Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Albania: differenze tra le versioni

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*Circa 15 F-7, ovvero il '''MiG-21F''' prodotto in Cina. A detta dei piloti, il MiG-21 era inferiore al MiG-19 come maneggevolezza, specie a bassa quota. I seggiolini eiettabili erano di un modello obsoleto, con parametri di sicurezza dati da una velocità di 350 kmh e una quota di 180 m.
*Un singolo '''H-5''', versione cinese dello Il-28.
*Circa 20 elicotteri '''Z-5''', versione cinese del Mi-4. Dotati di un potente motore da 1723 hp a pistoni del tipo Shvetsov ASH-82V. Erano capaci di trasportare 1.600  kg di carico o 14 uomini. da notare che essi erano usati anche per il pattugliamento costiero, salvataggio in mare e supporto all'aviazione. Essi erano anche armati, in particolare con un cannone NR-30 da 30mm in una gondola ventrale, per cui, nonostante la loro età, erano dei veri elicotteri cannoniera.
*Aerei da trasporto '''Il-14M Crate''' e Y-5 ovvero lo An-2 Colt costruito in Cina e usati anche per lavori di agricoltura.
 
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Le attuali F.A. Albanesi sono chiamate '''Forcat e Armatosura të Shqipërisë''' (FASH) . Al 2005 si stima che gli uomini disponibili per il servizio militare fossero 788.800 (18-49 anni), le spese al 2008 pari al 2,01% del PIL. Le F.A. Albanesi, nate dopo l'indipendenza del 1912, hanno attualmente una struttura particoolare, che fa capo all'Albanian Joint Forces Command Headquarter a Durrës, ovvero il QG delle F.A. Albanesi congiunte. Sotto il quale vi sono le strutture che in inglese si definiscono General Staff Headquarters, Albanian Joint Forces Command, Albanian Support Command e l'Albanian Training and Doctrine Command. Tutto questo include la Brigata navale albanese, quella aerea, un Rgt Commando, una Brigata di supporto d'area e una Brigata di reazione rapida. Il sostegno attuale, finiti per sempre i tempi dell'isolamento dal mondo, è affidato agli USA, Germania, Italia, Grecia e altre nazioni ancora. Attualmente vi sono in corso i lavori necessari per l'ammodernamento, un programma decennale con supporto americano e una professionalizzazione da ottenersi entro il 2010 per tutte le branche. In tutto vi saranno 14.500 soldati addestrati su standard NATO ed integrati in essa, meno di quelli attuali e precedenti, ma più efficienti. Del resto, oramai i vecchi mezzi e dottrine lasciate dal regime decaduto da un ventennio sono totalmente obsoleti e servono nuovi mezzi e filosofie per una forza armata credibile. La protezione del territorio, anche di tipo civile, è quanto si richiede, assieme alla protezione dell'ordine costituzionale e a missioni internazionali. Queste ultime, una novità recente, sono cominciate con la partecipazione alla brigata europea del Sud-Est, la SEEBRIG, nata nel '98 e a cui partecipano numerose nazioni, tra cui la Turchia e l'Italia come 'big', oltre agli USA, molto interessati all'area balcanica dopo l'intervento in Kosovo. Anche per la missione 'Althea' europea gli Albanesi hanno mandato 12 artificieri, per sminare nella zona della Bosnia e del Kosovo. Sono arrivati anche in Irak e in Afghanistan (nel primo già ritirati dal 20 dicembre scorso), e persino alla MINURCAT dell'ONU in Chad. Partecipano alla 'Active Endeveaur' in Mediterraneo.
 
