Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del sud: differenze tra le versioni

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{{Forze armate mondiali}}
[[ImmagineFile:Flag of South Korea.svg|150px|left|thumb|]]
La Corea del Sud ha una situazione particolare fin dalla sua fondazione come Stato indipendente: nata come nazione alla fine della Seconda guerra mondiale, ripartita in una zona di influenza comunista e una 'occidentale', la Corea ha conosciuto una feroce guerra che in tre anni non ha cambiato i confini che hanno diviso la penisola. La capitale Seul ha una posizione particolare, essendo entro il raggio delle artiglierie sufficiente per raggiungerla senza nemmeno la necessità di un'incursione aerea. Questo è un caso particolare, che è condiviso da Damasco con le artiglierie israeliane poste sul Golan. La Corea del Sud ha una forza militare elevata ed è appoggiata da basi americane, ma questo non basterebbe in caso di guerra contro la Corea del Nord per evitare pesanti danni al territorio. La Corea del Nord è nota per le sue attività missilistiche ed è dichiaratamente in possesso di un programma nucleare. In termini convenzionali la Corea del Sud è ben preparata e ha numerosi sistemi d'arma moderni o modernizzati, parte dei quali, come i carri K-1, di realizzazione nazionale.
 
La storia militare della Corea ha visto molti momenti significativi: la dinastia Choson del XIII secolo, che portò la Corea ad una tale potenza da invadere due volte il Giappone, nel 1592 e 1596, con un esercito forte e ben organizzato, ma che non ebbe più fortuna dei mongoli di qualche secolo prima contro il valore dei giapponesi e le difficoltà logistiche dell'operazione. Poi la Corea divenne stato vassallo del potente vicino, la Cina Manchu, nel 1637, la gurerra cino-giapponese del 1895 che finì con il Giappone quale potenza dominante sulla penisola, a cui sarebbe seguito un feroce processo di giapponesizzazione di cui i coreani non hanno mai perso memoria. Dopo la vittoria giapponese sui Russi del 1905 la posizione si rafforzò ulteriormente e nel 1910 la Corea divenne definitivamente colonia giapponese. Dopo il 1945 la Corea venne sottoposta ad un regime di governo provvisorio che Truman acconsentì ad essere esercitato con la suddivisione della penisola al 38 imo parallelo. Questo si dimostrò un grave errore, e quando il 15 agosto 1948, tre anni esatti dalla fine della guerra tra Giappone e USA si formarono la Repubblica di Corea,seguita dalla Repubblica Popolare di Corea in settembre, il danno era oramai fatto. La successiva guerra fu quasi inevitabile: di fatto la Corea, pur essendo una penisola tutt'altro che ricca e dal buon clima, ha attirato per secoli giapponesi, cinesi, russi e ultimamente americani come obiettivo da conquistare e colonizzare. La Guerra di Corea fu una immane tragedia che vide tutto il Mondo scontrarsi sul suo suolo, ma sopratuttosoprattutto vide subire i coreani, sia del nord che del sud, e il territorio devastato.
 
Dopo la guerra la Corea del Nord e quella del Sud rimasero sul 38imo parallelo, su cui venne istituita la DMZ per evitare altri problemi, che si estende per decine di km in larghezza. Nondimeno, la capitale Seul è ancora entro la gittata dei sistemi d'artiglieria nordcoeani a più lunga gittata, situazione che ha solo un altro esempio, sostanzialmente: quello di Damasco, sotto tiro da parte degli israeliani dalle alture del Golan.
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==All'inizio degli anni '90<ref>Saw, David, ''La Repubblica di Corea e la sua politica di difesa'', RID, Marzo 1992, pagg. 42-55 </ref>==
Nel 1992, le F.A. coreane erano rappresentate da un esercito imponente, una forte marina, e una efficiente aviazione. Ma erano sopratuttosoprattutto le F.A. americane che supportavano il tutto, essendo rimaste in zona anche dopo la guerra. Vi erano all'epoca, nell'organico delle USFK, US Forces of Korea, qualcosa come la 2a Divisione di fanteria, 2 stormi dell'aviazione USA e un totale di 43.000 uomini, di cui però il totale era previsto scendesse a 30.000 entro l'ottobre 1993.
 
Il bilancio della Difesa era nel 1991, di 9 miliardi di dollari, overo il 4,2% del PIL e il 27,5% del bilancio statale.
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La forza di mezzi speciali avrebbe dovuto comprendere anche veicoli gittaponte e recupero ricavati dai carri M47 radiati dal servizio.
[[ImmagineFile:2007 Seoul Air Show 063 K200.JPG|300px|left|thumb|]]
Ma per quello che riguarda la situazione dei mezzi di fanteria, la situazione non era altrettanto brillante, o quantomeno buona: vi erano solo 500 M113 in servizio, a cui si aggiungeva un mezzo non molto diffuso e noto, nientemeno che il Fiat 6614 da trasporto truppe, che è stato prodotto su licenza dalla Asia Motors. Ma nemmeno di questo modesto mezzo vi erano molti esemplari disponibili: solo 400 circa, prodotti fin dalla metà degli anni '70. Con una postazione di tiro per mitragliatrice leggera e corazza da circa 7 mm anche se ben inclinata, erano tutt'altro che mezzi poderosi. Un veicolo che avrebbe costituito una vera rivoluzione, specie per cooperare con i carri K-1, era il KIFV, Korean Infantry Fighting Veicle. Era prodotto dalla Daewoo, e in concreto si trattava di un AIFV della FMC, armato di mitragliera da 25 mm in torretta monoposto, ma motorizzato con un diesel MAN D-2848 9V con trasmissione automatica T-200, mentre la Alcan forniva le corazze in alluminio. La versione base era armata solo con la solita 12.7 mm, ma erano previste le torrette monoposto da 25 mm, una addirittura da 35-40 mm, un carro leggero da 105mm, portamortaio da 120 mm, veivolo comando e altro ancora, un po' troppo per un mezzo di cui si pensava di produrre inizialmente almeno solo 500 mezzi.
 
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Le artiglierie campali erano poderose, come si addice ad un esercito povero di veicoli da combattimento in generale e su territorio montuoso.
 
Queste comprendevano in tutto oltre 1000 obici M-101 prodotti anche su licenza, armi leggere da 105 mm, anche se più probabilmente da integrare con i più moderni M102, dall'affusto più leggero e orientabile sui 360 gradi. Una nuova artiglieria era stata tuttavia approntata, sempre in questo calibro che evidentemente era giudicato valido per le caratteristiche di mobilità del territorio, ovvero il KH178 con gittata di 14.700 m contro 11.000 del vecchio tipo americano. È stata anche venduta alla Thailandia. Per il resto vi erano 400 obici M114 da 155 mm, ma in corso di sostituzione con il KH179 che similmente all'M198 americano poteva sparare la granata M107, in questo caso a 22.000 m oppure 30.000 con la munizione a razzo. 48 obici M115 da 203 mm erano la componente, sempre vintage della II GM più pesante del parco artiglierie. Non sono presenti però solo queste armi trainate, poiché vi sono anche i semoventi: almeno 400 M109A2 erano in corso di acquisizione o produzione su licenza e pur essendo piuttosto superati erano una forza da combattimento notevole, al pari di circa 100 M107 e M110, tutti in fase di trasformazione in M110A2. Ma sopratuttosoprattutto con i lanciarazzi d'artiglieria in cui i koreani erano forti: 140 sistemi calibro 130 mm, a canne multiple, erano in servizio. Basati sul telaio degli autocarri KM813A1 6x6. È un sistema potente con 22 km di gittata ovvero di qualcosa superiore al BM-21 sovietico. Era un acquisto recente rispetto al KPA, che invece ha sempre avuto interesse per queste armi. Altri sistemi d'arma erano gli obsoleti razzi Honest John, con 12 lanciatori su due unità di lancio. Questi vecchi armamenti, rimpiazzati nel resto del mondo dai 'Lance', sono stati integrati anche da razzi a lungo raggio sviluppati in loco, ma non hanno avuto molto successo. A tutti gli effetti, mancando dei Lance, degli HAWK e di altri sistemi fondamentali, l'Esercito sudcoreano non era molto ben equipaggiato.
 
