Chitarra/Lettura del pentagramma: differenze tra le versioni

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[[Categoria:Chitarra|Lettura del pentagramma]]
 
== [[File:P_ancient.png|60 px|]]Introduzione: un po' di storia ==
I nomi delle '''note musicali''' usati in italiano e altre lingue sono originate dal beato '''Guido d'Arezzo''', monaco benedettino, attorno all'anno 1000, il quale compose un canto latino in onore di San Giovanni Battista che si intitolava: '''Ut queant laxis''' e le sillabe iniziali dei versi di questo canto rappresentavano appunto le nostre note attuali (do, re, mi, fa, sol, la, si). L'unico cambiamento approntato nel corso dei secoli fu che Ut, sillaba un po' scomoda da pronunciare, fu cambiata in Do dal fiorentino Giovan Battista '''Do'''ni (cosa realizzata probabilmente in proprio onore nel 17° secolo).
 
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Per altezza s'intende che un suono potrà essere più o meno grave o più o meno acuto il che dipende dal numero di vibrazioni che tale suono avrà e quindi dalla sua frequenza. Per intensità s'intende invece la forza che tale suono avrà: piano, forte, fortissimo etc. Per timbro (o colore) s'intende la tipologia di suono che viene emesso, che sarà poi la caratteristica che ci indicherà quale strumento sta emettendo il suono.<br /><br />
 
[[File:Frequency_vs_name_it_-_frequenze_delle_note.svg|400 px|]]<br />
 
 
{| border="1" | style="background-color:#FFFDD0;" |
| tabella madre|[[File:Gossip-icon.png|50 px|]]<br />
<big>'''Una curiosità'''</big>
|ancora la tabella madre| Più una nota è bassa, più armonici conterrà.
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{| border="1" | style="background-color:#77DD77;" |
| tabella madre|[[File:Lightbulb.png|50px|center|]]<br />
<big>'''Un consiglio'''</big> <br />
|ancora la tabella madre|
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Pensiamo al pianoforte: certamente le cinque righe e i quattro spazi del pentagramma non bastano a contenerle tutte. Si possono scrivere quindi le note anche al di fuori del pentagramma utilizzando i cosiddetti tagli addizionali, ma più di tanto non si può, altrimenti la lettura diventerebbe difficile. Ecco allora intervenire le chiavi. '''La chiave di Sol''' (detta anche '''chiave di violino''' o chiave di canto), stabilisce che la '''nota SOL''' si trova sul secondo rigo poiché il "'''ricciolo'''" interno della chiave taglia a metà il '''2° rigo''' come fa il sol, così è possibile sistemare le altre note in conseguenza. C'è da dire che la chiave di violino, a differenza delle altre, '''non ha sottochiavi''', si tratta di una chiave unica.<br />
 
[[File:Gclef.svg|150 px|]]<br /> <br />
 
Le '''note''' che possiamo sistemare sul '''pentagramma''' coprono circa '''tre ottave'''. Quando ci troviamo nella necessità di scrivere note più gravi appartenenti dunque ad altre ottave inferiori, si cambia chiave e si utilizza quella di FA o chiave di basso. Essa stabilisce che la nota FA si trova sul quarto rigo, laddove nella chiave di SOL si trova un RE. Dunque su questo pentagramma scriveremo note le cui ottave sono più basse, ma la posizione delle note è diversa,essendo praticamente scalate di un rigo o di uno spazio rispetto alla chiave di Sol. Diciamo poi che '''la chitarra legge''' soltanto la '''chiave di violino''' e non le altre chiavi. Tale chiave viene messa sul pentagramma, all'inizio di un qualsiasi spartito per un qualsiasi strumento che legga detta chiave. Globalmente ci sono '''7 chiavi''': quella di violino (SOL), quella di soprano (DO), di mezzosoprano (DO), di contralto (DO), di tenore, di baritono (FA) e di basso (FA) e queste sette chiavi si chiamano appunto '''setticlavio'''. La chiave di FA, viene chiamata chiave di basso perché è usata per la scrittura della musica per la voce di basso e per gli strumenti con registro grave. Dicevamo appunto che la chiave di violino non ha sottochiavi, la chiave di FA contiene invece due sottochiavi, quella di basso appunto e quella di baritono; quest'ultima può essere indicata molto più spesso come chiave di FA ma anche come chiave più grave di DO. Invece la chiave di DO (che è una chiave "antica") contiene 4 sottochiavi, quella di soprano, mezzosoprano, contralto e tenore ma talvolta la chiave di baritono viene posizionata anziché in chiave di fa, in chiave di do ma come dicevamo è la stessa cosa. Ognuna di queste chiavi si legge in maniera diversa. Non fa parte del setticlavio ma merita menzione anche la chiave di percussione.<br />
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</gallery><br /><br />
 