Come ricordato in precedenza, dopo la IIGM l'Albania, liberata dall'Asse, divenne parte del Patto di Varsavia, con struttura e gradi analoghi a quelli sovietici e un controllo del partito-stato anche sulle F.A. Il regime comunista era in effetti talmente influente, che gli ufficiali d'alto rango e molti di quelli inferiori erano persone del Partito; venne aumentata la coscrizione obbligatoria, aumentata la propaganda comunista specie nelle aree rurali, dove la gente poteva essere più facilmente manipolata dai commissari politici. Dopo il 1 maggio 1966 i gradi militari vennero aboliti sull'esempio del PLA cinese e si giunse ad adottare delle forme di lotta più simili alla guerriglia, in stile Vietnam, data la superiorità occidentale in termini convenzionali. Sebbene vi fossero ancora le tre armi tradizionali, i loro comandanti contavano ben poco rispetto ai commissari politici. C'era di peggio, ovvero il Sigurimi, il servizio segreto inspirato ala KGB, e che poteva uccidere o imprigionare o deportare elementi scomodi, tra cui più di 600 ufficiali delle F.A. In sostanza si voleva impedire a queste di organizzare un colpo di statoStato, e per farlo si eliminavano gli ufficiali più influenti, specie quelli di formazione occidentale, come quelli educati nelle accademie in Italia nel 1927-39, ma poi non ci si fermò e nella paranoia del regime, rimasto nel frattempo isolato dall'URSS e fuori del Patto di Varsavia (dopo che per anni Valona e altre basi sul suo territorio erano diventate basi navali sovietiche), colpì anche gli ufficiali educati alla sovietica. Poi venne anche l'isolamento dall'unica nazione amica, la Cina comunista, e dopo vari anni, il regime comunista albanese, nel 1990, cadde. Il timore dell'intervento delle F.A., per impedire la caduta dello stesso regime, non si verificò. Nemmeno negli anni successivi, la crisi economica, le rivolte del 1997, videro l'intervento dell'Esercito. Anzi, il tentativo di usarlo finì così male che le F.A. si schiantarono e i civili saccheggiarono le loro infrastrutture nel conseguente caos, tra cui la perdita di aerei FT-6 saccheggiati. Praticamente, in quell'anno le F.A. albanesi si disintegrarono.
 
In seguito le cose sono andate meglio: nel 1999 era segnalata una buona attività dell'aviazione, specie durante la guerra nel vicino Kosovo. Da quell'anno le spese militari sono arrivate a circa 110 mln di dollari annui, pari a circa l'1,35% del PIL per rialzarsi e raggiungere un minimo di integrazione NATO, fino a salire al 2% nel 2008.
 
Dal 2002 il processo di ammodernamento decennale ha cercato di ridurre i circa 30.000 soldati a circa la metà, ma con miglioramenti qualitativi importanti. Lo stesso vale -ma con maggiori difficoltà- per i materiali, piuttosto numerosi e con grandi quantità di munizioni. Queste sono, da sole, 85.000 t da dismettere, e si pensa di arrivare a 104.000. Una quantità enorme voluta dalla paranoia del regime e con pochi paragoni al mondo data la 'taglia' del Paese, capace di 'far saltare in aria' mezza nazione. Un esempio tragico è stato quello del marzo 2008, in cui sono saltate in aria 400 t di polvere propellente e munizioni durante un processo di dismissione. Spesso le munizioni vengono fatte esplodere in campi aperti, ma quella volta qualcosa è andato male e il boato è stato sentito a Skopje, a 170  km, mentre l'onda d'urto dell'immane esplosione ha danneggiato case a parecchi km di distanza.
 
Nel frattempo, dal maggio 2003, la Croazia, Macedonia e Albania sono impegnate con un programma di cooperazione chiamato Adriatich Charter. Nel 2003, nonostante l'opposizione europea, l'Albania ha firmato un accordo bilaterale con gli USA per non estradare cittadini americani nelle altre nazioni dell'EU. Nel frattempo con l'aiuto americano venivano eliminate le armi chimiche albanesi, complessivamente 16,7 t per un costo di 48 mln di dollari, che ha richiesto 4 anni di tempo (fino al 10 luglio 2007).
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Nel frattempo la Brigata di Marina è usata per lo più per pattugliamenti in stile Guardia costiera, e nel febbraio 2008 ha cominciato a partecipare alla missione Active Endeavour, fino a che il 3 aprile successivo ha ricevuto anche l'invito alla NATO come membro.
 
