Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iraq: differenze tra le versioni
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{{Forze armate mondiali}}
Già terra di civiltà da oltre 5.000 anni a questa parte, l'odierno
===Gli inizi<ref>Bignozzi, Giorgio: ''Crisi del Golfo, 50 anni fa'', JP-4, feb 1991 p. 86-92</ref>===
La terra dei Due fiumi è assurta a stato indipendente prima della Seconda guerra mondiale, all'epoca della quale aveva già proprie forze armate, e in particolare era nota l'aviazione
Ancora provincia dell'Impero Turco fino al 1918
Con una missione guidata in Italia dal colonnello Jewad vennero comprati numerosi apparecchi. All'epoca l'Italia aveva grande prestigio per i suoi aviatori e aerei, e l'export era una forte realtà. Così vennero comprati 15+1 di rimpiazzo per un incidente Breda Ba.65 biposto, 13 con torretta difensiva L e due biposto a doppi comandi. 5 S.79B bimotori vennero comprati come macchine 'pesanti' e uno ulteriore per sostituire un'altra macchina distrutta in un incidente in Italia. Vennero comprati anche 15 motori di ricambio. Notare che tutti questi aerei avevano i Fiat A.80 da 1.000 hp, visto che l'S.79B era diverso dal trimotore S.79 con motori AR.125. Il tentativo di pagamento con datteri non ebbe successo, certamente all'epoca l'
Nel 1940, dopo tutti questi cambiamenti l'RFAI era una forza di tutto rispetto
* 1° con i Nisr, basato a Mosul
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* 7°, Douglas DB-8, sempre a El Rashid
Con queste forze nel 1941 gli
Nel frattempo l'Esercito
Nel dopoguerra le forze terrestri
==1948<ref>Aerei</ref>==
RIAF (Royal
* 6 Hawker Bhagdad Fury (3 girati all'Egitto)
* 6 Avro 652A Anson
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==1961: crisi con il Kuwait<ref>ACIG Journal</ref>==
Sotto controllo britannico dal 1899, il Kuwait rimase formalmente nell'Impero ottomano fino al 1918, e infine nel 1961 divenne indipendente con l'Emiro al-Sabah, ma il 25 giugno il dittatore
Con una simile redistribuzione delle poche risorse, l'Aviazione non aveva nessuna grande capacità operativa nel '61.
I
Il problema era il calore enorme della stagione, con temperature che arrivavano a 50
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===1984 circa<ref>Armi da guerra n.71</ref>===
Dopo circa 4 anni di guerra, l'
====Esercito====
Esso comprendeva, all'epoca, 475.000 uomini, in larga parte di leva, con le riserve di circa 100.000 uomini richiamate anch'esse in azione. La grande massa dell'esercito era costituita dall'etnia sunnita, ritenuta la più affidabile
La ripartizione comprendeva un totale di 4 corpi d'armata che avevano:
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*Armi contraerei: centinaia di pezzi da 14,5 mm ZPU, da 23mm ZU, da 57 mm S-60, cannoni anche di calibro maggiore, forse K-19 da 100mm armi da 85mm. Semoventi ZSU-23-4, ZSU-57-2, missili SA-2,3, 6, 7, 8, 9, Roland su scafo M3.
