Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cile: differenze tra le versioni

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Essendo uno stato di antica data di indipendenza, ci si potrebbe attendere che il '''[[w:Cile|Cile]]''' abbia sviluppato una salda democrazia, ma in pratica questo è stato lungamente ostacolato dalla presenza ingombrante dei militari. Il caso ultimo e più mediaticamente eclatante è stato il golpe di Pinochet, durato al potere dal 1973 fino al 1992. Nonostante i contenziosi con l'Argentina, il Cile, paese andino per eccellenza assieme al Perù, ha forze armate relativamente piccole e non ha una grande industria bellica, con qualche prodotto di nicchia, per esempio a suo tempo modelli originali di bombe antisommergibile, ma sopratuttosoprattutto con l'ENAER, una locale ditta con discrete capacità nel campo aeronautico, tanto da avere prodotto su licenza il C-101 e macchine originali come il PILLAN, nonché aggiornamenti di apparecchi già disponibili. Di fatto, come accaduto in altri casi, l'embargo internazionale ha aiutato a sviluppare una base industriale autarchica, che oltre all'ENAER ha visto sempre più coinvolta la Cardoen per i mezzi terrestri, mentre i cantieri ASMAR hanno avuto parte importante nel mantenere le capacità navali nazionali. Da notare che le F.A. cilene sono sempre state finanziate in larga misura grazie alla 'Legge del Rame' che è una delle principali risorse naturali cilene, il cui ricavato delle vendite viene destinato per il 10% al bilancio militare.
 
==Origini<ref>Marambio, Cristian: ''Le F.A. Cilene, settembre 1992'',pag. 36-47 </ref>==
Il Cile divenne una realtà militare molto tempo fa. Nel 1536, solo pochi decenni dopo la scoperta delle Americhe, l'Armata spagnola venne impegnata in una guerra coloniale, e il Cile divenne un campo militare del Viceré del Perù. Nel 1603 Alonso de Rivera istituì l'esercito cileno, con lo scopo di sconfiggere una popolazione locale, gli indiani Araucanos. Nel 1810 il Cile dichiarò la sua indipendenza. La Spagna, oramai decadente non avrebbe dovuto essere particolarmente interessata a quel lembo di terra sottile, posto tra le Ande e l'Oceano Pacifico, quanto di più lontano esistesse nelle Americhe dalla madrepatria, ma solo nel 1826 venne riconosciuta l'indipendenza di quella colonia. Subito venne creato un esercito nazionale indipendente, che venne organizzato sul modello francese e ben presto impegnato in guerre con quelli che divennero i nemici 'storici' ovvero la Bolivia e il Perù nonché con l'ex-madrepatria. Le guerre ebbero luogo nel 1836-38 con i vicini, nel 1866 fu la volta della Spagna e nel 1879-84 ancora con i confinanti. Nel frattempo continuò la guerra contro gli indomiti Araucanos, per combattere i quali venne istituito il primo esercito cileno nel XVII secolo. Si ebbero alcune decisive battaglie fino a che nel 1881 vennero sconfitti, dopo una guerra con pochi precedenti nella storia umana, poiché durò 345 anni. Nel frattempo l'organizzazione dell'esercito cileno aveva cambiato fisionomia. I Francesi, modello originariamente ispiratore, erano stati sconfitti in maniera umiliante dai Prussiani nel 1870. Perché non prendere questi ultimi a modello? E così fu, come spesso accade alle nazioni relativamente recenti, desiderose di rifarsi ai modelli 'classici' disponibili; nel 1886 arrivò un primo istruttore prussiano e poi un gruppo di consiglieri. La 'prussianizzazione' dell'esercito durò non meno di 24 anni, ma questo 'stile' è rimasto, così da far definire l'Esercito cileno come 'l'ultimo baluardo' delle tradizioni prussiane. Quanto al servizio militare, questo inizialmente era basato su professionisti, mentre la leva venne istituita solo nel 1900. 13 anni dopo venne istituita una scuola di aviazione a Santiago, come in tanti altri Paesi dell'epoca, che all'inizio degli anni '10 cominciavano ad essere interessate all'aviazione militare. Solo il 21 marzo 1930 il servizio aereo, posto allora sotto il controllo dell'Esercito e Marina, divenne indipendente (quarta a livello mondiale). Era fornito di aerei dalla Gran Bretagna, poi alla fine degli anni '30 comprò aerei italiani e tedeschi, dimostratisi inidonei ad operare in Cile e rapidamente rimpiazzati. Infatti nel 1941 arrivò una missione americana che offrì assistenza nel riorganizzare l'Aviazione e sopratuttosoprattutto 231 aerei, che per la prima volta diedero all'Aviazione cilena una forza apprezzabile e stabile.
 
