Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/EAU: differenze tra le versioni
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Gli '''[[w:Emirati Arabi Uniti|Emirati Arabi Uniti]]''' sono uno dei tanti piccoli Stati del Golfo Persico. Uno Stato peraltro atipico, formato da una sorta di federazione tra ben sette emirati, dei quali i più importanti sono Dubai e Abu Dhabi. In tutto, nel '76, si fusero insieme Abu Dhabi, Dubai, Ras Al Khaimanh e Sharjah, più Ajman, Fujara e Umm al Qaiwain (gli ultimi tre senza F.A. di sorta), ma i due Emirati principali sono Abu Dhabi e Dubai. Sono due realtà diverse: il '''Dubai''' ha finito presto il petrolio e adesso è un nodo nevralgico tra Occidente e Oriente, ganglio di commerci che lo mantengono in una condizione di floridità economica anche senza risorse endogene. Il sogno del Qatar di costruire, per l'appunto a Dubai, un grattacielo alto un chilometro, per ora si è bloccato. La Dubai World - che ha già costruito avveniristiche abitazioni a forma di palma - ha fermato il progetto «a causa della crisi immobiliare che colpisce Dubai», dopo che fino a gennaio voleva avviarne la realizzazione. Nel frattempo è stato portato a termine (la costruzione era
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'''Abu Dhabi''', invece, di petrolio è ricchissimo e così, nell'insieme rappresentano una realtà in un certo qual modo omogenea per ricchezza, pur se da fonti del tutto diverse.
In tutto la superficie è di 83.600
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Gli Emirati sono una realtà molto ambigua. La loro ricchezza, al solito nella regione, non ha molto a che fare con i diritti umani e la democrazia, mentre nel Paese vi sono migliaia, milioni di 'invisibili', immigrati per lo più asiatici, che mandano avanti l'economia e i servizi essenziali. Di recente gli Emirati hanno piazzato molti ordinativi alle industrie della Difesa, per la volontà di aggiornare e potenziare il loro strumento militare, che è secondo solo a quello Saudita e Iraniano nella regione. Al contempo, non hanno mancato di fare scalpore negli USA recenti scandali, come il filmato reso pubblico di uno degli emiri locali (uno dei più importanti, sono loro che di fatto hanno il potere) che tortura un uomo e lo schiaccia poi con il suo SUV. Questo ha avuto molto meno impatto in Italia, che ha avuto
Vale la pena di ricordare qui che l'unico successo export del carro (quasi) nazionale OF-40 è stato ottenuto proprio con Dubai, che nei primi anni '80 ha ordinato 36 carri. Nel contempo Abu Dhabi ha ordinato 64 AMX-30, mettendo insieme esattamente 100 carri armati moderni. L'Italia ha fornito da molti anni apparati ECM per alcuni mezzi come i Mirage 2000 (pod dell'Elettronica Spa). L'allora Dubai Defence Police Air Wing ordinò 3 MB.326K nel 1974, e altrettanti nel 1978; infine ne ordinò altri due, in questo caso dell'MB.326LD. Sono seguiti, sempre dal Dubai, piccoli ordini per gli SF-260TP e gli MB.339A. Ora vi è anche quello per gli M-346.
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==La storia==
Le F.A. di questo Paese sono state fondate nel '51, e sono nella forma attuale dal '71. Era il gennaio 1968 quando la Gran Bretagna annunciò la volontà di ritirarsi dal Golfo Persico entro la fine del '71, e a quel punto i piccoli emirati del Golfo, sette in tutto, decisero di confederarsi. Ma Qatar e
Hanno attualmente Esercito, Aviazione e Marina; l'età per il militare è 18 anni; le persone tra i 15 e i 49 anni sono 785 mila (2000), poi 752.707 (2004), di cui abili al servizio 423 mila (2000), poi (2004) 412.490; ogni anno 24.506 uomini raggiungono i 18 anni (pare al 2000 e non al 2004, quando sono arrivati a 29.000). Ovviamente, in un Paese profondamente islamico, non vi sono donne in armi. Le F.A.
Il QG è ad Abu Dhabi, e si tratta di forze di uno stato Federale, un po' come la Svizzera o il Belgio. In realtà, gli Emirati sono sette, ma solo 2 di questi hanno un valore in termini militari, per l'appunto Dubai e Abu Dhabi.
