Biografie cristologiche/Stereotipi giudaici: differenze tra le versioni

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Petronio allora intervenne, come fece anche Re Agrippa I, nipote di Erode il Grande e amico di Caligola. Se l'imperatore non fosse stato assassinato, le statue sarebbero state erette, Petronio sarebbe stato giustiziato e la rivolta contro Roma serebbe iniziata venti anni prima. La passione del popolo in questa situazione non pare proprio una reazione di persone disperate per il "sistema dispotico" del Tempio.<ref name="Tempio"/>
 
Quando poi la [[w:Prima guerra giudaica|prima rivolta contro Roma]] ebbe luogo nel 66 e la fazione degli Zeloti ottenne il controllo di Gerusalemme, questri rimpiazzarono il sommo sacerdote ma nn distrussero il culto (sebbene bruciassero i registri fiscali). Durante la [[w:Seconda guerra giudaica|secondoseconda rivolta contro Roma (132-135)]], il capo ebreo [[w:Simon Bar Kokheba|Bar Kokhba]] mise le immagini del Tempio sulle sue coniature monetarie.<ref>[[w:Yigael Yadin|Yigael Yadin]], ''Bar-Kokhba. The rediscovery of the legendary hero of the last Jewish revolt against Imperial Rome'', Londra, 1971, ''s.v.''</ref>
 
Tutto ciò non significa che tutti i sacerdoti fossero dei santi e tutti gli ufficiali del Tempio onesti. Flavio Giuseppe (''Antichità'' 20.9.2-4) riporta, per esempio, che Anania, il sommo sacerdote durante il governatorato di Albino (62), non solo si accaparrava i fondi dati al Tempio ma si prendeva anche le decime sacerdotali dalle aie e deprivava quindi i sacerdoti del loro cibo. La ''[[w:Tosafot|Tosefta]]'' registra che Abba Saul ben Botnit disse a nome di Abba Jose ben Hanin: "Povero me a causa della casa di Boeto; povero me a causa dei bastoni [con cui picchiano la gente]! Povero me a causa della casa di Katro; povero me a causa della casa di Ismaele figlio di Fabi; povero me a causa dei loro pugni! Poiché sono sommi sacerdoti ed i loro figli tesorieri del Tempio ed i loro generi sono fiduciari ed i loro servitori picchiano la gente coi bastoni!" (''Manachot'' 13:21, cfr. anche il Talmud ''Pesachim'' 57a). Si potrebbe confrontare il discorso politico contemporaneo: i funzionari di certi uffici sono corrotti, ma gli uffici stessi conservano il rispetto. Lo sfruttamento da parte di alcuni non crea un "sistema dispotico".<ref name="Tempio"/>