Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Albania: differenze tra le versioni

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*qualche carica di profondità
*un paio di mitragliatrici da 12,7 o 14,5 mm in un impianto binato
Simili ai ''MAS'' italiani del periodo bellico, erano parimenti limitati specie in condizioni di mare agitato, ma con i 2.400 hp disponibili raggiungevano 42 nodi. Differenze di nota erano il radar 'Skin head', 2 IFF, lo scafo in alluminio e la presenza di motori diesel invece che che benzina, spesso di derivazione avio, precedentemente utilizzati. Per lungo tempo i diesel marini leggeri non avevano avuto l'affidabilità dei motori a benzina, ma una volta sviluppati offrivano maggiore autonomia e sicurezza. In seguito, con la pur più grande classe P6 i sovietici sarebbero tornati agli scafi in legno, verosimilmente per problemi di costi ma sopratuttosoprattutto, di corrosione causata dalla salsedine (che si è sempre dimostrata un nemico formidabile per le leghe in alluminio). Forse fu proprio una P4 ad essere affondata, carica di civili, dalla corvetta Sibilla nel 1997.
 
===Situazione al 2008<ref>Dati da wiki.en</ref>===
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L'Accademia della Difesa Albanese conduce corsi basici ed avanzati per ufficiali.
 
L'università militare di Skanderberg è un'altra accademia militare in Albania, che gestisce circa 500 studenti sopratuttosoprattutto per specializzazioni elettroniche e gestione. In tutto erano 3 anni, poi diventati 4 nel 2007.
 
 
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Il Comando congiunto delle forze albanesi è stato instituito nel 2006 per rendere più efficiente il piccolo strumento militare albanese. Tra le armi dismesse i carri T-34 e PT-76, e molti dei carri T-54 e 59. Sono stati comprati missili C.c. HTJ-8 e FN-5. Si cerca un nuovo APC e armi c.c. moderne.
 
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Al 2005 c'erano 16.000 uomini e 35.000 riservisti. Pare che 5 brigate di riserva siano state disattivate e si ridurrà la forza complessiva ad appena 8.200.
 
L''''aviazione''' in Albania ha mosso i primi passi nel 1914. Attualmente è al comando del Brigadier Gen Astrit Jaupi. Chiamata attualmente Forcat Ajrore Shqiptare, FASH, è la Brigata aerea del Comando congiunto. Per la cronaca, nel 1914 vennero ordinati tre Lohner Daimle austriaci, ma l'ordine venne cancellato data l'entrata in guerra degli austro-ungarici. Praticamente questo impedì la nascita di un'aviazione fino a dopo la II GM, data la mancanza di soldi per questa specialità. NEl dopoguerra arrivarono i caccia Yak-9, anni dopo (1955) arrivarono i MiG-15, 17, e sopratuttosoprattutto i J-6 e MiG-19. Di questi vennero consegnati 12 esemplari PM da intercettazione nell'ottobre 1959 e in seguito barattati con i J-7A. Questi ultimi ebbero due perdite operative negli anni '70 e 8 ebbero poi problemi con la mancanza di batterie negli anni '80. Furono sopratuttosoprattutto i 72 J-6 a fare la forza dell'aviazione, 12 MiG-17, vari MiG-15, 4 Il-14, 37 Mi-4(Z-5) a Farka Tirana e un prototipo di H-5 a Rinas.
Un MiG-15 disertò in Italia nel 1997, ai tempi dei disordini che sfasciarono anche le F.A., atterrando a Galatina dopo essere stato localizzato in maniera intermittente dai radar italiani (il che causò vari problemi politici in Parlamanto per il fallimento della difesa aerea). I due piloti albanesi chiesero asilo politico. Dopo la fine dell'assistenza cinese la situazione era talmente grave che non c'era nemmeno il carburante specifico per le turbine aeree, che si tentò di replicare in patria, ma con scarsi risultati (dal 1961 si tentò a Kusova, con il cherosene TSI), così da ridurre la vita delle turbine e causando anche parecchi incidenti che nel 1955-2005 causarono la morte di 35 aviatori albanesi. Al 2004 c'erano ancora, grazie ad aiuti bulgari e ex-DDR, circa 65 J-6C anche se la maggior parte non era operativa, e 2 J-7A in condizioni di volo. Nel tardo 2004 vennero radiati dal servizio dopo un altro incidente mortale all'aeroporto di Madre Teresa, Tirana. Dal novembre 2006 l'Aviazione opera con una nuova struttura, quella sotto comando congiunto come Brigata Aerea, che comprende anche un battaglione di difesa aerea con armi da 37 mm, mentre i missili SAM sono stati ritirati dal servizio nel 2008 a causa dell'obsolescenza dei sistemi. Anche i missili HQ-2 (SA-2, Hong Qian come denominazione cinese). Vi sono 4 trasporti Y-5.
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La '''Marina''', ovvero la Brigata Navale, o anche la Forza navale di difesa (Forcat e Mbrojtjes Detare Shqipetare) era nota come Comando difesa costiera fino al 1996. Ora che è, un po' nello stile del Canada, parte di un comando congiunto piuttosto che una F.A indipendente, ha QG a Durres e due basi operative, ovvero questa e Vlora. I vecchi scafi sovietici e cinesi sono oramai fuori servizio mentre vi sono parecchie navi americane e italiane. 2 dragamine sovietici sono ancora in linea, in attesa di 4 grosse navi di pattugliamento olandesi Type 4027. Vi è anche un'accademia militare navale. Fino al 1996 c'erano ben 145 mezzi navali, di cui 45 piccoli aliscafi siluranti 'Huchuan', più alcune cannoniere 'Shangai'. SopratuttoSoprattutto, vi erano 4 sottomarini 'Whiskey', eredità sovietica (i rapporti vennero interrotti nel '61). Questi rimasero in efficienza con l'aiuto cinese fino agli anni '80, quando l'isolamento albanese era diventato insostenibile, fino a che vennero ritirati nel 1988. Uno di essi fece una missione di 22 giorni attorno a Malta nel '68, una delle missioni più a lungo raggio della flotta subacquea albanese.
 