Il Paese è stato a lungo difeso dai Trucial Oman Scouts, più che altro per compiti d'ordine pubblico e sotto comando britannico. Il passaggio
Le F.A. degli EAU (in inglese UAE) si divide in Union Defence Force, ovvero le truppe 'federali', e diverse truppe locali per la difesa dei singoli Emirati.
Tre Emirati mantengono le loro forze armate, nei
Nel 1990-91 hanno partecipato alla Guerra del Golfo (II) con diverse centinaia di soldati come parte del comando 'Peninsula Shield Force', perdendo 6 soldati. In Somalia, nel '93, mandarono un battaglione per compiti assegnati dall'ONU, e persino in Kosovo sono apparsi soldati di questo lontano emirato, con il 35° btg meccanizzato. Infine, durante l'ultima guerra in
L'espansione militare degli EAU era già una realtà prima del 1990, specie Abu Dhabi. Carri armati tra i più moderni dei primi anni '80 erano stati comprati, sia pure in piccola quantità, così come altri equipaggiamenti. All'epoca c'erano 18 navi e 131 carri, gli uomini erano 43.000, per il resto c'erano 169 velivoli di vario tipo (vedi sotto, sezione aeronautica).
Nel frattempo sono stati forniti anche 30 sistemi missilistici HY-2 Silkworm e 12 pezzi Type 59 da 130 mm per il Dubai.
Ma è stato dopo la guerra del Golfo che gli Emirati sono stati, al pari di Arabia Saudita e Kuwait, oggetto di desiderio per i venditori di armi di tutto il mondo. I
Ma mentre il BMP-3 ha continuato a far carriera, il Leclerc ha qui ottenuto il suo primo e unico successo export, nonostante fosse un mezzo estremamente moderno e appena lanciato sul mercato. Vale la pena anche di ricordare come ci si arrivò: sostituire gli AMX-30 (64 o 96, non è ben chiaro) e 36 OF-40 si pensava all'M1A1 vs il Challenger 2; il primo, che sembrava avvantaggiato, era offerto con un totale di 337 mezzi, 39 carri recupero e 480.000 colpi da 120 mm, da comprare questi ultimi fuori canali FMS. Gli USA, che stavano facendo una fortissima pressione per il loro mezzo, erano anche disposti
Gli EAU hanno avuto la cura di standardizzare il loro equipaggiamento in base alle specifiche NATO, almeno per quanto possibile. Ma non hanno avuto timore di accordare il successo
Per migliorare anche la situazione del personale, chiaramente insufficiente per tutti questi sistemi d'arma, è stato anche impostato un Quantitative Manpower Expansion and Emiratisation program per costruire forze più robuste e autosufficienti (l'esperienza saudita era stata senz'altro significativa, con un gran numero di sistemi d'arma che semplicemente non si riusciva di usare durante la crisi con l'
Nel 2007 è stata anche presentata la pistola Caracal, la prima arma mai prodotta negli UAE nel settore. Essa è stata presentata all'IDEX, ed è diventata rapidamente l'arma ufficiale delle F.A. locali, per poi essere adottata anche dalla NG del
===Esercito===
Nel '71 i Trucial Oman Scouts vennero ribattezzati Union Defence Force o UDF, e comprendeva una forza di 2.500 effettivi. Nel maggio 1976 venne costituita una vera forza militare di tipo convenzionale. Nel '75 c'erano 3.250 effettivi in sei squadroni mobili, un distaccamento aereo con 7 elicotteri,
Questa forza ha avuto modo di essere usata in due occasioni in quello che era all'epoca lo Sharjah Emirate. Nel gennaio 1972 vi fu un tentato colpo di Stato da parte di un gruppo di 18 persone, che comprendeva anche il vecchio capo, lo Sceicco Saqr bin Sultan, che aveva governato tra il 1951 e il 1965, quando venne deposto dai
Nel febbraio 1972, vi fu anche una guerra di confine, tra l'Emirato della Sharjah e quello di Fujairah, che pure si disputarono
Durante la Seconda Guerra del Golfo (1991), le truppe UAE parteciparono alla riconquista del Kuwait con diverse centinaia di soldati. Vi furono anche aerei d'attacco in azione. Sei soldati degli EAU vennero uccisi nei combattimenti.
