Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Brasile: differenze tra le versioni
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Notare il gran numero di armi di vario tipo, generazione e provenienza: in particolare il numero di obici da 105mm consisteva in un totale di 6 modelli diversi, inclusi degli FH 105 tedeschi del periodo bellico catturati dall'esercito brasiliano in Italia (presumibilmente), gli M56 italiani someggiabili, la gamma completa di obici bellici e postbellici americani con altri 4 modelli tra trainati e semoventi. Chiaramente, la leggerezza delle artiglierie da 105 mm era il meglio che si potesse fare con le difficoltà di movimento nel territorio brasiliano.
I razzi '''FGT-108''' erano armi da 108 mm di calibro, 17
La dotazione di artiglierie contraerei riguardava un misterioso tipo di cannone da 57 mm (Bofors?) e tutta la gamma di cannoni Bofors da 40mm, dal periodo bellico a quelli più recenti. Solo pochi i missili Roland erano in servizio, sembra esattamente 4 lanciamissili.
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Quanto a prospettive per il futuro, per il 1987 era prevista la consegna dei primi, nuovi cacciabombardieri A-1, ovvero gli AMX, ordinati in 79 esemplari di produzione Embraer, di cui il primo volò nel 1985.
La dotazione di armamenti per gli aerei della FAB era costituita primariamente di bombe e razzi, questi ultimi largamente realizzati dalla Avibras in modelli autoctoni, ma sempre nei calibri da 70 e 127mm (rispettivamente con 4
==1996: Marina<ref>Cicalesi, J.C. e Del Gaizo, Cesar: ''La Marina brasiliana oggi'', RID Giugno 2006 pagg. 50-55 </ref>==
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Non sorprendentemente, il quinto sottomarino avrebbe incorporato modifiche alla progettazione strutturale e alle capacità operative. La dotazione delle navi è di 16 siluri Mk 24 Tigerfish mod.1, per gli 8 tls da 533 mm.
Il programma per il sottomarino nucleare poteva vedere una nave da 2.700 t dotato di un reattore da 12
Le forze della flotta di superficie vedeva la MINAS dotata di 6 S-2, 4-6 Sea King, 3 Super Puma e 2 Ecoureil (quelli che in Brasile sono chiamati Esquilo). Era stata da poco modernizzata con caldaie a vapore danesi della Terna, mentre un sofisticato sistema di comando e controllo di concezione nazionale aveva pure fato la sua comparsa a bordo. Questi lavori erano stati fatto nel 1991-93 e pare che anche la catapulta a vapore, fuori uso dal 1987, fosse finalmente operativa. Esistevano piani per rimpiazzare la MINAS con una o due portaerei più piccole, ma abbandonati a loro volta. La Marina brasiliana era interessata ad una portaerei d'attacco degna di questo nome, e per equipaggiarla vi era il progetto di una inedita versione navale dell'AMX. Ma certo, il fatto che la Marina brasiliana non aveva ancora l'autorizzazione ad avere aerei ad ala fissa non aiutava. Per il resto, al 1995 vi erano le 6 fregate Niteroi, la prima Type 22 di quattro in fornitura, le 4 'Garcia', navi obsolete e di difficile impiego soprattutto in quanto dotate di un motore molto esigente e di un armamento piuttosto obsoleto e limitato, e l'ultimo 'Gearing', ovvero il MARIZ EBARROS. Le speranze per le navi classe 'Adams' erano invece perse. Il programma per ammodernare le Niteroi, il vero punto di forza della Marina, costava all'epoca 385 milioni di dollari, ma si riteneva di completarlo entro il 2000 (magari per loro..). Le corvette INAUHMA erano anch'esse bisognose di aggiornamento, con l'assistenza tedesca, ma questo programma, nato nel 1982, ha avuto molti problemi.
