Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Aeronautica 1: differenze tra le versioni

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Fine Guerra Fredda, fine di un'epoca e inizio di un'altra, inaugurata da Desert Storm e dal nuovo Ordine Mondiale di Bush padre. Fine dell'URSS. Fine del Patto di Varsavia. Quante cose in un anno. L'AMI quell'anno partecipò al conflitto nella immane Coalizione anti-irakena, che in 42 giorni vinse la supposta 5a potenza militare del mondo. Sempre quell'anno si chiarì che d'ora in poi la contrapposizione Est-Ovest sarebbe stata sempre più superata da quella Nord-Sud. L'AM, costituita il 24 ottobre 1945, ebbe sopratutto compiti di trasporto aereo all'estero, per esempio durante la guerra in Congo del 1960-62, e divenne tristemente famoso l'eccidio di Kindu, nel quale vennero massacrati numerosi aviatori italiani. Questo episodio merita senz'altro un approfondimento, ma non qui. Sempre in Congo, dove paradossalmente l'AMI non fornì che aerei da trasporto C-119 mentre la Svezia portò i Tunnan caccia-bombardieri. 5 F-86E vennero forniti tuttavia a nazioni estere, mentre in termini politici l'Italia del 'boom' economico dimostrava di essere ancora profondamente divisa. L'AMI venne anche messa in allerta ai tempi delle crisi del Libano e del Golfo Persico, ma alla fine gli unici mezzi che si videro in aria furono quelli della MMI e sopratutto quelli dell'ALE/Esercito. L'impiego di macchine oltremare, con piloti non addestrati al rischieramento su grandi distanze e al rifornimento in volo (anzi, senza quasi aerei capaci di rifornirsi in volo), non fu considerato fattibile e la cosa finì lì. Ma con la richiesta di intervento fatta dagli americani al governo italiano le cose sarebbero molto cambiate, nel 1990.Allora l'AMI era maturata, aveva partecipato alle Red Flag, aveva completato da poco la linea dei Tornado ed era pronta ad affrontare, sia pure con un organico ridotto, le incertezze della trasferta e anche della guerra in un posto tanto esotico rispetto al teatro Europeo. Insomma, venne autorizzata l'Operazione Locusta e anche una similare missione per la protezione della Turchia (che a dire il vero non necessitava di molta protezione essendo una delle nazioni NATO più forti..).
 
L'aggiornamento della componente di prima linea era comunque necessario. Solo la sessantina di Tornado erano apparecchi realmente moderni, mentre gli AMX erano ancora all'inizio della propria carriera e molto pochi. Al 31 dicembre 1989 venne denuciatadenunciata, in sede di trattato CFE a Vienna, la presenza tra l'altro di ben 166 G.91 di tutti i tipi, che si accompagnavano comunque a 152 F-104, 97 Tornado, 91 MB.339, 20 AMX e 18 Atlantic, per un totale di ben 610 aerei da combattimento. Scremando questa quantità notevole dei mezzi poco efficienti, moderni, inadatti alla prima linea, praticamente ci si ritrovava con una componente pari a circa un sesto, se non addirittura un decimo considerando che al dunque, dei reparti AM solo i 3 Gruppi con i Tornado IDS erano davvero 'al top' e adatti a missioni difficili. Anche se, onestamente, la Francia e la Gran Bretagna mandarono nel Golfo anche i Jaguar che non erano nell'insieme meglio, per esempio, degli F-104S/ASA CB. All'autunno del 1990 vi era stata la riduzione dei G.91 e questo portò il totale a 591 apparecchi, ben sotto il livello dei 650 previsti per l'AM dal Trattato CFE, visto che quest'ultimo comprende anche gli addestratori armati.
 
Ma torniamo all'AM. La sua struttura di base era il Gruppo 'teoricamente' su 18 aerei. In pratica sarà utile ricordare a suo tempo che l'F-104G è stato comprato in 105 esemplari e che assieme ad altri 24 TF e 20 RF ha formato la prima fornitura di supersonici all'AMI: ebbene, i 9 gruppi che ne erano equipaggiati avrebbero necessitato di ben 162 velivoli per avere realmente 18 macchine l'uno. Ovviamente, come ricorda N.Sgarlato nelle sue visite alle basi italiane, le 'guide' militari si trinceravano dietro l'organico previsto teoricamente per i reparti NATO (18 apparecchi). Ma, specialmente con 24 F-104 persi in 5 anni di attività, era chiaro che, poste anche le esigenze di revisione e riparazione, difficilmente i reparti avevano in media più di 12 apparecchi, cosa che alla fine motivò la maxi-commessa degli F-104S (205 apparecchi), e anche i 65 G.91Y per appena due gruppi di volo.