Nel dopoguerra, Esercito e marina cilene ebbero ingenti aiuti americani, grazie al Trattato di Rio del 22 settembre 1947 e poi alla firma del trattato MAP nel '52. Così, centinaia di carri armati M4, 24, 41, semicingolati ed blindo M3 vennero forniti, assieme ad un minor numero di artiglierie, fucili, armi leggere. La Marina ebbe a sua volta un certo numero di navi anche di una certa importanza. Gli aerei continuarono ad essere principalmente di fornitura europea.
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'''Aviazione navale''': un gruppo di 6 pattugliatori EMB-111N, uno di trasporti con 4 C.212 e 3 EMB-111N, uno di addestramento con 10 PC-7 e infine un gruppo di elicotteri su 10 Aluette III e 5 Bell 206A, per un totale di 4 gruppi e 38 velivoli. La cosa più notevole è che tutto questo era gestito da un totale di appena 500 uomini.
 
'''Marines''': come tutte le altre marine sudamericane, anche questa aveva un robusto contingente di fanti di marina, con un totale di 5.000 uomini in 4 gruppi a livello di battaglione, specializzati in guerra anfibia, ma sopratuttosoprattutto in termini difensivi, ovvero di difesa costiera e sicurezza locale. Vi era anche un reparto Commando. L'equipaggiamento era assai consistente con 16 obici leggeri M101 da 105 mm, ben 35 M114 da 155 mm, diversi APC MOWAG Roland, veicoli anfibi LVTP-5, 20 cannoni vecchi contraerei M1A1 da 37 mm, alcuni lanciamissili SAM Crotale-Cactus e 16 cannoni GPFM-3 da 155mm. Le armi portatili erano le stesse dell'esercito, tra cui figuravano 50 mortai leggeri da 60 mm e 50 medi da 81.
 
'''Guardia costiera''': era una piccola forza per compiti litoranei, con 10 vedette armate di due cannoni da 20 mm e due cariche di profondità. Esse erano impiegate in pattugliamenti costieri e anti-contrabbando.
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Note:
*'''Corazzati''': la forza principale era ancora basata sugli M-51 Super Sherman, presenti in 150 mezzi circa e dotati di cannone a media pressione calibri 105 mm, del modello francese D-1508. Tuttavia alcuni erano stati visti equipaggiati con il cannone HVMS da 60/70 mm, arma ad altissima velocità iniziale israeliana. Vi erano anche 60 M-41 Walker Bulldog e 47 AMX-13, entrambi carri postbellici, ma di tipo leggero. Alcuni AMX erano stati trasformati in bulldozer. Altri 50 carri erano i vecchi M-24 Chaffee, che nonostante la loro limitata corazzatura erano dei mezzi molto veloci e rapidi (anche se non quanto gli M-41 successivi, che pure pesavano di più). SopratuttoSoprattutto, erano stati riarmati con un'arma molto più potente del 75/37 mm originale, ovvero il pezzo israeliano da 60 mm con munizioni decalibrate ad altissima velocità iniziale. I carri nominalmente più potenti erano gli AMX-30B, ma di una commessa di 50 mezzi solo 21 risultavano consegnati, essendo gli altri bloccati causa embargo post-Pinochet. In sostanza, i carri cileni erano un buon numero, ma si trattava di mezzi medi o leggeri della Seconda guerra mondiale o del dopoguerra, quindi obsoleti. Del resto nella regione andina non v'era molto bisogno di carri armati, il che escludeva battaglie corazzate con l'Argentina, che pure era un nemico potenziale e che, differentemente dal Cile, poteva agevolmente tagliare in due il Paese se lo avesse attaccato al centro. Un avversario più plausibile, la Bolivia, era del resto anche più debole in termini di carri armati.
 