*Mortai: pezzi sovietici e forse anche francesi fino al 160, forse
L'esercito continuava
====Aeronautica====
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====Marina====
Piccola forza costiera, ma data la ridottissima costa
*1 fregata d'addestramento
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===La crisi con il Kuwait atto secondo: l'invasione del 1990<ref>Acig Journal</ref>===
Ma la crisi successiva, nel 1990, gli
Dopo la crisi i britannici cominciarono a fornire armi ai
I primi Mirage F.1 ebbero i primi
Durante la guerra con l'Iran, il Kuwait supportò proprio il regime
Questo supporto era in teoria una doppia garanzia, quella della difesa contro le eventuali mire dell'Iran e quelle dell'
Gli
Alle 2 di notte del 2 agosto
In ogni caso, altri attacchi avrebbero avuto luogo mettendo fuori uso la base di al-Jaber e gli A-4 continuarono gli attacchi aerei operando dalla vicina autostrada, ma essa era piuttosto sottile per le operazioni di volo di questi pur piccoli aerei. In seguito almeno 6 scapparono in
I MiG-29 erano stati usati da una delle due unità che all'epoca li avevano, forse una trentina in tutto rispetto ai 130 in ordine; lo squadrone che li usava operava da Tallil. Non ottennero tuttavia vittorie aeree (né i Mirage), forse perché preoccupati di non avvicinarsi troppo ai siti di missili HAWK kuwaitiani. Al tramonto, era già bell'e finita. I reparti
Gli ultimi combattimenti ebbero luogo nel pomeriggio del 4 agosto, quando i possenti carri Chieftain e i piccoli A-4 vennero catturati o costretti a scappare in Arabia Saudita. La KAF aveva perso in tutto solo il 20% della sua forza, circa 8 Mirage, 3 A-4, 2-3 elicotteri distrutti. Il resto, tra cui Mirage F.1, A-4
Così la battaglia era finita in circa 3 giorni, ma le conseguenze politiche di avere lasciato scappare i Reali
Ci si potrebbe
Le forze armate del Kuwait, come quelle saudite che ne erano quasi la versione 'scalata' in alto (per esempio con i Lighting, usciti dal servizio negli anni '80), godevano delle ricchezze derivate dal petrolio, che erano tuttavia più in grado di accrescere le ricchezze materiali che formare una componente numerosa di soldati esperti e ben addestrati (per i
* 9 Sqn: A-4KU/TA-4KU Ahmed al-Jaber AB
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Quanto al settore terrestre, anch'esso era senza dubbio a sua volta, ben armato ed equipaggiato (e lo è stato anche dopo con gli M1 Abrams e i Desert Warrior, decisione salomonica per 'ricompensare' i due principali alleati: M1 Abrams anziché Challenger per i carri, i britannici Warrior anziché i Bradley come IFV).
In tutto c'erano complessivamente ben 165 carri Chieftain di ultimo modello (secondo altre fonti 150), del tipo Chieftain Mk 5/5K, ordinati nel 1971, potenti carri armati con un cannone L11 rigato e il sistema IFCS computerizzato e con telemetro laser della Marconi britannica. Erano mezzi all'altezza quantomeno dei T-72 e superiori agli altri tipi
La componente leggera comprendeva 231 M113, 130 APC Saracen, 100 blindo Saladin, 20 blindo Ferret e 56 potenti cacciacarri M901 con torre binata per i missili TOW; le artiglierie comprendevano 18 M109, i missili c.c. i TOW, HOT e Vigilant. C'erano 200 carri M84A
Insomma, un totale di 280 carri, 120 blindo, 56 cacciacarri, 361 APC, una forza tutt'altro che disprezzabile anche se non sufficiente per affrontare tutta la forza d'invasione nemica, che peraltro ebbe un appoggio effettivo molto ridotto per la propria componente terrestre. Nell'insieme avrebbero potuto offrire maggiore resistenza anziché cedere la capitale in un giorno, e non c'era la scusa della 'sorpresa' che teoricamente non doveva avere luogo data la tensione in atto da mesi. Di fatto gli
Tra i materiali presi figuravano anche delle sorprese. Alcuni prototipi del blindato ruotato Steyr Pandur austriaco erano in Kuwait all'epoca per le prove e vennero catturati. Anche più notevole fu che, oltre alle batterie HAWK, erano presenti anche delle batterie a corto raggio ASPIDE, comprate praticamente senza che se ne sapesse nulla. Tant'é che ha fatto notizia solo che i
