Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-5: differenze tra le versioni

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Peso: 38 t, dimensioni 24,38x6,32x1,52 m, 4.050 hp su tre assi, 40 nodi e 14 di equipaggio.
 
Le Higgins erano navi da 25,15 m, almeno nel progetto iniziale, valutato nel 1941: poi vennero ridotte di dimensioni perché queste erano considerate eccessive: il risultato fu la produzione di oltre 200 navi, inizialmente armate con 4 M2 e 4 siluri da 533 mm. Nell'insieme erano un progetto inferiore alle Elco, ma con un armamento finale arrivato a 1 pezzo da 40 mm, 4 siluri da 533 mm di tipo alleggerito (con agganci a tenaglia anziché i pesanti tubi), 1 o due pezzi da 20 mm e fino a 5 armi a 12,7 mm, erano pur sempre molto rispettabili. La stazza era di sole 35 t, mentre la velocità era di 41 nodi e l'autonomia di 555 km alla massima velocità. Equipaggio: 17 in totale. Le motosiluranti (MTB) americane vennero usate sopratuttosoprattutto in Pacifico, ma con pochi successi, anche notturni, contro i Giapponesi. Il loro impiego più consistente fu forse quello per coprire (con oltre 40 unità) lo Stretto di Surigao nel tardo 1944. Tra l'equipaggio di queste navi non mancò qualcuno destinato ad un destino non comune: J.F.K., imbarcato sulla PT-109, affondata durante l'ennesima battaglia notturna<ref>dati da: Armi da guerra 117</ref>.
 
 
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Non bastando ancora, presto vennero ideati i 'Allen M Summer' (DD682), che razionalizzavano, con scafo allargato di 45,7 cm, la sistemazione delle artiglierie, che arrivarono a 6 pezzi da 127/38 mm, ma in soli tre affusti binati. Per ospitarli fu necessario allargare lo scafo e al contempo, accettare delle torri aperte posteriormente. Uno dei due lanciasiluri venne installato a poppa, anziché essere a mezza nave, e questo liberò spazio per un gran numero di cannoni contraerei, tanto che vennero installati ben 3 impianti da 40 mm Bofors di tipo quadrinato. 12 unità invece rinunciarono ai lanciasiluri per 100 mine. Allungando lo scafo di altri 4,27 m si arrivò alla classe definitiva, la 'Gearing' (DD710), con un lanciasiluri sacrificato per installare un albero a tripode controventato per il radar di scoperta aerea, oppure un altro impianto quadrinato da 40 mm: scegliendo di avere più 'artigli' che 'occhi' si poteva ottenere la potenza di fuoco di 6 cannoni da 127 mm, a controllo radar e con spolette di prossimità radar, e ben 16 cannoni Bofors concentrati in impianti quadrinati, molto efficaci. Niente Oerlikon, nonostante la loro utilità per la difesa ravvicinata. Nel dopoguerra, anche a seguito dell'esperienza con i Kamikaze, venne affrettata l'installazione dei pezzi da 76 mm antiaerei, che avevano spolette di prossimità radar e cadenza di circa 50 colpi al minuto, armi dalle capacità ben superiori anche a quelle dei Bofors, ma giunte troppo tardi. Il concetto dei 76 mm era che, mentre i cannoni precedenti avevano potenza sufficiente per abbattere un aereo, c'era bisogno di qualcosa che lo disintegrasse; da qui la granata da 6 kg ben più potente della Bofors, che poteva fare lo stesso diciamo con un colpo in pieno, di quanto poteva il 76 mm con un'esplosione di prossimità.
 
Questi cacciatorpediniere ebbero una carriera abbastanza importante durante la guerra, con un caccia che affondò dopo il quinto attacco kamikaze che subì, mentre un altro (il Laffey, DD724) sopravvisse a sei attacchi. La loro utilità maggiore però l'ebbero dopo la guerra, visto che, assieme ai meno potenti 'Fletcher' sono diventati navi obique, largamente distribuite a tutti gli Alleati degli Stati Uniti. Alcuni esemplari hanno visto missili come gli Harpoon (Grecia) o gli Standard SM-1 (Iran e Taiwan), tanto per dare un'idea della loro evoluzione anche nel periodo postbellico, nell'ambito dei programmi FRAM americani e poi di quelli autonomi delle varie Marine, che magari per carenze di fondi, erano costrette a tenerli in servizio ben oltre un periodo ragionevole. Taiwan nel 1990 aveva da sola ancora una trentina di queste navi, variamente ammodernate a vari standard di aggiornamento. In tutto, Fletcher, Summer e forse sopratuttosoprattutto i Gearing sono stati una pietra miliare della marina del dopoguerra fino agli anni '70 e oltre. Un risultato notevole per un programma bellico e nonostante che i materiali (almeno nel resto del mondo) usati in tali circostanze non siano pensati per durare nel tempo.
 