Le armi controcarro erano ovviamente sviluppate, data la minaccia delle forze corazzate nord.coreane. Questi erano presumibilmente ancora in buona parte i vecchi cannoni SR come gli M40 da 106 mm e forse anche altri tipi più vecchi come gli M18 da 57 e M20 da 75 mm. Altri sistemi erano quelli più importanti: i lanciarazzi M72 LAW, da rispiazzare con i LAW-80 o altri tipi, da scegliere su di una competizione internazionale. Altre armi erano i TOW, a lunga gittata e utilizzati anche dagli elicotteri. Per ottenere un'arma intermedia, né a corta né a media gittata, era contemplato di comprare, eventualmente, il MILAN. Questo avrebbe aiutato a colmare il gap tra le armi a livello più basso, tipo il plotone, e quelle a livello di battaglione-reggimento.
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*8 P-3C (in ordine)
 
[[ImmagineFile:Ensign of the Republic of Korea Navy.jpg|150px|left|thumb|]]
La Marina o ROKN era un altro servizio riccamente 'popolato' con ben 60.000 uomini tra cui 2 divisioni di fanti di marina. Le navi erano molto meno numerose e potenti, con 7 cacciatorpediniere 'Gearing' che non erano altro che navi degli anni '40 potenziate allo standard FRAM I e II, e altre due del tipo SUMNER, tutte eccetto 2 delle prime erano state armate con missili Harpoon e un elicottero mentre le rimanenti avevano un lanciatore ASROC. Per sostituire questo obsoleto nucleo di navi erano in programma i caccia KDX, inizialmente da 3500 t con armamento di un pezzo da 127 mm, due Goalkeeper, un Sea Sparrow, lanciamissili Harpoon e elicotteri Lynx. La loro costruzione avrebbe dovuto essere dell'ordine di 10-12 navi, cominciando da una prima nave del 1992. Non erano navi eccezionali, ma comunque adatte allo scopo.
 
La marina aveva però sopratuttosoprattutto navi medio-piccole, in particolare le fregate leggere ULSAN, DONG HAE e PO HANG costruite in Corea dalla Hyndai, Korea Tacoma, Daewoo e altri cantieri. In tutto sono state realizzate 7 ULSAN, 18 PO HANG e 4 DONG HAE. L'armamento di queste ultime era costituito da 2 cannoni da 76 mm OTO e 2 impianti binati Breda, controllati da due radar di tiro, il tutto ripartito equamente tra prua e poppa. Vi erano anche siluri ASW in impianti tripli, e elettronica britannica e olandese. Altre navi, in particolare altre fregate leggere ULSAN e PO HANG erano in programma. Queste erano ancora più potenti delle altre, con un cannone da 76 a prua, un impianto Breda da 40 mm binato subito dietro, due Breda da 40 mm a poppa, con un radar di controllo del tiro, mentre per le artiglierie di prua vi è solo un sistema optronico RADAMEC. Esistono anche un radar ST08 sulla testa dell'albero di prua e un radar DA-08 su di un piccolo albero di centro nave.
 
A parte questo, esistevano, nel 1992, diverse motocannoniere missilistiche del tipo 'Asheville', ovvero la PAEK-51 fornita dagli americani e 8 cloni coreani classe PAEK KU con missili Standard e Harpoon. Infine, sempre figlie degli anni '70 vi erano due sole navi KILURKI-71 con missili Exocet, le uniche che non avevano missili antinave americani a bordo. Altri 32 pattugliatori KILURKI-11 e 39 CHEBI-51 completavano la forza di superficie, il cui compito era principalmente quello di controbattere la minaccia dei mezzi insidiosi, specie minisommergibili, dei nordcoreani.
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Gli SN sono partiti dal lotto 84-1370/1373 al 93-4100/4119
 
Tornando all''''[[w:F-18|F-18]]''', questo venne scelto per la superiore avionica, l'affidabilità data da 2 motori e capacità di svolgere azioni marittime di attacco e in generale di operare in condizioni ognitempo, sia per il poderoso radar APG-65/73 che per un FLIR in pod sotto la fusoliera. Questo era utile sopratuttosoprattutto perché i velivoli incursori nordcoreani come gli An-2 erano mezzi insidiosi, lenti, che potevano eventualmente sfuggire ai radar dei caccia anche del tipo doppler (a dire il vero, non sarebbe stato facile nemmeno vederli con il FLIR, data la ridottissima emissione termica). Infine, i nuovi MiG-29 sembravano meglio controbattibili da aerei come l'F-18. I primi 12 Hornet avrebbero dovuto essere forniti, 36 assemblati, 72 prodotti su licenza, e quanto ai motori, 27 F-404-GE-402 forniti dalla G.E., 10 assemblati e 144 prodotti su licenza. Ma nel marzo 1991 l'affare riguardo l'F-18 è stato talmente mal giudicato da portare, clamorosamente, da mandare la vittoria al concorrente 'perdente' ovvero l'F-16. Se non altro, il fatto di essere già presente in servizio in Korea non era certo una cosa marginale: mettere su una logistica del tutto diversa per due caccia di ultima generazione era piuttosto illogico e certo non economico.
 
Per quello che riguarda caccia più pesanti, la Corea del Sud considerò lungamente anche il Tornado, ma alla fine non se n'é fatto nulla. In ogni caso, per contrastare i caccia come i Su-30MKK cinesi e i possibili avversari nordcoreani era necessario un velivolo da caccia e superiorità aerea piuttosto che un interdittore e intercettore a lungo raggio. E non c'erano certo i margini per comprare due macchine pesanti moderne al tempo stesso (più adatto per i sauditi come ragionamento..).
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===La KAI e il T-50===
[[ImmagineFile:T-50 Golden Eagle Model, MSPO 2007.JPG|300px|left|thumb|]]
A suo tempo la famiglia dei Northrop N-156 era un progetto di notevole utilità, sebbene messo in ombra dal fatto che l'USAF non lo utilizzò se non in piccola quantità come macchina di prima linea, giudicandolo troppo leggero, mentre in compenso utilizzò molto il T-38 Talon che era un addestratore supersonico e come tale, macchina di assoluto lusso per l'addestramento. La sua sostituzione non è stata agevole: dopo oltre 3.800 aerei prodotti fino al 1989 la famiglia T-38/F-5 ha stabilito una diffusione tale, anche se non casualmente solo nelle versioni da combattimento o biposto derivate, che solo l'F-16 e il MiG-21 possono vantare. Eppure, è proprio con la sostituzione di questo aereo che i sudcoreani si sono cimentati. La KAI naque della presenza delle forze aeree americane di base nel Paese, che fecero sì che la compagnia di bandiera nazionale KAL iniziò a fornire, attorno al 1979, la manutenzione degli aerei con l'USAF. Poi, molto stranamente per una compagnia di bandiera civile, montò su licenza gli F-5, nel 1981. Visto che le forniture erano di qualità ineccepibile, questo stimolò diverse compagnie ad interessarsi all'argomento aeronautico. Una delle compagnie in parola fu la Hyundai che progettò il KT-1 WONG BEE, simile al PC-9 da addestramento basico, che rimpiazzò i T-37. Volò nel 1991, entrò in servizio con 84 esemplari nella RoKAF e venne esportato in appena sette esemplari in Indonesia. La Samsung, nel frattempo, produsse su licenza 108 F-16. A quel punto, tra le compensazioni industriali la Corea del Sud ottenne dagli USA il supporto per costruire l'addestratore avanzato e aereo da attacco leggero KTX-2. Il lavoro di progettazione terminò nel 1994 e si pensava ad un programma da 2 miliardi di dollari. Ma la crisi asiatica colpì anche la Corea, sospendendo il programma e alla fine aumentandone il costo del 50%. Nondimeno, passata la crisi ripresero i lavori del KTX-2 dal 1997. Nel 1999, ad ottobre il governo obbligò i costruttori sudcoreani a mettersi insieme in un unico organismo, che divenne poi la Korean Aerospace Industries, che era formata da Samsung, Daewoo, Hyundai. Nel 2000 venne ribattezzato il velivolo come T-50, e entro l'agosto 2000 vennero fatte 4800 ore di volo nella galleria del vento, e il 31 ottobre 2001 uscì l'aereo prototipico, che volò il 20 agosto successivo. Vennero prodotti 4 prototipi, e poi ordinati nel 2003 25 T-50 di serie, da assegnare al 52th Squadron dell'8 Wing di Sachon meò 2006, per concludersi nel 2008.
La progettazione è stata fatta con 350 ingegneri, di cui 270 alla General Dynamics e gli altri 80 al centro di Sachon, in Corea del Sud. Ha avuto giovamento anche del CAD ovvero la progettazione computerizzata, ed è stata tanto accurata che il prototipo ha presentato solo 39 difetti, contro i 75 del primo F-16 fabbricato in Corea, a Samsung.
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L'aereo in generale sarebbe efficace anche come caccia da combattimento leggero, con efficienza elevata, 5.14 ore di manutenzione per ora di volo, incidenti previsti per 1 perdita ogni 100.000 ore di volo, e manovrabilità a tutta prova, potendo arrivare a 33 gradi di AoA ma è limitato a 25 gradi dal FBW. La fase di addestramento per i piloti è data dagli aerei da addestramento basico, che insolitamente, sono russi: gli Il-103 al posto dei vecchi T-41 sono presenti per la prima fase, la seconda ha i KT-1 a turboelica, la terza i T-50 (al posto dei T-38 noleggiati dagli USA) assieme ai T-59 (ovvero gli HAWK Mk.67) e infine la quarta gli A-50 in sostituzione degli F-5B.
 