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====Tucano====
[[Immagine:Esquadrilha fumaça 5.jpg|300px|right|thumb]]
Il velivolo di maggior successo tra quelli brasiliani militari + senz'altro il Tucano, designazione EMB-312. I lavori per questo biposto in tandem, con gli abitacoli sfalsati a mò di F-4 Phantom, per permettere una migliore visibilità per l'istruttore. I lavori cominciarono nel 1978 e l'aereo volò nel 1980. La sagoma di questo apparecchio, dalla caratteristica forma aggressiva del muso, specie considerando che si tratta di un aereo d'addestramento basico-intermedio. Nel proprio Paese ebbe un primo ordine per ben 118 esemplari, noti come T-27, consegnati tra il 1983 e l'86, con motore a turboelica a 3 pale P&W Canada PT-6 da 760 hp, ma limitata a 592 hp sull'asse (di trasmissione dell'elica). Le dimensioni sono di 11,14 x 9,86 x 19,4
Infatti, il progresso nei motori a turbina stava erodendo il ruolo degli addestratori a reazione nel settore basico, specie per quegli aerei come il T-37 e il Magister, che di fatto non avevano praticamente niente da offrire se non una velocità leggermente maggiore (600-700 kmh) pagata con un costo assai superiore in termini di gestione operativa (=consumo carburante). Infatti, dopo la crisi energetica del 1974 il prezzo del carburante non era più quello di prima, prima cioè della guerra del Kippur. Allora il barile costava circa 2 dollari, poi schizzò a valori dell'ordine degli 80. Allora, differentemente da oggi, si trattava più di volontà politica che di possibilità pratiche di estrazione, ma nondimeno il concetto era chiaro: i costi delle materie prime non sarebbero stati più gli stessi. E mentre gli aviogetti di prima linea non erano sostituibili (ma era possibile 'farli più economici', perché sempre negli anni '70 vi fu una decisa affermazione dei motori turbofan, primariamente per garantire un maggior raggio d'azione con il carburante interno agli aerei, ma anche per ridurre i costi di gestione rispetto ai vecchi turbogetti, almeno nel caso del carburante. Gli addestratori jet 'ad initio' erano figli di un'epoca in cui il petrolio costava poco, i turboelica arrivarono di fatto negli anni '70 e anche questo non fu, per i motivi summenzionati, un caso.
I Tucano erano stati preceduti dai PC-7 (originariamente noti come P-3B) della Pilatus svizzera, che rimasero per anni senza interessi concreti. Il prototipo volò addirittura nel 1966, non trovando letteralmente interesse. Non stranamente, questo interesse si concretizzò negli anni '70 e il prototipo volò nel '78, quando iniziarono anche i lavori sul Tucano. Questo era un velivolo che prometteva di essere superiore, ma la Pilatus non era rimasta con le mani in mano, e nel 1984 volò il PC-9, molto più potente, che ebbe numerosi estimatori. Il confronto tra i due sarebbe arrivato presto con un accanita competizione per la RAF inglese, che era, guardacaso, in cerca di sostituto per i Jet Provost, tramite la specifica RAF Staff Target 412. Questi apparecchi dall'aria piuttosto goffa erano la versione a reazione del precedente Provost a pistoni (altro passaggio epocale) e avevano dato origine agli Strikemaster, aerei specializzati d'attacco, esattamente come i T-37 americani (anch'essi con posti affiancati, ma bimotori). Il Tucano venne preparato in una apposita versione, capace di prestazioni ben superiori. Nel mese di marzo dell'95 il Tucano venne scelto come vincitore. Sarebbe stato proposto come macchina da produrre su licenza dalla Shorts, con una commessa di ben 130 apparecchi. La differenza strutturale con il precedente aereo brasiliano era di meno del 30% e in effetti il motore, un Garrett TPR 331 consentiva una potenza di 1160 shp (cavalli effettivi sull'asse), praticamente doppia di prima. L'ala era adesso bilongherone, il tettuccio a prova di impatti di volatili, l'elica permetteva di riconoscere subito la versione in parola, si trattava infatti di un modello quadripala Hartzell. L'impianto carburante era di 694 litri e due serbatoi da 660 litri istallabili. Dimensioni: 11,28 x 9,86 x 3,4 m, 19, 33