Il Perù costituiva un altro nemico storico, ma come le altre nazioni confinanti non era nella migliore condizione per affrontare una guerra per via delle condizioni economiche alquanto depresse. Restava semmai da vedere se i carri cileni, una volta riarmati con cannoni moderni, sarebbero stati capaci di affrontare con successo i T-55 peruviani, come a suo tempo dimostrato dagli israeliani contro gli arabi. Di sicuro, l'incremento di precisione e potenza di fuoco dell'armamento principale è di notevole importanza per l'efficienza dei carri armati e in questo senso, i carri cileni erano stati aggiornati al meglio, anche se presumibilmente senza grandi cambiamenti nei sistemi di tiro. La piccola flotta di AMX-30B era schierata al Sud del Paese e così non poteva fornire nessun aiuto rapido contro l'eventuale avanzata dei peruviani. Pur essendo più moderni, erano comunque pochi e di dubbia efficienza dopo molti anni di embargo.
 
I blindati leggeri erano nell'insieme più moderni. Vi erano solo piccole aliquote di M113, ma sopratuttosoprattutto esistevano i mezzi ruotati Piranha 6x6 e 8x8 che la MOWAG svizzera, nonostante l'embargo per la dittatura militare, aveva consentito di produrre dalla locale FAMAE. Si tratta di un mezzo importante per i Cileni, con 250 mezzi già in servizio e altri in ordine. La loro capacità era accresciuta dalle numerose versioni speciali, che di fatto li avevano trasformati da mezzi da trasporto truppe e veicoli di supporto di fuoco. 20 avevano la torretta biposto con cannone Cockerill da 90 mm, un'arma belga a media pressione, simile a quella delle 30 Cascavel. Altri 50 avevano il compito di supporto di fuoco indiretto, muniti com'erano di mortai pesanti francesi da 120 mm Brandt. Se si considera il numero esiguo di artiglierie, specie semoventi, si può apprezzare meglio il valore di questa forza di veicoli portamortai. Il pezzo da 120 mm ha minore gittata ma uguale efficacia rispetto agli obici da 105 mm (entrambi con granate da circa 15 kg). La principale limitazione è l'impossibilità di tiro diretto, per esempio controcarri, ma la traiettoria curva consente di superare ostacoli e colpire con la massima efficacia possibile grazie all'impatto pressoché verticale col terreno (il che causa il micidiale espandersi delle schegge radenti al suolo in tutte le direzioni). Altre versioni hanno ricevuto armamenti non meno specifici, come i cannoni da 20 mm israeliani TCM-20 e i missili controcarro Mamba, e altre ancora erano in programma, quali la MARTE per il controllo delle unità d'artiglieria, la LINCE antiaerea e una versione con cannone da 60 mm.
 