Con la velocità di mach 1.5 in quota, mach 1-1.2 a bassa quota, decollo in appena 354 m e atterraggio in 700 m. l'T-50 sale a 9000 m in 102 secondi con tangenza di 16.000 m e autonomia di 1850 km. L'aero sarebbe, nella versione F-50, una macchina da combattimento leggero, economica e efficace e sopratuttosoprattutto con una notevole continuità logistica -eccetto per il motore e il radar- con l'F-16 avanzato, il che significa fare un favore a tutti i possibili clienti che vogliono affiancargli una macchina da addestramento-attacco leggero e combattimento con un prezzo ragionevole. Il costo del modello basico è di 18 milioni di dollari.
 
La versione da combattimento sarebbe sostanzialmente quello che l'F-20 era destinato ad essere: un sostituto economico dei vecchi F-5 e magari anche dei MiG-21. Non è un caso che l'altro sostituto designato, aereo ragionevolmente efficace ed economico, sia l'JAS-39, sempre con un motore F404. In sostanza, il mercato ha ignorato per troppo tempo la necessità di creare aerei meno costosi anche dell'F-16, anche perché questo ha teso ad essere sempre più complesso e costoso. L'offerta era con aerei da addestramento leggero come l'HAWK monoposto o aerei d'attacco AMX considerati baldanzosamente 'caccia multiruolo leggeri'. Ma in realtà il problema si poteva risolvere in questo modo e queste offerte hanno avuto poco successo, mentre l'aggiornamento dei caccia F-5 ha mostrato la corda e spesso ha costituito un costo non indifferente. L'F-20 era l'unico vero caccia leggero per tutte quelle aviazioni incapaci di comprare anche l'F-16, e che sono tutt'altro che poche. L'F-50 ne ha lo stesso motore e lo stesso radar, anche se ovviamente aggiornati, e se non fosse per la mancanza di prestazioni da mach 2, dovuta alle prese d'aria fisse, ne sarebbe l'esatta o quasi riproduzione, persino nel carico bellico di 4.5 t (contro 4.7). La KAI sta cercando attivamente clienti a livello mondiale, contando su di un cliente di lancio che in Corea non è certo per ragioni di budget, e una volta che ne verranno trovati si confida che l'aereo 'si venderà da solo' per le sue indubbie qualità di lavorazione e modernità del disegno.
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==Marina attuale<ref>RID</ref><ref>Bardonaro, Federico: ''La Marina Sudamericana, Mar 2009 p.42-47</ref>==
La Corea del Sud ha una popolazione, attualmente, di oltre 70 milioni di abitanti, nonostante una superficie di 220.000 km. La linea di costa è di 8.700 km che aumenta a 1.7270 se si considerano anche le isole, 3.962 di cui una parte non abitate. Dal 1990 in particolare la Corea del Sud ha perseguito con particolare impegno il rinnovo della flotta, per competere appieno con la Corea del Nord, peraltro ben inferiore, ma forse anche il Giappone e la Cina. La Corea del Sud ha diversi piani di ammodernamento per la flotta, che hanno ottenuto molto denaro ed un efficace sviluppo tecnico. Le missioni a cui risponde la ROCN sono 5: deterrenza, controllo del mare, protezione linee commerciali, proiezione di potenza e supporto di operazioni di pace internazionale, cosa che in definitiva testimonia bene il cambiare dei tempi, con le nazioni sempre più protese 'oltremare' sotto la spinta di una globalizzante spinta di interessi economici e impegni politici. Questo, nonostante la presenza dei fratelli-nemici della Corea del Nord, ancora nominalmente capaci di bombardare Seoul con le artiglierie a lunga gittata. Ma del resto si tratta di una nazione in rapida ascesa economica e dagli anni '80 ha cominciato a pensare 'in grande' e sopratuttosoprattutto con una politica non più rivolta solo al confine con i tradizionali nemici del Nord. La cosa singolare è che Seul ha anche una certa cooperazione con la Cina (con la quale è stata aperta una linea Rossa funzionante 24h/7g), che è anche il mentore dei fratelli-rivali del Nord. Anche con il Giappone e la Russia vi è una certa cooperazione, ma il principale alleato sono gli USA.
 
====Struttura====
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*14 navi supporto
 
Questa forza di navi è in larghissima misura rinnovata rispetto a 20 anni prima, quando v'erano essenzialmente vecchi caccia americani e altre unità ex-US Navy, sempre obsolete. La Corea del Sud è rimasta ancorata per molto tempo ad una concezione particolare delle sue necessità operative: anzitutto sono state messe in servizio moltissime navi piccole e medie, il che significa di fatto una marina 'costiera', e in effetti propensa più che altro a contrastare le azioni clandestine dei nordcoreani con i loro minisommergibili e altri mezzi insidiosi, e anche altre eventuali minacce. La dotazione d'armamento delle singole navi, spesso costruite con progetti assai originali, è caratterizzata da molti missili antinave, ma sopratuttosoprattutto da moltissime artiglierie moderne. La OTO-Melara ha trovato nella ROCN uno dei suoi più affezionati clienti, come del resto per la Breda e i suoi cannoni Bofors svedesi, prodotti su licenza.
 
====Le navi maggiori: caccia KDX====
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La prima è quella della DDH-975 Chung Mugong Yi Sun Shin, DDH-976 Munmudae Wang Ham e il DDH-977 Dae JoYoung, consegnate ed entrate in servizio nel 2004-2005. Poi nel 2006 è arrivato il DDH-978 Wanggun Ham, mentre è stato varato il 16 marzo 2006 il GAM GAM-CHANG, seguito il 20 ottobre dal CHOI YOUNG. Entrambi sono destinati ad entrare in servizio nel 2008. Queste navi hanno missili Mk 41VLS a 32 celle che possono anche usare i missili ASW e cruise di nuova generazione, questi ultimi sono in particolare i Hyunmoo III, simili ai BGM-109, più RAM, 8 Harpoon, cannone Mk 45, radar SPS-49, MW 08 e 2 STIR 240 ed ECM SLQ-200. Il progetto KDX II, per lo scafo, era della IABG tedesca.
 
Delle KDX III vi è la Sejoung-daewang-Ham e altre due in servizio. Lo scopo del raddoppio dei KDX-III è sopratuttosoprattutto il compito ABM, magari con i missili SM-3 e il radar AEGIS con la capacità di tracciare (nel modello SPY-1D) 900 bersagli a 500 km e un massimo di 128 missili (ESSM), ma saranno disponibili anche i misili SM-2 Block IIIA e B, il Chonryong d'attacco terrestre da 500 km e lo Hongsango è un missili ASW con gittata da 19 km. Esistono anche i RAM, cannoni Mk 45 Mod.4 e un Goalkeeper. In futuro vi saranno altre tre navi entro il 2015 per un totale di 6 KDX III, che a forza di ritocchi per la crescita del progetto, sono oramai dei quasi-cloni dei Burke americani di ultima generazione.
 
Queste navi si aggiungono a 3 '''KDX-I''' già in servizio da anni: KWANG GAETO (DDH-971), ULCHI MUN DOK (DDH-972) e YANG MAN CHUN (DDH-973). Questa prima sottoclasse era chiamata anche 'Classe Okpo', le prime grandi navi di progettazione interamente sudcoreana, da costruire in 10 esemplari ma poi ridotte a 3 per cercare navi di progetto più potente e moderno. Queste sono navi simili alle 'Maestrale' italiane per molti versi, a cominciare dal cannone OTO di prua, costruite nei cantieri Okpo Daewoo nel 1995-98, nell'isola di Koje. Entrarono in servizio nel 1998-2000, una per anno. Le dimensioni di 135.4 x 14.2 m, 3900 t a pieno carico, con motori in configurazione CODOG con 2 LM-2500 da 29500 hp per 30 nodi, e due MTU 20 V956 da 4800 hp, il che dà un'autonomia di 4500 miglia a 18 nodi. L'equipaggio è di 286 marinai. L'armamento di un pezzo OTO da 127 mm, 2 Goalkeeper da 30 mm, 8 missili Harpoon del modello G, 2 (16 celle) lanciamissili Mk 48 Sea Sparrow e lanciasiluri Mk 32 con missili Sea Sparrow P e siluri Mk 46 Mod. 5, e infine due elicotteri Super Lynx. I sistemi elettronici sono tutti di provenienza europea e americana, testati con l'aiuto dell'US Navy. Si è trattato di un intelligente primo passo verso le incognite di un difficile e potenzialmente disastroso tentativo autarchico: ma la Corea del Sud non è l'India, e i suoi programmi militari sono pragmatici a sufficienza (vedi K-1 contro Arjun) da ottenere risultati non strabilianti, ma affidabili.
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Quanto ai sottomarini, esiste una nutrita forza di 9 '''KSS-I''' 'Chang Bogo' che sono gli U-209/1200, costruiti in Corea della HDW dal 1993. Questi sono battelli 'classici', ma oramai piuttosto superati anche se tre hanno ricevuto gli UGM-84D Harpoon.
 