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Nel 1999, nonostante questa scarsità, è stata annunciata la fornitura di ben 80 F-16 Block 60, i più moderni ed efficienti disponibili. Ciascuno di essi costava circa 60 mln di dollari.
Dal 1994 gli EAU divennero territorio di conquista per il loro programma per il caccia di nuova generazione, visto che richiesero ben 80 aerei di ultima generazione. I contendenti più accreditati rimasero due: la Dassault con il
Inizialmente si era anche pensato
In precedenza, però v'era già un tipo di caccia di ultima generazione, il Mirage 2000. Questo seguiva a sua volta un certo numero di Mirage 5. I Mirage 2000 sono stati ordinati il 16 maggio 1983, da Abu Dhabi. Il prezzo e le condizioni di consegna hanno creato peraltro problemi, essendo il Mirage piuttosto costoso per essere un caccia leggero. Dopo vari rimaneggiamenti si arrivò a 22 M.2000EAD, 6 M.2000DAD biposto e fatto notevole, 8 Mirage 2000RAD, forse gli unici '2000 in versione dedicata alla ricognizione. Le consegne erano ancora in corso -o forse, appena terminate, nel 1990- al momento della crisi del Golfo.
I Mirage 2000 avevano missili AIM-9P anziché gli R.550, e parteciparono all'ultima parte di Desert Storm usando bombe francesi da 250 kg (febbraio 1991). Gli EAU avevano all'epoca una forza stimata di 43.000 uomini in armi, 131 carri armati e 18 navi. Gli aerei erano forse la parte migliore della loro
Altri velivoli importanti sono gli Hawk: nel caso degli EAU vi è la versione 'costumized' Mk.102, successiva all' Mk.63.
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Altre risorse sono i SAM: le prime due batterie di I-Hawk aggiornati, su 5 in programma, sono state recentemente consegnate.
Nei primi anni di vita, invece, erano importanti i velivoli subsonici. Abu Dhabi da solo copriva l'80% delle spese e pertanto era la realtà più importante delle
Aerei:
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*2 Bombardier DASH-8 in ordine (pattugliatori)
*30 Boeing AH-64 in
*12 CH-47C e D ex- Libia, aggiornati nel 2005
*4 Bell 214B
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* ? MICA
L'addestramento è fatto ad Al Ain Air base, vicino al confine con l'Oman, con i Grob G115TAS, PC-7, Hawk. Come si vede, si tratta di un'aviazione che tende a gestire tutto il ciclo di formazione del pilota, con adeguati aerei in dotazione, sia in termini numerici
La base di Al Dhafra è particolarmente nota in quanto usata da forze straniere, come gli USA, la Francia e l'Italia. Erano qui, a circa 1.000 km dal Kuwait, i Tornado di 'Locusta', ma nonostante la relativa vicinanza, ebbero bisogno del rifornimento in volo per raggiungere i loro obiettivi sull'
Vi è anche un campo logistico per le Canadian Forces, chiamato Camp Mirage, a Minhad AFB. Non si sa di preciso dove sia questo acquartieramento, collegato alla 'lotta al Terrore'.
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L'United Arab Emirates Navy è una piccola forza di 2.500 effettivi, che ha 12 battelli di pattuglia e 8 navi missilistiche. Con la CMN francese sta realizzando una più completa capacità marittima, con una nuova classe di sei unità a livello di corvetta. Inoltre ha un piccolo battaglione di Marines, che ha, tra gli altri mezzi in dotazione, dei BTR-3 russi. Nel gennaio 2004 Abu Dhabi ha richiesto infatti la classe 'Baynunah', con un contratto di 4 esemplari e altri due in opzione. Queste avranno modo di rimpiazzare la classe 'Ardana', sempre di 6 esemplari.