I primi erano in precedenza i complessi Maxon Mount da 12,7 mm quadrupli. Pur essendo residuati bellici americani, la loro semplice costruzione e rapidità di orientamento erano molto apprezzate e l'arma rimase in servizio per decenni (anche in Italia). Il segreto del suo successo era il fatto di avere sostituito i volantini con un motore elettrico che permetteva un'agevole inseguimento degli apparecchi e l'uso anche da parte di un solo uomo, con 800 colpi disponibili. Ma i proiettili da 12,7 mm non potevano portare un carico esplosivo significativo e questo diede un'idea agli Israeliani: e se si fossero sostituite le 4 M2 con un carico equivalente di 2 cannoni Hispano-Suiza da 20mm HS 404? Il risultato, messo assieme con tecnologie degli anni '40 e pochi aggiornamenti, è stato un cannone antiaereo valido, che si ritrovò nel 1973 ad abbattere, secondo le statistiche israeliane, il 60% degli aerei arabi distrutti dall'antiaerea. Nonostante la velocità di alzo e brandeggio di 60 gradi al secondo (nel tipo originario), resta difficile non stupirsi di tanto successo. SopratuttoSoprattutto, se si considera che si tratta di tecnologie obsolete, incluso il collimatore M18 reflex e i due caricatori a tamburo da 60 colpi l'uno. Se si compara il TMC-20 con la Rh-202, mitragliera paricalibro binata, questa ha un volume di fuoco complessivo di 2.000 c.min contro 1.400, 560 colpi pronti contro 120, velocità iniziale di 1.000 ms contro 850 e calcolatore balistico. Ci si può solo meravigliare di quanto efficace potrebbe essere l'antiaerea leggera più moderna prendendo il TCM-20 come comparazione. I Mamba sono i successori dei Cobra, i primi missili tedeschi post-bellici, apparsi già nel 1957 da parte della MBB. Questi missili hanno un raggio di 2 km contro 1,6 dei predecessori, sono collegabili a gruppi fino a 12 rampe anziché 8 per scatola di controllo, e hanno qualche altra caratteristica migliorata, inclusa la capacità perforante passata da 150 a 500 mm. Per il resto sono ancora missili relativamente primitivi, molto simili ai predecessori, apparsi però nel 1972, quando i MILAN della generazione successiva erano già una realtà. Questo ne limitò il successo, nel senso che il successore del Cobra fu il Milan franco-tedesco. Sono missili dall'aria abbastanza 'aggraziata', con grandi alette fisse trapezioidali cruciformi e filoguida manuale. Ne sono stati costruiti parecchi per clienti meno facoltosi di quelli che potevano permettersi armi più sofisticate, e tra questi il Cile. Vi erano anche i mezzi contraerei con i discussi Blowpipe, SAM inglesi portatili degli anni '70, che comunque rappresentarono la prima realizzazione europea della categoria. Infine altri Piranha avevano il radar israeliano EL-2106H per la scoperta a bassa quota.
 
I vecchi semicingolati americani M3 e le autoblindo M3 White avevano ricevuto nuovi motori diesel Detroit Diesel 53T 6V. Persino un nuovo semicingolato, il BMA-1 ALACRAN è stato sviluppato in Cile, come anche i camion corazzati Cardoen VTP-1.
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La IIa Brigada Aerea aveva l'Ala 2 con i Grupos 2, 10 e 11.
 
*Il Grupo 2 aveva base a Los Cerrinos con ricognizione fotografica ad alta quota, marittima e ECM, suddiviso in due Escuadrillas. Quella de Reconoscimiento con due CANBERRA PR. Mk9, dei 3 consegnati nel 1982, la Escuadrilla de Guerra Electronica aveva invece il Beech A99 PETREL, modificato con l'ESM ENAER ITATA. 3 erano del modello BETA con radar panoramico e 3 PETREL ALFA avevano un radar per la ricerca marittima con portata superiore all'altro. La Escuadrilla de Servicio Aerofotogrametrico aveva 2 Learjet 35A, 2 DHC-6 e un Beech King Air 100, tutti dotati di macchine fotografiche WILD RC-10, e tutti delle presenze 'fisse' nell'organico delle F.A. del Terzo mondo, sopratuttosoprattutto sudamericane.
 
