni in guerra (Angola, Etiopia e Yemen); 177 T-34, alcuni venduti al Mali; BRDM-1, BTR-152, BTR-40, 20 moderni 2S3 da 152 mm, 8 lanciatori (almeno 24 missili) per gli SS-23; 24 lanciatori e dozzine di FROG-7; 36 lanciatori e dozzine di SS-1 Scud-B; MLR BM-13.
 
Da notare alcuni equipaggiamenti di punta: tra questi le due batterie SA-10, con i SAM più moderni che l'URSS abbia mai esportato. Non solo, ma fino a pochi anni fa erano ancora presenti i temibili SS-23 Spider, armi precise da quasi 500  km di gittata. Le altre nazioni le avevano ritirate da tempo (URSS nel 1987-91, in base all'accordo per gli Euromissili, DDR e Cecoslovacchia in seguito alla fine del Patto di Varsavia) e la Bulgaria era rimasta l'ultimo rifugio di quest'ordigno a cui, per ragioni essenzialmente politiche, è stato negato di sostituire gli obsoleti ma numerosi Scud. Non mancavano nemmeno i missili SS-21 Scarab, equivalenti grossomodo dei 'Lance' americani, e ancora in servizio. Non mancarono numerosi sistemi antiaerei tattici dei tipi più moderni, come gli ZSU-23-4, gli SA-6, 8 e 13. A livello d'armata erano anche presenti dei lanciatori per SA-4 a lungo raggio, ma mobili. La Bulgaria era tra le poche nazioni clienti di quello che è rimasto per decenni l'unico sistema SAM a lungo raggio semovente. Per la difesa degli obiettivi strategici c'erano anche gli ancora più grandi (oltre 200  km di gittata) SA-5 Gammon. In tutto, a tutt'oggi, l'Esercito bulgaro, per quanto ridimensionato, vanta oltre 200 lanciamissili SAM mobili, per la protezione sul campo di battaglia, nella più tipica tradizione sovietica (in cui v'erano complessivamente 16 cannoni semoventi e 36 SAM per ciascuna divisione, più le armi leggere).
 
Tra gli equipaggiamenti terrestri la percentuale di semoventi d'artiglieria è sorprendentemente alta, visto che i sovietici non investirono in semoventi se non dai primi anni '70, mentre prima, piuttosto che i sistemi d'artiglieria campale convenzionali, si interessavano ai semoventi a.a. (grossomodo al contrario della NATO, basti dire che il primo semovente a.a. dell'E.I., il SIDAM, entrò in servizio negli ultimi anni '80 e non ci sono mai stati semoventi SAM ad accompagnarlo). Per la mobilità delle artiglierie si seguivano invece tre vie: armi dalla balistica non eccezionale, ma leggere e altamente mobili (D-30), a lunghissimo raggio e quindi, difficili da controbattere (M-46 e S-23), e soprattutto, MLR che di fatto sono anch'essi artiglieria semovente, di tipo relativamente poco preciso, ma economico e dalla potenza distruttiva notevole (soprattutto i BM-21).
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Invece, la Bulgaria si è anche premurata di costruire numerosi semoventi sia di tipo mortaio che obice, probabilmente tutti su scafo analogo a quello del 2S1 sovietico. I carri armati sono stati i T-55, ma la Bulgaria è stata anche tra le poche nazioni del Patto a comprare i T-62, scarsamente efficienti ma pur sempre superiori ai T-55, più ovviamente diverse centinaia di carri armati T-72.
 
