Storia della letteratura italiana/Prosa tra le due guerre: differenze tra le versioni
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Nelle prime due decadi del nuovo secolo la narrativa perde la centralità che aveva avuto nella seconda metà dell'Ottocento, e le opere più importanti si devono ad autori già affermati del periodo precedente ([[../Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]], [[../Antonio Fogazzaro|Fogazzaro]], [[../Grazia Deledda|Deledda]]) oppure a scrittori che rimangono ai margini delle tendenze dominanti ([[../Luigi Pirandello|Pirandello]], [[../Italo Svevo|Svevo]]). I vociani intraprendono la strada della narrazione autobiografica, mentre più sperimentale è la via battuta dai futuristi. In questi anni si sviluppa anche una produzione rivolta a un pubblico borghese.<ref>{{cita libro | Giulio | Ferroni | Profilo storico della letteratura italiana | 2001 | Einaudi | Torino | p=856 }}</ref>
L'esperienza della
== Il romanzo europeo nel Novecento ==
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