Non v'é problema, visto che la KSS-II è in costruzione con una prima unità alle prove l'anno scorso. Si tratta di un U-214. Il primo dei sottomarini è stato varato in Germania, a Kiel HDW nel giugno '92, con consegna un anno dopo. A questo è seguito un totale di 8 sottomarini costruiti nel cantiere di Okpo durante il 1994-2001. In tutto hanno pannelli numerici SS-61/63, 65/69, SS-71. Sono navi da 56 x 6.25 m, e dislocamento di 1100/1285 t. I motori sono 4 MTU con velocità di 11 nodi in superficie e 22 immerso. L'autonomia è di 7.500 miglia a 8 nodi a quota snorkel, o 370 miglia immerso. L'equipaggio è di 30 uomini di cui 6 ufficiali, 8 tubi di lancio da 533 hanno 14 siluri SUT Mod.2, o 28 mine, ma sopratuttosoprattutto i nuovi siluri WHITESHARK, siluri di nuova generazione ad alte prestazioni, a cui dovrebbero anche aggiungersi i Blue Shark leggeri, -per impiego navale e aeronautico. La capacità inedita per questa classe è anche quella di lanciare missili Harpoon UGM-84L, comprati in 16 esemplari ma utilizzabili solo per l'uso da parte degli ultimi 3 sottomarini che ne hanno la predisposizione. Altri 42 AGM-84L sono stati comprati nello stesso tempo con i tipi aviolanciati.
 
La classe '''KSS-II''' ha una pianificazione di 6 esemplari, il primo è il SON WONIL (seguito presto dal An Jung-geun), realizzato dalla Hyundai per essere consegnato entro il 2007 alla marina, mentre le altre sono in realizzazione per arrivare in servizio nel 2008, 2009, 2012-2020. Le unità tedesche hanno vinto la concorrenza contro i francesi (e spagnoli, con gli Skorpene) e dopo avere rinunciato a comprare niente di meno che 2-6 sottomarini 'Kilo' russi. L'U-214 è stato prescelto, e anche se di qualcosa meno avanzato rispetto agli U-212 di cui è la versione export, si tratta di un battello di tutto rispetto. Anche il costo lo è, si parla di 1 miliardo di dollari, ma molto probabilmente si tratta del costo di tutto il programma, visto che non ha proprio senso che un sottomarino medio-leggero costi quanto un incrociatore AEGIS. Come paragone, la seconda coppia di U-212 è stata ordinata dal governo italiano nel marzo 08 per un costo di oltre 900 milioni di euro, che corrispondono nello stesso tempo a circa 1400 milioni di dollari ovvero 700 per battello.
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====Navi minori====
Le navi leggere sono le 5 motocannoniere classe '''Paek Ku''' o PSMM-5 del cantiere Korea Tacoma Shipbuilding di Chinae. Vennero costruite in 8 esemplari durante il periodo 1974-78, e si tratta di una variante delle motocannoniere classe 'Asheville' della Tacoma, con dislocamento 240/270 t, dimensioni 50.3x7.3 m, due motori Avco L GTU da 12360 hp complessivi per 40 nodi. Hanno 32 uomini d'equipaggio, un cannone da 76 mm Mk 50 uno da 40/56 mm, 2 mitragliatrici da 12.7 mm e sopratuttosoprattutto un lanciatore quadruplo Harpoon. I loro sostituti sono i FAC-X. In seguito sono state forse ribattezzate PKX. I futuri pattugliatori marittimi da 440 t sono i PKX stealth da 63 m, 40 x9 m, con un pesante armamento anche antinave, un altro tipo ancora oltre ai tanti altri progettati: sono gli Hae Seong da 150 km più due pezzi da 76 e 40 mm. Molto validi i sistemi elettronici.
 
Poi vi sono le navi pattuglia '''KILURKI''', che sono state a suo tempo costruite in ben 90 esemplari dal 1978 in 3 cantieri: ne restanto in servizio non meno di 71, della serie PKM-201 e 301, conosciute anche come Sea Dolphin o Chamsuri o infine, come PKM (Patrol Killer Medium). Anche queste sono un progetto della Tacoma, hanno dislocamento piuttosto consistente di 170 t, dimensioni 37x6.9 m, 31 uomini di cui 5 ufficiali, 2 motori MTU MD 16V 538 TB90 da 6000 hp che permettono 37 nodi. La matricola è da PKM-211. L'armamento è di 1 arma prodiera da 40/56 mm, 2 torri binate da 30/75 mm EMERLEC e due torrette da 20 mm Sea Vulcan, a 3 canne l'una. La disposizione non è sempre questa, ma è indicativa delle installazioni, invero molto consistenti con queste grosse vedette pesantemente armate e veloci. 5 sono state vendute alle Filippine e 2 al Bangladesh.
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Il ponte di volo è lungo 199 m e largo 32, con 5 punti d'appontaggio per velivoli UH-60 o SH-60, con due ascensori per il collegamento con l'hangar che ospita fino a 15 macchine tipo elicotteri medi, e il ponte garage con la capacità di cui sopra. Vi è un bacino allagabile per due hovercraft LCAC-1, realizzati a Pusan dalla HHI&C, che è anche responsabile dell'allestimento della DOK-DO.
 
Le loro caratteristiche tecniche comprendono 4 motori diesel SEMPT-Pielstick 16 PC2.5STC da 7650 kW costruiti su licenza, e sufficienti per 23 nodi e per un'ottima autonomia, ben 10.000 miglia a 18 nodi. In ogni caso, l'equipaggiamento sensori-armi comprende un radar SMART-L da 400 km e il sistema TACTICOS della TNNL prodotto su licenza dalla Samsung Thales Corp, più il sistema MW-08 di sorveglianza di superficie e aerea a medio raggio, in 3D. 1 RAM e 2 Goalkeeper. Possibile la loro conversione in navi portarei con l'istallazione di uno sky jump sul ponte di volo (del resto sono decisamente più grosse della Garibaldi italiana), ma per ora è stato dichiarato che il loro compito sarà solo di portaelicotteri d'assalto anfibio. In pratica le loro deficienze sono 3: bassa velocità (ma paragonabile a quella delle portaelicotteri dell'USN), assenza di sistemi di difesa aerea complessi (idem, ma comunque non è lo stesso per la componente radar, molto sostanziosa), e sopratuttosoprattutto la necessità di installare uno sky-jump, altra cosa che non dovrebbe essere difficile in caso di necessità.
 
Non vi sono solo queste nuove navi, per servire la fanteria di marina: ne esistono in servizio altre 28: 4 LST-681 '''Kojoonbong''', 5-6 LST-671 '''Un Bong''', 2 LSM-655 ''''Ko Mun'''', 6 LCU-72 e 10 LCM-8.
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====Programmi futuri====
Quanto ai programmi futuri della ROCN, esistono piani dal 2004 per i nuovi grandi sottomarini KSS-III, prima intesi addirittura come sottomarini nucleari da 4000 t, anche se poi, visto che il dislocamento pratico per tale nave era piuttosto dell'ordine delle 6000 (ma perché? I Rubis, gli 'Alpha' e altri tipi dislocano anche meno di 4000 t) allora si è ripiegato per un sottomarini convenzionale con motore AIP da 3500 t. Il programma per 3 battelli ha un costo di 3,7 miliardi di dollari (il che contribuisce a considerare che i 6 KSS-II abbiano un costo complessivo, non certo unitario di 1 miliardo) e sarebbe da completare entro il 2022. Ma saranno sopratuttosoprattutto i 6 caccia KDX-III le navi portanti, assieme alle portaelicotteri. Anch'essi saranno realizzati in due serie da 3 l'una con dislocamento cresciuto da 7000 a 9000 t p.c. Per le prime 3 si tratta di DDH-992 Ahn Yong Bok, DDH-992 Ji Deok Chil, e DDH-993 Yun Yeong Ha. Il primo di questi, con la costruizione approvata nel 2004, dovrebbe entrare in servizio proprio nel 2008. Gli altri seguiranno nel 2010 e 2012. La quarta nave, DDH-995 Yi Sabu sarà la prima di una nuova serie di 3. Si tratta di vascelli da 166x21 m, con radar SPY-1D, missili Standard SM-3, ma vi sono anche gli SM-2 e ESSM. Altre armi saranno 32 Cheong Ryeong o Sky Dragon, e 16 K-ASROC o 'Red Shark', il tutto usato da un lanciatore di progettazione locale da 48 celle e destinati rispettivamente all'attacco controcosta e alla lotta ASW. Per il resto vi saranno un cannone Mk 45, 1 Goalkeeper, 1 RAM, 8 missili antinave SSM-700K, siluri leggeri ASW 'Blue Shark' e infine due elicotteri Lynx. Le grosse navi saranno potenziate da 4 LM-2500 in configurazione COGAG con potenza di oltre 100.0000 hp.
 
