Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-8: differenze tra le versioni
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La linea di carri armati inizialmente comprendeva gli M-47 medi, ma i francesi avevano anche pensato anche ad una nuova, possente macchina: l'AMX-50 da 50 t, cannone basculante da 100 o 120 mm, corazzatura da 120 mm e motore da ben 1000 hp. Questo era un carro degno di essere chiamato 'pesante' ma non ebbe seguito: era un mezzo rivoluzionario e pesava nettamente meno dei Conqueror e M103 americani, con molta più mobilità. Ma le buone idee sono dure a morire, come si sarebbe visto poi.
Per sostituire i carri M47 venne sviluppato il veloce e leggermente corazzato AMX-30, in diretta competizione con i Leopard tedeschi, e la cosa venne supervisionata dall'Esercito italiano anch'esso dotato dei carri Patton. Nessuno dei due contendenti si dimostrò nettamente superiore all'altro e allora ognuno si tenne la sua macchina, con gli italiani che però seguirono i tedeschi. In effetti i Leopard si dimostreranno superiori,
Per i ruotati nessun problema, ma da rilevare che il rimpiazzo dei vecchi AMX-13, la famiglia MARS 15 (da 15 t) non ha avuto, nonostante le grandi promesse di circa 20 anni fa, un seguito pratico. I ruotati hanno visto mezzi come il VAB che sono ben conosciuti e accetti, anche se per compiti per lo più di seconda linea. Il gippone VBL corazzato-anfibio è stato forse il primo della sua categoria, anche se ora il suo peso di circa 3 t (al solito per i corazzati francesi, un valore molto 'sobrio') è ampiamente superato (ma certo, difficilmente i gipponi moderni sono anche anfibi: sembrano cioè -non casualmente- più pensati per resistere alle mine sulle strade di qualche Paese desertico, che a missioni di esplorazione e ricognizione classiche, magari in territorio europeo, dove le capacità anfibie non sono un optional inutile). I costruttori francesi tradizionali di carri sono la Panhard (M3, VCR), l'Atelier de Construction de Roanne (AMX-10RC, 10P, AMX-30 etc.), la Renault (VAB) e la Berliet (VXB-170, simile al VAB ma non adottato dall'Esercito Francese).
===Carri armati===
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Il carro leggero '''[[w:AMX-13|AMX-13]]''' è uno dei mezzi di successo dell'industria francese del settore, anche se oramai è un veicolo superato e i larga misura radiato dal servizio attivo<ref>Armi da guerra 13 per la gran parte dei dati</ref>. Esso venne messo in produzione nel dopoguerra (1952), e si dimostrò il veicolo francese di maggior successo di quella generazione. Il suo equivalente ruotato, la Panhard EBR 8x8, non ebbe la stessa diffusione, mentre il carro pesante AMX-50 non ebbe seguito in quanto giunsero un gran numero di M47 Patton dagli USA. Tutti questi mezzi avevano una torretta basculante, ovvero con il cannone il cui movimento di elevazione era connesso a quello dell'intera parte superiore della torre. Questo accoppiamento rigido consentiva un sistema di carica automatica assai semplice e lineare, non dovendo prevedere complessi e ingombranti meccanismi per adeguare la carica all'alzo dell'artiglieria. Progettato e costruito nel 1948 dall'Atelier de Construction di Issy–les Moulineaux, venne prodotto in serie all'Atelier de Costruzione de Roanne, a partire dal 1952.
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Il '''[[w:Leclerc|Leclerc]]'''<ref>Housson, Jean-Pierre: ''Leclerc, più che un carro, un sistema'', P&D Marzo 1992 pagg. 58-63</ref>è realmente l'epigono degli MBT francesi, e assume in sé una serie di innovazioni che ne hanno fatto un mezzo avveniristico, come anche la sua struttura moderna e aggressiva suggerisce. Prodotto da GIAT (Ora NEXTER), è oramai l'MBT standard dell'Armée de Terre, in sostituzione all'AMX-30.
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Quanto segue potrà sembrare agiografico e adulatorio nei confronti di questo carro; lo scrivente ritiene di no, e
Lo studio per un carro di nuova generazione, l'ECP (poi ribattezzato 'Char Futur'), ha avuto inizio nel 1978 basandosi su di un'analisi delle possibili condizioni di combattimento in Europa. Esso ha condotto ad un lungo processo di definizione terminato solo nel 1986, che vide la scelta delle componenti e delle filosofie necessarie. Poi dal 1987 venne iniziata l'industrializzazione con 6 prototipi e già dal 1988 alla produzione di serie. Il 14 gennaio 1990, alla presenza della vedova del Gen. Leclerc il primo Leclerc venne consegnato dalla GIAT alla DGA (Delegazione generale degli armamenti). Venne subito chiarito che non si trattava di un semplice carro armato ma di un sistema completo, termine mai usato per un mezzo corazzato. Il perché si dirà poi, per ora iniziamo dalle caratteristiche tecniche del mezzo.
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Forse maggior problema era dato dal fatto che l'M1 Abrams costava ancora meno e che i T-72 venivano venduti a 650 milioni di lire se non anche meno (dipende dalle versioni: tra quelli usati tipo ex-DDR e quelli nuovi l'oscillazione è di circa 100-1.500 milioni dell'epoca). Ma più in generale, dopo la fine della Guerra fredda (a cui il Leclerc non partecipò ma peggio ancora, non fece in tempo nemmeno per la 'parata finale' delle F.A. 'occidentali', celebrata ai danni degli armamenti prevalentemente sovietici di Saddam Houssein in Desert Storm) il mercato dei carri è andato in crisi profonda: solo i Leopard 2 hanno tenuto banco, grazie anche alle immense quantità di esemplari ex-tedeschi in eccesso: con 2000 carri armati -almeno 3-5 volte più numerosi del necessario- non è certo difficile svenderne un centinaio a qualche nazione, magari come condizione per un ulteriore contratto per altri mezzi usati: così il Leopard 2, mai usato in guerra, è riuscito paradossalmente a diffondersi nel dopo-Guerra fredda anche in maniera maggiore. Il Challenger inglese ha segnato invece l'uscita mesta della Nazione che 80 anni prima aveva inventato il carro armato, e l'M1 ha pagato i consumi della sua assetata turbina (16 l.x km come media in Desert Storm, circa 3 volte il turbodiesel dei pur più pesanti e lenti Challenger).
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Essendo entrato in linea agli inizi degli anni ’90 ha avuto 10 anni di ritardo rispetto ad altri tipi, da un lato è più moderno, dall'altro si può dire che non ha avuto alcun ruolo nella Guerra fredda né in quella del Golfo, risentendo anche del crollo del mercato dei carri da combattimento dello scorso decennio, perdurante a tutt'oggi.
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===IFV===
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L''''[[w:AMX-10P|AMX-10P]]''' è da lunghi anni l'IFV cingolato standard dell'esercito francese. Costruito nello stabilimento di Issy-les-Moulineaux, ma già nel 1972 il veicolo passò di mano dalla ditta originale all'Atelier de costruction de Roanne.
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