Ma la cosa più interessante è la progettazione del BMP-23. Questo è in sostanza lo scafo (anfibio) del 2S1 trasformato in un mezzo da trasporto truppe. Così come i cecoslovacchi non risultarono soddisfatti dei BTR sovietici e si fecero il proprio tipo di veicoli APC (l'OT-64 SKOT) i Bulgari preferirono battere altre strade rispetto agli angusti BMP e anche qui, produssero un mezzo tutto sommato superiore a quello che passava Mosca. Il BMP-23 ha un largo scafo (necessario per assicurare al semovente da 122 mm la galleggiabilità), il che aiuta molto ad assicurare agli occupanti un miglior confortcomfort. Sebbene più pesante e forse costoso rispetto al BMP, già per questo è superiore. Naturalmente è anche più grande: dimensioni 7,28 x 3,05 x 2,53 m, peso 15,2 t, ma è il prezzo da pagare per l'abitabilità interna. Un'altra innovazione del veicolo è la torretta, che ha una soluzione d'armamento particolare. Differentemente dal BMP-1 ha un cannone ad alta velocità iniziale, come nel caso del BMP-2; ma non è l'arma da 30 mm, ma la mitragliera da 23 mm, analoga a quella dello ZSU-23-4. Questo consente molte cose: il 23 mm è ancora un calibro ragionevolmente economico rispetto al 30 mm; l'alzo e la cadenza di tiro sono sufficienti per sparare anche contro i velivoli a bassa quota, specie se piuttosto lenti (elicotteri in primis), la potenza delle munizioni è comunque elevata, sia AP che HE (v.iniziale 970 m.sec, peso 180 gr circa); la precisione del tiro, anche a distanze ben maggiori di quelle del 73 mm, è ancora ottimale. Anche se non può perforare un carro armato, quindi si tratta di una soluzione d'armamento valida. È possibile poi intercambiare armi e munizioni con gli ZSU delle stesse unità corazzate, cosa che nel caso del 30 mm è stata possibile solo laddove siano stati anche immessi in servizio i 2S6 Tunguska (relativamente rari dato il costo), visto che il 30 mm non ha altre applicazioni in ambito terrestre al di fuori dei BMP e BMD. Inoltre lo scafo, che normalmente ospita 3 d'equipaggio e 7 fanti, è abbastanza grande da ospitare armi più pesanti e-o aggiuntive. Il mezzo presenta anche il lanciatore per i missili AT-3, poi sostituiti con gli AT-4. Venne visto per la prima volta sfilare nel 1984 e in questo è simile al suo collega M-980 yugoslavo, che anch'esso si affidava a un cannone automatico leggero e a lanciamissili c.c. Ne è stata presentata anche una versione con una torretta più moderna, pare direttamente quella del BMP-2, con cannone da 30 mm e lanciamissili AT-5. La corazzatura è in acciaio e sufficiente contro mitragliatrici pesanti e schegge. Il motore da 315 hp consente circa 61 kmh di velocità massima. Il BMP-23 non ha trovato apparentemente successo all'export. La soluzione della mitragliera da 23 mm, ampiamente diffusa ma non come arma per corazzati, è stata poi ripresa dai sovietici per il BTR-94, ordinato dalla Giordania (peraltro, pare che in tal caso avesse il 23 mm aeronautico, assai meno potente).
 
===Forze navali===
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La '''Marina''' ha QG a Varna, la 1a divisione Fregate, il 18° squadrone sottomarini, il 3° di contromisure mine, il 5° contromisure mine, il 18° supporto. I Depositi sono ad Atyia- Vi è infine il 4° Sqn pattugliatori, il 6° Contromisure mine, il 7° da Sbarco, la Base navale per gli elicoterri ''Chayka'', la 63a Forza speciale di ricognizione, la divisione missili antinave costiera, la Batteria d'artiglieria costiera, il battaglione Ingegneri navali, i Centri di comunicazione, servizio idrografico e la scuola 'Nikola Vaptsarov' per alti ufficiali di marina. Fino al 2005 c'era anche la NSRAD, un servizio di intelligence segreto, sciolto per ragioni sconosciute e considerato altamente segreto e senza dati disponibili riguardo alla sua attività. Una delle sue sezioni era la Omicron Unit, vi erano anche la Gamma, Theta e la Zeta unit.
 
 
'''Navi''':
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*Elicotteri Mi-14 Haze (di cui sarebbero disponibili tra 7 e 14 esemplari nel tipo PL a Varna per compiti ASW e SAR) e 6 Panther in ordine.
*Missili P-15(SS-N-2), SA-N-4, SA-N-5, RIM-7, MM.38 Exocet.
 
