Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Wim bot (discussione | contributi)
m Bot: Correggo errori comuni (tramite La lista degli errori comuni V 1.1)
Gian BOT (discussione | contributi)
m Bot: Correggo errori comuni (tramite La lista degli errori comuni V 1.1)
Riga 7:
Durante gli ultimi 100 anni l'Argentina ha anche conosciuto molti interessanti sviluppi nel settore militare, che fin dall'inizio del XX secolo ne lanciarono le ambizioni di potenza navale regionale, con una vera 'corsa agli armamenti' contro il Cile e il Brasile (il quale arrivò ad ordinare due corazzate armate con 14 cannoni da 305 mm, le navi monocalibre con il maggior numero di artiglierie principali, che però vennero requisite dalla [[w:Royal Navy|Royal Navy]] dopo lo scoppio della Grande Guerra). L'acquisto di 4 incrociatori corazzati del tipo 'Garibaldi' (con armamento policalibro e motori alternativi a vapore, antenate degli incrociatori pesanti ma spesso considerate anche come 'navi da battaglia di seconda classe') fu un considerevole potenziamento della flotta verso la fine del XIX secolo. Vennero ordinate molte altre navi, tra cui due nuove corazzate di costruzione statunitense, armate con 12 pezzi da 305 mm: le ARA ''Moreno'' e ''Rivadia'', da 27.000 tonnellate. Nei tardi anni '20 giunsero in servizio due cacciatorpediniere di costruzione spagnola, poi 3 caccia inglesi, i 4 primi sommergibili (costruiti a Taranto e per questo chiamati 'Los Tarantinos', ma simili ai tipi 'Settembrini' italiani). Il programma navale del '26, finanziato con 75 milioni di pesos, riguardava 3 incrociatori moderni.
 
Agli inizi degli anni '30 entrarono in servizio gli incrociatori classe '25 de Mayo' (ARA ''Venticinquo de Mayo'' e ''Almirante Brown'', ordinati nel '27), che erano navi veloci e moderne, sostanzialmente la versione 'ridotta' dei 'Trento' italiani. Questi incrociatori, con ponte corazzato da 30 mm (ma non è chiaro se vi fossero uno o due ponti con tale corazzatura), cintura da 70 mm e torri da 50 mm, erano protetti in maniera comparabile con quella degli incrociatori leggeri dell'epoca. Invece, era diverso l'armamento, molto consistente e di tipo originale, anche se ben inferiore a quello dei 'Trento' per via del minore dislocamento: al posto degli 8 cannoni da 203 mm ve n'erano solo 6 da 190 mm, ma di un nuovo tipo appositamente prodotto, con prestazioni inferiori, forse dell'ordine di 23  km per proiettili da 90  kg, mentre la cadenza di tiro, di converso, era presumibilmente maggiore. Si trattò di una riduzione del progetto originale simile a quella che generò gli 'York' dai 'County' inglesi, anche se in quest'ultimo caso i 6 cannoni erano ancora da 203 mm. Nuovi erano anche i cannoni secondari bivalenti, ben 6 impianti binati da 102 mm, molto di più degli standard dell'epoca (tipicamente 4 cannoni contraerei singoli), mentre i siluri erano lanciabili da 6 tubi fissi da 533 mm laterali, protetti dagli agenti atmosferici (erano dentro lo scafo, all'altezza del ponte di batteria), ma dall'utilità estremamente dubbia. Vi erano anche 2 idrovolanti in un hangar prodiero (come nei 'Trento', con più svantaggi che meriti), e infine 4 mitragliere da 40/39 mm Vickers. Le navi avevano una potenza di 80.000 hp e quindi, benché stazzassero circa 9.000 t a pieno carico, erano più lente dei 'Trento' (150.000 hp!), per una velocità di circa 32 nodi anziché 35+. In somma delle loro caratteristiche, eccole elencate in forma completa:
 
*Ordinate: maggio 1927
Riga 30:
 