Queste nuove corvette sono navi piuttosto complesse: sono lunghe 70 m, larghe 11, pescaggio 2,8 m; il peso è di 660 t; le loro prestazioni, date da motori
==Le Idex==
===1995<ref>Poli e Clerici, RID lu 05</ref>===
La mostra biennale Idex si stava già affermando a livello internazionale. Nel 1995 era solo alla seconda edizione. Era già probabile che la IDEX, la cui seconda edizione venne svolta tra il 19 e il 23 marzo 1995, mandasse in crisi la Defendory che si teneva ad Atene, e mettersi in concorrenza persino con Eurosatory. Ma non c'erano solo premesse positive: l'esosità delle gabelle richieste era tale da scoraggiare i fornitori più piccoli, e anche medi: la Oshkosh, che era là per mostrare i suoi mezzi portacarri, si era vista chiedere 125.000 dollari per ogni giorno in cui avesse portato su questi i carri Leclerc degli Emirati, così che ha preferito rinunciare. IDEX offriva la possibilità di dimostrazioni di tiro pratiche, per lo spettacolo e la dimostrazione delle qualità dei mezzi. Ma anche qui i prezzi sono stati giudicati
Ma i mezzi che hanno impressionato di più in quella manifestazione erano i carri pesanti: i T-80U con motore da 1.250 hp, nelle evoluzioni in poligono avevano dimostrato grande agilità nonostante le 46 t; al Brasile era offerto a 2,2 mln di dollari l'uno. I conducenti russi erano estremamente abili e sfruttavano al meglio questi carri armati, usati anche per tirare colpi da 125 mm. C'erano poi dei progetti di cacciacarri con missili AT-14 Kornet, i nuovi missili pesanti dell'esercito russo, con due uomini e 12 missili; i semoventi 2S6 Tunguska M da 34 t, che vennero usati per sparare contro bersagli
In ambito navale erano presenti molte unità, tra cui ben 4 italiane (fregata Scirocco, pattugliatore Driade, due cacciamine), e un minisommergibile X199, portabile dai minisottomarini
===1997<ref>Poli, Clerici, Nativi: ''Idex 1997'', RID p.20-29</ref>===
A parte le conferenze sui nuovi temi della guerra moderna, dagli RPV, alla guerra informatica, alla stealthness, quello che era più importante erano, al solito, i contratti economici nella manifestazione aperta il 16 marzo. Si pensava che i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo avrebbero speso oltre 70 mld di dollari nei successivi 5 anni. Con questi numeri, senza riscontro nel resto del mondo. Tra gli annunci dell'anno: 200 carri per i
Quanto alle armi esposte, continuava la forte presenza russa, tra cui i carri T-90, i BRM-3K (la versione recce del BMP-3) con radar e sensori per la sorveglianza del campo di battaglia, il VENA
Tra i contratti di quell'anno, l'attenzione negli EAU era focalizzata nel programma LUWA 1 per corvette e LUWA 2 per fregate di medio tonnellaggio, ma non vi sono stati passi avanti concreti in quell'edizione; erano recentemente state comprate le fregate Kortenaer ex-
L'industria italiana aveva ottenuto essenzialmente la commessa per i siluri A-244 per le fregate ex-olandesi, ma nient'altro. Questo era dovuto al fatto
===2007<ref>Nativi, Andrea: ''Idex '05'', RID Apr 2007 P.30-39</ref>===
Tra il 2000 e il 2005 gli Stati del Golfo hanno speso complessivamente un valore in armamenti pari a 233 miliardi di dollari e questo da solo fa capire l'importanza dell'IDEX, che è la principale mostra della regione. La spesa di altri 36 mld di dollari nel 2006 nel settore delle armi, in genere le più sofisticate, è un altro segno di come l'attenzione di tutto il mondo del settore fosse sempre più concentrata nella regione. Gli EAU avevano una spesa per scopi militari ufficiale di 2,5 mld di dollari l'anno, ma era destinata a crescere con investimenti per dieci miliardi negli anni successivi. Questo va confrontato con una forza complessiva di uomini in armi di appena 55.000 effettivi; data la carenza di locali, un terzo delle truppe erano in realtà straniere. Questo ricorda altre realtà, come la Libia. Anche negli EAU la popolazione è ridottissima, di circa 2,5 mln di abitanti, e ben 1,5 di questi sono stranieri, per giunta senza cittadinanza. Contando quelli che la cittadinanza ce l'hanno, ma sempre stranieri sono, si arriva all'80% dell'intera popolazione degli EAU. Questo combacia praticamente con quanto noto anche da inchieste giornalistiche recenti, che puntano il dito sulla situazione di sfruttamento che la minoranza locale infigge
Detto dell'evoluzione del salone, l'importanza diretta per le F.A. e le industrie si basava su molti contratti in corso, sia locali
Della querelle riguardo i SAM, il problema era rimasto irrisolto: 2 brigate con gli HAWK dovevano essere sostituite, gli EAU volevano gli S-300 russi, ma gli USA hanno fatto tutto il possibile per bloccarne la vendita, pur senza piazzare il Patriot
Elicotteri: in consegna 8 CH-47 ex-libici, ammodernati da AW, che forniva anche 8 AW-139 SAR e utility, mentre i Chinook sarebbero stati consegnati per le Special Forces. Intenzione per 26 UH-60M per due squadroni dell'Esercito, e intanto ammodernamento di 15 IAR-330 Puma rumeni e ricevimento di 10 Puma ex-sudafricani.
