Filosofia dell'informazione/Informatica e Filosofia della scienza: differenze tra le versioni

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Hanno mostrato che il problema di scegliere la migliore spiegazione è NP-difficile, cioè appartiene a una classe di problemi
che sono generalmente concordati dai teorici computazionali, in quanto i tempi per calcolarli sono esponenzialmente alti.
Allo stesso modo, Thagard e Verbeurgt, mostrano come la valutazione della teoria, se concepita in termini di probabilità bayesiane, deve essere gestita mediante l'approssimazione computazionale, non attraverso algoritmi esaustivi. Finora, i risultati teorici sulla coerenza e la valutazione scientifica è stata in gran parte negativa, ma servono a delineare i limiti entro cui la modellazione computazionale deve funzionare. Kelly (1996, 2001) ha affrontato il problema di valutazione da una prospettiva formale, suggerendo che la filosofia della scienza dovrebbe mirare a specificare procedure affidabili garantite. Per Kelly, non basta essere in grado di dire quando la teoria è migliore ad un'altra; piuttosto fornire algoritmi giusti, i quali convergeranno su risposte giuste, come in Schulte (2000). Non è chiaro se l'inferenza scientifica in generale è aperta a questo tipo di analisi, poichèpoiché la deduzione di teorie che postulano entità teoriche come i quark, i geni e le rappresentazioni mentali sembrano inevitabilmente rischiose.
 
'''5 Ciò che l'informatica aggiunge alla Filosofia della scienza'''