==Dal dopo guerra agli anni '80==
Oltre a vari programmi nazionali, l'Argentina comprò numerosi armamenti da quasi tutto il mondo occidentale. Uno di questi acquisti fu il bombardiere Camberra inglese, seppure in un limitato numero di esemplari. Un altro, di cui si dirà successivamente, era il [[w:Mirage III|Mirage III]]. Prima ancora, però, l'Argentina cercò di costruire aerei ad elica e a pistoni, anche di prestazioni relativamente alte. Uno di questi progetti era il Pulqui, un caccia simile al MiG-15 come impostazione e rimasto senza seguito, progettato dalla FMA. Un mezzo simile furono 28 F-86F Sabre di seconda mano, consegnati dal 26 settembre 1960 e immatricolati con gli sn. C-101/128. La loro carriera fu molto breve, ma nondimeno ebbero modo di mettersi in luce allorché attaccarono la base navale di Punta el Indio distruggendo un C-54 della Marina. Questo scontro fratricida aveva una motivazione molto seria: reprimere il tentato colpo di statoStato dell'aprile 1962. In seguito gli [[w:F-86|F-86]] rimasero in servizio con la FAA, anche se i compiti principali di combattimento passarono ai Mirage e agli A-4. Nel 1976 erano disponibili per la vendita al Venezuela, ma quell'anno la dittatura argentina attirò pesantemente l'attenzione dell'ONU facendo fallire la vendita, e un altro tentativo venne fatto senza successo anche con l'Uruguay. I vecchi caccia rimasero in Argentina, abbastanza ben conservati da far sì che qualcuno proponesse di schierarli a Port Stanley durante la guerra dell'82: la cosa venne considerata 'poco pratica' e i caccia rimasero nel continente. La loro sorte non è ben chiara, forse vennero radiati poco dopo la fine delle ostilità. Ma in ogni caso, già da anni apparentemente non avevano nessun ruolo importante nella FAA, come dimostrano anche i tentativi di vendita all'estero negli anni '70.
 
===Marina===
Riga 41:
La HMS Warrior diventò operativa nel 1945, ma allora la guerra era finita e i compiti meno chiari per la surdimensionata marina britannica. Venne data in prestito alla marina canadese per due anni, poi ebbe un ponte di volo di nuovo concetto, addirittura di tipo 'flessibile' (proprio gli inglesi, ironicamente, che avevano inventato il ponte di volo corazzato) per consentire l'atterraggio di aerei muniti di pattini speciali. Questo era possibile perché le macchine sperimentate erano aviogetti, oramai in uso anche con le marine mondiali più avanzate (ovvero, non c'era più il problema dell'elica che 'strisciava' sul ponte di volo rovinandosi irrimediabilmente). Nel biennio 1952-53 si ritornò ad un concetto strutturalmente ortodosso, ma il ponte venne angolato di 5 gradi in orizzontale (la principale innovazione postbellica nel settore, il cosiddetto ponte angolato, per lanciare e recuperare in simultanea gli aerei) e la nave venne usata come unità comando dell'Operazione Grapple, ovvero i test nucleari britannici con bombe H esplose sull'isola di Christmas, Oceano pacifico. Questo accadde nel 1957, e fu l'ultima missione importante con la Royal Navy della HMS Warrior. Dopo venne fornita alla Marina argentina, che a partire dall'estate del 1958 la ricevette e ribattezzò come Indipendencia, facendola entrare in linea già a dicembre. La dotazione di bordo, come armamento, era di 12 impianti binati o quadrupli da 40 mm, ridotti subito a 8. Poi, nel 1962 si decise di aumentare la difesa antiaerea con 1 impianto da 40 mm quadruplo e 8 binati.
 
Nell'agosto 1963 arrivarono i primi aviogetti della Marina, che fino ad allora aveva macchine come i più recenti degli [[w:F4U Corsair|F4U Corsair]]. La prima macchina a reazione fu il Grumman F9F Phanter, già obsoleto da circa 10 anni. In tutto vi erano a bordo fino a 24 tra Phanter mono e biposto (addestrativi), F4U-5 (capaci di portare anche 1.800  kg di bombe e volare a 720 kmh, quindi ancora utili come macchine d'attacco) e T-28 armati (nella versione Fennec francese). Alla fine degli anni '60 la portaerei aveva invece una funzione ASW: radiati gli F9F e F4U, si era ridotta a portare solo 6 S-2 ASW e 14 Fennec. Infine, nel 1970 passò in riserva e venne avviata alla demolizione l'anno dopo. Venne sostituita dalla sorella 'Karel Doorman', radiata dalla marina olandese, e diventata la AAR '25 De Mayo'.
 
