Platone: istruzioni per il mondo delle idee/Simposio: differenze tra le versioni

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Platone, attraverso Socrate, contraddice i commensali che descrivono Eros come un dio e afferma che in realtà è un demone, figura a metà strada tra il mondo divino e quello terreno. a causa della sua natura, non possiede la bellezza, ma ne va alla ricerca per procreare idee eterne.
Suggestivo è il mito degli androgini narrato da Aristofane. La divisione di questi esseri sferici e perfetti in due metà per volere di Zeus, porta ciascuna delle parti a cercare quella complementare. Così chi era parte di un androgino maschio (costituito da due metà maschili) è alla ricerca di un uomo, chi era parte di un androgino femmina (costituito da due metà femminili) è alla ricerca di una donna, mentre chi era parte di un androgino costituito da una metà maschile e da una femminile è alla ricerca del sesso opposto. L'amore si configura quindi come desiderio di interezza e ricerca di ciò che non si ha. Inoltre il mito, come del resto tutto il dialogo, dà alle relazioni omosessuali maschili una dignità pari (a volte addirittura superiore) a quelle eterosessuali, dimostrando che nell'antichità non erano presenti i pregiudizi dell'età contemporanea. Alla donna invece è affidato un ruolo molto più marginale: la sua abnegazione amorosa può riguardare solo il marito e non sono ammesse relazioni omosessuali tra donne.
Platone afferma che la relazione sorgente di idee gloriose ed immortali è quella tra un uomo adulto e ìddi un fanciullo. Questo concetto non va letto come un incentivo alla pedofilia; infatti il filosofo si riferisce alla funzione pedagogica tra amante e amato, in un gioco di ruoli simile a quello di un maestro ed un allievo. L'amore, in conclusione, è un'esperienza di ricerca e di arricchimento che eleva il soggetto alla contemplazione filosofica delle idee immortali e al raggiungimento del Bene.
 
== Note ==