Quanto ai programmi navali, tra i pochi importanti quello per 12 motovedette costiere per la Polizia marittima di
Più importante il progetto '''Baynunah''', su progetto francese della CMN, che realizza la nave capoclasse e le altre sono da realizzarsi invece a livello locale. Navi da 72 m e oltre 1.000 t, sistema di combattimento IPN-S, radar Sea Giraffe, NA-25X, Ecm dell'Elettronica Spa, cannoni da 76 e 30 mm, 8 ESSM e 4 MM.40, più il sistema Mk.49 per i RAM, che però, installato sul tetto dell'hangar, ha richiesto irrobustimenti e un ritardo di 10 mesi nella consegna della capoclasse, oltre alla rimozione di una DT NA-25X e dei missili Igla (4 per ciascuna torretta Marlin da 30 mm). L'elicottero di bordo è un AS-565 Panther; dato che le capacità ASW contro l'Iran (l'unico che abbia sottomarini, i 'Kilo') non sono sviluppate, è stata richiesta piuttosto una nuova nave con tali capacità; le due 'Kortenaer' comprate negli anni '90 si sono rivelate troppo complesse e onerose per la piccola marina degli EAU, e allora è stato messo in cantiere il progetto Al Yas, per due o tre navi da 2.500 t con capacità ASW e lunghezza di 100 m, mentre le due cannoniere da 63 m Maruy Jib sono in aggiornamento con tanto di lanciatore RAM (7 ordinati inizialmente, al costo di 80 mln di dollari). Per le nuove navi il cannone sarebbe stato un 57 o un 76 mm, 16 VLS per gli ESSM, 4 Exocet, 2 elicotteri, Goalkeeper oppure il più costoso RAM. Gli EAU erano anche interessati a comprare qualche vecchio sottomarini 'Sauro' italiano, in passato due unità, poi si è pensato al solo 'Da Vinci' e infine ai nuovi S-1000 italo-russi. I
Gli
===2009<ref>Nativi, Andrea: 'Idex '09', RID Apr 09</ref>===
La crisi economica ha colpito duro anche negli EAU, ma non tanto da infliggere danni ai loro programmi militari. Nell'IDEX 09 sono stati annunciati numerosi programmi militari. La manifestazione è stata un successo con oltre 100 mila m2 di estensione e oltre 40 mila visitatori professinali. Dubai è in sofferenza soprattutto perché non ha praticamente petrolio, non più almeno, e la sua ricchezza è la sua condizione di piazza finanziaria e paradiso fiscale. Ma la bolla speculativa è esplosa, rallentando lo sviluppo dell'Emirato, che si è ritrovato per la prima volta pure vari cantieri bloccati. Abu Dhabi è più solido, dato che ha il 9,15% delle riserve di petrolio mondiale, e il 3,35% di quelle di gas.