Questa era una nave del tutto simile, ma toccò all'Olanda, prestando servizio nella sua marina militare dal 1948. 20 anni dopo ebbe un grave incendio in sala macchine e le riparazioni, ancorché possibili, non vennero giudicate convenienti. La ''Karel Doorman'' venne a quel punto comprata dall'Argentina, che si fece carico delle riparazioni, da eseguirsi nei cantieri olandesi. I lavori finirono nel 1969 e il primo settembre di quell'anno salpò per l'emisfero Australe, dove avrebbe cambiato il nome in 'Venticinquo de Mayo', la festa nazionale argentina. La sua rinnovata dotazione elettronica comprendeva un avanzato sistema Ferranti CAAIS per l'elaborazione dati di combattimento e display Plessey. Questo sistema, britannico, era in grado di scambiare i dati con i caccia Type 42, anch'essi comprati dalla Gran Bretagna come scorte per la nuova ammiraglia. Perché l'Argentina non abbia ammodernato direttamente la 'Indipendencia' è difficile dire; forse le condizioni generali della nave lo rendevano antieconomico. Fatto sta che nel mentre la vecchia nave venne posta in disarmo, la 'nuova' unità divenne parte della flotta, inizialmente con un reparto di volo di 8 A-4Q, 6 S-2E e 4 Sea King. L'equipaggio era di 1.000 uomini + 500 del reparto volo, distribuiti su quasi tutti i 211,3 metri di lunghezza e i 24,4 (42,4 col ponte di volo angolato) di larghezza dello scafo. Come armamento conservava 9 impianti singoli da 40 mm. La velocità era di 24,25 nodi con motori a turbina da 40.000 hp e dislocamento a pieno carico di 19.900 t circa. I motori erano praticamente gli stessi che consentivano ai cacciatorpediniere britannici da 1.700 t di arrivare a 36 nodi: nonostante l'aumento del dislocamento di circa 8 volte e le dimensioni circa doppie (con un pescaggio che arrivava a ben 7,6 m), la portaerei era ancora capace di una velocità pari a 2 terzi di queste unità, il che dimostra come l'attrito (che aumenta al quadrato della velocità, ma può essere incentivato anche da altri fattori) renda estremamente 'costoso' raggiungere velocità molto alte. Se 20 nodi sono una velocità economica ma troppo limitata per una nave bellica, 30 sono ideali, ma molto costosi da ottenere per una portaerei (con la necessità di circa 100.000 hp, la potenza tipica di navi come le 'Illustrious') e con macchinari pesanti e costosi, specie ai tempi delle turbine a vapore. In seguito, con le turbine a gas è cambiato (in meglio) molto, ma i consumi si sono dimostrati rilevanti (come gli stessi 'Type 42' avrebbero dimostrato). La scelta di un valore intermedio, comunque migliore della ventina scarsa di nodi di altre portaerei di scorta (vedi le navi americane del periodo bellico), ottenne portaerei leggere di ragionevoli prestazioni velocistiche (grazie ad un sistema motore da cacciatorpediniere), con una buona autonomia e uno scafo abbastanza grande per ospitare molti aerei.
Riga 48:
 
====Hercules e Trinitad<ref>Cacciatorpedinere Type 42 in Argentina, RID </ref>====
[[Immagine:ARASantísimaTrinidadD-2.jpg|350px|right|thumb|La Santissima Trinitad. Qui vi è una testimonianza estremamente rara di quello che c'éè 'sotto' le cupole bianche dei radar guidamissili]]
Assieme a queste navi arrivarono anche i primi e unici 2 '''[[w:Westland Lynx|Westland Lynx]]'''. Questi erano per i cacciatorpediniere 'Hercules' e 'Santissima Trinitad', classe 'Type 42' e quindi armati di missili Sea Dart a lungo raggio. Le navi vennero costruite in cantieri argentini e rappresentarono l'unico successo estero di questa classe, nonostante fosse armata con missili a medio raggio e dislocando al tempo stesso relativamente poco. Ma i missili [[w:Sea Dart|Sea Dart]], per quanto capaci di oltre 40-60 &nbsp;km grazie ad uno statoreattore, erano piuttosto costosi rispetto ai [[w:RIM-2 Terrier|RIM-2 Terrier]]/Tartar/Standard con motore a razzo, e le apparecchiature elettroniche erano a loro volta molto ingombranti e piuttosto obsolete.
 
