Storia della letteratura italiana/La lirica siciliana: differenze tra le versioni

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I poeti di questa corrente letteraria appartengono all'alta borghesia e sono tutti funzionari di corte o burocrati che lavoravano presso la corte di Federico. È importante rilevare che tutti erano impegnati in attività e funzioni di organizzazione, di cancelleria, di amministrazione. La produzione poetica era riservata alla libertà dello spirito e non costituiva un lavoro o una funzione. In questo senso, la scuola siciliana fu un tentativo di realizzare una cultura universale e spirituale, nel rispetto delle religioni manifestate ma senza condizionamenti né, tanto meno, subordinazione. Non a caso uno dei castelli più importanti della casa di Svevia è il nome da cui deriva l'etimologia del termine "ghibellino".
{{Nota
|larghezza = 250px
|titolo = Forme strofiche italiane
|contenuto = È duranteDurante il XIII secolo che si sviluppano la maggior parte delle forme strofiche della poesia italiana:<ref>{{cita libro | Giulio | Ferroni | Profilo storico della letteratura italiana | 2003 | Einaudi | Torino | pp=74-75 }}</ref>
* '''terzine''', strofe di tre versi, rappresentano struttura base delle composizioni in terza rima (la sua fortuna è legata all'opera di [[../Dante Alighieri|Dante]], che ricorrerà a terzine di endecasillabi con rima incatenata ABA/BCB/DCD);
* '''quartine''', strofe di quattro versi;
* '''sestine''', strofe di sei versi;
* '''ottave''', cioè la stanza in ottava rima, metro essenziale della poesia narrativa italiana a partire dal XIV secolo (si compone di otto endecasillabi con rima ABABABCC).
 
Le forme liriche principali sono però due:
 
* la '''canzone''', che modellata sulla ''canso'' provenzale si articola in una serie di ''stanze'' (queste sono a loro volta composte da endecasillabi e/o settenari e hanno una struttura costante che si ripete);
* il ''sonetto'', che dalla Sicilia si diffonde in tutta Italia, nasce probabilmente da una stanza isolata di una canzone; è formato da 14 endecasillabi, raccolti in due quartine (con due rime) e due terzine (con uno schema che può prevedere due o tre rime).
 
Si possono poi ricordare:
 
* la '''ballata''', di derivazione popolare e molto diffusa nella letteratura in lingua d'oc e d'oil, è composta da stanze di endecasillabi o settenari, che venivano accompagnati dal ballo e dalla musica;
* la '''canzonetta''', forma molto arcaica, ripropone gli schemi della canzone in versi più brevi (settenari, ottonari).
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