Le navi FFX sostituiranno invece le ULSAN, riuscite (vennero proposte anche a Taiwan a suo tempo, prima di esser dichiarate vincitrici le Lafayette) ma piuttosto limitate all'ambito costiero. Saranno dotate di armamento completo, ed eccezionalmente ben fornite di autonomia, manovrabilità e tenuta al mare. Dovevano essere 10, del periodo 2011-2020, ma poi vi sono stati i soliti contrattempi: solo che ora si parla di 15 navi da costruire in 2 per anno fino al 2020, con inizio del programma nel 2006. Come prima fase vi sono 6 navi da 2300 t e 1,8 miliardi di costo complessivo, da completarsi a partire dal 2011. La loro massa effettiva sarà dell'ordine di 2600 t e 3100 a pieno carico, lunghe 124 m, larghe 14, armate con un cannone da 76, 8 SSM-700K, siluri leggeri K-741 ('Blue Shark'?), un RAM e un Goalkeeper, e infine un Lynx- Sono navi a tutti gli effetti delle dimensioni e capacità simili, di ciamo ad una Maestrale, con un cannone più piccolo ma con più missili antinave. Avranno un radar avanzato 3D e un sonar rimorchiato attualmente in fase di sviluppo. Secondo i più recenti sviluppi, pare addirittura che poi ne seguiranno 18 suddivise in due lotti, le FFX-II e III nel 2015-23 e nel 2021-2028. Programmi dunque a lunghissimo termine, e ovviamente sempre più aggiornate durante la produzione. Del resto, chi può dire oggi come sarà il mondo tra 20 anni? Certo cattive certezze e deboli speranze sono all'orizzonte, a cominciare dalla crisi del petrolio.
 
Al 2009 si parla invece di 7 ULSAN-I da realizzare entro il 2015, con un costo di 1,8 mld di dollari, che rimpiazzano le Ulsan attuali. Progettate da Thales-Samsung, la prima è in costruzione. Sono navi da 3.200 t con caratteristiche stealth, cannone da 127 mm, RAM, Goalkeeper, missili vari e sopratuttosoprattutto, un elicottero.
 
 
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===I KDX===
[[ImmagineFile:DN-SD-03-16841.jpg|300px|left|thumb|]]
La marina della Corea del Sud iniziò la sua tradizione moderna il 5 marzo 1955, quando venne lasciata, da parte della United States Far East Naval Command, responsabile della difesa della nazione nel settore navale. All'epoca era formata da appena 4 fregate leggere classe 'Tacoma', 12 pattugliatori ,18 dragamine e un certo numero di navi minori. Era ben poca cosa ma col tempo la Corea del Sud ha saputo costruire la sua forza economica e assieme a questa la tecnologia e la capacità operativa per diventare, poco alla volta, quasi indipendente dalle forniture estere, quantomeno come prodotti finiti e completi. I cantieri navali si sono notevolmente rafforzati e attualmente sono tra i principali costruttori mondiali di naviglio mercantile e civile, e al solito in questa situazione non potevano mancare anche i programmi militari, nonostante che in Corea del Sud la democrazia sia piuttosto 'approssimativa' e che differentemente dal vicino Giappone, le contestazioni e gli scioperi siano stati numerosi, da parte di una popolo nell'insieme consapevole e impegnato in termini di lotta politica (sostanzialmente, anche qui vi è una decisa differenza con il Giappone). La realizzazione delle navi militari ha visto piccoli passi e questi si sono concretizzati con la realizzazione di navi leggere come le 'Asheville' prodotte su licenza. Poi, negli anni '80 iniziò la costruzione di 4 corvette che erano le DONG HAE, da 1080 t, entrate in servizio nel 1982-83. Non era che l'inizio perché nel periodo 1979-89 vennero realizzate anche le navi da 2.200 t ULSAN (che con le dovute differenze in scala, sono un poco come le 'Maestrale' italiane in termini cronologici e di importanza: a questo punto si potrebbe dire che le precedenti sono grossomodo come le 'Lupo': in entrambi i casi esiste anche una quasi perfetta equivalenza in numero). Infine comparve un numero spropositato di PO HANG; ben 25 navi tra l'087 e il 1990. Così rapido fu lo sviluppo economico e tecnologico dei sudcoreani negli anni '80. che cominciarono a pensare anche a navi per rimpiazzare i Gearing e Sumner in servizio, rimodernati ma di età troppo avanzata. Il progetto, conosciuto anche come DW 4000 D o OKPO, divenne noto sopratuttosoprattutto come KDX e venne completato nel 1993-94 dopo alcuni anni di gestazione. I 'Korean Destroyer type X che ne sono risultati non corrispondono all'idea 'occidentale' di cacciatorpediniere, ma sono piuttosto delle fregate missilistiche, anche se ben equipaggiate. Complice anche l'artiglieria scelta, nonché la plancia comando con la sala nautica sopra di essa, sembrano una sorta di fregate 'Maestrale' in versione 'super'. Di fatto queste navi hanno ponte continuo ('Flush Deck'), anche se scafo molto largo, e dietro l'inconfondibile sagoma del COMPATTO da 127 mm della OTO, hanno un lanciamisissili che però non è l'Albatross/Aspide, ma il Mk 48 Sea Sparrow. Anche la parte posteriore delle sovrastrutture è simile, con un doppio hangar affiancato per elicotteri medio-leggeri. La parte centrale non potrebbe essere più dissimile, invece, in quanto queste navi hanno al posto di un grosso fumaiolo un doppio fumaiolo gemellato, con una base comune da cui si diramano le canne inclinate su entrambi i lati (sostanzialmente una architettura all' olandese o alla tedesca, vedi i TROMP). La loro dotazione di elettronica e armi è buona, ma per la loro taglia queste navi appaiono di qualcosa meno 'armate' di quanto forse dovrebbero. Le dimensioni di queste navi comprendono una lunghezza di 135 m per lo scafo (circa il 10% più delle 'Maestrale'), larghezza di 14.2 m, altezza scafo di 9 m, pescaggio di 4.3. IL dislocamento arriva a 3.900 t e la velocità a 33 nodi. L'autonomia è di 4.500 miglia a 18 nodi. L'apparato motore comprende 2 turbine a gase LM-2500 e due diesel MTU 20V 965 TB 92, che comporta, in configurazione CODOG una potenza massima delle turbine di 59.000 hp e di 10280 hp sui diesel, e 3.200 kW per la generazione di elettricità, possibile grazie ai 4 generatori autonomi di bordo da 800 kW l'uno. L'equipaggio è di 286 uomini. Insomma, come diversi tipi di navi moderne le fregate KDX sono navi di dimensioni generose, capaci di ospitare senza costrizioni e compromessi un armamento e equipaggiamento che alcuni anni prima sarebbe stato magari compresso in circa 120 m e 3000 t. L'armamento, anzitutto, comprende la torretta da 127 mm OTO, capace di 45 c. min anche se pesante 34 t, ma nondimeno, per le sue capacità di fuoco antiaereo è stata prescelta rispetto all'eterna concorrente, la più leggera Mk 45 americana. Sono state fornite direttamente dalla OTO, anche perché non conveniva granché impiantare una linea di produzione per appena 3 torri. Queste sono del modello più moderno in termini di impiantistica, ma pur sempre della prima generazione, non dei tipi alleggeriti e -o stealth. 9 Marine hanno adottato questo cannone, 7 invece hanno adottato il Goalkeeper, che è stato prodotto in 70 esemplari e scelto, per l'appunto, per le KDX. È forse la differenza maggiore rispetto alle navi tipo 'Maestrale', e anche la disposizione lo è con un sistema a prua e uno a poppa, molto più razionali che i due Dardo sistemati 'nel sottoscala', ovvero in quella specie di insenatura dietro la plancia che non permette né di sparare direttamente a prua né a poppavia. Da notare che per quanto efficace il Goalkeeper è meno adatto del Dardo ad ingaggiare unità navali o anche aerei ad una certa distanza, essendo pur sempre un 30 mm anziché un 40 mm, con proiettili da 350 gr e gittata utile di 3 km contro circa 1 kg e 4 km (max addirittura 12), e che il 40 mm Breda/Bofors era già ampiamente diffuso nella Marina sudcoreana. Nondimeno, il sistema olandese si è imposto sul Dardo. Per il resto vi sono 2 lanciasiluri Mk 32 con armi Mk 46 da 11 km e 45 nodi, presente nel mod. 5 con sensori avanzati. Altre armi sono i lanciatori Mk 48 con i missili Sea Sparrow VL, mentre non mancano due classici lanciamissili quadrupli Mk 141 per Harpoon, con gittata di oltre 100 km, specialmente nella versione RGM-84C con gittata maggiorata. In tutto non meno di 23 marine utilizzano l'Harpoon, di cui sono stati prodotti oltre 6.000 esemplari. Ovviamente la maggiore utilizzatrice è l'US Navy. I due elicotteri Lynx hanno a loro volta siluri ASW, missili Sea Skua antinave a volo radente con gittata di 15 km e al posto della guida radar attiva (piuttosto ingombrante e costosa) un sistema più semplice di tipo semiattivo. I missili Sea Sparrow lanciati dall'Mk 48, presente in 2 moduli da 8 celle l'uno sono capaci di ingaggiare bersagli a giro d'orizzonte fino a 15- 22 km di distanza. Nella più recente versione P, le capacità di ingaggio della 'M', la prima con sensore monopulse, sono state ulteriormente aggiornate con tanto di predisposizione per un datalink in banda doppia -X e S-, mentre esiste un sistema di guida inerziale e un computer di missione riprogrammabile. Il motore Hercules Mk 4 aumenta la gittata di qualche km, e per la guida finale sono disponibili diverse opzioni, come la guida semiattiva, ma anche quella antiradar e IR. Cose piuttosto sorprendenti, perché a dire il vero non si sono mai visti sensori IR montati su di un missile tipo Sparrow passato in produzione, né si spiegherebbe allora, se esiste la guida 'anti-radar' l'esistenza dei missili RAM come apparato di difesa CIWS su molte navi che hanno anche il Sea Sparrow VL. Sarebbero aspetti da approfondire per capire se sono reali o meno, e in che misura. I moduli Mk 48, per la cronaca, sono disposti in 4 file di 4, essendo appaiati, per dimensioni complessive di 4.77 m di larghezza, 4.17 m di lunghezza, 4.74 m di altezza. Si tratta della versione Mod. 2 ovvero quella 'sottoponte', anche se in realtà qui esiste una piccola tuga prodiera che lo ospita.
 