Le navi attualmente sono 2 T-43, 1 Projeckt 122bis (Kronshtadt), 1 Type 062, 1 LCT Mk 3, 1 Proj. 533, 1 Pr 368, 2 Pr 501, 1 nave pattuglia e poco altro. Le navi del Servizio Guardia Costiera sono 3 Sea Spectre Mk III, 2 PCC da 45 ft americane, 4 Type 227 Italiane, 1 ex-Guardia costiera, 7 motolance Type 51.
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Il Comando Supporto è basato a Tirana e ha una brigata logistica, un reggimento supporto, un reggimento infrastrutture, un centro di reclutamento personale e reclutamento, un ospidale universitario, un centro di sviluppo e un battaglione polizia militare. Tra l'altro vi è anche la capacità di manutenzione fino al terzo livello, oltre a quello sanitario e il supporto per le missioni internazionali. In tutto si parla di 4.200 persone.
 
Tra i reparti speciali quello chiamato RENEA, Reparti i Neutralizimit te Elementit te Armatosur, è il principale. È stato stabilito negli anni '90 sopratuttosoprattutto per azioni anticrimine dato il livello di delinquenza aumentato rapidamente dopo la caduta del comunismo. Si tratta di un personale altamente qualificato e con compiti molto delicati. Inizialmente, ai tempi del comunismo, c'era l'Unità 326 (Reparti 326), che era usata sopratuttosoprattutto per controllo delle rivolte, e che venne conseguentemente disciolta dopo la fine del regime. Attualmente questo reparto è simile al GIGN, NOCS, GIS, GSG-9 e altre unità speciali. NOn si sa quanti siano, ma originariamente erano militari e operavano in team di 4 elementi in stile SAS. Vengono addestrati duramente, incluse le missioni in montagna (la massima altura locale è mte. Korabi da 2.761 m). L'età massima di ammissione è di 26 anni. Le armi sono tra l'altro gli AK-47 (Type-56), G3, MP-5 SVD e altro ancora, tra cui i fucili SAKO TRG-22 e 42, più precisi dei pur popolari SVD, armi meno 'speciali' quanto ad impiego. Poi vi sono anche pistole come la Makarov e Beretta, la SIG-226 e 228, la Jericho, le mitragliatrici RPD e RPK.
 
Diverse le missioni operative, come quella del gennaio del '91 nella prigione di massima sicurezza Shenkoll, dove però operò l'unità 326, antenata del RENEA. Nel novembre 1992 vi furono grosse alluvioni e il RENEA venne usato per distribuire cibo e rifugi con battelli ed elicotteri. 10 anni dopo, tra le altre azioni, vi è stato lo sgominamento dei trafficanti di droga sequestrando oltre 1.000 kg di eroina pura. Fino a quell'anno si ricordano tre vittime dell'unità speciale in parola.
 
Nel 2002 venne anche sciolto il Reparti i Operacioneve Speciale (ROS) del ministro degli interni, anch'essa usata sopratuttosoprattutto contro il crimine organizzato. Il gruppo Shqiponjat (aquile) è un altro gruppo di intervento rapido, addestrato dalla polizia italiana.
 
Il vecchio gruppo speciale era l'Unità 326. Aveva circa 600 effettivi per compiti antiterrorismo, antinsurrezione, ricerca e soccorso ecc. Venne abolito nel 1991 data la sua associazione stretta con il regime comunista. Esso nacque nel 1982 come unità per il Ministero degli Interni.