 
==Aviazione==
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Attualmente l'aviazione bulgara ha MiG-21, 29 e Su-25, ma i Su-22, confermando la buona reputazione dei loro utenti, non sono stati del tutto radiati e vengono usati ancora per missioni di sorveglianza e ricognizione, sia pure in piccolo numero. In futuro, se tutto andrà bene, verranno comprati 16 caccia, 5 C-27J, 12 Cougar, 6 Panther (per la Marina) e modernizzati 12 Mi-24 e 6 Mi-17 (o Mi-35?).
 
 
'''Basi aeree attive''':
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*1/24 Attack Helicopter Squadron - Mi-24D, V
*2/24 Transport Helicopter Squadron - Mi-17, Eurocopter Cougar
 
 
Basi chiuse o in riserva:
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*26th Airbase - Dobrich Air Base
 
Ecco invece la situazione al 1991<ref>Aerei nov 1991</ref>. All'epoca c'erano anche in atto i trattati CFE: la Bulgaria aveva 2.888 carri da calare a 1.475, 2.401 mezzi corazzati da calare a 2.000, 1840 artiglierie sopra il 100 mm da calare a 1750, 361 aerei da ridurre a 245 e 100 elicotteri armati, però con un limite di negoziato di 120, quindi nessuna riduzione teoricamente prevista. La Bulgaria aveva 14 basi aeree che erano suddivise in due settori. La Stella Rossa era apparsa già nel '49 sugli aerei bulgari, differentemente dagli altri componenti del Patto, o almeno di molti degli altri, sia pure all'interno di una coccarda con i colori nazionali. Nel '55 era nato il Patto di Varsavia e la Bulgaria ne fu protagonista da subito. Nel 1991 la Voenno Vasduscni Sili era organizzata con un'Armata dell'Aria che comprendeva la Forza Aerea, unità a.a. scuole e reparti minori, con una filosofia simile a quella della V-VS. C'erano due divisioni aeree, con QG a Sofia e a Plovndiv, con Polk (reggimenti) da caccia o d'attacco, suddivisi in 2-3 Eskadrila e queste composte da 2-3 Grupi da 4-6 aerei l'uno, per un totale di una dozzina, spesso con tanto dei tipi biposto. Le squadriglie sono comunque di un solo tipo e specialità, ma il polk può avere varie Eskadrile con diverse funzioni. A Dobroslavtzi c'era il Polk con i MiG-23MF o ML, per la difesa aerea della capitale, con capacità anche secondarie, di attacco al suolo, mentre esternamente era possibile portare persino 4 serbatoi di cui due sotto l'ala in posizione di geometria minima per azioni di trasferimento, per un totale di 3.200 o forse 4.800 l, volando comunque con la freccia minima di 16 gradi, quella usata per il decollo. A Sadovo c'era il Polk 38790 con circa 30 MiG-23BN 'Flogger-H' più 6 U per l'addestramento. Essi avevano due visibili piastre blindate ai lati dell'abitacolo, illuminatore laser nel muso,armi come 2 AA-2 o AA-8, bombe da 250 e 500 &nbsp;kg HE, da 100 &nbsp;kg FRAG (RPK-100), CBU PTK-250 da 250 &nbsp;kg, razzi da 57 o 240 mm, pod per altri cannoni da 23 mm, missili AS-7 e forse anche AS-10; nei loro shelter c'erano spesso anche armi d pronto impiego in caso di necessità. La base era grande e disseminata di rifugi protetti e di alberi che davano una certa mimetizzazione, spesso erano shelter ricoperti di terra e di vegetazione successivamente cresciutavi sopra. Era possibile installare a bordo fino a 6 bombe da 500 &nbsp;kg più il serbatoio da 800 l. A Graf Ignatievo c'era il Polk 28000 con 3 Eskadrilla e circa 50 MiG-21bis, soprattutto intesi per difendere la regione industriale di Plovdiv. Su questa base vennero portati i primi caccia a reazione fin da circa il 1950 e dal '73 i piloti,in accordo con la ridefinizione della base come '1a Base da Caccia' erano tutti di Prima classe, ovvero capaci di volare nel tempo e quota minimi stabiliti per la loro missione. I MiG-21, molto rapidi nel decollare, necessitavano di 2 minuti per l'imbarco piloti, 1 per la preparazione al decollo e un per il decollo, ma se il pilota era già a bordo il tutto si poteva fare un circa 2-3 minuti al massimo. Spesso c'erano a bordo 2 R-13 e 2 R-60, questi ultimi adatti al combattimento aereo, mentre gli 'AA-2 Atoll' erano utili per l'intercettazione dei bersagli più facili, ed essendo dei tipi più moderni, tutto sommato ancora validi. Notare bene che non pare fossero presenti abitualmente gli AA-2 in versione radar, spesso accoppiati a quelli IR o agli R-60, sempre questi ultimi a guida infrarossa. Era anche possibile una certa capacità d'attacco al suolo. Nel Museo dell'Aviazione militare bulgara di Krumovo, vicino a Plovdiv, c'erano numerosi MiG radiati dal servizio, e anche un Ar.196 tedesco del periodo bellico. Per mantenere il museo, nonostante la crisi, il personale del Polk 33040, quello da trasporto, basato a Krumovo anch'esso, aveva devoluto un mese di stipendio.
 