===La storia della IrAF<ref>Acig Journal</ref>===
Ecco la tribolata storia della IrAF, nome internazionale dell'Aviazione
Della parte fino al '41 abbiamo già parlato. Nel dopoguerra la IrAF era in fase di ricostruzione per riguadagnare la sua capacità operativa persa con le conseguenze delle operazioni britaniche. Durante la prima guerra arabo-israeliana, la IrAF partecipò solo con degli Anson da addestramento-bombardamento mandati in Giordania, poi sostituiti dai ben più capaci '''Fury Monoplane''', che però fecero solo 2 singole azioni prima di essere ceduti all'Aviazione egiziana, che già era in verità la più potente delle aviazioni arabe. Questi Baghdad Fury erano gli F.Mk.1 sn 231-239, 8 apparecchi in tutto, più 1 biposto (il n.161), tutti per il No.7 Sqn (la IRaF era molto legata all'organizzazione di tipo britannico), arrivati dal maggio 1948 dopo di
Il periodo successivo, quello degli anni '60, vide l'arrivo dei Vampire nel '53, e nel '56 degli Hunter. Poi vi fu il colpo di stato e l'avvicinamento all'URSS del '58-59, e tutto cambiò. Per l'aviazione questo significò MiG-17, 19, 21 e Il-28 da bombardamento leggero. Ma anche tragiche purghe ai danni del personale nel periodo 1958-64, dati i successivi regimi che si succedettero in breve tempo. Così ai 12 Vampire FB.Mk.52 e 6 T.Mk.55 per il No.5 Sqn di al-Rashid (e poi ad Habbaniyah) si aggiunsero nel '54 19 Venom FB.Mk.1 e 50, per il No.6 Sqn di Habbaniyah e gli Hunter F.Mk.6 per il No.1 Sqn di Habbaniyah di cui 14 ex-RAF comprati con fondi americani nel '57. Gli ufficiali, ben
L'
Fu proprio la IrAF, assieme al partito Ba'ath che avrebbe organizzato il colpo di stato che portò al potere Saddam Huaasyin al-Tikriti, vice presidente, poi dal '79 presidente della Repubblica.
Anche così, dopo il colpo di stato non mancarono persecuzioni ed esecuzioni di ufficiali nei suoi ranghi. Questo mentre l'Aviazione stava crescendo materialmente grazie agli aiuti dell'URSS. Questi aerei sovietici non erano del tutto soddisfacenti per gli
Il successivo contingente fu mandato il 7 ottobre ad al-Mazzah, in Siria, con il No.4 con 10 Hunter F.Mk.59, il No.5 con 18 Su-7BMK, il No.9 con 18 MiG-21PF e infine il No.702 OCU con 10 Hunter Mk.59. A questo stormo, spesso colpito per errore dalle difese aeree siriane, dato che i suoi IFF non pare fossero ben 'settati' con la rete di difesa aerea di Damasco, il 13 arrivò in aiuto anche il No.17 con 11 nuovi MiG-21MF, più altri aerei. Perdite elevate e disaccordi con i
Quanto ai MiG-21MF, nel '73 erano in carico al 17 Sqn, ma ancora indisponibili in addestramento con il nuovo e più sofisticato modello del 'Fishbed'. In tutto ne giunsero 40 nel '73, sufficienti per potenziare notevolmente le difese aeree
Ma il problema successivo era all'epoca
Anche così, la situazione era talmente pesante che nel '75 vi fu il famoso incidente dello Shatt al-Arab, quando una brigata corazzata
Nel frattempo nuovi aerei stavano arrivando in
Per l'epoca della guerra del Golfo, l'Iran si stava attrezzando per ricevere 240 aerei ed elicotteri dall'URSS, e i primi F.1EQ francesi, 16 aerei in tutto. Tuttavia, come la guerra
Per gli
Anche i Mirage F.1 erano andati ad aggiungersi alle risorse
Quanto ai bombardieri, da rilevare che nel 1962 già cominciò
Quanto ai Super Etendard, questi facevano parte dell'Operazione Sugar, avviata nell'ottobre del 1983 assieme a 20 missili AM.39 Exocet. Questi erano già usati dagli
Dall'aprile del 1981
I MiG-23ML sovietici erano a Qayyarah Ovest dal 1980, e pare che subirono perdite elevate. Sembra che 4 di essi vennero abbattuti da un singolo F-14 Tomcat. Ben apprezzati, anche se ovviamente costosi e difficili da mantenere, erano i MiG-25, uno dei quali ottenne forse l'abbattimento di un F-18 nel 1991 e un altro, nel dicembre del 2002, abbatté un RQ-1B Predator, un UAV armato con missili Stinger per autodifesa. Fu l'unica vittoria certa della IrAF contro l'aviazione americana.
