Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Aeronautica 3: differenze tra le versioni

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La differenza, grazie ai 110hp di potenza extra, ha avuto come risultato l'incremento delle prestazioni da 330 a 422 kmh, la velocità di salita da 7,5 a 11 metri/s. e la quota di tangenza da 4.500 a 7.500 metri. L'autonomia ne è risultata però assai inferiore, da 1.600 a 950 km. e il successo commerciale, causa ritardi tecnici e i maggiori costi ( le macchine leggere non hanno vantaggi concreti a passare ai motori a turbina, evidentemente ) hanno decretato un successo commerciale ben modesto rispetto alla macchina con il motore a pistoni, che ha continuato ad esser prodotta.
 
Gli ultimi modelli prodotti sono l'SF-260E e l'SF-260F, con motore migliorato ad iniezione per il primo dei due, presentato senza succeso al concorso per il nuovo addestratore basico USAF, motore a carburatori normali per il secondo; per l'Aeronautica Militare Italiana è stata prodotta una versione speciale, l'SF-260 EA, dotata di prestazioni e avionica migliorata, che entrerà in servizio a partire dal 2006 ( e confermando l' incredibile longevità che hanno ormai raggiunto i moderni progetti aereonauticiaeronautici).
 
L'SF-260 è interamente metallico, monoplano, di configurazione classica ma ottimamente curato come aerodinamica ed armonizzazione dei comandi. È anche una delle macchine più costose nella sua categoria. Il pilota dispone di un'ampia visuale, ma c'è posto anche per un passeggero affiancato e uno posteriore, normalmente utilizzato solo nell'impiego civile. Le ali sono basse, con un leggero diedro positivo (sono cioè inclinate verso l'alto), monolongherone, con il carrello triciclo anteriore interamente retrattile. I serbatoi alle estremità sono da 72 litri, oltre a quelli da 49,5 posti nelle ali, per un totale di 243 litri, di cui 235 usabili.