Platone: istruzioni per il mondo delle idee/Parmenide: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: == Parmenide: Io sono tu sei egli è noi non siamo voi non siete essi non sono ==
 
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== '''Parmenide: Io sono tu sei egli è noi non siamo voi non siete essi non sono =='''
 
Il Parmenide è un'opera filosofica che fa parte della terza [[w:Tetralogia|tetralogia]]<ref>Ne fanno parte anche il ''[[w:Filebo|Filebo]]'', il ''[[w:Simposio|Simposio]]'' e il ''[[w:Fedro|Fedro]]''.</ref>. La maggior parte del testo è un dialogo, che si svolge ad [[w:Atene|Atene]], fra [[w:Parmenide|Parmenide]], [[w:Socrate|Socrate]], [[w:Zenone|Zenone]] e il giovane Aristotele (uno dei trenta tiranni). Gli storici della filosofia sostengono che il dialogo nella realtà non sia mai avvenuto, dal momento che i periodi in cui sono vissuti i personaggi esclude la possibilità di un incontro. Il dialogo è raccontato da Cefalo, il quale narra ciò che Antifonte, a sua volta, ha sentito da Pitodoro stesso.
 
Nell'opera sono trattati diversi temi, che si concentrano su un dibattito [[w:Ontologia|ontologico]]. Inizialmente Zenone e Socrate espongono le loro teorie. Il primo difende le teorie parmenidee sull’unicità dell’essere, in un suo scritto letto a casa di Pitodoro. Zenone, molto fedele alle teorie di Parmenide, è accusato da Socrate di aver plagiato il filosofo di [[w:Elea|Elea]]. Socrate, invece, si può identificare nel personaggio di Platone, in quanto afferma e analizza le teorie platoniche sulle idee.