La costruzione del 'Santissima Trinitad' avvenne in Argentina, mentre l'Hercules, per sua fortuna, venne costruito in Gran Bretagna. Il contratto, che infatti prevedeva la fornitura completa di un caccia e dei materiali per costruire l'altro nei cantieri AFNE (Astilleros y Fabricas Navales del Estrado) nazionali, fu siglato il 1 marzo 1969. La costruzione di entrambe le navi venne funestata da incidenti e imprevisti: lo SHEFFIELD, nave capoclasse delle 14 per la Royal Navy, ebbe durante la costruzione -all'inizio del 1971-la prua danneggiata da un incendio, e gli argentini acconsentirono a cedere la prua dell'ARA 'Hercules' per completare la nave inglese in tempo per il varo (a cui avrebbe presenziato la regina Elisabetta II). Questo causò un rallentamento della consegna, ovviamente. Il Santissima Trinitad era invece in allestimento, quando nel 1974 un gruppo di guerriglieri della formazione 'Montoneros', che all'epoca imperversava nel Paese, riuscì ad entrare nel cantiere ed affondò la nave con una carica da 80 &nbsp;kg. Essa venne riportata a galla, ma i danni si rivelarono tanto gravi che non fu possibile ripristinarla totalmente. Benché sia entrata in servizio comunque, la sua vita operativa ne ha sempre risentito e dal 1989 questa nave non ha avuto praticamente alcun utilizzo. Se si considera che si tratta di una delle due sole navi argentine con missili SAM da difesa d'area si capisce quale problema ciò abbia comportato.
 
Durante l'Operazione ROSARIO (occupazione delle Falklands), la D-29 Santissima Trinitad venne usata, grazie ai considerevoli spazi liberi, come trasporto veloce per un centinaio di truppe d'assalto, assieme ad altre navi. Dopo di che venne utilizzata come nave da guerra a tutti gli effetti, con la gemella HERCULES (D-28), pattugliando un tratto di mare assegnate al Task Group 40.3, poi con varie vicissitudini, le navi rimasero in mare per cercare l'occasione di un attacco di sorpresa in una 'favorevole occasione' che però non giunse mai. Si trattava di ben 7 navi: le due 'Type 42' , due corvette A.69 e due caccia FRAM, tutti armati con Exocet (per un totale di non meno di 20 missili), e della nave di supporto CAMPO DURAN, una nave cisterna.
 
Le 'Type' 42 argentine erano infatti armate con 20 missili Sea Dart in un lanciatore binato prodiero, dietro il cannone a medio raggio da 114 mm. Vi erano anche 2 mitragliere da 20 mm, due lanciasiluri leggeri, l'elicottero Lynx; ma oltre a questi armamenti, standard della Marina Britannica, c'era un armamento sensibilmente migliorato per la difesa ravvicinata con 4 mitragliatrici d a 12,7 mm, e soprattutto 2 (Hercules, inizialmente) o 4 (St.Trinitad ed Hercules) lanciamissili MM.38 Exocet per una capacità antinave ben maggiore rispetto ai 25-30 &nbsp;km dei comunque pericolosi missili Sea Dart, utilizzabili in doppio ruolo. La capacità sbarco venne usata anche dal sottomarino ARA 'Santa Fe' che raggiunse, con soli 12 marines, la Georgia del Sud. Non sarebbe più ritornato, vittima dell'attacco di diversi elicotteri inglesi.
 
[[Immagine:B52ARAHercules.jpg|350px|right|thumb|La Hercules dopo la trasformazione in un cacciatorpediniere d'assalto anfibio]]
I 'Type 42' argentini continuarono la loro carriera nella stessa Divisione di cacciatorpediniere fino al 1989, quando il 'Santissima Trinitad' venne tolto dalla prima linea e utilizzato solo come fonte di parti di ricambio (l'embargo inglese si fece sentire). Il 15 luglio 1994 entrambe le navi cessarono ufficialmente di far parte della Prima Divisione cacciatorpediniere. La SANTISSIMA TRINITAD venne messa semplicemente in riserva per i motivi di cui sopra, l'HERCULES è stato invece trasformato in nave d'assalto anfibio veloce, con la sigla B-52. La nave è stata modificata dai cantieri ASMAR di Valparaisio sostanzialmente nell'hangar: i cileni avevano già modificato i loro 'County' con un hangar maggiorato capace, invece del Wessex o del Lynx, di portare almeno un elicottero Sea King. Nel caso dei ben più piccoli 'Type 42' tale trasformazione coinvolse più approfonditamente la parte poppiera della nave: venne installato un enorme hangar poppiero capace di ospitare ben due elicotteri AS-61 Sea King, costruiti dall'Agusta. Questi hanno capacità di combattimento elevate, in quanto gli argentini hanno modificato tali macchine con i missili AM.39 Exocet (fino a due per elicottero). Il passaggio da un solo elicottero medio-leggero a due pesanti è stato indubbiamente un salto notevole per le infrastrutture di supporto.
 