[[File:Posizione chiavi musicali.svg|600 px|]]<br />
[[File:YB0224 Sept cles.png|500 px|]]<br />
[[File:Music_clefs.png|500 px|]]<br />
[[File:YB0201 Echelle sons.png|350 px|]]<br />
[[File:Clef ranges.svg|600 px|]]<br />
 
 
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{| border="1" | style="background-color:#FFFDD0;" |
| tabella madre|[[File:Gossip-icon.png|50 px|]]<br />
<big>'''Una curiosità'''</big>
|ancora la tabella madre| Strumenti che leggono la chiave di violino: il violino, la chitarra, il pianoforte, il flauto, il clarinetto, l'oboe, il corno inglese, il sassofono, la tromba, lo xilofono, il mandolino.
|}<br /><br />
 
=== [[File:P_ancient.png|60 px|]] L'evoluzione delle chiavi musicali: un po' di storia ===
 
L'evoluzione del segno grafico della chiave di SOL<br />
[[File:G_clef_evol.JPG|300 px|]]<br /><br />
 
 
L'evoluzione del segno grafico della chiave di FA<br />
[[File:F_clef_evol.JPG|300 px|]]<br /><br />
 
 
L'evoluzione del segno grafico della chiave di DO<br />
[[File:C_clef_evol.JPG|300 px|]]<br /><br />
 
== Le ottave ==
Come sappiamo, le note sono sette, ma se guardiamo la tastiera di un pianoforte ne vediamo molte di più. In realtà sono sempre quelle sette che si ripetono passando dai toni gravi a quelli acuti. '''Ogni gruppo di 8 note''' (dal DO al DO successivo) viene chiamato '''ottava'''.<br />
 
[[ImmagineFile: Octaves.gif|800 px|]]<br />
[[File:Claves.png|500 px|]]<br />
 
La chitarra (dal Mi basso a vuoto al MI cantino premuto al 12° tasto) ha un'estensione notevole di note, tuttavia per scriverne la musica si utilizza un pentagramma con chiave di Sol. È importante sapere che le note scritte, in realtà sulla chitarra, suonano un'ottava più bassa: in altre parole il Mi con tre tagli in gola non corrisponde al MI basso della chitarra, ma al Mi che si trova sulla quarta corda al secondo tasto.<br />
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</gallery><br /><br />
 
[[ImmagineFile: Valore note.jpg|500 px|]]<br />
[[File:Duracion division.JPG|600 px|]]<br />
 
Forti di quanto appena appreso, suoniamo ritmicamente sulla chitarra lo schema seguente. Posto che il tempo sia 60 Bpm la nota da 4/4 durerà 4 secondi, e quindi quattro oscillazioni della mano. Attenzione: solo la prima oscillazione colpirà la corda, le altre tre saranno a vuoto. Per le note da 1/8 dovremo suonare due note nel tempo di 1 secondo e così via come abbiamo visto ( possiamo aiutarci contando mentalmente ). Possiamo (e dobbiamo) provare altre combinazioni a nostro piacimento.
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Nota: il valore delle note all'interno di una battuta, non potrà mai superare il tempo scritto in chiave.<br />
[[File:Musical bar.png|700 px|]]<br />
 
 
=== Come è composta la nota ===
Analizziamo adesso come è '''composta la nota''':
[[File:Parts of a musical note.svg|75 px|]]<br />
 
* 1.Uncino (opzionale);
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Se si legano più di due note vanno unite una alla volta e non con un segno unico.<br /> La legatura si utilizza quando non è possibile utilizzare il punto.<br />
 
[[File:Tie_music.png|110 px|]]<br />
 
Essa differisce dalla '''legatura di portamento''' con la quale si legano due note di altezze differenti suonate senza stacchi, sequenzialmente.<br />
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Ad ogni tipo di nota è abbinato anche un determinato tipo di pausa. <br />
Ecco la rappresentazione delle pause.<br />
[[ImmagineFile:Music_rests.png|600 px|]]<br />
[[File:Music rests2.GIF|700 px|Music rests2]]<br />
<br />
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La nota viene "alterata", ovvero abbassata/alzata di un semitono tramite dei segni che si chiamano appunto alterazioni o accidenti:<br />
 
* il '''diesis''' : '''alza''' la nota di un '''semitono'''; [[File:Purple arrow up.svg|30 px|]]
* il '''doppio diesis''': '''alza''' la nota di un '''tono'''; [[File:Purple arrow up.svg|30 px|]]
* il '''bemolle''': '''abbassa''' la nota di un '''semitono'''; [[File:Arrow_down.svg|12 px|]]
* il '''doppio bemolle''': '''abbassa''' la nota di un '''tono'''; [[File:Arrow_down.svg|12 px|]]
* il '''bequadro''': riporta la nota allo '''stato naturale'''; [[File:Counterclockwise Arrow.svg|30 px|]]
* il '''doppio bequadro''': riporta uno nota alterata due volte allo '''stato naturale'''; [[File:Counterclockwise Arrow.svg|30 px|]] [[File:Counterclockwise Arrow.svg|30 px|]]
<br />
 
