Platone: istruzioni per il mondo delle idee/Parmenide: differenze tra le versioni

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Nell'opera sono trattati diversi temi, che si concentrano su un dibattito [[w:Ontologia|ontologico]]. Le teorie principali che ritroviamo sono tre: una è la molteplicità dell'essere di Socrate, una è l'unicità dell'essere di Parmenide, una è la teoria delle idee di Platone.
In questo dialogo il problema fondamentale è il confronto-scontro con la logica parmenidea e risulta impossibile affermare la molteplicità delle idee platoniche. La teoria delle idee è il cuore del platonismo maturo: le idee sono entità immutabili e perfette e le cose sono copie imperfette delle idee. Inoltre, l’opinione e la scienza, che rappresentano i gradi fondamentali della conoscenza (dualismo gnoseologico) rispecchiano rispettivamente le cose e le idee, ovvero i tipi di essere distinti (dualismo ontologico).
Caratteristica fondamentale del dialogo è la maieutica, propria di Socrate la quale non ha come intento quello di affermare un’ipotesi, ma di spingere al ragionamento. Il Parmenide si ricollega al Sofista, in cui Platone riprende questi temi per una più approfondita analisi. Infine troviamo l'argomento del terzo uomo, concezione propria di Platone, ripresa poi da Aristotele. Secondo questa idea, l'uomo aspira all'ideale di uomo, che è perfetto. Il terzo uomo è quel 'collegamento' fra l'idea di uomo e l'uomo materiale che partecipa all'idea. Un dilemma però sorge, dal momento che ci deve essere un 'quarto uomo' che 'collega' l'idea del terzo uomo con gli aspetti in comune dell'idea di uomo. Si crea in questo modo un processo infinito che crea una contraddizione: l'idea essendo perfetta non può essere infinita.
 
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