Il lanciamissili Sea Dart, con una massa totale di 60 tonnellate, venne all'inizio mantenuto, mentre il secondo radar guidamissili, sopra l'hangar, fu sbarcato (come anche i 2 lanciamissili Exocet) nel ingrandire l'hangar. In seguito si è deciso di privare l'Hercules anche del lanciamissili Sea Dart, togliendo alla marina argentina l'ultima piattaforma con missili a medio raggio -sebbene obsoleti- ancora disponibile. Lo spazio viene usato per alloggiamenti aggiuntivi per le truppe. Originariamente si era anche previsto di sostituire tutti i missili Exocet con 6 gommoni Zodiac, ma poi si è deciso di mantenerli, sebbene l'utilità di tali armi per un trasporto 'veloce' anfibio è questionabile (al più servono per autodifesa). Va detto che gli elicotteri non sono necessariamente sempre disponibili e la capacità antinave che i Sea Dart potevano offrire come ruolo secondario è venuta meno dopo la loro radiazione, anche se per fortuna il cannone Mk 8 prodiero è stato mantenuto.
 
====A-69<ref>Armi da guerra, n.71</ref>====
Riga 71:
====Pucarà<ref>Armi da guerra N.118</ref>====
 
Questo apparecchio dalla linea elegante e snella venne concepito come aereo antiguerriglia con capacità di attacco leggero, diurno, utilizzabile anche da aeroporti corti. La progettazione ebbe luogo nella FMA (Fàbrica Militar de Aviones) e il nome completo era FMA IA 58 Pucarà, volando come prototipo il 20 agosto 1969 e come primo esemplare di serie l'8 novembre 1974 (ben 5 anni dopo, a causa di vari problemi incontrati). Esso ha ala diritta con bordo d'uscita a doppia angolazione, carrello retrattile, abitacolo in tandem con ottima visibilità e coda a T, capacità di trasportare 1.360 &nbsp;kg di carico in tre soli piloni, ma con adattatori multipli può trasportare grappoli anche di sei armi l'uno. Il Pucarà è una sorta di caccia della seconda guerra mondiale in edizione moderna, paragonabile grossomodo ad un Bf-110, e come questo, con una velocità di circa 500 kmh, abitacolo in tandem (ma senza mitragliera difensiva), due motori da 1.000 hp ed esattamente la stessa dotazione di armamento dei Bf-110 standard: 4 mitragliatrici leggere (da 7,62 e non da 7,92mm), e due cannoni da 20 mm. Naturalmente vi sono molte differenze: il motori sono piccoli turboelica Astazau francesi, con eliche tripala Hamilton Standard L23F (il peso è di circa 200 &nbsp;kg contro 560), i cannoni sono di tipo moderno e in tutto vi sono 560 colpi da 20 e 3.600 da 7,62 mm a bordo, tutti sistemati nel muso. L'aereo è molto più maneggevole, di maggiore autonomia e con maggiore carico utile del Bf-110, ma perde potenza alle alte quote dove non è d'altra parte richiesto essendo una macchina specializzata per le azioni d'attacco. La capacità di carico esterna arriva, per esempio, a 4 lanciarazzi da 68-70 mm per un totale di 76 razzi, sotto le ali, e 6 bombe da 50, 100 o anche 125 &nbsp;kg sotto la fusoliera. Si tratta di un volume di fuoco formidabile per azioni di attacco leggero, e l'aereo ha anche tutta l'agilità per operare a bassa quota, da campi di volo ridottissimi, scappare dai caccia avversari e dare la caccia agli elicotteri, contro i quali è (per tutti i motivi di cui sopra) un nemico 'ideale'. Le turboeliche sono leggere e, assieme ai due serbatoi da 800 l complessivi (stivati esattamente al centro della fusoliera per non alterare il baricentro in nessuna condizione di consumo), danno un'autonomia massima di oltre 3.000 &nbsp;km, anche se perdono potenza ad alta quota rispetto ai vecchi motori a pistoni turbocompressi. La versione IA 66 volò nel 1980 con i Garrett TPE331, l'anno prima l'IA 58B con avionica migliorata e con cannoni da 30 mm DEFA, molto più potenti anche se con 280 colpi in tutto. L'IA 58C è invece una trasformazione del biposto in monoposto, con migliore avionica.
 