Verso la fine della guerra apparvero anche aerei moderni. Erano in ordine non meno un paio di dozzine di Su-24, i Su-25 e i MiG-29. Verso la fine della guerra i Su-25 operarono con uno squadrone già dal 1986, seguito nel dopoguerra da un secondo. Uno dei Su-25 venne abbattuto dai caccia iraniani. Dei Su-25, due vennero abbattuti in aria nel '91 dagli F-15 e 7 scappati in Iran, presi in carico dall'Esercito di Teheran come unità d'appoggio tattico. Alcuni vennero ritrovati anche nel 2003 dagli americani. Di una ottantina presumibilmente ordinati, è difficile che più di 30-40 venissero consegnati. Tra i velivoli più interessanti, i SU-22UM-3K biposto, trasformati in aerei WW con missili Kh-28 o Nisan-M ovvero gli AS-9 'Kyle', grossi ARM antiradar da circa 90 km di gittata e propulsione liquida, similmente
Nel dopoguerra, l'IRaF ebbe altre 'purghe', che tanto per cambiare ridussero la sua efficienza a livelli paragonabili a quelli del 1980, ovvero non molto alti, tanto che le sortite giornaliere dei 500 caccia
Dopo la sconfitta della guerra del Golfo II, la cosidetta 'Desert Storm' (notare che negli anni '80 la 'Guerra del Golfo' era quella tra
Il 6 luglio 2003 la domanda su dove fosse la IrAF ebbe una certa risposta quando 30-40 aerei
La storia dei MiG-25 in
I MiG-25 erano in servizio nel '91 e si presume che abbatterono un F-18 nella prima notte di combattimento, ma non è chiaro se questo sia davvero stato opera loro. Quanto al resto della guerra, combatterono spesso subendo
Quanto ai Tu-22, nel '91 c'erano ancora 5 aerei in servizio, incluso un modello U da addestramento, ma vennero distrutti nella prima notte di attacchi dagli F-117
Durante gli anni '80 gli
Tra le basi, inizialmente c'erano quelle di tipo 'sovietico' con costruzione semplificata, apertura caratteristica a 'T' sul davanti per far entrare l'aereo, ma senza i costosi portelloni corazzati mobili. Con l'aiuto di una società tedesca, vennero costruti bunker per aerei con materiali come il macadam e con spessori superiori allo standard NATO: 120 cm anziché 70, tanto da reggere abbastanza bene anche le bombe da 450 kg se non anche quelle da 1000 kg. Una delle basi era al Gayyar, ovvero Mosul, costruita negli anni '30 dalla RAF e usata come una delle maggiori basi aeree
Qayyarah Ovest, costruita nei tardi anni '70 era di grande importanza, specie per i Mirage e poi i MiG-23ML e MIG-25. Ha due piste di 3.500x61 e 3.680x28 m, in parte in asfalto. Al-Fatah ha una pista di 3006x45 m. K-2 è una vecchia installazione con una pista di asfalto di 3008x45 m. Samarah Est è dotata di una pista in costruzione mistadi 3.000 x 45 m. Fa parte del progetto 'Super base' del 1975, da realizzare con 13 basi con shelters, il tutto appaltato a ditte britanniche e poi tedesche e
Esse sono servite per sottrarre gli aerei
I MiG 23 ebbe impiego iniziale in Siria, con i primi 4 aerei nell'ottobre del 1974, ma anche gli
Assieme al MiG-21 e al Su-20-22, il MiG-23BN era diventato un valido apparecchio e usato contro gli iraniani. Il 13 settembre un MiG venne abbattuto mentre scortava un MiG-21R da parte dei Phantom. I MiG, probabilmente con maggiore autonomia dei Su-20, erano anche i protagonisti dell'offensiva del 22 settembre, quando quasi la metà delle missioni venne volata dai BN degli squadroni 77 e 78, che attaccarono anche Mehrabad, vicino a Teheran. Dovevano essere sei aerei in formazioni di 3 l'una, il che significava volare dentro il cuore della nazione
Dopo avere cambiato le tattiche, nel 1981, adesso coppie di MiG-23 volavano entro i 50 km dentro il confine a bassa quota e poi salendo rapidamente prima del rilascio delle armi di bordo, sempre sotto controllo radar da terra, senza usare combattimenti manovrati ma sfruttando l'accelerazione di cui erano capaci. Spesso agivano da 'esche' per attirare i caccia iraniani, farsi inseguire in zona d'attesa dei sistemi antierei o altri caccia, specialmente contro gli F-4E, mentre gli F-5 erano troppo lenti per inseguire i MiG. Dovettero così intervenire gli F-14 a maggio del 1981, a Vahdati, che pure era ancora sotto il tiro delle artiglierie