*Il Grupo 10 costituiva la principale unità, con 2 C-130H, 2 C-130B, 4 Boeing 707-320, 3 Beech 99A, 3 UH-1H, 2 MBB Bo-105CB-4 e un MBB Bk-117. I C-130 erano usati come aerei per il trasporto anche nel caso delle basi antartiche e altri 2 erano in consegna, mentre un Boeing doveva diventare addirittura un AWACS, un IAI Phalcon, e gli altri 3 sarebbero stati modificati come aerocisterne-trasporti. Grazie all'impiego nella forza ONU per il Kuwait postbellico era atteso il rinforzo per gli elicotteri UH-1 con macchine ex-US Army.
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===Marina Cilena, dal dopoguerra agli anni '90===
Con il dopoguerra molte cose avvennero, tra queste un rinnovamento nel settore navale, iniziato quando molti ufficiali cileni vennero inviati negli USA per imparare le tecniche di guerra navale moderna. La marina cilena ebbe modo di ricevere armi, munizioni e sopratuttosoprattutto navi in maniera del tutto gratuita, ma queste includevano anche unità non particolarmente adatte alle sue esigenze e di cui non sentiva realmente la necessità, né in effetti venne smentita dagli sviluppi degli anni successivi. Nel 1951 gli USA ricorsero ad uno stratagemma per limitare la probabile corsa agli armamenti che le più potenti nazioni sudamericane avrebbero potuto intraprendere, come già accaduto in passato, per competere tra di loro. Essendovi già la Guerra fredda e quella di Corea da gestire gli americani non volevano altri guai e così, paradossalmente, giocarono d'anticipo. Fornirono 2 incrociatori classe 'Brooklin', ciascuno con 15 cannoni da 152 mm, ma piuttosto vecchiotti e non molto protetti, a Cile, Argentina e Brasile. Le navi cilene ebbero l'USS Brooklin e il Nashville, trasferite il 30 giugno e il 21 novembre e indi ribattezzate O'HIGGINS e PRAT. La classe di questi incrociatori, veterana della guerra, venne ceduta per i due terzi, inclusa la capoclasse, alle marine sudamericane, ma non arrivarono invece i ben più moderni incrociatori leggeri 'Cleveland' che, anche se muniti di soli 12 cannoni, erano non solo più potenti,ma anche ben più numerosi. La flotta cilena rimase piuttosto piccola, ma 4 anni dopo vennero ordinati i 2 caccia 'Almirante' alla Gran Bretagna. Questo andò a discapito di un'altra modernizzazione della vecchia corazzata LATORRE, ovvero, in origine, l'HMS Canada, sempre fornita dagli inglesi,ma oramai davvero troppo vecchia per valere l'investimento. I caccia ALMIRANTE WILLIAMS e A.RIVEROS vennero realizzati dalla VIckers-Armstrong con tecnologie piuttosto simili a quelle del precedente conflitto, ed avevano 4 cannoni da 102, 6 nuovi cannoni da 40/70 mm, 5 tls da 533 mm, 2 lanciarazzi SQUID. Nonostante questo limitato armamento, stazzavano 3.330 t, quasi il doppio dei caccia del periodo bellico. La loro fornitura prese tempo, con la fornitura nel 1960 e 1962. Nel frattempo la vecchia LATORRE era stata tolta dal servizio, quando subì un'esplosione in sala macchine. La fine del servizio dell'ultima corazzata cilena avvenne nel 1959.
 