Adesso l'elettronica o sarebbe l'ora di dire, 'navionica' (esiste l'avionica e anche la vetronica, strano che non siano stati ancora coniati neologismi per l'architettura elettronica delle navi, che sono state le prime a possederne un tipo integrato). Dunque, per la gestione del sistema d'arma e il combattimento vi è un avanzato BAE-SEMA SSCS Mk.7, che deriva da quello delle Type 23 'Duke' della RN inglese. Si tratta in questo caso di un sistema ad architettura distribuita con non meno di 100 processori che, particolare interessante (che conferma il definitivo sorpasso dei sistemi civili rispetto a quelli militari, più costosi e lenti nell'evolversi) sono di tipo commerciale, ovvero la famiglia degli Intel 80386. Le 10 consolles multifunzione hanno un collegamento LAN a doppia ridondanza, il tutto prodotto su licenza dalla Samsung. La versione definitiva del sistema apparve nel 1996.
 
Per il resto vi sono un radar bidimensionale AN/SPS-49(V)5 in banda L, che con la sua presenza in effetti giustifica la definizione di 'cacciatorpediniere'. Non è comune, al di fuori dell'US Navy e di marine strettamente imparentate possedere un radar di scoperta a lungo raggio, qui sistemato sul traliccio quadripode posteriore, sopra l'hangar. LE sue capacità sono di un raggio di 457 km su di un bersaglio di appena 2 m<sup>2</sup> di RCS, scoperta simultanea di oltre 250 bersagli, vari 'modes' di funzionamento tra cui l'MTI per la ricerca a bassa quota, il Jamming Direction Finder per la ricerca di fonti di disturbo e altri tipi. Apparato standard per l'US Navy, questo sistema è tutt'altro che avanzato, ma nella sua ultima versione ha ancora prestazioni notevoli, inclusa la capacità di sorvegliare uno spazio aereo con un diametro di oltre 1000 km, ovviamente non a bassa quota. Per integrarlo vi è un radar di scoperta aerea e in superficie a media portata, tridimensionale, un olandese Signaal MW-08 che consente di tracciare ben 160 bersagli aerei e 40 di superficie in simultanea. Opera in banda G (4-6 GHz) e deriva dallo SMART. La portata è di 55 km contro un aereo da caccia, ma quello che conta sopratuttosoprattutto è la sua capacità di scoperta a bassa quota di missili antinave e aerei, la capacità di operare in presenza di clutter ed ECM intensi e la precisione per passare i dati per i missili. È presente anche sulle MEKO 200 'Hydra' greche e sulle similari 'De Gama' portoghesi, oltre che sulle corvette omanite 'Qahir'. Quando un bersaglio aereo è agganciato, entrano eventualmente in funzione due radar olandesi STIR per l'illuminazione del bersaglio in banda I/K per l'inseguimento e in banda J per la guida missili. Sono anch'essi ben noti e diffusi, e qui in particolare sono presenti nella versione 1.8 (metri in diametro dell'antenna). In 3 versioni ne sono stati realizzati 150 esemplari, in servizio in 11 marine, e capaci di guidare sia il tiro dei missili tipo Sparrow che del cannone di medio calibro. Gli STIR sono stati prodotti in Corea, come anche sistemi olandesi quali i MW-08 e consolles multifunzione. Il radar di scoperta in superficie è l'SPS-55 in banda I (8-10 GHz) da 130 kW, anch'esso apparato standard dell'US Navy.
Le ECM sono fornite dalla Argo Systems (del gruppo Boeing) con l'APEX II e l'AR-700. Il primo è il sistema ESM, modulare e con capacità di sentire frequenze di 0.5-18 GHz, con capacitò anche di disturbo attivo grazie ad antenne del tipo 'Phased array', ovvero sistemi a scansione elettronica con orientamento del fascio d'energia, come i moderni radar multifunzione. Il secondo apparato è un sistema puramente ESM. Per disturbare eventuali sensori nemici vi sono anche due lanciatori DAGAIE francesi, del modello Mk 2, che sono in comune anche con navi come i DE LA PENNE e come questi hanno 10 canne l'uno da 330 mm, un poco come i lanciarazzi sovietici RBU per compiti antisommergibile. Anche questo sistema è ben noto: almeno 14 marine ne fanno uso. Come sonar, infine, vi è un Krupp-Atlas Electronic DSQS 21BZ a prua, sviluppato per le Bremen tedesche: anche questo è una sorta di celebrità con almeno 15 marine e 50 navi in cui è stato istallato. È stato stabilizzato in rollio di 25 gradi e in beccheggio di 8. Successivamente secondo i piani un molto necessario sonar filabile avrebbe dovuto trovare posto a poppa, della Thomson-Marconi.
 
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Per quello che riguarda i sensori presenti a bordo, il radar principale continua ad essere l'SPS-49(V)5 con scoperta su di un raggio massimo di 457 km. e operante in banda L. Questo radar merita un approfondimentro, in quanto entrò in servizio nei primi anni '70 e nella versioen (V)2 venne istallato sulle fregate 'Perry', già una delle classi più numerose mai prodotte nella sua categoria, la (V)3 sull'incrociatore LONG BEACH (dopo la rimozione del FRESCAN), poi arrivò la (V)4 per le 'Perry', la (V)5, la (V)6 per gli incrociatori 'Ticonderoga' che hanno impiegato anche le -7 e -8. Alla metà degli anni '90 arrivò infine la SPS-49A(V)1. Il (V)5, capace di portate di 457 km strumentali (ma visto che si dice che valga per bersagli di 2 m2, dovrebbe esservi energia sufficiente per vedere ben oltre), opera con potenza di picco di 360 kW e in banda L che significa 902-928 MHz. Può sembrare strana questa bassa frequenza, che corrisponde a circa 0.3 m di lunghezza d'onda, ma per via delle caratteristiche di propagazione delle onde è ritenuta la migliore per la scoperta di piccoli bersagli a bassa quota (missili antinave). In servizio con oltre 70 navi dell'US Navy (considerando solo quelle ancora in linea) tra la fregata e la portaerei incluse, opera anche con altre 8 marine e nell'insieme è presente in 115 navi. Il suo aggiornamento ha visto il passaggio ad un'elettronica a stato solido eccetto il Klynstron, una struttura modulare, capacità ECCM, agilità di frequenza, processamento automatico dei segnali etc. etc. L'antenna ha una struttura a paraboloide di 7.3 m di larghezza e 4.3 di altezza, è stabilizzata in rollio e beccheggio e gira a 12 rotazioni al minuto, ha un fascio di 3.4 gradi di apertura e antenna IFF AS-2188 incorporata. Opera con il MW-08, che è particolarmente indicato per la scoperta a bassa quota e anche per alti angoli di osservazione, pur essendo un radar tridimensionale ha tuttavia una portata relativamente ridotta, anche se la sua specialità è il controllo ravvicinato e combinato, anche di scoperta navale. Il sistema di scoperta in superficie è l'SPS-95, derivato dal -55, I radar sono gli STIR 2.4 ovvero la versione con antenna ingrandita e potenziata. La potenza in parola è in media di 4 kW ma nondimeno il raggio di scoperta arriva a ben 140 km per bersagli di appena 1 m<sup>2</sup> di RCS, grandemente in eccesso rispetto alle capacità dello stesso radar MW-08 (55 km contro un caccia). La massa è di 2.2 t e grazie ad un sistema aggiuntivo OT-134 può guidare anche i missili SM-2. Al sonar tedesco di prua, leggermente migliorato rispetto a quello dei KDX-1 si aggiunge un TASS rimorchiato.
 