====Le basi e l'aviazione, dal dopoguerra ad oggi====
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Solo con i trattati CFE la Bulgaria fu costretta a demolire 152 caccia, cosa completata nel 1995, soprattutto con i MiG-17 'macellati' a Bezmer e i MiG-21 a Graf Ignatievo, ma tale sorte toccò anche a alcuni MiG-23MF e BN. Un'offerta russa pr 14 MiG-29SM, 10-12 Su-25TK e 12 Mi-24 venne rifiutata più o meno negli stessi anni.
 
Nel 1997 venne annunciata la chiusura di altre 4 basi ovvero la 2.IAB Gabrovnitza, 6.IAB Baltchik, 11.UAB di Shtraklevo, e il 21.IBAB di Uzundzhovo, cosa attuata entro il 1998 e le basi messe al rango di riserve. I MiG-23 del 2.IAB vennero trasferiti per l'epoca a Dobroslavtsi assieme al 1.IAB , mentre gli L-29 dell'11.UAB vennero mandati al 12.UAB di Kamenetz. Nel 1998 vennero sciolti il 6.IAB e il 212.IBAB con MiG-21bis e UM. Nel 1999, come se non bastasse, vennero chiuse altre basi, per ridursi ad appena 5 basi rimaste attive di cui una da caccia, una attacco-recce, un addestramento, una elicotteri e una trasporti. Così vennero chiusi Dobroslavstsi (1.IAB), Ravnetz (5.IAB), Star Zagora (23.VAB), Cheshenigivoro (25.IBAP) e Dobritch (26.RAB), tutti i MiG-23 vennero ritirati, ma gli L-29 vennero mantenuti come aerei di collegamento. I MiG-29 da Ravnetz vennero mandati a G.Ignatievo e i Mi-24 da Stara Zagora a Krumovo. Infine i Su-22 vennero spostati da Dobritch a Bermer. In seguito anche i Su-22 sono stati tolti dal servizio. Quanto ai nuovi caccia, si pensava ad F-16 di seconda mano, ma dati i costi si abbandonò l'idea e s preferì nel 2002 piuttosto revisionare e aggiornare i MiG-29, che assieme ai MiG-21 e Su-25 sono rimasti gli unici aerei di prima linea. La Bulgaria è entrata nella NATO nell'aprile 2004 e ha comprato vari elicotteri Cougar e C-27J da trasporto, oltre ai Panther navali per le nuove, previste corvette.
 