===Il nuovo esercito
Mentre l'aviazione viene equipaggiata lentamente con aerei leggeri e di impieghi secondari, mentre la marina ha in ordine alcune cannoniere e vedette, l'esercito
Così tutto questo non bastò minimamente, e la ICDC venne soppressa il 22 aprile per ordine del CPA. Nei primi mesi del 2004 veniva terminato l'addestramento del primo battaglione dell'Esercito e mandato in combattimento senza nemmeno il completo di equipaggiamenti previsto. In aprile, parte dell'ICDC e dell'IA (Iraqi Army) si rifiutarono di unirsi alle operazioni americane. Finita la ICDC, venne formata la Guardia Nazionale
Nel 2005 vi furono altre offensive interne della guerra che evidentemente non era mai finita. Due riguardavano Falluja; la prima era la 'Vigilant Resolve' ma non ottenne risultati apprezzati, poi in autunno vi fu la 'Phantom Fury' con cui si riuscì a riprendere il controllo della città. In entrambe le situazioni, reparti
I soldati
A parte le varie procedure di collaborazione dell'Esercito con la 'Coalizione', oramai sempre più striminzita, vi sono 139 battaglioni (grossomodo) esistenti. In tutto vi sono 170-190.000 uomini su ben 12 divisioni, 8 fanteria, 3 meccanizzate e una corazzata, più 17 SIB (unità forze speciali) e una Brigata (sempre S.F.); poi vi sono 9 reggimenti logistici, 5 battaglioni logistici, 2 supporti, 5 'supporti regionali', 91 unità di presidio (garrison), e la base logistica di Taji.
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Il battaglione di fanteria leggera è di 7-800 elementi, su una cp. comando, 4 fucilieri e una trasporti. L'armamento è leggero, mentre le armi più pesanti sono costituite nella brigata. Essa è di 3 battaglioni, più 3 cp di comando. In tutto vi sono 2.600 uomini. Non vi è artiglieria perché di fatto quest'esercito è essenzialmente un'unità controguerriglia e sopratutto, di polizia urbana. Ogni divisione ha 4 brigate. Della possente capacità di combattimento corazzata vi è rimasta solo la 9a divisione, con carri T-55, T-72 (alcuni ricevuti dall'estero) e mezzi corazzati.
Dei carri, solo 72 T-55 sono
Tutto questo comporta un aumento di spese tali, che per il settore militare gli
L'
Nel frattempo, continua la compera verso gli Hummer, i veicoli che fino a non molto tempo fa erano nelle notizie come vittime di attacchi e protagonisti di combattimenti. Entro Luglio US Army e USAF cederanno ben 8.500 mezzi agli
===La rinascita dell'Aviazione<ref>A&D giu 2006</ref>===
Anche se l'esercito rappresenta grossomodo il 95% dello sforzo totale, non va dimenticato il ruolo degli altri servizi. Il 17 aprile 2004 l'autorità provvisoria della Coalizione autorizzò la formazione della nuova aviazione
Il servizio aereo, nel 2004, aveva solo 35 persone. Nel dicembre la firma con il consorzio polacco BUMAR per un primo contratto di 132 milioni di dollari, vide 20 W-3 e supporto di addestramento, ma in seguito venne annullato per problemi di consegna e solo due vennero forniti. Il secondo contratto vide invece il consegna di 24 Mi-17, dei quali 8 erano consegnati nel 2008. Nel 2008, nella Battaglia di Basra, l'aviazione
Altri programmi sono stati pensati in seguito, inclusa la cessione di 36 addestratori serbi o 50 Gazelle francesi, o ancora 24 elicotteri classe OH-6. Nel settembre, si è persino pensato a comprare 36 F-16 nuovi, da consegnare eventualmente dopo il 2011. Il 14 ottobre è stato riportato che alcuni Cessna 208 erano stati armati con missili Hellfire. In tutto si pensata a comprare 108 aerei dal 2011 e salire fino a 516 nel 2015.