 
Il comando Addestrativo albanese è costituto dall'accademia della Difesa, l'università militare, l'accademia Tomson e la brigata addestramento basico, più una scuola truppa, un centro difesa analisi e il centro supporto addestrativo. In tutto vi sono 1.000 effettivi.
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L'università militare di Skanderberg è un'altra accademia militare in Albania, che gestisce circa 500 studenti soprattutto per specializzazioni elettroniche e gestione. In tutto erano 3 anni, poi diventati 4 nel 2007.
 
 
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Al 2005 c'erano 16.000 uomini e 35.000 riservisti. Pare che 5 brigate di riserva siano state disattivate e si ridurrà la forza complessiva ad appena 8.200.
 
L''''aviazione''' in Albania ha mosso i primi passi nel 1914. Attualmente è al comando del Brigadier Gen Astrit Jaupi. Chiamata attualmente Forcat Ajrore Shqiptare, FASH, è la Brigata aerea del Comando congiunto. Per la cronaca, nel 1914 vennero ordinati tre Lohner Daimle austriaci, ma l'ordine venne cancellato data l'entrata in guerra degli austro-ungarici. Praticamente questo impedì la nascita di un'aviazione fino a dopo la II GM, data la mancanza di soldi per questa specialità. NEl dopoguerra arrivarono i caccia Yak-9, anni dopo (1955) arrivarono i MiG-15, 17, e soprattutto i J-6 e MiG-19. Di questi vennero consegnati 12 esemplari PM da intercettazione nell'ottobre 1959 e in seguito barattati con i J-7A. Questi ultimi ebbero due perdite operative negli anni '70 e 8 ebbero poi problemi con la mancanza di batterie negli anni '80. Furono soprattutto i 72  J-6 a fare la forza dell'aviazione, 12 MiG-17, vari MiG-15, 4 Il-14, 37 Mi-4(Z-5) a Farka Tirana e un prototipo di H-5 a Rinas.
Un MiG-15 disertò in Italia nel 1997, ai tempi dei disordini che sfasciarono anche le F.A., atterrando a Galatina dopo essere stato localizzato in maniera intermittente dai radar italiani (il che causò vari problemi politici in Parlamanto per il fallimento della difesa aerea). I due piloti albanesi chiesero asilo politico. Dopo la fine dell'assistenza cinese la situazione era talmente grave che non c'era nemmeno il carburante specifico per le turbine aeree, che si tentò di replicare in patria, ma con scarsi risultati (dal 1961 si tentò a Kusova, con il cherosene TSI), così da ridurre la vita delle turbine e causando anche parecchi incidenti che nel 1955-2005 causarono la morte di 35 aviatori albanesi. Al 2004 c'erano ancora, grazie ad aiuti bulgari e ex-DDR, circa 65  J-6C anche se la maggior parte non era operativa, e 2  J-7A in condizioni di volo. Nel tardo 2004 vennero radiati dal servizio dopo un altro incidente mortale all'aeroporto di Madre Teresa, Tirana. Dal novembre 2006 l'Aviazione opera con una nuova struttura, quella sotto comando congiunto come Brigata Aerea, che comprende anche un battaglione di difesa aerea con armi da 37 mm, mentre i missili SAM sono stati ritirati dal servizio nel 2008 a causa dell'obsolescenza dei sistemi. Anche i missili HQ-2 (SA-2, Hong Qian come denominazione cinese). Vi sono 4 trasporti Y-5.
 
 
Fino al 2005 c'erano i seguenti reparti:
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Le attività di manutenzione sono curate localmente, specie a a Farke. I tecnici albanesi erano già capaci di improvvisare molte cose negli anni '80, per esempio comprando batterie di Mirage III per i loro J-7. Questa base, sede degli Z-5 e Mi-4, ora ospita elicotteri occidentali, tra cui anche l'A.109C VIP e un Mi-8. L'addestramento degli albanesi viene svolto a Frosinone e anche a Farke, i militari italiani, A-W, e Eurocopter si incaricano delle manutenzioni<ref>Da Aerei N.52</ref>.
 