Ricapitolando le basi aeree bulgare:
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I Bulgari ricevettero 18 MiG-29A e 4 UB tra il 1989 e il 1990, per la 5 IAB di Ravnets, poi venne chiusa e gli aerei mandati alla 3 IAB di Graf Ignatievo, però poco dopo questo cambiamento, attorno alla fine del XX secolo, gli aerei vennero messi a terra in quanto bisognosi di revisione. Nel tardo 2003 4 MiG-29A e 2 UB vennero messi in condizioni di volo, nel 2007 toccò ad un quinto MiG-29A. In tutto, 16 MiG saranno aggiornati dai russi con un contratto del 1 marzo 2006, saranno 12 monoposto e 4 biposto, ma attualmente la difesa aerea bulgara è praticamente inesistente. Sui MiG-21 ci si può sempre contare, per quel che valgono: almeno 12 le versioni in servizio con la BVVS, ma attualmente ve ne sono solo una dozzina di Bis e qualche UM a G.Ignatievo.
 
 
*a B.A.C. (Uzundzhovo), prima ebbe un reggimento da caccia, poi uno squadrone del 19° Reggimento, alla fine della sua carriera era diventata parte del Tactical Air Command come 21a Base Aerea Cacciabombardieri, per poi essere chiusa.
 
*5a B.A.C. (Ravnets): ebbe uno squadrone di MiG-21, poi '29 del 17° Reggimento , parte della 2a Divisione di Difesa Aerea. Poi venne messa sotto il controllo dell'A.D.C. e lo squadrone nominato 'Sharks', un reparto comunque d'eliteélite data la vicinanza con i Turchi e la necessità di proteggere le raffinerie di Burgas, strategiche per la nazione. Dopo la sua disattivazione, il reparto venne mandato, in qualità di 2° Sqn, sulla 3a Base Aerea di G.Ignatievo.
 
*6a B.A.C., Balchik; ebbe nei tempi recenti uno squadrone di MiG-21 del 17° Reggimento, poi passò dalla 2a Divisione Difesa Aerea all'A.D.C. Venne chiusa e i MiG-21bis e UM trasferiti alla 26a Base da Ricognizione. Attualmente è usata per la conservazione di matertiali strategici per l'aviazione
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*12a Base Aerea Addestramento (Kamenets), con il suo 2° Reggimento d'addestramento, aveva MiG-21, L-29 e L-39, in seguito divenne parte del COmando Aero Tattico e vola ancora con uno squadrone di PC-9M e uno di L-39, ma a Dolna Mitropoliya, mentre Kamenets è stata chiusa.
 
Nella nuova base vi è il 12 Utchebna Aviacionna Basa (12.UAB) con l'1/12 Utchebna Avio Eskadrila, L-39ZA e 2/12 Utchebna Avio Eskadrila ?, PC-9
 
 
*16a Base aerea da Trasporto (Vrazhdebna o Dolna MItropolia), a 1742 ft slm; ex- zona militare di Sofia, ospitva il 16° Reggimento da trasporto aereo, 16 Transportna Aviacionna Basa (16.TrAB), con uno squadrone che attualmente ha un PC-12, vari An-26 e Let L-410, prossimamente in arrivo i C-27J. Gli L-410 vennero forniti in 8 esemplari di 3 diverse versioni nel 1985-91,attualmente servono con il 1/16.TrAE, ma solo due di essi sono stati notati attivi negli ultimi anni.
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An-30-
L-410UVP-E-
PC-12M , e le unità di volo di collegamento KPO con An-2, il Pravitelstven Aviootryad 28 presidentizle con Falcon 2000, Mi-8PS, Tu-134 e 154M, il Avioeskadrila Ministerstvo na Vatreshnite Raboty con Mi-2, Mi-8PS e Mi-17.
 
