Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/USA-2: differenze tra le versioni

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===Il B-29===
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Il più noto dei bombardieri avanzati americani fu certamente il '''[[w:B-29|B-29]]''' Superfortress, aereo di eccezionali caratteristiche per tante ragioni. Esso aveva pressurizzazione, motori da 2.200 hp (che tuttavia erano piuttosto sottopotenziati per la sua massa, doppia rispetto a quella di un B-17), prestazioni ad alta quota tali da incontrare per la prima volta i 'jet-stream', ma problemi iniziali di affidabilità non indifferenti. Scendendo in dettaglio, il B-29 era nato come aereo per bombardamento strategico 'da difesa emisferica' capace come tale di portare 9072 kg di bombe a 644 kmh e per 8.582 km. Richieste eccessive, che al più sarebbero state soddisfatte solo da un aereo ancora più grande, per esempio il B-36. Progettato dal '40, l'attacco a Pearl Harbour aumentò la priorità. Lo scopo era complessivamente quello di garantire la capacità d'attacco su distanze intercontinentali, magari per combattere contro la Germania anche dal territorio americano se la Gran Bretagna fosse caduta. Questo era però più il senso del B-36, richiesto nel '41. Il prototipo XB-29 volò il 21 settembre 1942. I problemi tecnici erano enormi, e riguardavano un po' tutti gli aspetti dell'impiantistica: i motori che si surriscaldavano in salita (a pieno carico era come 'tirarli per il collo' per usare le parole di un pilota), le torrette che si disallineavano facilmente (a causa delle variazioni termiche e delle vibrazioni) dai sistemi di puntamento che da apposite cupolette le controllavano, e così via. Era un investimento mai fatto prima d'allora e non si poteva fallire, con ordini per miliardi di dollari relativi a 7.664 esemplari: alla fine venne posto rimedio alla maggior parte dei problemi, sebbene l'affidabilità necessaria venne ottenuta solo nel dopoguerra, come si vide dalle prestazioni ottenute in Corea.
 
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===L'altra superfortezza: il B-32 Dominator===
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Ma se la Consolidated voleva rendere onore al suo stesso nome, la concorrenza Boeing doveva essere controbattuta. Avendo già il bombardiere quadrimotore più moderno degli Stati Uniti, coevo dei vari He-177 e P.108 (ovvero del 1939), ordinato in grande quantità, la rivale della Boeing doveva provare a salire di livello nel nuovo scenario dei bombardieri intercontinentali, dove la sfida tecnologica e anche economica si sarebbe giocata. Ecco che ci si mise al lavoro ad un concorrente per il programma del bombardiere da 'difesa emisferica' (con riferimento al pianeta Terra) che emessa il 2 dicembre 1939 richiedeva 644 kmh, raggio di 2.600 km con 907 kg, autonomia max 8.582 km. Varie le ditte coinvolte, ma solo 4 risposero. Vennero presi tutti in considerazione, con designazioni tra XB-29 e XB-32. Ma Lockheed e Douglas non ebbero successo nell'avvicinare le prestazioni richieste e rimasero solo due i finalisti. Il nuovo progetto Consolidated venne concretizzato in poco tempo e ordinato nel settembre del '40, un mese dopo il XB-29 (oppure, secondo altre fonti, 2 XB-32 e 2 XB-29 vennero ordinati entrambi il 24 agosto 1940).
 