 
In tutto vi sono stati:
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*26 MiG-15bis (altri 24 cinesi dal '56), 1955-05
*12 MiG-15UTI (4 MiG-15UTI, 4 CS.102 e 4 FT-2), 1955-05
*12-80 &nbsp;J-5, 1962-05
*12 MiG-19PM (1959-65), poi trasferiti in Cina (interessata al loro sistema di combattimento)
*82 &nbsp;J-6, 1959-05
*12 &nbsp;J-7A, 1965-05, ultimo volo 2002
*8-20 JJ-5, 1962-05
*20CJ-6, 1962-05, 4 ancora in servizio
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*1 Bell 222, dal 1991 fino alla distruzione del 2006
*4 AS.350, dal 1986, uno perso in incidente
 
 
 
La '''Brigata di reazione rapida''' è stat creata il 6 gennaio 2001, riorganizzata varie volte fino al novembre 2006. Ha compiti vari sia difensivi che offensivi, assistenza umanitaria ecc. In tutto ha 3 btg fanteria, 1 logistico e 5 unità secondarie.
 
 
 
La '''Marina''', ovvero la Brigata Navale, o anche la Forza navale di difesa (Forcat e Mbrojtjes Detare Shqipetare) era nota come Comando difesa costiera fino al 1996. Ora che è, un po' nello stile del Canada, parte di un comando congiunto piuttosto che una F.A indipendente, ha QG a Durres e due basi operative, ovvero questa e Vlora. I vecchi scafi sovietici e cinesi sono oramai fuori servizio mentre vi sono parecchie navi americane e italiane. 2 dragamine sovietici sono ancora in linea, in attesa di 4 grosse navi di pattugliamento olandesi Type 4027. Vi è anche un'accademia militare navale. Fino al 1996 c'erano ben 145 mezzi navali, di cui 45 piccoli aliscafi siluranti 'Huchuan', più alcune cannoniere 'Shangai'. Soprattutto, vi erano 4 sottomarini 'Whiskey', eredità sovietica (i rapporti vennero interrotti nel '61). Questi rimasero in efficienza con l'aiuto cinese fino agli anni '80, quando l'isolamento albanese era diventato insostenibile, fino a che vennero ritirati nel 1988. Uno di essi fece una missione di 22 giorni attorno a Malta nel '68, una delle missioni più a lungo raggio della flotta subacquea albanese.
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Il tutto è suddiviso in due flottiglie, a Vlora la 2a e a Kepi la prima.
 
Quanto alle armi di distruzione di massa, il totale ammontava a 16.678 &nbsp;kg di gas come il 'mostarda', la lewisite, adamsinte e cloroacetofene. L'Albania ha segnato la convenzione delle armi chimiche nel 1993 (CWC) e lo attuato dal 1997. Solo 6 nazioni, però, hanno dichiarato secondo il trattato, il loro totale di armi chimiche, tra cui l'Albania, ma solo nel marzo 2003, dopo la scoperta in qualche deposito, di 600 contenitori, comprati forse negli anni '70. Quando l'11 luglio 2007 l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche annunciò la distruzione dell'arsenale, l'Albania divenne la prima nazione a distruggerle secondo i termini della CWC per 48 mln di dollari con il contributo degli americani. Nel frattempo, con la convenzione sulle armi biologiche firmata nel giugno 1992 è stato bandito anche questo tipo di arm, mentre già nel settembre 1990 era stato siglato il trattato di non proliferazione nucleare, e prima ancora il 20 dicembre 1989 firmò la convenzione di Ginevra il 20 dicembre 1989 e infine il CNTBT sempre sulle armi nucleari il 23 aprile 2003.
 