Degli aerei, degni di nota i 5 An-26 in servizio dal 1984 per rimpiazzare gli Il-14, di cui solo tre attualmente sono ancora attivi.
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====Le basi più importanti====
Tra le basi, una di particolare importanza è la 26ima Base aerea da Ricognizione, vicino a '''Dobrich''', ospitando l'unica unità da ricognizione dell'aviazione bulgara. Il 30 marzo 1951, con un ordine segreto venne istituito il 26° Reggimento da ricognizione aerea, semplicemente concentrando i 3 squadroni di Pe-2 all'aeroporto di Graf Ignatievo, poi quest'unità venne spostata in diverse basi fino a che, nel '55, venne mandata sull'aeroporto di Tolbukhin, quella che è stata poi ribattezzata Dobrich. Gli aerei provenivano dalla 30a Divisione aerea da bombardamento di Balchik, erano 20 Tu-2T siluranti-bombardieri, ma presto ebbe anche 10-12 Il-28 per migliorare le proprie capacità di ricognizione, e con il secondo lotto di questi jet vennero radiati anche gli ultimi Tu-2. Era il 1961, e nello stesso anno arrivarono anche i MiG-15bisR, poi i MiG-17 (che videro anche un gruppo di piloti algerini in addestramento); nel '69 arrivarono 6 MiG-21R supersonici e alcuni della versione F-13, ex-19° Reggimento aereo da caccia. Nel '72 ne giunsero altri dal 1° squadrone del 15° Reggimento, tutti vennero poi concentrati nel 1° Squadrone, mentre il 2° aveva i MiG-15 e 17, e il 3° altri 6 Il-28R, che rimasero in servizio fino al 1974; i MiG-15R, anch'essi chiaramente obsoleti, vennero ritirati nel 1981. A quel punto vennero introdotti in servizio dei velivoli che erano praticamente l'opposto: velocissimi, moderni e pesanti, arrivarono 4 MiG-25 , 3 RBT e un biposto d'addestramento. Essi erano capaci di operare in missioni ELINT e fotografiche, ma anche di portare 8,5 t di carico bellico, incluse armi nucleari, e di sfruttare le prestazioni ad alta quota per rilasciarlo sul bersaglio. Bersaglio che sarebbe stato presumibilmente in Grecia e Turchia, ma avrebbe potuto essere agevolmente anche in Italia. Uno di questi velocissimi jet venne perduto per un incidente di volo dovuto alle condizioni meteo che a quanto pare causarono dei problemi all'atterraggio e il consumo del carburante durante tale momento di crisi. Nel 1991 i tre Foxbat vennero restituiti all'URSS in cambio di 5 MiG-23MLD, mandati al 1° Squadrone del 18° Reggimento di Dobroslavtsi. Chiaramente solo 4 aerei non bastavano per giustificare l'esistenza del reggimento, il cui 2° Squadrone venne convertito ai Su-22M-4 e UM-3K, consegnati fino al 1988, sempre per compiti di ricognizione. Nel frattempo l'ultimo MiG-17 venne tolto dal servizio nel 1989. Al suo apice il 2/26 RAR era un'unità d'eliteélite, con ben 22 piloti di prima classe ben addestrati in missioni di ricognizione tattica e anche azioni belliche aria-superficie e aria-aria, con 120-130 ore di volo l'anno, non molte rispetto alle 180 tipiche della NATO, ma molte per il Patto di Varsavia. Erano anche abilitati all'uso di armi nucleari.
 