Allen M. Summer:
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===Corazzate===
[[Immagine:USS South Dakota (BB-57) underway at high speed during the Battle of the Santa Cruz Islands on 26 October 1942.jpg|380px|right|thumb|La South Dakota copre il cielo delle Santa Cruz con il suo fuoco contraereo]]
Quanto alle corazzate, quelle moderne erano di almeno 3 tipi, tutti armati con 3 torri trinate da 406 mm. La prima classe era la '''North Carolina''', che era nata inizialmente come nave da battaglia capace di combattere sì, ma con i limiti del trattato di Londra del '36, con navi da 35.000 t al massimo, e cannoni da 356 mm; ma il Giappone non volle essere bloccato da tale trattato e si rifiutò di ratificarlo, visto che i cannoni erano stati ridotti da 406 al limite di 356 mm; gli americani però trovarono difficile fare dietro-front nella progettazione della nave, e solo aumentarono il calibro, quello delle 'Colorado' in versione migliorata; la corazzatura però era limitata dal peso e sopratuttosoprattutto piuttosto manchevole sotto il galleggiamento, dove non c'era la paratia corazzata. La coppia di navi della classe comprendeva anche la 'Washington', B.B.56, la più famosa delle due; impostata nel giugno 1938, varata ed entrata in servizio entro il maggio 1941, in tempo per affrontare ipoteticamente le navi europee potenzialmente ostili; la nave venne aggregata nel '42 nella 'Home Fleet' britannica. Costituita nella classica configurazione con due torri anteriori sovrapposte e una poppiera, due sottili e alti fumaioli vicini a mò di incrociatore, aveva sovrastruttura abbastanza grosse e lunghe, con parecchi radar che apparvero nel tempo, e infine aveva le catapulte a poppa. Tra le tante azioni importanti, l'affondamento della corazzata KIRISHIMA durante la battaglia del 15 novembre 1942, con 9 colpi in pieno e una quarantina da 127 mm a segno sulle sovrastrutture, tirando da appena 7.300 m. la WASHINGTON sopravvisse alla guerra, messa in riserva nel giugno 1947 e radiata nel 1960. Nella sua carriera da ricordare anche la grave collisione nel '44 con l'INDIANA,altra corazzata moderna.
 
*'''Dislocamento''': 36.900-44.800 t
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[[File:Uss iowa bb-61 pr.jpg|400px|left]]
Il cannone Mk 7 era da 406/50 mm, che in prestazioni e cadenza di tiro (2 c.min) era capace di superare corazze di oltre 800 mm, e di perforare a quasi 30 km una corazza da circa 350 mm anche se rispetto ai pezzi da 406/45 erano meno efficaci nel perforare i ponti orizzontali delle navi da battaglia.
Le 'Iowa', notevolmente belle e possenti per essere corazzate (grazie sopratuttosoprattutto al lungo scafo, ottimizzato per velocità di oltre 30 nodi, come se fossero dei 'battlecruiser'), sono rimaste navi simbolo per la flotta, e attualmente, a differenza delle loro antenate, sono state tutte trasformate in navi museo, una di esse a P.Harbour, vicino al relitto dell'Arizona. Fino a qualche anno fa erano ancora nella riserva dell'USN.
 