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L'alterazione, sul pentagramma, precede la nota, anche se quando la leggiamo, la diciamo dopo di essa.<br />
[[File:Music-sharp.png|150 px|]] [[File:Music-flat.svg|Music-flat|150 px|]] [[File:Music-natural.svg|Music-natural|150 px|]]<br />
 
[[File:Music Accidentals.jpg|500 px|Music Accidentals]]<br /><br />
Riga 363:
* le '''alterazioni transitorie''': ovvero le alterazioni che appunto alterano solamente una determinata nota all'interno del brano musicale e sono appunto riferite solamente all'ottava all'interno della quale sono inserite;<br />
 
[[File:YB0236 Armure alterations constitutives.png|500 px|]]<br />
 
== Il tempo ==
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* tempi composti: i tempi composti hanno al numeratore: 6, 9, 12 o 15. Tali tempi hanno 3 suddivisioni.<br />
Es:<br />
[[File:Hino_%C3%A0_Alegria_resumo_dos_compassos.jpg|700 px|]]<br />
[[File:CompassoBinario-TernarioSimples.png|700 px|CompassoBinario-TernarioSimples]]<br />
[[File:CompassoBinario-TernarioComposto.png|700 px|CompassoBinario-TernarioComposto]]<br />
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Gli accenti<br />
[[File:Dinamica - accenti.JPG|600 px|]]<br /><br />
 
La '''sincope''' è costituita dallo spostamento dell'accento dal tempo forte al tempo debole. Ci possono essere alcuni tipi di sincope:
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*'''sincope irregolare''': è considerata irregolare quando essa si trova tra 2 note o 2 pause di valore diverso dalla stessa;<br /><br />
 
[[File:YB0145 Syncope contretemps.png|500 px|]]<br />
[[File:Vari tipi di sincope.JPG|600 px|]]<br /><br />
 
Un esempio di sincope può essere ascoltato in "Satisfaction" degli Stones. Ad ogni modo, la sincope può contemplare o una pausa o una nota accentata.<br />
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=== Il tremolo ===
[[File:Music-tremolo.png|150 px|]]<br />
 
[[Image:Tremolo notation.svg|300 px|tremolo]]
Riga 632:
<br />
 
[[File:C major triads for guitar.png|600 px|]]<br />
 
== Introduzione al solfeggio ==
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Per solfeggiare il '''4/4''' si distende la mano sinistra dando il palmo verso l'alto e la mano destra un poco più in alto che forma una specie di becco e si solfeggia:
 
*1° movimento: U-NO cioè la mano destra a becco va verso la mano sinistra, cioè verso il basso ed è "U" [[File:Purple arrow down.svg|20 px|]], poi ritorna verso un centro immaginario ed è "NO" [[File:Purple arrow up.svg|20 px|]][[File:Field hockey ball.png|15 px|]];
*2° movimento: DU-E, cioè la mano destra a becco va verso sinistra ed è "DU" [[File:Purple arrow left.svg|20 px|]], poi torna verso il centro immaginario ed è "E" [[File:Purple arrow right.svg|20 px|]] [[File:Field hockey ball.png|15 px|]];
*3° movimento: TRE-E, cioè il becco va verso destra ed è "TRE" [[File:Purple arrow right.svg|20 px|]], poi torna verso il centro immaginario ed è "E" [[File:Purple arrow left.svg|20 px|]][[File:Field hockey ball.png|15 px|]];
*4° movimento: QUAT-TRO, cioè il becco va verso l'alto ed è "QUAT"[[File:Purple arrow up.svg|20 px|]] , poi torna verso il centro immaginario ed è "TRO"[[File:Purple arrow down.svg|20 px|]] [[File:Field hockey ball.png|15 px|]];
<br /><br />
Quando si solfeggia il 4/4 si usa chiamarlo fare la croce perché l'insieme dei movimenti realizza una specie di croce appunto.
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Per solfeggiare il '''3/4''' sempre con la solita impostazione della mano spiegata in precedenza andiamo a solfeggiare nel seguente modo:
 
*1° movimento: U-NO cioè la mano destra a becco va verso la mano sinistra, cioè verso il basso ed è "U" [[File:Purple arrow down.svg|20 px|]], poi ritorna verso un centro immaginario ed è "NO" [[File:Purple arrow up.svg|20 px|]][[File:Field hockey ball.png|15 px|]];
*2° movimento: DU-E, cioè il becco va verso destra ed è "DU", poi torna verso il centro immaginario ed è "E";
*3° movimento: TRE-E, cioè il becco va verso sinistra ed è "TRE", poi torna verso il centro immaginario ed è "E";