Tra le novità di questa manifestazione vi sono gli ordini assegnati per un valore senza paragoni al mondo: oltre 5 miliardi di dollari di contratti, nonostante l'aria di crisi economica sia già riuscita a colpire anche gli Emirati. I BMP-3 presto potrebbero essere radiati e le loro torri (a quanto pare si tratta di un sistema d'arma valido, per quanto piuttosto bizzarro) recuperate e sistemate sui blindati Patria 8x8
Per il resto vi è il programma Al Yas, per nuove navi ASW: prima si trattava di aggiornare le due 'Kortenaer' ex
Lo spettacolo, per il quale l'IDEX è famosa, pare che quest'anno è stato meno intenso del solito, con meno dimostrazioni di movimento e a fuoco delle edizioni scorse, mentre ha suscitato molto più interesse l'annuncio dei vari contratti per le diverse commesse assegnate, che in pochi minuti hanno messo a posto centinaia di milioni di dollari, ogni giorno della manifestazione alle 16
==Bahrein<ref>Dati da wiki.en e, per la storia e società, dal sito di J.Baugher</ref>==
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Parte degli EAU, il
Il nome significa 'due mari' perché faceva da contrasto tra le fonti d'acqua dolce e il mare. Tra le sue isole vi sono le Hawar, di cui la più grande è di appena 40 km2. Il luogo è anche un posto importante per le specie animali, come riconosciuto nel 2002, un piccolo paradiso naturale. Che fa parte di una nazione di appena 678 km2, che è stata abitata fin dai tempi più remoti, e che è indipendente dai suoi ultimi dominatori esterni dal 1971, quando i
In tutto, 678 km2 (o 665 km2) di superficie, 216.078 abitanti nel 1990, aumentati a 709.573 al 2008, con un PIL di 26,97 mld di dollari (
La sua capitale è Manama, la più grande delle città dello Stato, con 155.000
Dopo oltre 150 anni di presenza britannica, il Bahrain ebbe una piena indipendenza nel '71 con un accordo che non comprendeva la difesa da parte britannica in un caso di emergenza; i britannici sperarono che Bahrain potesse prendere la leadership di una coalizione con il Qatar simile a quella che aveva formato gli EAU, ma piuttosto entrambi optarono per l'indipendenza. Dopo il ritiro inglese formò le sue
La società del Bahrain è di tipo tribale, con la famiglia reale a governare il Paese assieme ad altre potenti famiglie; il Parlamento ha una limitata capacità di prendere decisioni, ma non vi sono (ai primi anni '00) partiti politici. La prima assemblea nazionale venne eletta nel 1973, per poi essere dissolta nel '75.
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Attualmente è ripartita nelle tre branche classiche in termini militari: aeronautica, marina, esercito, comandati dal Re Hamad bin Isa Al Khalifah, e contano 9.000 effettivi circa, con spese del 6,3% del PIL al 2004. Il tutto forma le '''Bahrain Defence Force''' o BDF, sotto il controllo dell'apposito ministero della Difesa. Le componenti sono note più esattamente come Bahraini Air Force, Royal Bahraini Army, Royal Bahraini Navy e il Bahrain Royal Medical Services.
Come gli altri Paesi del GCC ha incrementato le sue spese di molto, anche grazie agli aiuti esterni che nel 1982 hanno comportato la cessione di 1,7 mld di dollari da parte degli altri Stati Arabi, per parare la possibile minaccia iraniana. Dal 1999 le spese sono rimaste stabili: sarebbero attualmente di 320 mln di dollari l'anno, e dopo Desert Storm gli USA hanno dato altri aiuti alla nazione. Tra questi la vendita di 12 F-16C e D, 14 AH-1 e 54 M60A3. Sono state tenute varie esercitazioni congiunte e nel 2003 Bush lo definì addirittura come uno degli alleati più importanti tra le nazioni non-NATO. Dal 2003 ha avuto fondi FMS per 100 mln per comprare altre armi e sistemi, tra cui i radar TPS-59 da sorveglianza aerea, sistemi IRCM avanzati per gli aerei e sistemi di allerta missili per il Boeing 747-400, che è l'