C'era un altro passo, ancora superiore, ma non necessariamente più efficiente, le navi da battaglia 'Montana'. Erano unità che non vennero mai realizzate, che avrebbero costituito un avversario di simili capacità rispetto alle Yamato: 12 cannoni da 406 mm (forse erano le Mk 7 da 406/50), corazza di 409 mm alla cintura, solo ponti corazzati meno protetti rispetto alle navi giapponesi (che avevano cintura da 410 mm), infine velocità analoga, 27 nodi. Ma non ebbero luogo a procedere rispetto al successo delle portaerei e delle corazzate veloci, le uniche capaci di fare da scorta ravvicinata antiaerea alla flotta di portaerei, di cui erano una sorta di 'guardiaspalle', mentre le navi vecchie, molto numerose, erano usate come unità d'appoggio per il fuoco di supporto per sbarchi anfibi. Per le 'Montana' in tale contesto non c'era un ruolo preciso: troppo lente nel primo caso (ma in fondo non di molto: le 'Washington' avevano la stessa velocità), troppo grosse e costose per il secondo. Per la precisione, la corazza di cintura era di 259-409 mm, aumentando con la salita verso superficie; ma stavolta la paratia interna era nettamente separata, con spessori che partivano da 56, salivano fino a 183 mm, poi ridiscendevano a 67. I ponti erano quello di coperta da 29 mm, quello principale da 147 mm, che diventavano nella parte esteran 155; lo scafo superiore era protetto, sopra la cintura, dalla solita corazza antischegge da 25 mm.
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Erano le navi fondamentali per la guerra del Pacifico, e vinsero o persero tutte le battaglie più importanti: Mar dei Coralli, Midway, S.Cruz, Marianne, Leyte. Uno strumento di proiezione di potenza.
 
Gli americani avevano meno portaerei dei Giapponesi, sopratuttosoprattutto per i reparti imbarcati; c'erano le due grandi portaerei ex-incrociatori da battaglia Lexington e Saratoga, la Ranger (poco protetta ma con ampia capacità aerea), la Wasp che ne è una versione simile, e sopratuttosoprattutto le 3 'Yorktown'; alla fine della guerra solo la Enterprise e la Saratoga erano sopravvissute (oltre alla Ranger, però usata sopratuttosoprattutto in Atlantico); e solo con danni pesanti, specie per la 'Big E'. Affondata invece la LANGLEY, da 11.000 t e 165 m, la prima portaerei americana, del '22. Aveva anch'essa apparato turboelettrico ma da soli 7150 hp.
 
Le 'Saratoga' erano navi vecchie, ma che meritano menzione a motivo della loro capacità: 36.000-47.700 t; hangar di 2.494 m2, di 120x21 m circa (poco se si considera le dimensioni della nave); 500.000 litri di carburante avio, 9.600 t di nafta (10.000 nm a 10 nodi, 7.000 a 20); lunghezza 270,66 m f.t, larghezza 32,2 m, potenza 210.000 hp per l'apparato motore turboelettrico, sufficiente per 34 nodi; cintura di 178 mm, ponte di volo 32 mm. L'armamento era di cannoni da 203 mm, poi rimossi (erano 8 in impianti binati, a lato dell'enorme fumaiolo e della plancia); circa 75 aerei; per il resto nel '41 vennero dismessi questi cannoni per 8 impianti binati da 127 mm, e poi arrivarono 24 quadrupli da 40 mm, 2 binati da 40 mm, 16 singoli da 20 mm.Questo nel '45, ma la LEXINGTON, quando venne affondata nel '42 aveva ancora 8 pezzi da 203 mm, 28 da 28 mm, e 30 da 20 mm. Affondò a causa delle esplosioni causate dalla rottura dei serbatoi di carburante avio, i cui vapori ad un certo punto presero fuoco.
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Tra le altre navi convertite, le grosse petroliere convertite nel '42, che formarono (4 esemplari) la classe 'Sangamon', e riuscirono molto bene, entrando in servizio dal 24 agosto 1942, operando sopratuttosoprattutto nel Nord-Africa e Atlantico, poi nell'Estremo Oriente, dove la loro robustezza (malgrado l'assenza di corazze) le salvò dagli attacchi kamikaze. Dislocamento 10.500-23.875 t, 168,71 m, 13.500 hp per 18 nodi, 2 cannoni singoli da 127 mm, 2 quadrupli da 40 mm, 7 binati da 40 mm, 21 da 20 singoli; 30 aerei assortiti (12 caccia, 9 siluranti 9 picchiatori); 1100 persone
 
 
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Ecco una serie di tipologie con i dati fondamentali.
 
Tra le meno note, le navi da sbarco Sede di Comando o LSH, per il controllo dei caccia intercettori ma sopratuttosoprattutto, in generale, delle operazioni anfibie.
 