A quel punto arrivò la prima nave americana di media stazza, il TEKESTA, prestato per 5 anni col nome di YELCHO e usata come nave oceanografica. Questo accadde nel 1960 e l'anno dopo arrivarono due degli ultimissimi sottomarini americani FLEET, l'USS SPRINGER e SPOT,ribattezzati THOMSON e SIMSON. L'US Navy era riluttante a cedere anche i siluri, ma alla fine fornì armi Mk 14 e Mk 27. Anche questo non era che l'inizio: nel 1962 vide altre due navi fornite dagli USA, 2 caccia 'Fletcher' che erano il WEDLEY e il ROOKS. Trasferite il 26 giugno 1962 presero il nome di BLANCO ENCALADA e COCHRANE. Tutte queste navi non erano in condizioni realmente buone ma alla fine degli anni '60 vi erano come navi principali: 2 incrociatori leggeri, 4 caccia, 2 sottomarini, 4 navi anfibie e la rifornitrice ARAUCANO, nave cisterna danese del 1967.
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Nel 1995 le forze erano calate leggermente a circa 4.500 elementi (da qui in poi<ref> Fatutta, Francesco: ''La fanteria di marina cilena'', RID 1995</ref>). Il comando era a Valparaiso (Comando Generale del Corpo); 4 distaccamenti di Fanteria di Marina; un btg mezzi anfibi, Raggruppamento incursori; Scuola di fanteria di Marina, Centro di Addestramento Reclue, Centro di Appoggio Logistico e Centro di Approvvigionamento. All'epoca era stata fatta già la guarnigione dell'Isola di Pasqua, mentre v'era anche il Nucleo di Sicurezza del CSM della Marina e le unità definibili come 'Polizia Militare'. I Distaccamenti erano costituiti da un Comando, btg di Fanti di Marina, Nucleo Incursori, btr di artiglieria campale e una btr antiaerea, più supporti. Questo almeno in teoria, visto che in pratica v'erano delle variazioni con riduzioni o rafforzamenti a seconda delle situazioni. Il Nr.1 'Lynch' era nato quando nel '42 come unità d'artiglieria costiera per il settore settentrionale del Cile e così venne formato come Regimiento de Defensa de Costa Nr.1 'Lynch'. Dal '47 arrivarono anche unità d'artiglieria mobili e il 15 luglio 1964 con la riforma del corpo.
 
Anche in seguito è rimasto sopratuttosoprattutto un'unità d'artiglieria per le necessità di fornire copertura alle coste settentrionali. Il Nr. 2 'Miller' era a suo tempo il Reggimento di difesa costiera Nr. 3 'Condell', ma nel '56 accanto alle due batterie presenti (una da 20 e una da 155/38 mm) venne creata una compagnia di fanti di Marina. Dal '62 è diventato il Raggruppamento Nr.2 e dal 5 gennaio 1967 è stato dedicato a Miller e non più a Condell. La sede era a Vina del Mar. Con gli anni, da artiglieria costiera è diventato via via una forza da assalto anfibio vera e propria. Il Destacamento Intanteria de Marina Nr.3 'Aldea' (questa la denominazione completa nella lingua madre) è anch'essa figlia di un gruppo di artiglieria costiera, diventato negli anni '20 un reggimento, con armi anche contraeree e un treno armato. Nel '64 è diventato un Distaccamento di fanteria di Marina e bastato a Talcahuano, dove è presente dal '66 il C.A.R. dei Marines cileni. IL Nr. 4 'Cochrane' è il più a Sud dei Distaccamenti e deriva da una Compagnia di fanteria di Marina nata nel 1949, dal '52 divenuta battaglione e dal 13 febbraio 1962 reggimento con l'attuale denominazione. A queste unità si aggiungevano anche il Raggruppamento Commandos per funzioni antiterrorismo e SpecOps, basato a Valparaiso, ma con nuclei per ciascuno dei Distaccamenti. La Scuola di Fanteria di Marina 'Jaime Charles' è di vecchia costituzione -1867- e dal 1915 basata a Vina de Mar. Ha vari corsi anche per ufficiali, incursori, paracadutismo ecc. Il Centro di Appoggio Logistico nacque come unità d'artiglieria nel 1888, ma negli anni '40 era già un magazzino logistico e nel '64 è diventato centro logistico a tutti gli effetti. Dal '93 è stato spostato da Vina de Mar a Concon. Esegue manutenzione di 2 e 3° livello e rifornimenti di materiali per le varie unità del Corpo. Quanto ai materiali, vi erano nel 1995 ancora circa 30 vecchi ma sufficientemente validi pezzi M114 da 115/23 mm e 16 M101 da 105/22 mm, entrambi residui della II GM (gittate rispettivamente 14 e 11 km), più 16 GPFM da 155 mm, di maggior gittata ma usati solo come postazioni statiche di difesa. Quanto alla contraerea, essa aveva cannoni da 35 mm e SAM Blowpipe. Le armi c.c. erano gli M40 SR da 106 mm e missili MAMBA su mezzi Roland 4x4 blindati. L'appoggio di fuoco contava anche sui mortai da 60 mm e un numero simile (50 circa) medi da 81 mm, nonché su quelli da 107 mm, tenuti peraltro in riserva. Ai livelli più bassi c'erano i fucili M16A1 comprati dal 1974 (ovvero dopo il golpe militare) e HK-33 tedeschi (del '75). Come arma d'appoggio vi è la M60, mentre i blindati comprendono (sempre al 1995) circa 40 Roland tedeschi e per il Battaglione di Assalto Anfibio circa 12 vecchi LTVP-5 più altrettanti in riserva per ridurre i costi di manutenzione della flotta (non vi sono invece i ben più efficienti LTVP-7). Il Cile ha costruito su licenza i mezzi svedesi BV-206, di cui nel '95 8 erano stati comprati da poco tempo, con la speranza di comprarne di più data la loro idoneità a funzionare bene anche nelle condizioni delle aree meridionali del Paese. Per movimentare tutte le forze di sbarco, v'erano le tre piccole LST MAIPO, RANCAGUA, CHACABUCO costruite negli anni '80, anche se dislocanti solo 1407 t a pieno carico (progetto francese del tipo 'Batral'). Esse portano 140 uomini e 7 carri armati. Due ancora più piccoli mezzi erano gli LCM da 750 t ELICURA e OROMPELLO, del periodo 1963-67. In tutto i Fanti di Marina erano una componente altamente professionale e tra i migliori delle F.A. cilene. In futuro non si prevedevano riduzioni, ma piuttosto miglioramenti nelle componenti dei materiali, oramai obsoleti: specie nel settore blindato, della difesa aerea mobile e per le navi da sbarco, troppo poche per gestire al meglio il consistente corpo dei fanti di marina cileni.
 
