La filosofia greca/La fisica (e oltre) – Il movimento: differenze tra le versioni

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Tornando dunque al problema, il moto dei corpi celesti è circolare perché, secondo Aristotele, non possiamo confutare ciò che è evidente, anche se questa evidenza appariva già allora, agli occhi degli specialisti, un tantino superficiale. L’opinione meno contradditoria e più diffusa circa la forma dell’universo costringe, possiamo dire, il nostro filosofo a chiudersi in una “camicia di forza” di dimostrazioni che portano il suo sistema dall’ambito della fisica a quello della metafisica, approdando così a un '''universo puramente intellegibile'''. La causa del movimento rettilineo degli elementi (il cosiddetto “moto sub-lunare”, cioè di tutto ciò che appartiene all’ambito terrestre) ha una sua logica intrinseca (ogni elemento torna al luogo di sua competenza naturale se ne viene rimosso); ma quale può essere la causa di un moto tanto diverso e imponente come quello degli astri?
 
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