Delle F.A. spicca particolarmente la Bahrain Air Force o RBAF, ex BAAF (Bahrain Amiri Air Force) in quanto dopo le elezioni del 14 febbraio 2002 lo stato è passato da Emirato a Regno, e così le definizioni sono cambiate anche per le forze armate. Attualmente vi sono 1.500 persone, mentre erano appena 650 nel 1992. L'aviazione è stata organizzata nel 1977 con un servizio costituito solo da elicotteri, nel 1982 sono stati comprati gli F-5 e nel 1987 divenne un servizio indipendente: il suo Air Wing divenne per l'appunto la BAAF. Dagli anni '90 arrivarono anche gli F-16 a Shaikh Isa AB, assieme agli F-5; il 2 agosto vari aerei arrivarono dal Kuwait, profughi dell'invasione
'''Situazione attuale'''
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Quanto alla RBNF, la '''Marina''', essa è discendente della Bahrain Defense Force, Naval Branch, ha 11 navi da combattimento, 22 pattugliatori e un totale di appena 700 persone. La flotta è basata a Mina Sulman Naval
[[File:RBNS_Sabha_(FFG_90)_Bahrain.jpg|350px|right|thumb|La Sabha (FFG 90)]]
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Di queste unità la più importante è la Sabha, una nave 'Perry', la ex-FFG-34 Jack Williams, che venne 'regalata' al
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[[File:Roundel of Bahrain.svg|150px|left|]]
[[File:Bahraini_BO-105_helicopter.jpg|300px|right|thumb|Il vegliardo dell'aviazione dell'Emirato, il Bo.105C]]
Solo dopo la guerra del Golfo tra
Così si valutarono caccia necessariamente più avanzati, tra cui Tornado, F-15, F-18 e Mirage 2000. Alla fine però venne ordinato un lotto di F-16C e D, del Block 40 , con motori G.E. F110-100. Era il programma 'Peace Crown', siglato nel marzo del 1987; sei piloti, nel 1989, andarono negli USA ad addestrarsi con gli F-16 del 56th TFW. Era il maggio del '90 (due mesi dopo la consegna negli USA, a marzo) quando tornarono con i primi quattro caccia, direttamente in volo da Fort Worth (Texas), con tappe in Germania e Grecia. Ma il BIAP non era sempre più necessario per il traffico civile, così venne costruito un nuovo aeroporto con fondi GCC, ben 1,2 mld di dollari spesi anche con la consulenza dell'US Army, per realizzare la base sull'isola di Sitra, la Shaikh Isa AB o SIAB. I lavori
Gli F-16 non andarono a sostituire gli F-5, ma vennero assegnati al neocostituito No.1 TFS, subito basato al SIAB e successivamente raggiunto dal 6 TFS, così che il BIAP venne liberato totalmente per il traffico civile. Gli F-16 non ebbero solo gli AIM-9M, ma anche gli AIM-7M Sparrow.
Prima che gli ultimi quattro aerei arrivassero nel Golfo, l'
Dopo la guerra gli USA, nuovi 'garanti' dello status quo, divennero i protettori principali degli staterelli del Golfo, armati all'inverosimile ma ancora insicuri contro l'
I pod Sharpshooter per la designazione e attacco bersali, destinati agli F-16, vennero ordinati nel 1993 e consegnati nel 1996.
All'Emirato venne offerta, nei tardi anni '80, una proposta apparentente allettante: in cambio degli F-5 venne 'messa sul tavolo' una squadriglia di 16 o 18 F-16N ex
Settembre 1998, il programma 'Peace Crown II' vide un acquisto di dieci F-16C Block 40D + due in opzione, per formare il 2 TFS, ancora una volta sulla SIAB. Costo dell'operazione: 303 mln di dollari. Per questo secondo squadrone l'addestramento venne curato dal 1 TFS e dai corsi sulla Luke AFB e Tucson AFB. I primi dei nuovi F-16 vennero consegnati nell'ottobre 2000, mentre gli altri sei mesi dopo, appena prima di un altro epocale evento, l'attacco a NY. Tra i materiali forniti figuravano anche alcuni AIM-120B per un costo piuttosto modico di 13 mln di dollari, inclusa l'installazione del radar Northrop-Grumman AN/APG-68(V)8 più sistema IFF moderno. A tutto questo si aggiungono anche missili AGM-65 a guida IR (presumibilmente modello D), bombe GBU-12 a guida laser, pod Sharpshooter, ma si è parlato anche dei LANTIRN. Gli F-16 di nuova produzione hanno anche CRT a colori, mentre la predisposizione per gli AIM-120 è stata estesa agli aerei del primo lotto.
Uno degli F-16 è noto (fonte Wiki.en) perché perduto per incidente nel 2003.
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