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Ricostruita inizialmente come Iraqi Coastal Defense Force, il nome venne cambiato l'anno dopo, il 12 gennaio 2005. Attualmente è retta dall'ammirgalio Muhammad Jawad. Tra i piani di rinascita, la costruzione di 6 pattugliatori Al Uboor, costruiti a Baghdard, ma il piano venne cancellato successivamente, così come due corvette 'Assad', quelle portaelicotteri, rimaste invendute (le altre erano andate alla Malaysia), erano in programma per la consegna ne 2006-7, ma oramai sono state trovate in un tale cattivo stato, che piuttosto sono state comprate 4 navi da pattugliamento.
La Marina
Attualmente, o meglio in tempi recenti, vi erano una serie di 5 navi 'Predator', 1 nave pattuglia d'altura, 35 battelli leggeri veloci, 10 vedette fluviali, e 1.500 marinai e ufficiali, inclusi 800 del battaglione marines,usato sopratutto per la sorveglianza delle piattaforme costiere, mentre un secondo è in formazione. Il 15 febbraio 2006 vennero ordinati 4 pattugliatori Saetta Mk.IV alla Fincantieri con consegne nel 2009. Il contratto include anche supporto e addestramento, e vale 101 milioni di dollari. Si tratta di navi da ben 53 metri e oltre 20 nodi, simili a quelle usate per la Guardia Costiera italiana e la Marina maltese. Per la serie 'la Storia tende a ripetersi', sempre Fincantieri fornirà anche due grosse navi supporto di 70 metri. Insomma, alla fine, piuttosto che 4 fregate e 6 corvette dall'Italia sono giunte 2 navi supporto e 4 pattugliatori. La Malaysia è anche in gioco, con ben 15 navi da pattugliamento da 37 metri di lunghezza, che saranno il nucleo della sua forza navale d'altura.
===Le forze di sicurezza
Per il resto, la Iraqi Security Force o ISF comprende anche altre entità, sia del Ministero della Difesa
Questo è quanto resta delle forze disponibili un tempo. Alla fine del 1988 c'erano oltre 70 divisioni supportate da oltre 800 aerei: uno sforzo umanamente, a parte il lato economico, davvero notevole per una nazione di 20 milioni di abitanti. Dopo la guerra del 1991, l'esercito venne ridotto a 23 divisioni e 375.000 effettivi. Sfasciate le F.A.
L'aviazione (Iraqi Air Force) non ha rimesso in servizio nessuno dei vecchi aerei
La Marina, responsabile essenzialmente della protezione delle piattaforme petrolifere e del contrasto ai traffici illeciti, sarà salita da 800 a 2.500 entro il 2010.
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Non bastando nemmeno questo, va citato anche la forza di 150.000 effettivi per funzioni di protezione installazioni, che lavorano per parecchi ministeri e nell'insieme sono personale di dubbia utilità, con molti episodi 'disdicevoli', anche in termini di crimini violenti. Sono da unificare in una struttura centralizzata dipentende dal ministero degli interni.
La Coalizione che ha invaso l'Irak è stata costretta a prendersi cura della situazione in termini di sicurezza, ed è rimasta dopo la dissoluzione della CPA il 28 giugno 2004, su richiesta del 'governo' (eletto dagli stessi occupanti, in pratica)
Nel futuro, l'Irak avrà, secondo i piani del Pentagono, una progressiva autosufficienza suddivisia in 4 fasi, la prima delle quali è considerata completata nel maggio 2006, la seconda sembra pure completatata con l'esercito sotto il controllo locale, e così poco alla volta è stata estesa l'autorità
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