Le prestazioni della macchina, che con 454 kg ha raddoppiato la capacità di carico bellico rispetto al T-27, sono notevoli, con una velocità massima di circa 280 nodi (520 kmh), salita a 1100 m/min, tangenza di 10.500 m, consumo in crociera di 250 kg/h alla massima velocità di crociera che è di 250 nodi (consumo: 0,457 kg/hp/h). Altre prestazioni: velocità di rollio 150°/sec. a 290 kmh, leggermente inferiore a solo sopra i 410 kmh (220 nodi), rateo virata 15/sec a 333kmh con raggio di meno di 430 m a 3050 m, mentre a 1.525 m e 370 kmh si poteva ottenere 16 gradi-sec e meno di 400 m di raggio di virata. In sostanza, si trattava di una macchina che offriva prestazioni paragonabili a quelle di un caccia del 1940 tipo l'Hurricane Mk 1, quasi un ritorno ai caccia addestratori postbellici come il G.59. I seggiolini leggeri Martin-Baker eiettabili, 0-0 erano parte delle nuove tecnologie, tristemente assenti per i piloti del periodo bellico. La visibilità dall'abitacolo anteriore verso il basso è di -8,5 gradi, -5 dal posto superiore. La dotazione avionica è variante secondo la versione: la Shorts ha prodotto anche per il Kenya 21 T.Mk-51 e per il Kuwait 16 Mk.52. Il profilo di addestramento della RAF era stabilito con 60 ore sul Chipmunk, 146 per il Tucano e poi l'Hawk. ▼
▲Le prestazioni della macchina, che con 454
Nel frattempo il Tucano è stato rimotorizzato nella versione 'Super' con motori anche da 1600 shp: in effetti, il Jet Provost dava sensazioni di velocità un attimino diverse da quelle dei turboelica da circa 500 kmh, essendo capace di oltre 650 kmh, il che non era la metà ma i 2/3 della velocità di un tipico jet. L'ultima versione, chiamata A-29 in Brasile, come si è visto, ha anche missili aria-aria ed ha sostituito largamente anche degli addestratori veloci da 800 kmh come gli EMB-326. Quanto al Pilatus PC-9, non ci si è persi d'animo: la rivincita non tardò ad arrivare, con il concorso JPATS, il più importante mai fatto per un aereo d'addestramento negli ultimi decenni, vinto su tutti gli altri aerei ad elica e jet.
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Ecco per sommi capi quello che si può definire la 'Mirage saga' in colori Brasiliani. Tutto iniziò negli anni '60 quando la FAB voleva una nuova macchina da combattimento e intercettazione, capace di raggiungere i favolosi mach 2 e quindi di mettere il Brasile al passo del progresso che inseguiva. Non era comunque solo una questione di prestigio, perché la creazione di una sistema di controllo integrato dello spazio aereo, il COMDA, rese necessario comprare un caccia all'altezza, ben superiore ai Meteor Mk.8 e F-80C. Si sarebbero voluti i Phantom, ma costavano troppo e mai misero radici in nessuna nazione sudamericana, ma per fortuna vi erano opzioni più economiche, quelle europee, delle quali la più abbordabile era il semplice ed efficace Mirage III, grazie anche alla pubblicità fattane dalle gesta israeliane nel 1967, non solo nella guerra di allora, in cui gli israeliani ebbero l'iniziativa distruggendo quasi tutta l'aviazione araba al suolo, ma anche in altri scontri con gli arabi. Inizialmente se ne volevano comprare circa 50 ma i soldi scarseggiavano e così nel 1970, aggiungendosi a quasi tutte le Forze aeree sudamericane dell'epoca, il Brasile firmò, ma per un totale di appena 12 Mirage IIIEBR monoposto e 4 DBR biposto. Sono stati chiamati F.103E e D, snc. 4910-22 e 4900-03 per i biposto. La nuova base aerea di Anapolis venne costruita vicino alla capitale Brasilia proprio per ospitare questi apparecchi e venne creato anche l'ALADA, reparto operativo e logistica per la gestione dei nuovi aerei. Le consegne degli aerei avvennero con parti smontate, con C-130E come vettori di trasporto, iniziando nell'ottobre del 1972. I piloti prescelti avevano oltre 1000 ore di volo d'esperienza e iniziarono l'addestramento a Digione e poi sarebbero stati destinati al nuovo ruolo di addestratori per i nuovi aerei. Alla fine, l'ultimo dei 16 aerei venne montato nel maggio del '73. Nel frattempo, ad una sfilata aerea in aprile erano stati presentati i nuovi caccia.
