Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Egitto-2: differenze tra le versioni

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Suddiviso in 12 comandi di zona, con 85.000 uomini di cui ben 50000 di leva, avrebbe avuto in carico due divisioni con qualcosa come 100 battaglioni (si tratta quindi di unità divisionali senza riscontro con quelle dell’Esercito) di cannoni e SAM, con calibri tra il 20 e il 100 mm e ben 360 SA-2, 200 SA-3 e 75 SA-6. Si tratta verosimilmente non del totale di missili disponibili (già sarebbe non poco), e nemmeno del totale schierabile sui lanciatori (alcuni dei quali con 2, 3 o anche 4 missili pronti al tiro), ma forse solo del mero numero di lanciatori di per sé, il che implicherebbe circa 60 batterie di SA-2, 50 di SA-3, 19 di SA-6 e un numero di missili di ricarica perlomeno dell’ordine di qualche migliaio. I cannoni contraerei dovrebbero essere stati a loro volta centinaia, visto che le 130 batterie di missili potevano, ipotizzandone 3 per battaglione, completarne circa 43.
 
Le altre batterie, d’artiglieria, erano forse, conseguentemente, 171 con circa 1000 cannoni. A tanto la minaccia aerea israeliana aveva portato il dispositivo di difesa aerea dell’Egitto, e queste armi erano ancora quelle sovietiche, fornite prima o immediatamente dopo le perdite, tra l’altro massicciemassicce, subite in guerra e solo parzialmente ripristinate. Nuovi equipaggiamenti riguardavano una batteria di missili HAWK, ben più moderna dei missili sovietici dei tipi più vecchi, con la prospettiva di altri 216 missili, che forse significavano, anche qui, 126 lanciatori e in questo caso, 31 altre batterie, un valore enorme se si considera che per esempio, l’E.I ne ha avute 22 e l’Esercito Francese 12.
 
===Al Quwwat al Jawwiya il Misriya (Arab Republic of Egypt Air Force===
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La difesa costiera, della quale di fatto le navi sono una parte (non si trattava certo di una marina con ambizioni oceaniche) aveva anche atterie di missili e cannoni: questi ultimi erano i soliti pezzi a lunga gittata da 130mm M46, assieme a cannoni da 100 e da 152 mm, mentre i missili erano costituiti sia dalle batterie sovietiche di Styx/Samlet, che dai nuovi missili OTOMAT franco-italiani, di fatto le nuove armi antinave dell'Egitto. Essi, con la loro gittata di 60-180 km a seconda della versione, erano capaci di contrastare anche forze in alto mare. La forza complessiva era di 2 brigate con le artiglierie, e 3 batterie di OTOMAT, ciascuna su due lanciatori binati per un totale di 12 missili pronti al lancio. I radar costieri erano il britannico Plessey 4.30 in postazioni fisse, e CSF 3410 mobili, aiutati dai Sea King per il targeting oltre-orizzonte (NB: questa era la situazione a metà anni '90).
 
Per quello che riguarda le navi veloci, da rimarcare la presenza delle navi classe 'Ramadam', ordinate alla Vosper-Thornycroft. Esse erano belle navi da 52 m di lunghezza, e nonostante delle massicciemassicce sovrastrutture, tali grosse unità missilistiche avevano un dislocamento di appena 312 t a pieno carico. Erano dotate di un cannone OTO da 76mm a pria, un impianto Breda-Bofors a poppa con due cannoni da 40mm, e 4 missili OTOMAT.
 
L'armamento era in gran parte se non totalmente (dipende da chi fornì i missili, che erano della versione OTOMAT Mk I originale) italiano, i motori erano 4 MTU tedeschi su 4 assi da 17150hp complessivi per 40 nodi di velocità, mentre l'equipaggio era di 40 marinai. I sistemi elettronici erano 4 radar, un sistema ECM e uno di combattimento Sapphire, tutti inglesi. I nomi erano Ramadan, Khyber, El Kadesseya, El Yarmouk, Hetein e Badr. Ordinate nel 1977, varate nel 1979-80, consegnate tutte entro il 1982. Con le loro dotazioni elettroniche e di armamento, le Ramadan erano navi di tutto rispetto e in grado di tenere testa anche alle Saar israeliane, oltre che di difendersi efficacemente da attacchi aerei e missilistici, nonché di bombardare obiettivi navali e costieri. In definitiva,rappresentavano un netto miglioramento anche rispetto alle Osa I, delle quali 6 erano in carico. Assieme a queste vi erano anche 4 vecchie Komar, tra cui probabilmente anche le autrici dell'affondamento dell'Eilat, e 6 interessanti 'October', costruite in ambito nazionale ed equipaggiate, al posto dei grossi e vecchi Styx, di due OTOMAT. Assieme ad aggiornamenti elettronici vari sulle Osa I tutto questo dava una buona capacità di combattimento alle navi della marina egiziana.