Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Israele-3: differenze tra le versioni

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*Armi: 4 tls da 650 mm, sei da 533 mm, con 5 missili Harpoon, mine, siluri DM2A3
 
I tls da 650 mm sono considerati particolarmente inquietanti. Infatti, questo calibro potrebbe significare la presenza di mine di maggiore potenza del normale, ma sopratuttosoprattutto potrebbe significare la presenza di missili da crociera a lungo raggio, forse una versione del Popeye, armati con testata nucleare. Pare che, ma la notizia non è stata mai ufficialmente confermata, un primo test ebbe luogo nell'Oceano Indiano, con una distanza percorsa di quasi 1.800 km, con un centro sull'obiettivo designato<ref>RID 1/05</ref>.
 
 
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Come si può apprezzare, v'é una sostanziale equivalenza tra le Saar I-III e le 'Combattante II francesi (47 m e 275 t) con gli stessi motori, mentre le 'Reshef' sono analoghe alle Combattante III (56,15 m, 425 t p.c., 15.000 hp). Solo le 'Alia' o Alya' o anche Saar 4,5 sono un tipo originale, anche se in definitiva largamente basato sulle 'Reshef', almeno come apparato motore.
 
Le navi israeliane hanno avuto diverse armi di tipo nazionale. Una è stata, indubbiamente quella di maggior prestigio, il sistema Gabriel. Esso venne sviluppato già del '62, e pur essendo decisamente semplice, fece in tempo a partecipare alla guerra del Kippur, dove dozzine di essi distrussero varie navi arabe e anche diversi mercantili neutrali. Questo missile, dall'aria tozza, con due coppie di impennaggi cruciformi rettangolari, di cui quelli posteriori più piccoli, era priva di alette ripiegabili e così si rendeva necessario usare lanciatori di vetroresina singoli, di forma piuttosto irregolare e sfaccettata, e in questo, piuttosto simili ai Penguin norvegesi, anche come massa e prestazioni. Questi ordigni erano utilizzabili anche da autocarri per la difesa costiera. La versione Mk I aveva radar altimetro e autopilota, con crociera all'elevata quota di 100 metri sul mare, però vicino al bersaglio scendeva a soli 20 metri. Ad appena 1-2 km entrava in azione il sistema di guida, basato su di un radar illuminatore posto sulla nave lanciatrice in banda I. Anche per questo era necessario accendere il sistema solo all'ultimo, data la possibilità di essere soggetti al jamming. Del resto è lo stesso sistema usato dai missili Sea Skua, mentre i Penguin ricorrono ad un sistema autonomo a guida IR. Erano disponibili anche comandi radio per la guida elettro-ottica o uno di controllo da parte del radar cercatore, che insegue e comanda il missile durante il volo. Nell'insieme il Gabriel non era certo, nella sua forma iniziale, un'arma sofisticata: piuttosto lento, con una gittata pari a circa la metà di quella delle armi sovietiche. Eppure ebbe successo e forse in nessun campo come nel settore navale, specie con la battaglia di Lakatia, Israele ottenne una superiorità tanto schiacciante nella guerra del Kippur. A dire il vero, per converso, c'è da dire che proprio nel settore navale Israele appariva decisamente inferiore alle marine arabe, sopratuttosoprattutto a quella egiziana.
 
Il Gabriel Mk II era simile al precedente, introdotto attorno all'inizio degli anni '80, mentre grossomodo nello stesso tempo arrivò anche l'Harpoon, di maggiore portata, ma nondimeno più compatto grazie alle alette ripiegabili; nel mentre il Gabriel Mk III otteneva finalmente un radar di ricerca attivo in banda I e la possibilità sia di essere usato in modalità fire and forget che fire and update con un apposito datalink (inesistente sul pur più grosso Harpoon). Dal Gabriel Mk III venne estrapolata anche una coppia di versioni aria-superficie, le A/S e A/S ER (quest'ultima con motore a razzo allungato). Sono usati da aerei come i Phantom e i pattugliatori Sea Scan.
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Le artiglierie di bordo sono per lo più M2 Browning, cannoni da 20 mm Oerlikon o Hispano, CIWS Phalanx, 40 mm Bofors, ma sopratuttosoprattutto i 76 mm OTO-Melara, usati spesso da Israele in guerra, e per azioni di bombardamento costiero, purtroppo spesso coinvolgendo anche la popolazione civile. Nonostante la granata pesi poco oltre i 6 kg, essa è quanto di più potente sia praticamente utilizzabile da navi così piccole come quelle Israeliane, dopo che il cacciatorpediniere Jaffa venne radiato dal servizio.
 
Ma gli Israeliani hanno anche realizzato un impianto CIWS per la difesa ravvicinata delle loro navi, che è una sorta di TCM-20 terrestre ingrandito. Esso è chiamato infatti TCM-30 e usa due cannoni da 30 mm Oerlikon. L'affusto è stato ottimizzato per limitare la dispersione alle distanze maggiori, rendendo l'arma più precisa possibile. Le munizioni di loro sono molto potenti. Questo sistema, con capacità sufficienti per ingaggiare bersagli difficili (dipendenti anche dal tipo di centrale di tiro installata), ha sostituito vari impianti Bofors da 40 mm dopo la sperimentazione sulla motocannoniera GEULA, classe 'Alia'. Alla metà degli anni '80 questo sistema coesisteva assieme a 14 Phalanx già forniti per la Marina Israeliana. La sua efficacia come sistema antimissile poteva essere comparabile se aveva un valido sistema di tiro, ma contro aerei e bersagli di superficie la sua potenza era chiaramente superiore, come anche la gittata massima. La dotazione di colpi pronti all'impiego è limitata a 250 totali, più due contenitori con altri 40 colpi complessivi di pronta ricarica.