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==Pattugliatori e ricognitori==
===Il Mariner<ref>Sgarlato Nico: ''Martin Mariner'' Aerei nella Storia dic-gen 2007</ref>===
[[File:PBM-3 Mariner.jpg|300px|right|]]
Una menzione tra le 'armi avanzate' la merita anche il '''[[w:Martin Mariner|Martin Mariner]]''' , grosso idrovolante famoso sopratutto per la scomparsa di uno di essi nel Triangolo delle Bermude, dove stava cercando la squadriglia di 5 Avenger sparita dagli schermi radar. Fu un giorno infausto per la Marina che perse 27 aviatori. Il Mariner era un velivolo possente, ma tutt'altro che scevro di problemi tecnici. Merita ricordarlo perché, pur entrando in servizio fin dal '41 (primo volo inizio del '39), era una macchina possente, con una quasi 27 tonnellate al decollo (23 normali), due motori R-2600 da 1.900 hp e 339 kmh di velocità. La capacità di carburante era di 10.219 litri (dati riferiti al PBM-3D), ma una versione da bombardamento strategico venne pensata con ben 18.000 l di carburante interno, grossomodo come il B-29 e con un totale di 6.400 anziché 3.600 km (in questo caso almeno con 1.900 kg di bombe). Il Mariner ebbe notevoli capacità marine, ma non fu mai gradito quanto il più lento Catalina, malgrado potesse difendersi con 8 M2 e portasse fino a 3.600 kg di carico. Una delle ragioni per ricordarlo è che esso ebbe una grande quantità di attrezzature moderne: MAD, radar, e persino missili aria-superficie (almeno di tipo sperimentale). Era un concentrato di tecnologia avanzata, sopratutto per la ricerca antisommergibile. Assieme al Catalina e al più piccolo '''Consolidated Coronado''' fu un'importante macchina da pattugliamento marittimo, la 'triade' dei grandi idrovolanti americani, ma era certamente più grosso e moderno rispetto agli altri due.
 
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==Attacco al suolo==
Tra i tipi importanti, sia terrestri che imbarcati, dalle caratteristiche moderne e avanzate vanno menzionati diversi aerei che al solito, non hanno particolari capacità in termini di evoluzione tecnologica, ma che nondimeno si possono ben considerare l'espressione finale di diversi filoni evolutivi. Tra questi gli aerei Douglas A-20 e A-26.
[[ImmagineFile:Grumman TBF Avenger.jpg|350px|right|]]
 
Un'altra tipologia di aerei moderni era rappresentata da quelli d'attacco, tra cui gli Helldiver e gli Avenger, usati prevalentemente sulle portaerei. Ma questi apparecchi non erano di per sé particolarmente evoluti e non c'è ragione di elencarli tra le macchine avanzate, nel senso più compiuto del termine. Da ricordarli, in ogni caso, per essere state le ultime realizzazioni dei rispettivi filoni evolutivi. L''''Helldiver''', un aereo dall'aspetto molto robusto, era il sostituto dell'ottimo SBD Dauntless, rispetto a cui vantava prestazioni nettamente superiori, così come l'armamento: 472 kmh contro 406, e due cannoni da 20 mm anziché da 12,7 mm. Ma nonostante questo e il carico bellico fino a 907 kg, 'The Beast' non piacque e non ripeté il successo del suo predecessore. In effetti, pur se prodotto in numerosi esemplari, rappresentò uno dei passi della Curtiss verso la decadenza, e la sua componentistica fu talvolta spregiativamente definita come 'degna di un aereo agricolo'. Nondimeno era pur sempre un robusto aereo d'attacco, e tra i suoi successi del 1944-45 c'era anche il contributo all'affondamento delle supercorazzate giapponesi 'Yamato' e 'Musashi'. Tuttavia il velivolo, caratteristico per la sua fusoliera tozza, con postazione difensiva (due armi da 7,62) a fil di dorso, e la grande coda non dissimile in disegno da quella di un I-16, era un mezzo poco gradito, spesso sostituito da Hellcat e Corsair armati di bombe. Nel dopoguerra interessò anche l'Italia la cui Aviazione ne usò alcuni come traino bersagli, mentre la Marina ebbe circa 40 apparecchi, ma per varie traversie essi non entrarono mai in servizio e vennero radiati alla fine degli anni '50. La produzione totale fu di oltre 6.000 aerei, di cui solo uno è ancora in condizioni di volo. La versione SBC-5, finalmente all'altezza dei compiti, apparve troppo tardi per l'impiego operativo.