 
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E veniamo al descrivere nel dettaglio l'Aviazione navale. La FAN1 (la sigla delle unità di cui sopra) era a Vina Mar con 3 Escuadrones, sul tipo di quelle dell'US Navy: VP-1, VC-1 e HU-1 e il VT-1 (che però dipende dall'Escuela de Aviacion Militar), oltre al centro logistico, sistemi di sicurezza e logistici e così via. Da notare che il centro logistico di questa base era indipendente da quello della Marina. Inoltre su questa base si svolgevano le attività di manutenzione fino a livello intermedio per aerei ed elicotteri delle squadriglie, nonché la revisione dei motori, cellule, impianto idraulico etc. etc. Sempre sulla stessa base era basata la HA-1 Cougar: ora questa era una vera stranezza, perché era sì un'unità aeronavale, ma alle dipendenze dirette dell'Armada (Marina) e non dell'Aviazione navale; però la manutenzione era sempre in carico all'aviazione navale. La più piccola FAN2 di Punta Arenas era invece a Sud, a protezione della zona 'sensibile ' del confine con l'Argentina. Aveva tre diverse sedi: Punta Arenas e le piccole basi di Dawson e Puerto Williams. Lì c'erano pochi aerei: l'Embraer P.111, un C.212 e uno o due Bo.105. Macchine utilizzate per la sorveglianza e per il soccorso, con manutenzione fino al secondo livello effettuata a Punta Arenas. Infine, per essere pignoli, esisteva una piccola base aerea anche vicino a Iquique, dove stazionavano un elicottero Bo.105 e un P.111 da trasporto-pattugliamento.
 