Quanto riguarda i sistemi d'arma, il principale è il complesso di lancio che ha sostituito l'Mk 48 VLS, ovvero i 4 moduli Mk 41. Pesante 14.6 t a vuoto, alto 6.76 m, lungo 3.4 e largo 2.54 m, di fatto ha soppiantato in numerose costruzioni navali l'Mk 48, in base al principio che un sistema grande puàò fare quello che fa uno piccolo, ma non vale il contrario. Infatti può usare anche i Sea Sparrow, che nella versione ESSM sono disponibili anche in complessi di lancio quadrupli Mk 25 per ciascun pozzo di lancio pur essendo di maggiore diametro (perché hanno le alette ripiegabili), di fatto sono diventati dei mini-Standard, adottandone anche la forma esterna, almeno in buona parte. Differentemente dall'Mk 48 possono anche portare i missili SM-2 e 3, e i razzi ASROC. Gli SM-2R Block IIIA ovvero i RIM-66K2 e L2 sono missili di 4.72 m x 34.3 di diametro e 91 cm di apertura alare, peso di 708 kg. Ha quindi massa simile a quella del SA-11 e in generale della famiglia STHIL, ma il motore a razzo Mk 104 a doppia spinta (adottato per la prima volta con il Block IIIA), e sopratuttosoprattutto il sistema di guida ICMG inerziale con aggiornamenti in volo consente di fargli raggiungere la gittata di 170 km nelle condizioni più favorevoli. Questa differenza è incredibile rispetto al missile SM-1MR originale, che arrivava a solo 46 km (ma ancora più dello STHIL). 110 esemplari consegnati per i 3 Batch 1 in un ordine da 160 milioni di dollari comprendente anche gli illuminatori STIR. I RAM sono altri tipi di missili SAM. Costosi e dallo sviluppo travagliato, sono disponibili attualmente nel lanciatori Mk31 basato sull'affusto Phalanx, ma con 21 celle per i missili e peso di 5.179 t totale. I missili sono da 2.8 m, diametro 127 mm e peso 74 kg. e sostanzialmente sono l'evoluzione dei Sidewinder con alette ripiegabili e sensore duale RF e IR (dello Stinger, che avendo un diametro di appena 70 mm ben si presta ad essere ospitato assieme ad un altro sensore nel corpo del RAM), poi dal 1999 sono stati realizzati i Block 1 con guida solo all'infrarosso. Questo complesso di lancio è presente sulla sovrastruttura anteriore, in maniera simile a quelli delle fregate F-123(124 e ha rimpiazzato il precedente Goalkeeper, grazie sopratuttosoprattutto alla capacità di ingaggio massima di 7 km. Il costo di 400.000 e passa dollari non è invece il suo punto forte: si consideri che di fatto costa il doppio di uno Sparrow, laddove il Sidewinder originale costava al più la metà. L'altro Goalkeeper, con radar di tiro Flycatcher (con due antenne, una di scoperta in banda I 8-10 GHz, e l'altra di inseguimento, discoidale, in banda K da 18-27 MHz) e sistema di visione optronico, recentemente aggiunto. In tutto ne sono stati realizzati, in buona parte grazie alla Marina coreana, oltre 80 esemplari per 7 marine diverse. I sistemi difensivi ECM sono completati dalla presenza di un sistema APEX II-AR-900 e due Dagaie Mk 2. Per il resto da segnalare i missili Harpoon Block I provenienti dai vecchi Gearing radiati (versioni I, IB e IC) o gli L di nuova produzione (Block II) utilizzati anche per attacco costiero. E che l'attacco sia diventato la funzione primaria per queste navi lo dimostra anche il sistema d'artiglieria Mk 45 Mod 4 che è entrato in servizio nell'US Navy. È un cannone che non ha avuto miglioramenti in termini di cadenza di tiro, che al più è rimasta analoga, ma in termini di gittata utile, specie per le munizioni ERGM a razzo, costosi sistemi da 115 km di gittata e guida GPS. La sua gittata con munizioni normali arriva comunque a 37 km rispetto ai 23 originali, il che è già un notevole passo in avanti, quasi al livello dei cannoni delle corazzate IOWA. I lanciasiluri da 324 mm del tipo Mk 32, gli elicotteri e i sistemi VLS possono usare gli Mk 46 mod. 5 o i nuovi siluri leggeri coreani BLUE SHARK.
 
Per quello che riguarda i sistemi ASROC, infatti è possibile usare un missile della nuova versione VL dai lanciatori Mk 41, ma nel batch 2, per non sprecare le celle di lancio dei missili è stato realizzato a mezzanave un lanciatore di concezione coreana da 10 celle dedicato solo a questi missili. Quanto riguarda gli elicotteri Lynx, anzi i Super Lynx, al solito mettono a disposizione i missili Sea Skua, siluri e i sensori di bordo che costituiscono un completo sistema di scoperta: infatti essi sono un radar Seaspray Mk 3, un ESM Racal, un sonar filabile Allied Signal AQS-18(V), e un MAD ASQ-504(V). Tuttavia, con l'arrivo di tante navi (in tutto nove) non si può certo dire che la fornitura dei dodici Super Lynx Mk 99 originari, ordinati nel 1991, sia sufficiente per tutte, almeno nella dotazione di 2 elicotteri per nave.
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===Il nuovo semovente d'artiglieria K-9<ref>Po, Enrico: ''Il K-9 Thunder'' RID Febbario 2008 p. 70-77</ref>===
È incredibile come la Corea del Sud abbia fatto la sua parte nello svilupo di una componente corazzata di elevato valore e sopratuttosoprattutto, in quantità tutt'altro che disprezzabili. La Samsung Thewin ha realizzato un efficiente e moderno semovente da 155/52 mm chiamato K-9 Thunder. Ma come sempre la cosa non nasce dal nulla. Ma l'artiglieria sudcoreana ha prodotto negli anni qualcosa come 1.040 M109A2, esattamente 4 volte il numero che è entrato in servizio, prodotti dalla OTO Melara, nell'E.I. Per superare gli inconvenienti e i limiti dell'M109, nel 1989 l'ADD del Ministero della Difesa Sudcoreano iniziò a studiare con quale mezzo rimpiazzarlo. Esso doveva conservare le qualità, specie la disposizione del vano di combattimento posteriore, e le altre qualità generali insite nella struttura dell'M109; o almeno, tale è stato il risultato finale. Lo sviluppo del mezzo, in pratica, venne affidato alla Samsung Techwin, e il prototipo XK-9 venne approntato entro il 1994, appena dopo 5 anni dalla richiesta. 3 mezzi di pre-produzione seguirono entro l'agosto del '97 e l'anno successivo completarono un programma di prove intensissimo, fatto di 18.000 km percorsi e 12.000 colpi sparati. Altri test seguirono in Turchia, Spagna e Malaysia. Forse non casualmente, perché almeno una di queste ha avuto poi a che fare con il semovente in parola. Dicembre 1998, tre giorni prima di Natale, ha visto un contratto di produzione siglato con il MoD coreano e il nome divenne K-9 Thunder. L'anno dopo venne già consegnato il primo esemplare di serie. Certo, tra l'inizio del programma e la materializzazione sono passati pur sempre dieci anni. Ma il risultato è stato comunque rapido e affidabile, se i Coreani sono il primo esercito asiatico che abbia messo in servizio (e il secondo al mondo) un semovente con canna da 52 calibri. E la quantità è del pari impressionante, con ben 532 esemplari previsti e 218 in opzione. Evidentemente per affrontare le forti artiglierie norcoreane vengono ancora in utilità le logiche dei grandi numeri, per grandi armate convenzionali. La Corea del Sud si vede così detentrice di un moderno sistema diverse volte più numeroso delle poche decine di PZh-2000 che l'E.I. metterà in servizio per rimpiazzare i 260 M-109L, anche se la qualità è dalla parte di questi mezzi tedeschi. La Turchia ha a sua volta iniziato la produzione su licenza, con una serie di parti importate progressivamente minore, del K-9 ribattezzato Firtina ovvero tempesta. I primi 8 vennero consegnati nel 2002 dalla Samsung, ma lo stabilimento Adapazari 1 o MKEK (della compagnia Alesan), che arriva a circa 24 mezzi l'anno per un totale di circa 300 previsti, di cui al dicembre 2006 72 consegnati. A parte alcuni non trascurabili elementi come il sistema di controllo del tiro no c'è molta differenza rispetto ai tipi originali sudcoreani. L'Esercito Turco non lo userà almeno inizialmente per sostituire gli M109, ma i ben più vecchi, e nondimeno molto numerosi, semoventi M-44T e M-52T che ammontavano ancora a 222 e 365 esemplari.
 