Non meno di 24-25 aerei operarono dalle Falklands, assieme a pochi MB-339 della Marina, 23 vennero messi fuori uso, principalmente da reparti commando, bombardamenti costieri e attacchi aerei (In un solo attacco gli argentini persero 11 apparecchi). Quelli rimanenti operarono attivamente, ma nonostante la potenza di fuoco non furono più che un fastidio per le truppe inglesi, che ne abbatterono due durante la battaglia di Goose Green, altri ancora vennero persi contro i caccia e i sistemi SAM navali. La loro migliore impresa fu l'abbattimento di un elicottero Westland Scout inglese, che rimase l'unico aereo britannico abbattuto dagli argentini in tutti gli scontri aerei che ebbero luogo durante la guerra. Uno dei Pucarà venne portato in Gran Bretagna, tra le tante prede di guerra (per esempio lanciamissili Exocet, 2 elicotteri A.109, cannoni da 35mm GDF, tutti materiali riutilizzati dai britannici per le loro forze armate), per valutarlo operativamente e tecnicamente. Questo anche perché si valutava possibile e probabile un'altra guerra contro l'Argentina nel prossimo futuro.
 
 
===Esercito===
Line 86 ⟶ 85:
====Artiglierie====
[[Immagine:Anti-aircraft gun 35mm Oerlikon Twin Gun GDF.JPG|300px|right|thumb|Il 35 mm GDF]]
Il primo 'articolo' mensionabile è senz'altro il prodotto del CITEFA. Questa sigla non è altro che indicante l'Instituto de Investigaciones Cientificas y Tecnicas de las Fuerzas Armadas. Esso ebbe l'incarico di sostituire l'obice M114 da 14,6 &nbsp;km di gittata, risalente alla Seconda guerra mondiale ed usato dall'Esercito. Esso era valido, ma la gittata era insoddisfacente per gli standard moderni, e allora il cannone di nuovo tipo venne realizzato con un nuovo affusto utilizzante il cannone semovente F Mk3 francese. L'obice aveva una lunghezza di 33 calibri e venne omologato nel 1977, mentre una versione successiva era il Modello 81, con bocca da fuoco di produzione argentina. La gittata arriva a 22 &nbsp;km con munizioni a razzo, 23,3 &nbsp;km. La massa è di 8 t e per questo, per quanto potente, solo 4 vennero inviati alle Falklands, dove spararono da Port Stanley le loro potenti granate. Per lo più, furono gli obici someggiati OTO-Melara da 105 mm leggeri ad essere utilizzati, con un totale di 30 pezzi in 5 batterie. D'altro canto anche gli inglesi rinunciarono ad utilizzare i loro FH-70, M-109 e persino i relativamente leggeri Abbot, con il tipo di terreno da superare, cosicché dovettero mandare solo i loro nuovi light Gun da 105mm. Gli argentini fecero sentire la loro potenza di fuoco in alcuni casi, come nelle fasi finali della guerra a Mount London o a Wireless Ridge. Da notare che le batterie di artiglierie da 105mm erano esattamente pari, 5 batterie per parte.
 
Un altro campo in cui le artiglierie argentine son meritevoli di attenzione è senz'altro quello dei semoventi, che hanno compreso anche i cannoni francesi F Mk.3 su scafo AMX-13 di cui sopra. Pur essendo in configurazione minima, senza torretta o casamatta protettiva, si trattava pur sempre di artiglierie di interesse per una nazione del Sud-America.
 