Le macchine andarono al 1° Grupo de defensa aerea 'Jaguares' in sostituzione dell'ALADA. Nel frattempo l'Armeé de l'Air sostituiva i caccia Mirage III con gli F.1 e non ebbe difficoltà a cedere alcuni apparecchi ad altre nazioni: il Brasile aumentò la forza, nonostante le perdite operative, con 9 F.013E e 6 D biposto, di cui: 3 monoposto il 26 marzo '84, 1 il 29 settembre '88, 1 il 20 dicembre '88, 1 il 16 marzo '89, 1 il 17 aprile '89, 2 monoposto nel '99. I biposto vennero consegnati il 24 febbraio '84, il 15 giugno '88, 29 maggio '89, 26 giugno '89, 2 infine nel '99. Alla fine, insomma, il totale ha raggiunto 21 monoposto e 10 biposto. Davvero poco, se si considera che nazioni come il Perù e l'Argentina avevano ordinato 40-70 aerei. In effetti si trattava di una forza simbolica e solo la presenza degli F-5 americani assolveva in maniera decente la necessità di avere un sistema d'arma supersonico. Ai Mirage III non toccò davvero un compito pesante. Agli inizi degli anni '90 vennero aggiornati con alette canard, limitati aggiornamenti all'avionica, un esemplare a scopo addestrativo ebbe anche una sonda di rifornimento in volo. Nel 1997 arrivarono i missili Python 3 e chaff-flare, mentre i missili R-530 erano stati radiati. Infine venne introdotta la missione d'attacco al suolo con 1350
Il programma F-X, più volte procrastinato per gli 'splendidi trentenni' brasiliani per ragioni finanziarie,prevedeva spese per 700 milioni di dollari e 12-24 aerei. Ma la cosa si è dimostrata difficile da attuare, per i motivi di cui sopra, e la soluzione allo spinosissimo problema è arrivata alfine solo con la più logica delle soluzioni: comprare macchine di discreta qualità usate.
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====EMB-100/111====
[[Immagine:Embraer EMB.110 Bandeirante G-TABS. cn 110-212 Skydrift.jpg|300px|right|thumb]]
L'EMBRAER, che è nata nel 1970, aveva prodotto a metà anni '80 già qualcosa come 3.000 aerei. L'EMB-110 'Bandeirante' (pioniere) è un velivolo leggero venduto in tutto il mondo, inclusa la versione EMB-110A1 con MAD e sensori vari, che però non è militare ma per ricerche geofisiche. La versione EMB-110P1K è un trasporto militare noto in Brasile come C-95A, l'EMB-121 Xingu è la versione con fusoliera corta e pressurizzata, VU-9 in Brasile. Quanto all'EMB-111, volò il 15 agosto del '77 e si tratta di una macchina da sorveglianza marittima, militare o para-militare. Ha un radar AIL, avionica Collins, ESM-RWR della Thompson, autopilota Bendix, comparto merci e passeggeri, anche paracadutisti. Come P-95 era in servizio con il comando costiero della FAB, ma vi erano anche molti altri clienti. Si tratta basicamente di un leggero biturboelica da 3,7-7 t, 15,95 x14,91 m, velocità massima di crociera di 385 kmh, oltre 2.900
====EMB-145 'elettronici'<ref>Fassari, Giuseppe: ''A guardia dell'Amazzonia'', Aerei Nov-Dic 2004</ref>====
Per sorvegliare l'Amazzonia ci vogliono risorse molto avanzate e molto ben integrate. Con una regione grande il 60% di tutto il territorio brasiliano, con una popolazione residente in essa di appena il 2% sul totale dei Brasiliani. È una regione talmente inaccessibile via terra, che l'unico modo per raggiungerla e percorrerla è usare le vie d'acqua fluviali, ampiamente presenti specie per il Rio delle Amazzoni. Ma questa zona, per quanto inospitale, è anche un santuario di rara importanza per molti traffici illegali, per non dire poi dello sfruttamento selvaggio dell'ambiente. I satelliti e gli aerei sono fondamentali per controllare molte delle malefatte e delle attività criminose (ma spesso 'legittimate'), ma