La religione greca/Le religioni dei misteri/I Misteri di Eleusi: differenze tra le versioni

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Arrivati al santuario ( τεληστήριον, ''Telestèrion'') di Eleusi, i fedeli si separavano dagli altri partecipanti e, alla luce delle torce, entravano nel cortile davanti al santuario, dove si purificavano nelle vasche e dove le donne danzavano intorno alla fonte di Callicoro. Entrati quindi nel santuario, interrompevano il digiuno bevendo il ciceone (κυκεών)<ref>{{quote|Allora Metanira, riempita una coppa di vino dolce come il miele,<br> a lei la porgeva; ma la dea la respinse: disse che in verità le era vietato<br> bere il rosso vino, e comandò che le offrisse come bevanda<br> acqua, con farina d'orzo, mescolandovi la menta delicata.<br> La donna preparò il ciceone, e lo porse alla dea come ella aveva ordinato:<br> Demetra, la molto venerata, accettandolo inaugurò il rito.|''A Demetra'', ''Inni omerici'', II, 206 e segg. Traduzione di Filippo Càssola. Milano, Mondadori-Fondazione Lorenzo Valla, 2006, p. 55}}</ref><ref>Il termine κυκεών è comunque un termine generico e può indicare in altri contesti altri tipi di bevande, per uno studio appropriato di queste cfr. Armand Delatte. ''Le Cycéon, breuvage rituel des mystères d'Éleusis''. Belles Lettres, Parigi, 1955</ref>.
 
La restante parte del rito di iniziazione risulta "segreta" quindi a noi sconosciuta<ref>Erwin Rohde p.239 evidenzia come tale segretezza abbia avuto successo nonostante che all'inziazioneiniziazione dei Misteri abbiano avuto accesso un notevole numero di Greci nel corso dei secoli. La riuscita della segretezza dei Misteri è stata tuttavia determinata dal fatto che i questi non consistevano in insegnamenti concettuali e quindi verbali, quanto piuttosto in una manifestazione scenica: «Non era facile propalare il "mistero", poiché propriamente non c'era nulla da propalare. La profanazione poteva avvenire soltanto mediante azioni, "celebrando i misteri"».</ref>. Gli storici delle religioni offrono comunque delle ipotesi di una sua ricostruzione<ref>Per una disanimadisamina di tali ipotesi si rimanda a Mircea Eliade. ''I misteri di Eleusi'' in '' Storia delle credenze e delle idee religiose'', vol. 1. Milano, Rizzoli, 2006.</ref> partendo da autori "pagani" (più restii a fornire informazioni) ma anche cristiani (i quali potrebbero di converso non essere ben informati)<ref>Filippo Càssola. ''Op.cit.'' p. 28. Per una esaustiva e sistematica raccolta di queste testimonianze si rimanda all'opera di Paolo Scarpi. ''Le religioni dei misteri'', vol.1. Milano, Mondadori-Fondazione Lorenzo Valla, 2007, pagg. 5-219</ref>.
 
Nel 395 d.C., nello stesso anno in cui Teodosio I proibì tutti i culti "pagani", i Visigoti guidati da Alarico distrussero una parte del ''Telestèrion'' che non fu più ricostruito.