Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina-2: differenze tra le versioni
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Come l'Irak si rivolse ai cantieri italiani per ottenere una intera flotta da guerra moderna, l'Argentina fece lo stesso con la Germania, e in particolare con i cantieri Blum&Voss. Ma mentre l'Irak non ebbe mai le sue navi (4 fregate, 6 corvette e 1 rifornitore), l'Argentina ebbe modo di ottenere una flotta analoga (meno il rifornitore, ma con in più i sottomarini) dalla fine della guerra con la Gran Bretagna. Nonostante molti dei fornitori fossero europei, la Gran Bretagna restava di gran lunga (molto più del Brasile e del Cile) il 'nemico numero uno', ma la guerra aveva avuto breve durata e così le normali relazioni commerciali ripresero, tranne ovviamente tra Argentina e GB. Le '''[[w:Classe MEKO 360|MEKO 360H2]]''' erano belle navi, moderne e potentemente equipaggiate. Esse avevano artiglierie Breda-Bofors e OTO-Melara, per un totale di un cannone da 127 mm e ben 4 torri del tipo DARDO con capacità CIWS. Anche i siluri e i missili SAM erano italiani, per cui nell'insieme le navi argentine erano simili alle fregate Maestrale italiane.
[[Immagine:ARA Almirante Brown D 10 (cropped).jpg|300px|right|thumb|L'Almirante Brown (D10), l'ultima nave della ARA a portare questo nome]]
Queste 'rischiarono' di essere vendute dalla Fincantieri, ma le agitazioni dei lavoratori, indignati di dover costruire navi per una dittatura fascista, mandarono tutto a monte e gli argentini andarono a cercare le loro navi in Germania Ovest, stavolta senza manifestazioni. Le MEKO erano simili alle 'Maestrale', con il doppio di missili antinave e CIWS, la metà degli elicotteri, dei sonar e lanciasiluri. Erano buone navi e ben armate,
[[Immagine:P42ARARosalesWWM.jpg|300px|right|thumb|Una delle MEKO 140]]
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====TR-1700====
[[Immagine:S42ARASanJuan.jpg|300px|right|thumb|I nuovi TR-1700 a lunga autonomia, ben più temibili dei Type 209]]La minaccia subacquea argentina era limitata ai tempi delle Falklands ad un solo sottomarino efficiente, il '''San Louis''', che tuttavia causò un problema di sicurezza notevole agli inglesi, e mancò di poco un clamoroso 'sovvertimento' del risultato finale quando presumibilmente colpì una delle due portaerei inglesi. La mancanza di ulteriori battelli subacquei moderni ed efficienti non consentì altri 'colpacci', ma nel dopoguerra sono arrivati il secondo Type 209 e
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*'''VI Brigata aerea''', operante a Tandil, 600 km a sud di Buenos Aires.