per controllare anche lo spazio aereo è necessario sviluppare strumenti ancora più avanzati. Se si pensa che sopra l'Amazzonia, ogni giorno, vi sono oltre 3.000 voli illegali, soprattutto narcotrafficanti, ma anche di traffici di minerali, è chiaro che a questo punto vi è stata l'esigenza di costruire una vera rete di scoperta aerea specifica per l'Amazzonia. Ecco il SIPAM, Sistema de Protecao da Amazzonia, di cui il SIVAM (Sistema de Vigilancia da Amazzonia) è il complesso di sistemi per la scoperta aerea e sorveglianza al suolo dallo spazio. I satelliti oramai sono un occhio indiscreto ovunque sulla superficie del pianeta. Se la Francia e Italia hanno costruito il sistema Cosmo/Skymed con vari satelliti radar (italiani) e IR (francesi), i Brasiliani hanno mandato in orbita due satelliti IMINT, dotati anch'essi di un sofisticato radar SLAR (inutile cercarne traccia nella stampa italiana, apparentemente convinta che nessun altro abbia tali programmi). A questi si sono aggiunti 300 punti di raccolta informazioni radio per sentire le comunicazioni, e una rete di 19 radar fissi, in appoggio dei quali operano anche 6 sistemi mobili. Completano il tutto 200 piattaforme per raccogliere dati ambientali, 70 stazioni meteo, 10 radar meteo, 11 postazioni rilevamento ambientale ad alta quota, 14 postazioni rilevamento fulmini, 3 centri di raccolta ed elaborazione informazioni, 900 terminali a cui sono collegati giornalmente.
Tutto questo è molto interessante, ma per compiti anche militari esiste anche una componente di tutto rispetto, quella su EMB-145 e Super Tucano. I primi sono 8, i secondi una ventina ed operano come 'braccio armato' con capacità di attacco leggero. Ma più importanti sono gli Embraer, aerei del tipo LR (a lungo raggio) con motori turbofan RR. AR3007, potenziati per compensare i pesi di bordo. Questi EMB-145, in servizio nel 2° Squadrone del 6° Gruppo fanno parte del sistema SIVAM di cui sono l'occhio aeroportato. Infatti 5 sono del tipo AEW e sono noti come EMB-145SA, mentre i 'remote sensing' sono gli EMB-145RS che raccolgono dati ELINT e riprendono immagini di quanto sorvolano direttamente. Insomma, 5 aerei AEW e 3 ELINT. Questa flotta del pur pacifico Brasile è tra le più moderne del mondo, e del resto, data l'estensione del territorio, ve n'
Una tipica missione dura 5-6 ore, ma può arrivare a 8 anche senza rifornirsi in volo, cosa di cui non è capace, mentre è possibile imbarcare a bordo non meno di altri 5 operatori. Si possono anche comunicare ordini agli ALX, gli EMB-314 Super Tucano, che sono indubbiamente velivoli interessanti. Ve n'
Questi EMB-145 da sorveglianza sono diventati un erede molto credibile dei precedenti EMB-111 da pattugliamento marittimo, al punto che nei tipi AEW&C sono stati mandati a Messico e Grecia, quando i velivoli ELINT sono andati a competer per il programma ACS (Aerial Common Sensor) americano, per sostituire i pur sofisticati EP-3 Orion dell'USN. Gli aerei messicani hanno indubbiamente il loro bel daffare con i famigerati narcos (vedi anche il film Miami Vice), ma hanno anche avuto modo di localizzare e seguire degli UFO, piuttosto frequenti -qualunque cosa fossero- sul loro territorio.
====Neiva T-25====
Ecco l'avo, poco conosciuto all'estero, del Tucano. Si tratta di una macchina pensata negli anni '60 per sostituire i T-6 Texan, con piene capacità acrobatiche e motore in linea, che è più complesso ma garantisce meno potenza a parità di prestazioni. L'aereo aveva posti affiancati, ala bassa, aspetto elegante e aerodinamico. Peso di 1700
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