La dotazione di armi contraerei, invece, era senz'altro molto varia e consistente, con sistemi in molti casi davvero moderni. Comprendeva cannoni contraerei Bofors di vario modello da 60 e 70 calibri, e il loro diretto concorrente, l'Oerlikon GDF. Già leader delle artiglierie leggere antiaeree da 20 mm, l'Oerlikon cercò di strappare alla Bofors anche il mercato dei medi calibri, con un tipo di arma di nuova concezione; anziché utilizzare un cannone da 40 mm per sparare 300 colpi al minuto, l'affusto GDF aveva due cannoni da 35 mm capaci di tirarne 1.100 nel loro insieme. Le caratteristiche balistiche erano eccellenti, con una velocità iniziale molto superiore e una gittata quasi eguale. La granata APDS arrivava a perforare 40 mm/60°/1 &nbsp;km. Entrò in produzione attorno al 1963 e ha avuto innumerevoli aggiornamenti, tra i quali l'abbinamento a radar come lo Skyguard e nuovi sistemi d'alimentazione per 56 proiettili per cannone, poi anche aumentati, al posto dei clip di 4 colpi. Il limite era quello di sparare proiettili privi di spoletta di prossimità, poco pratica sotto il 40 mm, per questo il volume di fuoco era tanto alto. La cosa è stata risolta di recente con il munizionamento AHEAD, programmato per esplodere appena davanti al bersaglio con l'uso di un computer e telemetro laser, moltiplicandone la letalità. Ma questo, negli anni 60-80 era ancora da venire. Oltre 1.600 pezzi vennero ordinati da 20 nazioni e hanno costituito l'armamento anche dei [[w:Gepard|Gepard]], e in questo ambito hanno ottenuto davvero di sostituire il 40 mm (di vecchia generazione) perché prima l'esercito tedesco usava il Duster americano (2x40 mm). I 35 mm vennero usati nella Guerra delle Falklands e ottennero forse almeno una vittoria aerea, nonché in almeno 2 esemplari durante la battaglia di Goose Green contro i paracadutisti britannici (sparandogli mentre erano a terra). Gli inglesi li catturarono, alcuni li sistemarono sulle navi per aumentare la difesa, e soprattutto la RAF li ha poi adottati per la difesa delle sue basi nel dopoguerra. Notare che gli argentini non hanno portato i Bofors sulle isole, forse perché troppo pesanti. La gittata era di 3,5-4 &nbsp;km pratica antiaerea, ma poteva arrivare anche oltre nel tiro di sbarramento, e 9500 m contro bersagli a terra, quanto i cannoni L60, ma meno degli L70 che sparavano granate più pesanti (circa 1 &nbsp;kg contro 650 gr dei GDF) a 12,5 &nbsp;km, anche se la portata antiaerea massima era sempre dell'ordine di 4 &nbsp;km.
 
I cannoni Rheinmetall Rh-202 erano su affusti binati da circa 2 t, e si trattava di armi realmente eccellenti, quanto costose, per il calibro 20 mm. Rispetto ai cannoni da 20 mm dell'epoca bellica (830 ms, 400 colpi/min) questi erano capaci di 1000 c.min e 1000 ms, con per giunta, un affusto motorizzato, un congegno di tiro computerizzato e una abbondante riserva proiettili di primo impiego. Gli Argentini, che già comprarono gli eccellenti Oerlikon da 35 e i Bofors da 40mm, pensarono bene di comprare anche gli Rh-202, completando una notevole panoplia di armi contraerei campali, le migliori della loro categoria. La gittata massima sull'orizzonte era di 6 &nbsp;km, quella antiarea pratica 2km2&nbsp;km, massimo 4 in tiri di sbarramento.
 
I SAM erano i Blowpipe inglesi, gli unici portatili europei dell'epoca, i vecchi ma abbastanza efficaci Tigercat su rampa tripla, missili SA-7 forniti quasi di certo dai libici, e soprattutto i missili Roland in versione trainata, un impianto dei quali venne portato a Port Stanley. Venne spostato di continuo per evitare che lo localizzassero e non venne mai messo fuori uso. La Euromissile dichiarò che abbatté 5 Harrier e Sea Harrier, gli inglesi smentirono e dichiararono che ne aveva abbattuto solo 1, come del resto i Blowpipe argentini.
 
In ogni caso, con Blowpipe, SA-7, Roland, Rh-202, GDF, Bofors e anche altre armi, gli argentini si erano dotati di una difesa aerea a corto raggio di tutto rispetto.
 
 
===Note===