Il K-9 è uno dei pochi semoventi al mondo fin'ora progettati per un pezzo da 155 lungo 52 calibri. Che differenze tra questo e il suo equivalente tedesco? Entrambi hanno una robusta protezione in acciaio, che nel caso del K-9 consente di resistere alle schegge da 152 mm e ai colpi diretti da 14,5 mm perforanti. Questo ha un prezzo, con un peso di ben 47 t in ordine di combattimento, circa 22 t più dell'M109 e questo significa un peso molto superiore, con la categoria di 50 t anziché 30. Le conseguenze sono che il mezzo ha una meccanica molto più robusta e dispendiosa, ovvero una sospensione idropneumatica della Tong Myung Heavy Industries, con il tipo noto come Hydrogas presente anche sull'AS-90. Il motore è basato sull'MT 881 Ka500 tedesco, quello del PzH-2000 con trasmissione automatica Allison X 1100-5A3 da 1.000 hp a 2.700 giri al minuto. È prodotto su licenza dalla STX e appartiene alla famiglia MTU 880 con diesel a 4 tempi a V e raffreddati ad acqua, sospensioni a geometria variabile. Questo motore nel tipo originale è l'MT 883 da oltre 1.500 hp, che è nient'altro che quello adottato dal Leclerc degli E.A.U. e dallo stesso carro K-2 sudcoreano, tanto per standardizzare il più possibile la meccanica dei moderni veicoli militari, adottando il migliore motore disponibile tra i diesel mondiali per impiego militare. Quindi davvero il meglio: motore tedesco, trasmissione americana e sospensioni britanniche. La trasmissione automatica X 1100-5A3 ha 4 marce avanti e due indietro, anche questa prodotta su licenza dalle Tongil Heavy Industries, parente della trasmissione presente sull'M1 Abrams visto che entrambe appartengono alla stessa famiglia X 1100 (ma nel caso del carro americano si tratta della X 11003B). Il carburante di bordo consente, con 847 litri, un'autonomia su strada superiore a 360 km e velocità superiore a 67 kmh con rapporto potenza peso di 21,5 hp-ton. Le prestazioni sono buone anche come fuoristrada con il 60% di inclinazione longitudinale, 30% laterale, 2,8 m di trincea, ostacoli di 0,75 m e guado di 1,5 m. Naturalmente non c'è modo di rendere il K-9 anfibio, che già era un impegno non indifferente anche per l'M109.
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Il cannone-obice da 155/52 mm è stato costruito, si dichiara, aderente alle specifiche del Joint Ballistic MoU della NATO del 1986, e quindi con una capacità di 23 litri anziché 18,85 della camera di scoppio dell'M109, con un cuneo a movimento verticale ed evacuatore di fumo. Il lungo cannone è stato progettato dalla KIA da 8,06 m. Ma stranamente, nonostante la lunghezza della canna, la gittata con le munizioni M107 è solo di 18 km, giusto come quella dell'M109A2 e inferiore a quella di altri semoventi, come lo stesso M109A6 da 115/39 mm. La spiegazione è che il cannone ha una resistenza ridotta alle sovrapressioni, con la pressione inferiore a quella a cui resiste il cannone dell'artiglieria tedesca. La pressione con la munizione da 40 km è di 3.640 bar anziché 4.158, e questo con la carica K-676 zona 6, ovvero quella massima, associata ad un proiettile HE-RAP M-549A1.
 
Dunque, ricapitolando: granata M107 standard 18 km, HE-RAP M549 A1 con carica unica Zona 5, 30 km; BB-HE K-307 con carica K-676 Zona 6, 40 km, HE-RAP K-315 con carica K-676, 50 km. Ma sopratuttosoprattutto è interessante vedere come il sistema di alimentazione sia automatizzato con cariche di lancio modulari da inserire nella b.d.f manualmente, con 3 colpi entro i primi 15 secondi, cadenza max. 6-8 c.min per 3 minuti, contina 2 c.min per un'ora. Ha un braccio meccanico che prende i proietti dal magazzino da 45 colpi, nella parte posteriore della torretta e li mette sulla cucchiaia con calcatoio idraulico. Il sistema di controllo del tiro è AFCS, con un MAPS per il movimento e l'elevazione del pezzo con allineamento di precisione, quindi una volta inseriti i dati dal posto di comando il pezzo va automaticamente in punteria e la reazione si riduce a pochi secondi: 30 tra il movimento e il fuoco dopo l'arresto, 60 per ripartire. Non c'è bisogno di vomeri per sparare data la stazza rispettabile del veicolo. È possibile usare anche la tecnica MRSI, Multiple Round Simultaneus Impact, ovvero sparare diverse granate (3) con traiettorie diverse e cariche diverse, per arrivare più o meno simultaneamente sull'obiettivo, con effetto micidiale. I Turchi sembrano gradire quest'artiglieria tanto che hanno anche la versione ruotata del K-9, il PANTHER.
 
Al semovente si aggiungono un mezzo di carico munizioni, l'Armoured Resupply Vehicle K-10, costato come sviluppo 10 milioni di dollari, e ordinato in ben 179 esemplari dai Sudcoreani. Ha la capacità di trasmettere al K-9 48 munizioni in 18 minuti, circa 50 in meno che a farlo manualmente. È lo stesso sistema, concettualmente, dell'M-992 FAAVS dell'US Army, che esiste dal 1983 e tra l'altro ha visto la copia cinese come PCZ 45. In sostanza è un mezzo corazzato con la stessa struttura di base del semovente, ma con una grossa sovrastruttura poppiera e una specie di rotaia che si unisce ad un portello poppiero del semovente, sistemando le munizioni direttamente in questo deposito. Il K-10 trasporta 104 colpi, sufficienti per due K-9, e 504 cariche di lancio che bastano per 116 semoventi, con 132 spolette. La rotaia di convogliazione è controllata dal conduttore. Pesa 47 t, è lungo 8,43 m, largo 3,4 m, alto 3,56 m con appena 3 uomini di equipaggio, uno in meno del K-9. Il K-77 è il carro comando, che completa la famiglia, dotato di un Battalion Tactical Computer System o BTCS, perché oramai le batterie d'artiglieria sono un sistema estremamente preciso e scientifico. Pesa 19,8 t quindi non è certo un veicolo uguale al K-9, è lungo 6,8 m, largo 3,15 m, alto 3,45 m, con un motore Detroit Diesel 8V 71T con trasmissione Allison XGT-411-2A, con capacità comunque minori rispetto al semovente stesso, per esempio una trincea superabile di 1,83 m. L'equipaggio è di 6-10 persone e ha il compito di coordinare la'zione di fuoco di batteria o di battaglione.
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Insomma, le caratteristiche del K-9 sono state di 7,44 m di lunghezza per il solo scafo, 12 m con il cannone, largo 3,4 m e alto 3,5 m.
 
Come se la cava verso il PhZ-2000? Quest'ultimo è il mezzo 'top class' della situazione, con una struttura più complessa e pesante. Ha 60 colpi contro 48, è capace di fermarsi in 30 secondi, sparare 8 colpi in un minuto e ripartire in 60 secondi (solo quest'ultimo dato è superiore al K-9), ma sopratuttosoprattutto valorizza com'é giusto la bocca da fuoco da ben 52 calibri, mentre lo squadrato K-9 è solo capace di eguagliare la portata, con le munizioni M107, dell'M109A2, e solo se usa delle munizioni speciali BB-RAP arriva a 40-50 km di gittata, ma queste munizioni costano molto di più di quelle normali e poi, che senso ha un cannone di questo tipo quando già i pezzi da 155/39 mm hanno una portata maggiore, tipo 24 km con munizioni normali, per non dire di quelli da 155/45 mm?
 
Ma lo squadrato K-9 è un mezzo interessante per altri motivi. Ha un'ottima meccanica e sistema di controllo del tiro, ha un'alta cadenza di fuoco, ampia dotazione di munizioni. Pesando 'solo' 47 t anziché 55, ha un miglior rapporto potenza peso anche se ha una minore autonomia (per via del carburante meno consistente), e sopratuttosoprattutto è movimentabile con il materiale del Genio pontieri e con i mezzi da trasporto carri da 50 t: ovvero i mezzi che sono capaci di portare gli M48 e 60 sono capaci di portare anche i K-9. Non è un vantaggio di poco conto. Certo che i vecchi M109, sebbene privi di sufficiente protezione per molte minacce, sono ancora un mezzo interessante, tanto che usa una bocca da fuoco sufficiente per competere con molte artiglierie moderne e al contempo, abbastanza leggero e mobile, di costo ridotto. Forse i moderni semoventi sono diventati davvero troppo pesanti e costosi per rimpiazzarlo con scioltezza, anche se l'evoluzione è inevitabile. Ma quanto è importante per un semovente resistere alle schegge da 152 mm, se il prezzo da pagare è un peso e un costo enormi? Il Crusader, dopo tutto, è stato cancellato per l'eccesso di costo e peso. Si è cercato di ridurre quest'ultimo da 55 t (che erano necessarie per farlo sopravvivere in una battaglia di tipo europeo) ad appena 40 t, ma non ha avuto modo di essere salvato nonostante la riprogettazione che ha tenuto conto delle esigenze di mobilità strategica. In questo senso almeno il K-9 è un veicolo ragionevole come costo e prestazioni. La sola limitazione veramente importante è la scarsa gittata, ma per il resto è pienamente possibile che possa competere con il PhZ-2000 come rapporto costo efficacia, a maggior ragione se in futuro si adottasse un cannone più resistente dalle prestazioni superiori.
 
== Note ==