Quanto alle armi di distruzione di massa, il totale ammontava a 16.678 kg di gas come il 'mostarda', la lewisite, adamsinte e cloroacetofene. L'Albania ha segnato la convenzione delle armi chimiche nel 1993 (CWC) e lo attuato dal 1997. Solo 6 nazioni, però, hanno dichiarato secondo il trattato, il loro totale di armi chimiche, tra cui l'Albania, ma solo nel marzo 2003, dopo la scoperta in qualche deposito, di 600 contenitori, comprati forse negli anni '70. Quando l'11 luglio 2007 l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche annunciò la distruzione dell'arsenale, l'Albania divenne la prima nazione a distruggerle secondo i termini della CWC per 48 mln di dollari con il contributo degli americani. Nel frattempo, con la convenzione sulle armi biologiche firmata nel giugno 1992 è stato bandito anche questo tipo di arm, mentre già nel settembre 1990 era stato siglato il trattato di non proliferazione nucleare, e prima ancora il 20 dicembre 1989 firmò la convenzione di Ginevra il 20 dicembre 1989 e infine il CNTBT sempre sulle armi nucleari il 23 aprile 2003.
 
Il Comando Supporto è basato a Tirana e ha una brigata logistica, un reggimento supporto, un reggimento infrastrutture, un centro di reclutamento personale e reclutamento, un ospidale universitario, un centro di sviluppo e un battaglione polizia militare. Tra l'altro vi è anche la capacità di manutenzione fino al terzo livello, oltre a quello sanitario e il supporto per le missioni internazionali. In tutto si parla di 4.200 persone.
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Tra i reparti speciali quello chiamato RENEA, Reparti i Neutralizimit te Elementit te Armatosur, è il principale. È stato stabilito negli anni '90 soprattutto per azioni anticrimine dato il livello di delinquenza aumentato rapidamente dopo la caduta del comunismo. Si tratta di un personale altamente qualificato e con compiti molto delicati. Inizialmente, ai tempi del comunismo, c'era l'Unità 326 (Reparti 326), che era usata soprattutto per controllo delle rivolte, e che venne conseguentemente disciolta dopo la fine del regime. Attualmente questo reparto è simile al GIGN, NOCS, GIS, GSG-9 e altre unità speciali. NOn si sa quanti siano, ma originariamente erano militari e operavano in team di 4 elementi in stile SAS. Vengono addestrati duramente, incluse le missioni in montagna (la massima altura locale è mte. Korabi da 2.761 m). L'età massima di ammissione è di 26 anni. Le armi sono tra l'altro gli AK-47 (Type-56), G3, MP-5 SVD e altro ancora, tra cui i fucili SAKO TRG-22 e 42, più precisi dei pur popolari SVD, armi meno 'speciali' quanto ad impiego. Poi vi sono anche pistole come la Makarov e Beretta, la SIG-226 e 228, la Jericho, le mitragliatrici RPD e RPK.
 
Diverse le missioni operative, come quella del gennaio del '91 nella prigione di massima sicurezza Shenkoll, dove però operò l'unità 326, antenata del RENEA. Nel novembre 1992 vi furono grosse alluvioni e il RENEA venne usato per distribuire cibo e rifugi con battelli ed elicotteri. 10 anni dopo, tra le altre azioni, vi è stato lo sgominamento dei trafficanti di droga sequestrando oltre 1.000 &nbsp;kg di eroina pura. Fino a quell'anno si ricordano tre vittime dell'unità speciale in parola.
 
Nel 2002 venne anche sciolto il Reparti i Operacioneve Speciale (ROS) del ministro degli interni, anch'essa usata soprattutto contro il crimine organizzato. Il gruppo Shqiponjat (aquile) è un altro gruppo di intervento rapido, addestrato dalla polizia italiana.
 
Il vecchio gruppo speciale era l'Unità 326. Aveva circa 600 effettivi per compiti antiterrorismo, antinsurrezione, ricerca e soccorso ecc. Venne abolito nel 1991 data la sua associazione stretta con il regime comunista. Esso nacque nel 1982 come unità per il Ministero degli Interni.
 
 
 
 
 
 
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