E ora i mezzi: all'inizio degli anni '90, grazie anche alla fine del regime dittatoriale di Pinochet, vennero comprati elicotteri e aerei nuovi e decisamente all'altezza della situazione. Questi erano gli elicotteri Cougar e i P-3 Orion. I primi erano stati comprati, nuovi, e messi in servizio con l'HA-1 (Escuadron de Helicopteros de Ataque 1), che avrebbe avuto gli AS.432SC Super Puma, di cui 6 vennero consegnati nel 1990-93 come rimpiazzi dei molto più piccoli e vecchi Alouette III, a cui è stato aggiunto anche un AS.332.SC da trasporto. Ma i primi hanno il radar di ricerca e il secondo no. I Super Cougar erano destinati all'attacco contronave con missili AM.39 Exocet, ma avevano anche sensori ASW con un sonar a profondità variabile, data-link con le unità navali e altre moderne apparecchiature, nonché due siluri Mk 46 o cariche di profondità. Questo Escuadron, dunque, è alle dipendenze dirette della flotta e permette una capacità d'intervento sia con base a terra che imbarcata. In pratica i Cougar cileni sono l'equivalente dei Sea King, e operano anche a bordo dei caccia 'County' e delle due fregate 'Leander'. Per quello che riguarda gli aerei, il VP-1 (che significa Vuelor de Patrullaye 1) aveva le risorse più importanti, ovvero gli EMB-111AN (P-111) per missioni a breve raggio, ma sopratuttosoprattutto i P-3A Orion, ex-US Navy, che pur essendo gli aerei più vecchi del tipo in questione, erano macchine molto potenti rispetto ai loro 'fratellini', versione pattugliatore del C-95 Bandeirante comprata circa vent'anni prima perché gli USA avevano rifiutato dei vecchi P-2V Neptune richiesti dall'Armada. In ogni caso, se il P-3A era quello più importante dei due, anche l'aereo brasiliano, con radar di scoperta, razzi da 70 mm, lanciatori di falsi bersagli, ECM e attrezzature di navigazione, era pienamente all'altezza della situazione per i compiti meno impegnativi. A questi 6 velivoli (dipinti con varie combinazioni di colore o tenute uniformi in grigio e azzurro), normalmente è suddivisa equamente tra basi settentrionali e meridionali. L'Orion nella versione nota come UP-3A vennero consegnati dagli stock dell'US Navy dopo una richiesta cilena del 1992: 7 americani e uno ex-spagnolo vennero selezionati a Davis-Mountain. La versione cilena è stata ricavata in pratica disarmando tutti gli apparecchi dei loro sistemi di bombardamento e antisommergibile, il che peraltro ha lasciato la Marina senza una capacità a lungo raggio ASW. Il primo arrivò già nel marzo 1993. In seguito sono stati aggiornati con l'aiuto di industrie avioniche estere, quasi di sicuro israeliane. Visto che 4 di questi Orion sono stati destinati al pattugliamento marittimo è verosimile che abbiano anche riacquisito la capacità di trasporto armi, cosa invero non difficile ad ottenersi. Due altri aerei, con un livrea blu, hanno compiti da trasporto, mentre quelli da pattugliamento sono in bianco e grigio. Gli ultimi due aerei non erano usati per attività di volo ma per addestramento a terra e come fonti di ricambi. I reparti VP-1 e HA-1, punte di diamante della minuscola aviazione navale cilena, sono stati impegnati (pur avendo solo una dozzina di macchine) in missioni ed esercitazioni anche con USA e Canada, naturalmente nell'Oceano Pacifico.
 
Le altre unità sono destinate a compiti di seconda linea: il VC-1 (Vuelor de Cargo 1) aveva compiti di trasporto, con 8 aerei di 3 tipi: C.212M-100 per trasporti aerei a corto raggio (uno era basato a Punta Arenas), 4 consegnati nel '78 appena dopo i 4 C-95 Bandeirante da trasporto, che erano arrivati nel '76. Poi c'era il Falcon 20 per trasporto VIP e come 'bersaglio radar' per le esercitazioni. Era il superstite di due apparecchi, l'altro venne venduto anni prima.