Qui erano ospitati i principali caccia dell'intera FAA: Mirage III e Dagger. Essi erano suddivisi nel II e III Escuadron per quanto riguarda i Dagger, e nel I Escuadron per i Mirage IIIEA, DA, BE. I Mirage III hanno un'avionica più completa dei Dagger, ma
[[Immagine:RAAF Mirage III 1.JPEG|350px|right|thumb|I caccia Mirage erano le più prestigiose e veloci macchine in servizio in Argentina e ci si aspettava molto da loro, fino a che il primo maggio due di essi vennero abbattuti dai Sea Harrier inglesi]]
I Mirage e i Dagger erano famosi per le gesta che gli israeliani archiviarono contro gli arabi nei vari conflitti, specie nei duelli aerei. Gli argentini si aspettavano di spazzare via i Sea Harrier inglesi, ma non avevano fatto i conti con vari problemi aggiuntivi: la mancanza di sonda per il rifornimento in volo limitava l'uso del postbruciatore, il Mirage non era supersonico sotto i 6000 metri con il pieno di carichi esterni, i missili erano piuttosto inefficaci. I Sea Harrier, spesso pilotati da aviatori non particolarmente esperti, riuscirono a batterli ripetutamente a cominciare dal 1 maggio. Il numero di perdite in combattimento aereo non fu alto, ma gli argentini rimasero talmente scioccati da smettere di sfidare il '''[[w:Sea Harrier|Sea Harrier]]''', che era effettivamente molto più maneggevole a basse quote, e possedeva eccellenti missili Sidewinder L, autori di 18-20 centri su 27 missili lanciati. La macchina inglese, nonostante l'aspetto goffo, l'autonomia limitata e via dicendo riuscì ad imporsi come elemento vitale per le sorti del conflitto. Se l'aviazione argentina avesse tentato ancora di ingaggiare i caccia inglesi, magari con tattiche perfezionate (quelle messe in campo non erano granché, nonostante gli istruttori fossero stati talvolta americani e israeliani), forse avrebbe aperto un varco nel piccolo dispositivo inglese per la difesa aerea, ma non accadde e i Sea Harrier dominarono i cieli sullo sbarco. Nel primo scontro, per esempio, in cui i Sea Harrier vinsero (dopo alcuni inconcludenti attacchi di missili da parte dei caccia argentini, tirati alla massima distanza), i due Mirage volavano quasi ala contro ala, come se il gregario fosse un 'pivello senza esperienza' (detto da Dave Morgan, uno dei piloti inglesi). Gli inglesi, che avevano visto sfilare nel cielo anche 3 coppie di caccia nemici, non credevano che stavolta ve ne fosse una sola: pensavano che fosse un tranello per prenderli di sorpresa con altri aerei in manovra a tenaglia, ma invece non era così. Il capo coppia (Paul Barton) inglese accelerò a 550 nodi e lasciò il gregario in volo (Thomas) a 400, poi virò e prese di sorpresa i caccia argentini che erano focalizzati sul suo n.2, quindi ne abbatté uno (Perona) mentre Thomas riuscì a virare dietro i Mirage e danneggiò fatalmente quello di Cuerva. Fu tutto molto facile, nonostante la fama dei Mirage israeliani, e anche i cloni Dagger non ebbero successo alcuno.
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L''''FMA. I.Ae.30 Namco''' era un caccia che volò l'anno dopo. Pur essendo ad elica, con un disegno pulito e un peso accettabile , mosso da due potenti Merlin 134/135 da 2035 hp l'uno si dimostrò addirittura più veloce del Namcu. Venne progettato da un esule italiano ed era monoposto, sostanzialmente simile al D.H. Hornet inglese e altrettanto veloce, con un massimo di 780 kmh (ma si trattava di un prototipo non armato). Le dimensioni erano 15 x 11,52 x 5.16 m, 35.32 m2 d'ala, pesi di 5585/8755 kg. Un poco che l'Argentina non aveva soldi, un poco che gli aerei ad elica per il futuro non erano certo un'assicurazione di successo nel campo dei caccia, il progetto si fermò ad un solo esemplare.
L'FMA I.Ae.33 Pulqui II di due anni dopo, venne invece progettato da [[w:Kurt Tank|Kurt Tank]], altro espatriato, e già 'papà' del FW-190. Tank era un progettista capace, e basandosi sul suo progetto per il Ta-183 (che in molti, non casualmente, vedono come 'antenato' anche del MiG-15), costruì un caccia ad ala alta, con coda a T, presa d'aria nel muso, e
Da ricordare l'originale trasporto I.Ae.38 di Reimar Horten, un'ala volante da trasporto (Che forse ispirò Spieldberg per i 'Predatori dell'Arca perduta), del 1960, rimasto prototipo. Aveva 4 motori I.Ae.16 El Gaucho da 450 hp l'uno, e nondimeno un'ala di 32 m e un carico di 6 t. Purtroppo anche di questo ne venne realizzato un solo esemplare.
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