Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Falklands-2: differenze tra le versioni
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====Le operazioni aeree<ref>Dati prevalentemente da 'Guerra nelle Falklands', Aerei mag-giu 2002</ref>====
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Dopo la perdita del Puma, non pare vi siano stati altri velivoli distrutti fino al 22 aprile, quando due Wessex Mk.5 del No.845 Sqn si schiantarono al suolo durante una bufera di neve su Fortuna Glacier, Georgia Australe. Un terzo elicottero, però, riesce a decollare e a salvare gli occupanti degli altri due.
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Infine vengono localizzati due Canberra a volo radente in mare, sono B Mk.62 del Grupo 2. Il Lt Curtiss del No.801 Sqn ne abbatte subito uno con un Sidewinder, mentre Broadwater lancia entrambi i suoi AIM-9L contro un secondo bombardiere, ma manca il bersaglio. Il Canberra abbattuto è quello dei tenenti Ibanez e Gonzales, entrambi eiettati, ma senza che si riuscisse poi a salvarli.
Il risultato di quella giornata, fu scioccante, un secco 4:0 (il Mirage III abbattuto dalla contraerea era comunque spacciato, sia che avesse tentato di ritornare alla base, sia che fosse riuscito ad atterrare su di una pista troppo corta per non riportare danni, per giunta crivellata di crateri) per i Sea Harrier, specie se si considera che tre vittime erano Mirage, aerei che con la HHA avevano abbattuto dozzine di avversari. E i loro missili, ancorché non recentissimi, erano l'AIM-9B (il più vecchio tra i Sidewinder ancora in servizio), l'R.530 (il missile più potente, ma forse anche il meno efficace), lo Shafir Mk.2 e il Magic 1, entrambi (specialmente quest'ultimo) moderni e temibili. L'arma israeliana venne accreditata di almeno il 65% di Pk durante gli scontri con gli arabi, quella francese era meno nota, ma capace di arrivare a 10 km e manovrare fino a 50 g, recapitando una testata da 12,5 kg di cui sei di esplosivo, e guidato da un valido (anche se non all-aspect) sensore IR con un campo visivo di 135°. I piloti della RN si chiedono dunque se fosse stata solo fortuna, se ci sarebbero state altre giornate memorabili. Dall'altra parte gli Argentini sono scossi dalla sconfitta rimediata, e la cosa li avrebbe influenzati anche nelle settimane successive, quando rinunceranno pressoché sempre ad affrontare i Sea Harrier e ad intaccarne le scarne fila. Mentre i cacciabombardieri spesso avrebbero lanciato le loro bombe in mare scappando a tutto gas al primo accenno della loro presenza,
Il giorno dopo, con un'azione altamente discussa e opinabile, viene affondato il Belgrano da parte dell'SSN Conqueror (era fuori dalla zona di esclusione di 800 miglia), e un Alouette III a bordo viene perduto assieme alla nave e a buona parte dello sfortunato equipaggio. Anche un elicottero Lynx della marina Argentina (S.Trinidad) viene perso per incidente quello stesso giorno (Esc.1).
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Il 25, come temuto dagli inglesi, vi è un'altra azione di forza degli aerei argentini, per festeggiare degnamente la loro festa nazionale. Cercano la HMS Hermes, unità fondamentale della flotta britannica, benché sia anche una delle più , se non la più anziana. Due Super Etendard cercano di colpire un grande bersaglio radar, circondato da molti minori, ma i loro missili Exocet falliscono e vengono deviati da nuvole di chaff, però acquisiscono la nave Atlantic Conveyor che porta ancora a bordo sei elicotteri Wessex, un Lynx e
Alcune fonti dicono che uno dei Super Etendard sia rimasto disperso, ma la cosa non pare confermata dalle storie più dettagliate (vedi sopra), che non parlano di perdite se non ben oltre la fine della guerra. 4 A-4B e C attaccano con due o tre bombe da 454 kg l'uno, ma i missili Sea Dart (?) riescono ad abbatterne due, un aereo del Grupo 4 e uno del Grupo 5. Questa ricostruzione (Aerei N.9 giu 2002) è peraltro molto dubbia e non vi sono altre fonti che affermino che tali perdite sarebbero da attribuirsi ai Sea Dart e non ad altri sistemi, come la contraerea leggera; l'unica cosa sicura è che nella giornata non sono segnalate vittorie aeree dei Sea Harrier, malgrado il numero di aerei argentini in azione quel giorno.
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L'8 giugno venne la tragedia di Bluff Cove. Morgan intervenne su allarme, solo per vedere in fiamme le navi da sbarco e una nuova formazione di A-4 approssimarsi. Lui vide per primo l'aereo e si buttò in picchiata, lasciando in quota il compagno Smith; scese in verticale a circa mach 1, ma l'aereo era a circa 12 km di distanza e non poteva fermarlo.
L'ultimo atto fu da parte degli Harrier, quello della resa degli Argentini. Il pilota disse all'ammiraglio che voleva parlargli, perché sembrava che quelli volessero arrendersi. E così fu, vi furono bandiere bianche che spuntarono alla periferia della cittadina e per il momento le missioni vennero sospese. Finì così la guerra in cui i Sea Harrier avevano battuto l'Argentina.
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