Il controllo dei caccia intercettori era assegnato a delle LST opportunamente modificate con radio e radar, diventando LSF. Gli inglesi costruirono invece la nave LSH da unità da trasporto, così come gli americani fecero con le AGC.
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I mezzi da sbarco più spettacolari furono invece quelli con cannoni e razzi. Gli LCG ebbero due cannoni da 119 mm. 23 mezzi di questo tipo vennero modificati e usati in Europa, seguiti da altri 10 successivamente modificati dati i risultati positivi. LCG(L) significava Landing Craft Gun -Large-. Quello medio aveva invece due pezzi da 87 mm dell'esercito in torretta sovrapposta. Solo uno venne completato per la fine della guerra. Ma il mezzo da sbarco con razzi era anche più impressionante. Aveva scafo LCT(2) o (3), con 792 rampe o 1064, da 127 mm. Avevano esattamente 3.200 m di portata, e potevano sparare 24 salve per colpire un'aera di 145x685 m con un massimo di 17 t di esplosivo, con intervalli di caduta di 10 metri tra un razzo e l'altro. Delle autentiche macchine della distruzione. Avevano una ricarica di razzi completi e l'effetto del loro fuoco, ove riuscissero a lanciare contro difese a distanza ravvicinata, era certamente micidiale e capace di aprire un varco anche nel sistema difensivo del Vallo Atlantico.
 
A tutti questi mezzi vanno ovviamente aggiunti anche gli LVTP, grossi cingolati anfibi che servivano per lo sbarco, ma che erano sopratuttosoprattutto dei cingolati completi da combattimento. Prodotti a migliaia di esemplari, avevano 4 mitragliatrici e un certo livello di corazzatura. Alcuni ebbero la torretta del carro leggero M3 con il pezzo da 37 o uno corto da 75. Di fatto divennero alle volte dei veri carri anfibi. Derivati meccanicamente da un mezzo prebellico costruito per muoversi in Florida, ebbero una carriera intensissima e vennero prodotti a migliaia per le epiche missioni di sbarco e assalto in Europa e sopratuttosoprattutto, nel Pacifico. Ebbero un ruolo importante, come anche i mezzi d'assalto anfibio più piccoli, nel forzamento di fiumi di grandi dimensioni, in particolare il Reno.
 
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A margine: e l'Asse cosa fece in questo settore? I Tedeschi, dopo avere pensato ad invadere la Gran Bretagna con circa 2000 barconi e chiatte fluviali. In seguito realizzarono mezzi simili agli LCA chiamati Sturmboote, lunghi 6 o 14,5 m e in questo caso, con 25 nodi di velocità e 40 soldati equipaggiati.
 
I mezzi da traporto erano sopratuttosoprattutto gli MFP, delle chiatte che potevano viaggiare anche in mare aperto, trasportabile in sezioni staccate, era lunga ben 50 metri e 1,5 di pescaggio, poteva operare sia come nave logistica che di scorta,tanto che aveva spazio anche per un cannone da 88 mm a bordo e con ciò era un avversario temibile per i cacciabombardieri e le motocannoniere. L'altra unità era il traghetto tipo Siebel, due pontoni semoventi da 27x14,5 m complessivi, traportava 100 t a 9 nodi con tempo buono, armato con due Flakvierling da 20 mm e le armi dei mezzi trasportati (in teoria anche carri Tiger).
 
La potenza marittima giapponese ebbe delle navi anfibie vere e proprie, con i barconi 'Dahiatsu' da 10-17 m, a fondo piatto, simile agli LCA e LCM: il tipo più usato era quello da 14 m che portava anche un carro da 10 t o 70 soldati, con motore benzina o diesel. Ma nel '35 vennero anche realizzate la nvae Shinshu Maru e poi le sue sorelle, che portavano a bordo anche 20 di questi barconi d'assalto, messi a mare da una rampa poppiera. C'erano le navi 'Koryu Maru', 22 LST da 63 m, dal pescaggio troppo alto per molte delle operazioni anfibie, e poi 22 'T1' con una specie di scivolo a poppa, pesavano 1.800 t ed erano lunghe 96 m. Solo 4 sopravvissero alla guerra, ma erano navi davvero notevoli, senza equivalente Alleato. Le LST T101 e T103 erano da 80 metri e svolsero servizio sia con l'Esercito che con la Marina<ref>Armi da guerra 123</ref>.