Infine, il MiG-21F-13 venne tolto dal servizio sostituito dal MiG-21MF ex-21 FAR, con il pod UB-16 (lanciarazzi da 57 mm) trasformato in un rudimentale sistema di ricognizione, sistemato sotto il lato sinistro della fusoliera. Nel 1994 il 26 RAR divenne la 26a Base aerea da Ricognizione. Il 1/26.RAB aveva i Su-22, il 2/26.RAB con i MiG-21 (anche biposto); nel 1995 arrivarono anche degli L-39ZA per l'addestramento dei piloti di linea, dato che le ore di volo erano calate parecchio. Spariti i MiG-21R, rimasero solo i MiG-21MF modificati e come tali, designati MF-R. Infine, nel 1998 venne chiusa la base di Balchik e aerei e personale vennero mandati a Dobrich. Questa base, a sua volta, venne chiusa nel 2002. Così continuava la contrazione dell'aviazione bulgara, che stava riducendosi ad una frazione di quel che era fino a pochi anni prima.
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Nel '75 arrivarono i MiG-21MF, operativi dall'anno successivo; presto fu anche la volta dei MiG-23MF, arrivati al '78 con un gruppo di 12 aerei e 3 UM il 10 ottobre. I lanci dei missili R-23 e R-60 vennero fatti ad Astrakhan, a quanto se ne sa con pieno successo. Negli anni '80 vennero anche condotti con successo dei tentativi di intercettare i MiG-25 in volo a mach 2,5 e 20.000 m, provenienti dalla Romania. Nel 1982 il 18° Reggimento perse il 3° Squadrone, il 1° ebbe nel contempo 8 MLA con i loro missili R-24, nel 1991 vennero forniti gli ultimi Flogger, del tipo MLD (Flogger-K) che sono Flogger di terza generazione, con un sistema avionico ulteriormente migliorato, e modifiche all'aerodinamica per permetterne una maggiore agilità ad alto angolo d'attacco; erano 5 aerei ex-168° Reggimento sovietico, che era basato in Ucraina e poi mandato anche in Afghanistan. Erano questi gli aerei scambiati con i MiG-25R. Essendo caccia aggiornati, con maggiore agilità, ideati per competere contro i caccia occidentali di nuova generazione, potevano esprimere una buona capacità operativa, anche se erano pochi. La crisi economica ridusse l'attività di volo e nel 1994 il 18.FAR venne sciolto, mentre venne formata la 1a Base di Difesa Aerea, che aveva il 1° Squadrone da caccia 'Knights of the Sky', più unità di supporto di terra. Nel 1998 però la base venne chiusa e tutto venne mandato a Dobroslavtsi, inclusi i MiG-23MLD e UB. Nel 2002, infine, gli effetti del Plan 2004 comportarono la chiusura della base e il ritiro dei MiG-23 dal servizio attivo.
 
La base di '''Bezmer''' è invece ancora aperta, nella regione di Yambol Oblast. Essa è stata fondata nel 1955 come 22o Reggimento Aereo cacciabombardieri, poi diventato la 22a Base d'attacco aereo, equipaggiata con i Su-25 e Su-22. La base è anche oggi utilizzata per operazioni in associazione con gli americani, come le 'immediate Response 2006'. Essa è stata inclusa nel piano di cooperazione con gli americani raggiunto nel 2006. Basata a 15 &nbsp;km da Yambol, attualmente ha l'Aviacionna Esquadrilla, con i superstiti di 36 Su-25K e 4 UBK presi in carico a partire dal 1986. Nel 1998 hanno avuto il GPS, uno dei pochi aggiornamenti fatti sugli aerei, che per il resto sono dotati di blindovetro da 65 mm e piastre di titanio di 24 mm, missili Kh-25ML e Kh-29I, R-60 e armi varie, più il bicanna da 30 mm. SI spera di tenerli in servizio fino al 2015, ma il sostituto non è chiaro, pur guardando a caccia occidentali. I Su-25 hanno anche operato nel 2002 a fianco dei ben più sofisticati Mirage 2000N.
 
La 3a IAB, la base di '''Graf Ignatievo''', vicino all'omonimo villaggio e vicino alla città di Plovdiv (la seconda per importanza in Bulgaria). Essa è rimasta l'unica base da caccia bulgara con i suoi due squadroni da caccia. Chiamata spesso 'l'aeroporto tedesco' in quanto costruito con l'aiuto dei Nazisti negli anni '30, era inteso per ospitare la LW e venne approntato nel 1940 ospitando però aerei bulgari, in particolare il 2° Rgt dell'aviazione dell'esercito con 4 gruppi di B.534, PZL.43 e tipi da ricognizione. Nel '43 divenne un Reggimento da attacco con gli Ju-87R-2 e poi i tipi D, formando un Reggimento chiamato 'Orlyak'. Il secondo Reggimento della base conservava gli obsoleti B.534 (21 aerei), anche per attacco al suolo. In seguito le unità vennero spostate per colpire la Germania.
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*12 Mi-24
*6 Mi-35
 
 
'''Aerei radiati''': MiG-15, 17, 19, 23, 25 (4 RBT), Mi-1, Mi-2, Mi-4, Li-2, Yak-18, 23, Il-10, Tu-2, Su-22M4
 
 
 
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