Primo soccorso/Riconoscimento e trattamento di varie patologie: differenze tra le versioni

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Per ogni situazione, vi sono comportamenti molto semplici da seguire e da evitare, sapersapendo distinguere, anche se non si è medici o infermieri, alcuni tra le più diffuse patologie può essere utile a salvare una vita o evitare di aggravare una situazione per ignoranza.
 
===Epilessia===
{{Primo soccorso/Prestare attenzione|testo=Se le crisi convulsorie si ripetono, il soggetto è a grave rischio di vita!}}
Le crisi epilettiche, molto semplicisticamente, consistono in "scariche" incontrollate dei moto-neuroni cerebrali che portano il soggetto alla perdita del controllo muscolar/nervoso volontario, con conseguenti convulsioni.
Se ci si trova di fronte ad una persona con crisi epilettica, ciò che si può fare non è molto ma di fondamentale importanzaimportante. Bisogna accompagnare il soggetto nella caduta, per evitare che si provochi danni ingenti, posizionando eventualmente un cuscino sotto la nuca.
Spostare qualsiasi oggetto presente nell'ambiente che possa essere urtato durante la crisi ed attendere che essa finisca, mai tentare di immobilizzare il soggetto durante le convulsioni! NON infilare nulla in bocca, se si morde le labbra o la lingua non ci potete fare molto.
Una cosa molto importante da sapere è che la crisi epilettica porta allo sfinimento fisico il soggetto, che comunque durante l'attacco è incosciente. Alla fine della crisi può capitare che la il soggetto abbia un rilassamento degli sfinteri e che non riesca a contenere feci o urina, in tal caso evitate commenti denigratori, è importantissimo un supporto psicologico adeguato.
Qualora si ripetano numerosi nel breve periodo, bisogna allertare il 118112 edspecificando eventualmenteche somministrarele benzodiazepinecrisi insi endovenaripetono numerose nel tempo.
 
===Crisi ipo/iper-glicemiche===
{{Primo soccorso/Prestare attenzione|testo=In ogni caso contattare il 118112 ed elencare tutti i sintomi riconosciutiespressi dal paziente ed i segni oggettivi!}}
Le crisi ipo/iper-glicemiche sono date dalla carenza o dall'eccesso di zuccheri disciolti nel sangue, ne consegue che possa sopraggiungere, a seconda della situazione:
*Coma iper-glicemico: alito "acetonico", pelle caratteristica asciutta, calda e arrossata oltre al respiro frequente, profondo e rumoroso.
*Coma ipo-glicemico: sintomi di nervosismo se ancora cosciente, sintomi classici dello svenimento se incosciente.
 
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===Stato di Shock===
Lo stato di shock è unouna squilibriomancata/miniore all'internoossigenazione deldei circolotessuti. sanguignoIl sangue porta ai tessuti nutrienti ed ossigeno, èquindi se manca o ne arriva di meno i tessuti sono in sofferenza da ossigeno. E una situazione irreversibilegrave, reversibile e graduale e ne esistono di vari tipi:
#Ipovolemico: è diminuito il volume di sangue presente nel corpo, per esempio per una emorragia
#Ipovolemico
#Neurogeno: i tubi (vene ed arterie) si sono allargati per motivi vari, quindi lo stesso volume di sangue è diventato minore
#Neurogeno
#Anafilattico: il corpo reagisce alla introduzione di una sostanza a cui è allergico; puntura di ape, cibo, ecc
#Anafilattico
#Settico: si è verificata una infezione, e per combatterla il corpo dirotta tutto il sangue disponibile su quel punto
#Spinale
#Cardiogeno: la pompa (il cuore) non riesce a creare abbastanza pressione, ed il liquido (sangue) non circola abbastanza nel sistema (corpo)
#Settico
 
#Cardiogeno
Sintomi premonitori dello '''shock''':
#Lipotimia
 
Sintomi premonitori dello shock:
*Aumento della frequenza cardiaca
*Aumento della pressione arteriosa
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*Polso piccolo e frequente dato dall'abbassamento della pressione
*Confusione ---> alterazione dello stato di veglia ---> perdita di coscienza
*Riduzione della frequenza cardiaca fino all'arresto (non sempre)
 
In ogni caso, trattare con posizione anti-shock, cio+è paziente sdraiato con la schiena a terra, inclinando di circa 30° verso l'alto le gambe, tranne in caso di shock cardiogeno e in una probabile emorragia cerebrale o trauma cranico. In assenza di gambe o impossibilità di muoverle, alzare le braccia.